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Autore: MomoHope    17/09/2013    1 recensioni
Lei è una ragazza come tante, odia essere al centro dell'attenzione.
Lei ama osservare la gente intorno a se e immaginare come potrebbe essere la loro vita fuori da quella stazione che ogni giorno li vede arrivare e partire tutti insieme.
Quella stazione che è testimone di amori nati e di amori finiti.
Lui è un ragazzo come tanti.
Beh, di lui si sa veramente poco o quasi nulla.
Lei sa solo che prende la sua stessa corriera al ritorno.
Che quella corriera sia la testimone di un nuovo amore?
Dal primo capitolo:
‘Sono una ragazza semplice, sono me stessa, ma posso essere anche te, quella vicina di casa che conosci da una vita, la ragazza che prende sempre il tuo stesso autobus, potrei essere chiunque.'[...]
‘E’ un ragazzo semplice, è semplicemente se stesso, potrebbe essere il tuo compagno di banco, il tuo migliore amico, il ragazzo per cui hai una cotta, anche lui come me potrebbe essere chiunque.'
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 7

Casa mia, ore 20:30
Sono distesa sul letto, mi rigiro da mezz’ora e ancora non so cosa diavolo fare.
Gli scrivo o non gli scrivo?
Ma sei stupida o cosa? Se ti ha detto di scrivergli per le otto vuol dire che ti vuole sentire no? 
Non lo so. Vorrei tanto poter entrare dentro la sua testa e capire cosa pensa. E poi anche se decidessi di scrivergli cosa gli scriverei?
Mah, forse un ‘Ciao sono Althea’ può bastare, non credi? 
Può darsi di sì, come può darsi di no.
Senti, prendi quel cacchio di telefono in mano e scrivigli!
Tentenno un po’, ma la mia cara Io interiore si fa sentire di nuovo e più prepotente di prima mi costringe a prendere quel telefono e a scrivergli questo benedetto messaggio.
Premo invio e aspetto che il messaggio si invii, appena vedo che il messaggio è stato inviato, nascondo la testa sotto il cuscino. Ora non mi resta che aspettare una risposta.
Quando sento il cellulare vibrare, ormai sono già passati svariati minuti e la speranza, in una sua risposta, era svanita con loro.
Apro il messaggio, ed è suo, ho controllato bene quattro volte il mittente per esserne sicura al cento per cento, ma quel che mi ha sconvolto non è dicerto questo, ma bensì quel che mi ha scritto.

Non credo di aver dormito molto stanotte, ero troppo eccitata, troppo contenta. Sono già sveglia da un po’ quando suona la sveglia, mi alzo con ancora il sorriso stampato in faccia e inizio a prepararmi per andare a scuola. 
Vado in cucina, da dove provengono delle voci, appena entro vedo mamma e papà guardarmi sorpresi, di certo non si sarebbero mai aspettati che io mi alzassi dal letto così presto e soprattutto non con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
“Buongiorno!” Esclamo contenta.
“Buongiorno, come mai di buon umore?” Domanda mio papà mentre rituffa il viso sul giornale bevendo l’ultimo goccio di caffè.
“Ho dormito bene.” Cazzate, non ho dormito per niente, ma nonostante questo mi sento riposata e allegra.
“Amore siamo in ritardo ci conviene andare.” Dice mamma dopo aver guardato l’orologio.
“Althea mi raccomando fai la brava a scuola, ci vediamo dopo.” Dice dopo avermi dato un bacio sulla guancia.
“Sì mamma, ci vediamo dopo. Ciao.” Dico prima che si chiudano la porta di casa alle spalle.
Continuo a prepararmi con calma dato che sono appena le sei e mezza e solo verso le sette finisco, per poi uscire di casa pronta per iniziare un nuovo giorno di scuola.


“Non ci posso credere!” Dice Emma alzando, forse un po’ troppo la voce.
"Em ma sei pazza?" dico guardandomi in giro. "Vuoi abbassare la voce? Sai com'è non vorrei che tutti sapessero i fatti miei!" 
"Sì, sì come vuoi." Dice abbassando di poco la voce. "Comunque dio sono così felice per te! E poi che vi siete detti? Dillo a Emmina cara!" Dice pizzicandomi un fianco facendomi sobbalzare.
"Cosa vuoi che ci siamo detti? Abbiamo parlato un po' e poi ci siamo dati la buonanotte. Punto." Dico probabilmente arrossendo appena dico che ci siamo dati la buonanotte. E' stato così dolce la sera scorsa.
"Se certo! Ti credo proprio!" Dice scettica.
"E fai bene a credermi! Comunque credo che tu hai sicuramente qualcosa di ben più interessante da raccontare! Non credi?" Le dico indicandola.
"Forse... ma non so se dirtelo dato lo scherzo che mi hai fatto ieri!" Risponde facendo la sostenuta e l'offesa.
"Guarda che se dovesse essere andato tutto bene tu devi ringraziare solo me! Che sia chiaro." Le dico scherzando.
"Forse..." risponde vaga.
"Forse un cavolo! Mad che ne pensa?" Dico sperando che Mad abbia dato ragione a me.
"Dice che sei un genio, ma sai che Mad non va mai ascoltata!" Se certo.
"Solo perché non hai ragione tu!" 
"Forse..."
"Lo sai che sto incominciando ad odiare la parola 'forse'? Sputa il rospo ora!" Dico cercando di intimarla a parlare. "Em non ho tutta la vita, la ricreazione sta finendo e devo ancora raccontare ad Ann i progressi quindi per piacere dimmi com'è andata ieri con Ed! Per favore!" La imploro facendole gli occhi da cucciolo.
"Eh va bene mi hai convinta. Beh che ti devo dire, all'inizio non trovavo le parole, ti giuro non sapevo che cavolo dirgli poi lui ha incominciato a guardarmi preoccupato chiedendomi se fosse tutto a posto e soprattutto che cosa dovevo dirgli di così tanto urgente e diciamo che gli ho detto che mi piace un ragazzo."
La interrompo curiosa. "E lui? Che ti ha detto? Che ha fatto?"
"Se mi lasci finire magari." Ridacchia un po' e le gote le si arrossiscono un po'. "Comunque ti stavo dicendo che sì gli ho detto che mi piace uno allora lui scocciato, o almeno così sembrava, mi ha chiesto perché dovevo dirglielo proprio a lui quando avevo le mie amiche con cui parlare di queste cose. Mi sono incazzata e gli ho praticamente urlato in faccia che è lui l'idiota che mi piace, ecco perché gliel'ho detto. Dovevi vedere la sua faccia era completamente sconvolta." Si interrompe un momento ridendo e prendendo un po' di fiato continua. "Ti giuro che mancava poco che non gli ridessi in faccia, credo lo avrei fatto se non fossi stata completamente sommersa dall''imbarazzo. Dopo che capì appieno le mie parole incominciò a boccheggiare come un pesce e sai cosa mi ha chiesto? Mi ha chiesto se ne ero sicura! Ma ti sembra possibile?!"
"Ti ho sempre detto che è un idiota!" E annuisco per dare enfasi alla frase.
"Lo so Tea, ma non pensavo fino a quel punto! Comunque gli ho risposto che si ero sicura che mi piacesse e poi mi sono ritrovata a terra con lui sopra. Non chiedermi come è successo perché non ne ho idea, so solo che mi si era fiondato addosso come un rinoceronte!" mi metto a ridere come non mai immaginandomi la scena.
"Poi vi siete subito dati da fare eh?" Le chiedo facendole l'occhiolino e ridendo.
"Ma sei scema? No, cioè mi ha baciato e mi ha detto che gli piaccio anche io, ma che ha paura. Gli ho chiesto come mai avesse paura però non ha voluto dirmelo." 
"Finalmente si è dato una mossa l'idiota! Comunque ti dico io di cosa ha paura! Ha paura di perderti se tra voi due dovesse andare male."
Mi guarda e dopo un po' mi risponde. " Non è l'unico se è per quello, comunque siamo rimasti che ci daremo una chance per vedere come va e se funziona ci proveremo seriamente, se invece dovesse rivelarsi un disastro ritorneremo amici come se niente fosse successo."
"E tu ci credi? No sul serio pensate che potreste tornare amici come niente? Io sono un po' scettica al riguardo." Le dico il più sincera possibile. "Anche se ti dico che andrà bene tra voi due ne sono più che certa. Siete troppo innamorati l'uno dell'altro."
"Tea spero tu abbia ragione." La campanella suona e io mi alzo per andare al mio posto.
"Non ti preoccupare Em." Le dico sorridendo e sedendomi al mio solito posto.
Ann entra poco dopo con le altre e viene a sedersi vicino a me.
"Ann devo dirti le novità, dopo vieni a casa mia? Così finalmente vedi Ricky." Le chiedo prendendo il libro e il quaderno di tedesco.
"Ok, appena finiamo avviso mia mamma. Spero che queste novità siano almeno delle belle novità!" Dice sorridendomi.
"Non ti preoccupare!" Le dico sorridendole di rimando.
"Guten Morgen! Wie gets?" così fa la sua entrata la nostra amata professoressa di tedesco.
Iniziamo queste due ore di tortura, forza e coraggio.

...


Siamo tutte in stazione, stranamente c'è anche Mad che a quanto ho capito deve andare a casa della Em.
Sono appena le due e cinque minuti e già siamo tutte stufe di aspettare, in realtà io potrei prendere tranquillamente una delle tante 22 dirette, ma non è tanto la corriera che sono stufa di aspettare.
Ti vedo, sei appena uscito dalla stazione. Sembra che tu mi legga nel pensiero, ogni volta che penso a te compari così dal nulla.
Respira, mi dico mentalmente. Cavoli, basta la tua sola presenza, non importa quanto tu sia distante, per farmi arrossire e dimenticare come si respira.
Ann si gira verso la direzione dove sto guardando e mi chiede quale sia il famoso Rick.
Non arrivo a risponderle che sei già qua difronte a me che mi saluti.
"Ehi, come stai?" Mi sorridi. No, ok. Respira Althea, respira profondamente.
"Ehi, bene e tu?" Dico sforzandomi di sorridere il più decentemente possibile.
"Bene grazie. Senti ti volevo chiedere una cosa." Oddio, che cosa mi vuole chiedere ora, o mio dio.
Respira cazzo, respira.
La fai facile tu.
"Certo dimmi." Ok, spero che la voce non abbia tremato, non devo farmi prendere dal panico e ne tanto meno dalle mille emozioni che sono ormai in circolo.
"Ehm... ecco volevo chiederti se potevo sedermi con te in corriera, sai... anche solo per pochi minuti dato che devo scendere praticamente subito... così... sì potevamo parlare un po', se ti va ovviamente." Oddio quando è timido è ancora più bello.
Perché mi fai questo? Vuoi forse uccidermi? Va bene che non sarebbe una morte dolorosa, ma vorrei vivere ancora per un paio di anni. Ok, sto uscendo di testa completamente.
Cosa gli dico adesso, Ann dovrebbe venire a casa mia e mi seccherebbe lasciarla da sola.
La guardo cercando di capire se per lei va bene, ma al momento non sta guardando me e quando si gira mi sorride.
"Sì mi farebbe piacere." Gli rispondo sorridedongli.
Mi complimento con te Althea sei riuscita a sorridere senza sembrare un procione!
Sempre molto gentile mi raccomando.
"Ottimo, allora a dopo." Mi dice salutandomi e andando dai suoi amici.
Ok, ora posso morire.
"E' lui Ricky? Dio Althea, hai scelto bene non c'è che dire." Esclama compiaciuta Ann.
"Ma sei scema? E poi avevi qualche dubbio? Io ho ottimi gusti in fatti di ragazzi!" Dico facendo finta di offendermi.
"Ti devo ricordare il tipo che ti piaceva in prima?" Mi ricorda lei.
"Piccolo errore di passaggio."
"Perché chi ti piaceva in prima?" Domandano curiose le altre.
"Ma nessunno lasciate stare, non lo conoscete, ma vi basti sapere che non è poi così tanto carino, diciamo che a quel tempo ero fissata con Sean Faris e lo vedevo ovunque anche dove non c'era. Avevo scambiato sto tipo per lui, anche se poi quando mi sono resa conto di chi era e com'era, mi sarei mangiata il cervello senza problemi."
"Sei sicura di non averlo fatto davvero?" Domanda Mad ridendo contagiando le altre.
"Molto simpatiche davvero! Fate le serie e prepariamoci che sta arrivando la corriera sceme!"
Vedo la nostra 22 arrivare e mi metto dove so che si aprirà la prima porta.
Ricky mi si mette vicino e mi dice che posso scegliere io il posto dove ci siederemo e che non ha nessuna preferenza, gli sorrido.
Appena la corriera si ferma davanti a noi e la porta si apre, Ricky si fa da parte e mi lascia passare.
"Prima le belle ragazze." Dice salendo subito dopo di me.
Credo di avere il colore del peperoncino, mi sento le guance andare a fuoco.
Scelgo il primo posto che trovo libero e sedendomi tolgo lo zaino e in modo da star più comoda lo
poggio vicino ai miei piedi.
Incomincio a guardarmi le ginocchia, sono troppo in imbarazzo non arrivo a guardarlo negli occhi. Dio credo che morirei. Alzo lo sguardo un momento per vedere dove sono le altre e vedo che non sono poi così distanti da dove siamo noi. Noi, già...
"Se ho detto qualcosa che ti ha dato fastidio mi dispiace. Non volevo metterti così in imbarazzo." Ero completamente persa nei miei pensieri che credo di aver capito male. Mi sta chiedendo scusa? Sul serio?
Sposto immediatamente lo sguardo sul suo e sorrido.
"Tranquillo non mi ha dato fastidio e che non ne sono abituata tutto qui." Dico imbarazzata e con un filo di voce. Potrei perdermi nei suoi occhi color pece, sono così belli e rassicuranti.
Ho solo voglia di essere inglobata da loro, affogare in quelle iridi così scure per poi non tornare più a galla.
Mi sorride e non posso non ammirare il suo bellissimo sorriso, da quando sono diventata così sdolcinata? Va bene che sono sempre stata romantica ma mai così tanto.
"Comunque non ci credo che nessuno ti abbia mai detto che sei bella." E' la sua voce che mi risveglia dal caldo torpore che mi trasmettono i suoi occhi.
"Beh vedi di crederci perché è la verità! Apparte le mie amiche e i miei pareti, nessuno mai mi ha detto che sono bella, e poi io non mi ritengo tale, sono una ragazza normale." Dico alzando le spalle e guardando fuori dal finestrino, siamo già sul ponte e nemmeno me ne ero accorta tutta colpa dei suoi bellissimi occhi.
"Anche se continuerò a dirtelo io, non ci crederai mai vero?" Dice sussurrando.
"Già, purtroppo quando mi metto in testa una cosa è difficile che cambi idea, ovviamente poi dipende dalle situazioni." Dico sorridendo e girandomi a guardarlo.
Mi sorride rassegnato e cambia argomento incominciando a parlare di come fosse andata la mia giornata scolastica.
Parliamo e ridiamo fino a che non arriviamo alla sua fermata.Si volta verso di me e si avvicina piano per lasciarmi un dolce bacio sulla mia guancia in fiamme prima di salutarmi e scendere.
Solo quando sento la corriera ripartire mi accorgo di star trattenendo il fiato, cerco di buttar fuori tutta l'aria che ho nei polmoni per poi riempirli con un gran respiro.
Mi. Ha. Baciato. Sulla. Guancia.
Ok, sto per morire il mio povero cuore non ha smesso di battere forte forte per tutto il tempo e quando si è avvicinato credo che si sia fermato per un secondo per poi ricominciare a battere ancora più forte se possibile.
Rimango così per non so quanto tempo, sento solo uno schiocco di dita vicino al mio orecchio sinistro che mi fa sobbalzare e che invece fa ridere la cara simpaticona.
"Tea mi vuoi dire che cavolo avevi? Eri completamente persa! Stavi guardando nel vuoto con gli occhi lucidi a cuoricino e le guance arrossate! Che avete fatto eh?" Dice Ann sorridendo e tirandomi gomitate d'intesa.
Non ci capisco nulla, sono ancora persa a rivivere quel semplice contatto delle sue labbra con la mia guancia. La tocco come se potessi così, sentire la morbidezza e consistenza delle sue labbra, sorrido e sospiro.
"Tea allora?" Mi risveglia Ann passandomi una mano davanti agli occhi.
"Allora cosa?" Le chiedo perplessa.
"Come allora cosa? cosa avete fatto tu e quel bel fusto." Appena dice quelle parole la incenerisco con gli occhi. "Tranquilla che io ho Dave a cui pensare." Dice ridacchiando.
Rido anche io lasciando così rilassare tutti i muscoli, mi appoggio allo schienale e sorrido toccandomi, ancora, la guancia."Mi ha dato un bacio sulla guancia prima di scendere." Dico guardando fuori dalla finestra.
"No spiegami e tu sei così fusa solo per un bacio sulla guancia?" Domanda sconcertata.
"Sì, dio sono messa così male?" Domando preoccupata.
"Nah tranquilla sei solo cotta a puntino." Dico sorridendo dolce.
Ok, sono messa non male, ma peggio.

...


Io ed Ann siamo appena entrate in camera dopo che mamma ci ha riempite di cibo, credo che qualcosa stia crescendo in me dopo un pranzo del genere. Mi butto nel letto mentre Ann si butta a terra, non ho ancora capito come faccia a piacergli distendersi sul tappeto, ma contenta lei contenti tutti.
"Sono piena come un oca all'ingrasso." Dico portando una mano alla pancia sentendola più grande del solito.
"Non dirlo a me." 
Sento un cellulare vibrare, ma non ho nessuna voglia di controllare se sia il mio.
"Tea mi sa che è il tu perché a me non è arrivato nulla."
"Devo proprio vedere ora? non arriverei nemmeno a rotolare." Mi lamento stanca senza aver fatto nulla.
"E se è il tuo principe poi? Che fai, eh? Lo lasci li a pregare una tua risposta?" Mi dice guardandomi male.
"Ok, ok ho capito." Così dicendo mi alzo e prendo il cellulare che prima avevo buttato nella scrivania. 
1 messaggio ricevuto.
Apro la bustina ed è proprio il suo nome a comparire nella casella del destinatario.
"Senti non è che sei per caso veggente?" Dico ad Ann scherzando.
"Non che io sappia, perchè? Ho azzeccato? E' davvero lui?" Mi domanda a raffica alzandosi di scatto e mettendosi vicino a me.
Sposto il cellulare dalla parte opposta e ridendo di così tanta curiosità la allontano per sedermi nel letto. "Sì è proprio lui."
"Beh allora che cavolo aspetti? Lo vuoi leggere ‘sto messaggio o no?"
"Sì con calma, sembra che sia arrivato a te invece che a me." 
"Non mi dire che tu sei così tranquilla come se fosse normale!" A quelle parole abbasso lo sguardo e sorrido arrossendo. 
"Oh mio dio! Vi siete già scritti voi due! Non ci posso credere e quando avevi intenzione di dirmelo! Brutta balena che non sei altro!" Incomincia a parlare forse un po' troppo ad alta voce.
"Ann primo non urlare, secondo volevo dirtelo adesso, terzo ci siamo scritti ieri pomeriggio e ieri sera, quindi non avrei potuto dirtelo chissà quando." 
"Ok, ma adesso pretendo che tu mi dica cosa ti ha scritto adesso e che cosa ti ha scritto ieri." Dice respirando piano e sedendosi vicino a me.
"Mi ha chiesto cosa faccio domani..."
"Beh digli che sei libera idiota, su, su muoviti!" Quando Ann diventa così può seriamente far paura.
"Ok, ma calmati." 
Niente. :)
"Cancella immediatamente quella faccina! Sembra che tu non vedevi l'ora che ti chiedesse di uscire!"
"Ma è così!" Dico rimbeccandola.
"Lo so scema, è lui che non lo deve sapere!"
"Io credo che lo abbia più che capito che mi piace, quindi la faccina la lascio." Dico inviando subito il messaggio prima che possa cambiare idea.
"Va bene fai come vuoi. Comunque ora dimmi cosa vi siete scritti ieri." 
"Ma niente di che, mi ha scritto ieri in chat poi una cosa tira l'altra e mi ha lasciato il numero per scrivergli poi verso le otto quando avrebbe finito gli allenamenti. Erano le otto e mezza circa quando gli ho scritto, non guardarmi così io non sapevo cosa cavolo scrivergli! E se poi alla fine gli avrei dato solo che fastidio? Sono tutte domande che ovviamente mi hanno frenato una migliaia di volte dal scrivergli, poi però mi sono decisa e gli ho scritto."
"Cosa gli hai scritto?" Mi domanda prontamente.
"Ciao sono Althea. Che dovevo scrivergli? Sono passati dieci minuti circa prima che mi rispondesse, in realtà erano passati anni per me. E credo di essere morta una decina di volte ogni volta che rileggevo il suo messaggio per accertarmi che fosse reale." Vengo interrota dall'arrivo di un'altro messaggio.
"Che ha scritto?" Domanda Ann
"Un momento che lo leggo e ti dico. Dice se dopo scuola mi va di fermarmi con lui per fare un giro insieme." Ok ora ho smesso ufficialmente di respirare.
Io. Lui. Giro. Insieme.
Non ci posso credere! Mi ha chiesto se voglio uscire con lui! O santo cielo devo respirare.
"Rispondigli di si subito! Muoviti!" Dice Ann tutta eccitata.
Per me va bene. Ci incontriamo in stazione? 
Invio senza nemmeno pensare realmente a quel che ho scritto.
Io e lui, in giro insieme. Solo queste sono le parole che ora mi vorticano in testa.
"Non perderti, rimani focalizata e dimmi che cavolo ti ha scritto ieri sera!" Dice Ann scrollandomi le spalle per farmi svegliare.
"Ecco...ah sì, insomma quando ho letto non potevo crederci ti giuro! Mi ha scritto che pensava che fossi morta o che non volessi sentirlo, mi ha confessato che aspettava un mio messaggio e che ormai si era rassegnato pensando che non sarebbe mai arrivato. Dimmi se non è dolce!"
Dico con gli occhi a cuoricino.
"E poi che gli hai risposto tu?"
"Gli ho detto che ero andata a farmi la doccia e che quindi non ero riuscita a scrivergli prima, non potevo certo dirgli che mi ero fatta un sacco di problemi e filmini mentali inutili!"
Il cellulare vibra di nuovo e insieme guardiamo il display.
Va bene.  Domani ti scrivo quando arrivo in stazione, ci vediamo li dei tavoli del bar, ok?
Guardo Ann e prendendo un respiro profondo gli rispondo.
Non c'è problema, per me va bene.
Ok domani esco ufficialmente con il ragazzo per cui ho una cotta da quasi un anno.
Dio non ci posso credere.






Momo's space
Eccomi qui con il nuovo capitolo!!
Finalmente Ricky e Tea si sono messi d'accordo per uscire! :3
Ringrazio chiunque legga la storia, se volete lasciate anche un commento così posso sapere che ne pensate.
Un bacio grande, grande

Momo

  
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