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Autore: _Hyperion_    17/09/2013    1 recensioni
Ciao:) Ho scritto questa storia un anno fa: si tratta di un crossover tra le tre serie di CSI. Vorrei precisare che è la mia prima fanfiction e non sono sicura che sia venuta bene.. inoltre tutti i personaggi appartengono a Jerry Brucheimer tranne uno che è totalmente di mia invenzione.
Genere: Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nick Stokes, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio durò a lungo ma Nick e Lexie ebbero di che conversare; non si poteva far sapere alla gente di un indagine di polizia e infatti i due scienziati si erano ben guardati dal parlare ad alta voce. Stavano discutendo sui resti ritrovati a New York ma anche dei crimini passati di Haskell, quelli commessi prima di andare in prigione, Nick ricordò con amarezza che Nate aveva ferito gravemente Ray, portandogli via un rene. Arrivò una simpatica hostess dai capelli biondi “Desiderate caffè, cola, aranciata oppure un te?” i due presero un caffè e un te. “Sai che ti dico?” iniziò Lexie “Dovremmo prenderci una pausa ...” Nick la guardava interrogativamente “Si, insomma è risaputo che questo lavoro è molto stressante, sono dieci anni che lavoriamo insieme, ti conosco meglio di chiunque altro … ti si legge in faccia che sei stanco, e credimi lo sono anch’io. Non sto dicendo di lasciare questo lavoro, ma una pausa no farebbe male a nessuno”. Nick annuì, ma nessuno dei due stava pensando in quel momento che una “pausa” sarebbe arrivata al più presto. “Wow! E’… è … è semplicemente: WOW!” commentò Nick, “Davvero gran bella fantasia” ribatté Lexie lanciando un occhiata di traverso al collega. Effettivamente Miami era un bellissimo posto, a differenza di molte altre città era tutta un colore, il cielo era blu, neanche una nuvola, così sembrava una cosa unica con i laghi. In quella città tutto risplendeva: era stupenda! Per assurdo era bellissimo anche l’aeroporto. Ad aspettarli c’era il famoso Tenente Caine, un uomo alto, rosso di capelli e con un paio di Ray-Ban neri sugli occhi. Era appoggiato ad una Hammer grigia con la scritta CSI: Crime Scene Investigation. Insomma, era la persona giusta. “Salve, benvenuti a Miami, sono Horatio” si presentò l’uomo. “Buon giorno Tenente, siamo Nick Stokes e Alexandre Willooper di Las Vegas, è un onore conoscerla!” esclamò Nick con enfasi. L‘investigatore sorrise e fece segno si entrare in macchina. “Fanstastico! Non sono mai entrata in una Hammer!” disse Lexie. “Bene signori, immagino vogliate dei dettagli sul caso”disse Horatio. I sui ospiti annuirono e lui continuò “Ieri un signore si stava recano a Miami Beach e mentre si avvicinava alla riva del mare ha notato qualcosa di “sospetto” sulla sabbia, si è avvicinato e ha visto un busto, due braccia e due gambe, niente testa però … una visone spiacevole”. Nick mise subito in moto il cervello “può darsi, che la abbia tenuta come trofeo”. “Piuttosto macabro, ma sono d’accordo” commentò Lexie. “Bene, ora vi accompagno al laboratorio e poi avrete campo libero” concluse Caine. Il laboratorio di Miami era ancora più tecnologico di quello di NY, avevano schermi ultra piatti e tutto era rigorosamente touch-screen. Da lontano videro un uomo quasi totalmente calvo, doveva essere il detective Tripp, ma Lexie non ne era sicura. Horatio li condusse al piano inferiore e li conobbero la loro futura guida, l’esperta in balistica Calleigh Duquesne. “salve, è un piacere conoscervi!” la donna rise, era molto solare e sembrava simpatica. Nick notò che Calleigh aveva dei bellissimi capelli biondi, aveva anche un paio di tacchi, che di certo non facevano concorrenza a quelli vertiginosi di Lexie. “Possiamo vedere i resti ritrovati?” chiese quest’ultima. “Certamente!”, la donna li condusse all’obitorio e si fece aiutare da Horatio ad aprire la cella frigorifera. “Ma qualcuno li ha già analizzati?” Domandò scettica Lexie e si sentì rispondere “Eh, si! Il signor Wolfe e la signora Boa Vista … perché, c’è qualche problema?”. “No, no” rispose la ragazza, in verità odiava non poter esaminare di persona le prove dei casi in cui era coinvolta … in ogni caso per quella volta avrebbe lasciato correre. “Dagli esami risulta che ad essere state uccise siano due donne, erano drogate e i corpi sono stati tagliato con un machete” riferì Calleigh “Bene, noi ora andiamo e così voi potrete analizzare più a fondo il corpo, ci vediamo dopo!”. I due uscirono e subito Nick analizzò il busto mentre Lexie si occupò delle gambe e disse “Questo Wolfe, ha ragione: sega a mano ma i corpi non hanno reagito ai tagli quindi le hanno spezzettate post mortem. In ogni caso ora prenderò le impronte, ma penso di sapere a chi appartengono: ad altre due spose”. La versione di Lexie fu confermata dal tossicologico, erano state avvelenate e poi fatte a brandelli, ma non erano nuove a uso di stupefacenti, il CODIS rivelò le loro identità: le sorelle Jane e Maggie Davidson. Nick trovò un capello nero di Maggie sul busto di Jane, dato da un trasferimento involontario, probabilmente. Con l’aiuto di Calleigh passarono al setaccio la scena del crimine a Miami Beach e determinarono che non era quella primaria dato che non c’erano tracce di sangue nei dintorni. Lexie entrò nel laboratorio tracce per un’ultima analisi “Ehi! Lei non può stare nel MIO laboratorio!” protestò qualcuno da dietro “Ma davvero?” replicò la donna, si voltò e vide davanti a sé un bel ragazzo sulla trentina, aveva un ciuffo castano e gli occhi nocciola, era molto attraente tranne che per un fattore: Lexie stimò la sua altezza tra il metro e sessanta e il metro e settanta. “Mi scusi, non l’avevo riconosciuta! Ehm, piacere, sono Ryan Wolfe …” disse l’uomo, e Lexie non poté trattenere una smorfia anche se dentro di sé ridacchiava “si, ho già sentito parlare di lei…”. “in positivo, spero…” replicò l‘uomo. –si, come no!- pensò Lexie, ma invece rispose “Ovviamente!, qualcosa di nuovo nelle indagini?”. “Insomma…diciamo che siamo a un punto morto…scusa l’ironia”. –Bene, è anche spiritoso- pensò Lexie “Bhè ora la lascio lavorare ma volevo dirle che è stato un piacere conoscerla” Non si aspettava questo complimento, così la donna fu letteralmente spiazzata e arrossì “Anche per me, anche per me”. Lexie tornò all’obitorio, ci passò tutta la sera e quando, 5 ore dopo, la squadra di Miami con l’antropologa e Nick si ritrovarono in una saletta, lei aveva novità importanti da riferire. “Bene Calleigh, puoi farci il punto della situazione, per cortesia?” chiese Horatio. “Con piacere”Ribatté la donna “Allora, due giorni fa abbiamo trovato cinque resti umani sulla spiaggia di Miami Beach, il signor Wolfe ha analizzato i resti e ha effettuato il tossicologico determinando la causa del decesso come avvelenamento. Nick Stokes ha analizzato i resti e ha scoperto i nomi delle due vittime: Maggie e Jane Davidson originarie di Waco, Texas. Erano due delle sei spose di Nate Haskell e da anni vivevano a Las Vegas. Bene. Dottoressa Willooper, ha qualche novità?” Lexie rabbrividì, segno che era molto eccitata delle sue nuove scoperte “Si!” disse con voce fin troppo acuta “Ieri sera sul tardi sono andata in obitorio per un’ ultima analisi dei tagli e li ho comparati con quelli inferti alle vittime di NY e Las Vegas; ho scoperto che sono stati inflitti dalla stessa persona! E, indovinate … una persona mancina …” Tutti la guardarono interrogativamente e lei continuò “Ma non capite??!” altri sguardi … “l’ultima sposa! Jenny Craigh! Lei è la sesta seguace di Nate e so per certo che è mancina; ha scarabocchiato qualcosa al processo contro Haskell. Potrebbero averle uccise sia lei che lui, ma a farle a pezzi è stata Jennipher. Sicuramente è stato Nate a ordinaglielo!”. “Questa mi sembra una validissima possibilità!”concordò Caine “ma credo che ora la signorina Craigh stia rischiando la vita, dovremmo trovarla”. “Aspettate, ho un’ altra novità” lo interruppe Lexie “Nei tagli di tutte le vittime era presente della terra, tipica del deserto del Nevada, quindi sono state uccise vicino a Las Vegas e poi trasportate sulla Strip, a Miami e a New York. Perciò è anche possibile che per tutto questo tempo abbiano abitato in Nevada, probabilmente a Las Vegas”. “Insomma, ce l’ha fatta sotto il naso a tutti” disse Nick un po’ contrariato “ io proporrei di ritornare al laboratorio e cercarli, sperando che Jenny non faccia la stessa fine”. “Mi sembra l’idea migliore. Tenente Caine, vuole unirsi a noi? Chiederemo anche al detective Taylor, so che vi conoscete”propose Lexie. “Sarà un piacere lavorare con Taylor e Langston! Calleigh sarai il supervisore durante la mia permanenza a Las Vegas!”.
  
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