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Autore: Lady Numb    21/03/2008    2 recensioni
[Sequel di Green, Good Angels (No more Simple, always rockin'!!)] Il terzo capitolo delle avventure di Joel, Benji, Julia e Kris... ecco per voi le conseguenze dell'amore (non un solo tipo di amore, attenzione...), della gelosia e dell'orgoglio...
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Good Angels'
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Capitolo quarto:

Capitolo quarto:

Breaking apart

 

‘Buongiorno mia adorata cantante!’ salutò allegro Rob quando vide Julia entrare in sala prove.

‘Non saprai nulla di ieri sera...buongiorno anche a te, Rob!’ rispose Julia.

‘Please!’

‘Puoi anche strisciare, non  otterrai nulla...’ rispose lei, ridendo.

‘E se a strisciare fosse Alex?’ si intromise Kris, che era anche più curiosa del bassista.

‘Mmh...mi tenta...ok, nel caso potrei decidere di dirvi qualcosa...’ rispose la cantante, osservando divertita Alex, che fissava Kris sconvolto.

‘Scordatevelo, io posso anche vivere senza sapere i dettagli’ rispose il chitarrista ‘Non che non mi interessi sapere se la tua vita vada bene o meno, July, sia chiaro, ma mi basta sapere che sei felice’

‘Tu adesso strisci!’ gli intimò Kris.

‘No!’

‘Muoviti!’ gli disse Rob, spingendolo verso il pavimento, subito aiutato da Kris.

‘Ehy...ehy, lasciatemi in pace! Robert Thomasson, guarda che non ti faccio più vedere mia sorella!’ lo minacciò Alex, al che Rob lasciò la presa.

‘Spiacente Kris, Lily è Lily...’ si scusò il bassista.

‘Certo, certo...ci penso io, tranquillo romanticone!’ gli rispose Kris, riuscendo a far inginocchiare Alex.

‘Dai Kris, lascialo stare, ti racconto lo stesso com’è andata...’ disse Julia, avendo finalmente pietà del chitarrista, che le scoccò uno sguardo colmo di gratitudine.

‘La carta della tortura funziona sempre...’ commentò soddisfatta Kris, lasciando libero Alex dalla sua presa.

‘Quindi?’ chiese Rob.

‘Siamo stati fuori a cena, un posto molto carino e soprattutto niente giornalisti...’

‘Voglio l’indirizzo!’ disse Kris.

‘Lo avrai...comunque, poi abbiamo fatto un salto da me, abbiamo chiacchierato un po’ e basta...è tornato a casa e buonanotte...’ concluse Julia.

‘Se ce lo dici con quell’aria sognante...’ osservò Alex.

‘In effetti...’ disse Kris.

‘Beh...devo dire che sta andando bene...e mi sembra così...strano, non lo so...’

‘Credo che sia sempre così all’inizio...’ osservò Rob.

‘E tu che ne sai?’ chiese Alex.

‘Perché con tua sorella è stato lo stesso, se proprio lo vuoi sapere...’ rispose il bassista.

‘Avrei fatto meglio a non chiederlo...comunque, July, se tu sei felice, lo siamo anche noi!’ concluse il chitarrista.

‘Ehy...ha detto una cosa sensata, quasi non ci credo...’ disse Kris.

‘Spiritosa...’

‘Ok, ora basta parlare di me...proviamo?’ propose Julia.

‘Oh, yes!’ rispose Rob e tutti presero posto, pronti per iniziare a suonare.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Un paio di giorni più tardi, Benji e Joel stavano concedendosi un giro per Los Angeles, ovviamente camuffati a dovere, sperando che i giornalisti non li riconoscessero, speranza che era soprattutto di Joel: anche se doveva ammettere che negli ultimi giorni si erano un po’ calmati, quelli della stampa continuavano comunque a rendergli la vita un inferno.

‘Ehy, Joel, se ci facessimo un giro al solito negozio di musica?’ chiese Benji: era un posto tranquillo, abbastanza nascosto, dove potevano sicuramente stare tranquilli e pure trovare qualcosa di interessante.

‘Mmh...mi pare una buona idea...ci vuole qualcosa di rilassante’ rispose il fratello.

Si stavano dirigendo verso una strada secondaria, che li avrebbe portati alla meta, quando Joel sentì qualcuno dietro di lui che lo chiamava per nome.

Entrambi si bloccarono e iniziarono a lanciare improperi mentalmente: ci avrebbero scommesso qualunque cosa che si trattava di una giornalista che gli avrebbe fatto passare dieci minuti di terrore.

Joel si voltò lentamente, già pronto alla lotta, ma non appena vide di chi si trattava sentì un enorme senso di sollievo.

Si voltò anche Benji e non appena vide di chi si trattava provò di tutto, tranne che sollievo: non ne era certo, ma credeva che avrebbe preferito una giornalista, cento volte meglio.

‘Mi pareva che foste voi!’ disse la ragazza, sorridendo ‘Come va?’

‘Beh...a parte il fatto che temo di veder sbucare un giornalista anche dal cestino della spazzatura, bene...tu che mi dici, Jade? È una vita che non ti si vede qui a Los Angeles...’ le rispose Joel.

‘Ho lavorato in Europa per un annetto, prima mi ero spostata a New York...ma prima o poi bisogna sempre tornare a casa propria, no?’ rispose lei.

‘Concordo perfettamente’

‘I giornalisti sono ancora per la fine della storia con la Armstrong?’ chiese poi Jade.

‘Sì...e per la sua storia col batterista dei Black Line...come se io fossi persona informata dei fatti...sono un incubo...’ disse il cantante.

‘Ne so qualcosa...a proposito, mi è spiaciuto quando ho saputo che era finita...insomma...ho avuto l’impressione che ci tenessi parecchio...’ disse poi lei.

Benji represse a fatica una smorfia irritata: a lui Jade pareva tutto tranne che dispiaciuta e questo non gli piaceva, per niente.

‘Che ci vuoi fare, le storie finiscono...no?’ rispose lui, sentendosi stranamente tranquillo e a suo agio parlando dell’argomento.

‘Già...accidenti, avrei voglia di fermarmi a fare quattro chiacchiere, ma devo scappare, ho un servizio fra mezz’ora...ti va se ci incontriamo per parlare un po’? In fondo sono quasi tre anni che non ci vediamo, ne abbiamo di racconti!’ disse lei.

‘Perché no? Fammi sapere, il numero è sempre quello!’ le rispose Joel, non notando lo sguardo contrariato del fratello.

‘Ok, allora ci sentiamo! Ciao! Ciao Benji!’ salutò Jade, prestando per la prima volta attenzione al chitarrista.

Benji borbottò un saluto fra i denti, poi la ragazza se ne andò, non dopo aver sorriso a Joel per l’ennesima volta.

‘Tutto bene Benji?’chiese Joel, notando finalmente la faccia scura del fratello.

‘Come no...’ rispose l’altro.

‘Non dirmi che è per Jade!’ disse Joel, guardandolo incredulo.

‘Sai benissimo che non mi è mai piaciuta’ ribattè Benji.

‘Ti prego Benji, non ricominciare con questa storia...e poi mica mi ci devo fidanzare, ci parlo e basta, si può?’ chiese Joel, leggermente irritato.

‘Certo, certo, nessun problema...e poi non sono affari miei...allora, andiamo?’ chiese poi Benji, liquidando il discorso.

‘Ok, andiamo’ rispose il fratello e presero la strada per il negozio.

In realtà, Benji aveva lasciato cadere il discorso con Joel semplicemente per non far arrabbiare il gemello, ulteriore stress era l’ultima cosa che gli serviva in quel periodo, però non era affatto intenzionato a lasciar perdere, avrebbe semplicemente aspettato un momento migliore: se c’era una cosa certa a questo mondo era che a lui Jade Farret non piaceva e nemmeno Dio in persona gli avrebbe fatto cambiare idea.

Non gli era andata a genio dalla prima volta che Joel gliel’aveva presentata, circa dieci mesi prima di incontrare Julia: lei e suo fratello avevano avuto una storia che era durata sì e no tre mesi, poi era finita a causa degli impegni di lavoro di entrambi, che li portavano a stare separati per lunghi periodi, tuttavia Benji non poteva fare a meno di pensare che se Jade aveva degli impegni di lavoro era perché da quando stava con Joel aveva acquistato molta più visibilità.

Era innegabile che Jade Farret fosse una bellissima ragazza, ma era anche vero che prima di incontrare Joel posava solo per stilisti minori, ma non appena era trapelato che usciva con Joel Madden le offerte di lavoro avevano iniziato a pioverle addosso e Benji era convinto che a lei di Joel non importasse nulla, ma che lo avesse usato per mettersi in vista all’inizio e che successivamente lo volesse solo mettere in bella mostra come uno dei suoi trofei personali.

Ovviamente ne aveva parlato col fratello, ma lui, naturalmente, non la pensava allo stesso modo e avevano anche litigato piuttosto seriamente per quella storia, cosa che capitava solo eccezionalmente, per cui Benji alla fine aveva desistito, concludendo che nel momento in cui Joel avesse sbattuto la testa contro al muro, gli sarebbe stato più utile se fossero stati in pace.

Quando finalmente si erano lasciati, Benji aveva tirato un sospiro di sollievo, poi c’era stata Julia e lui aveva definitivamente archiviato la questione Jade, ma ora Julia non c’era più e, anche se sperava con tutte le sue forze di sbagliarsi, aveva la netta sensazione che Jade fosse intenzionata a riprendersi Joel, ma soprattutto aveva la sgradevole impressione che Joel fosse pronto a farsi ingannare di nuovo da quell’approfittatrice.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

‘Piaciuto il film?’ chiese Dave a Julia, mentre salivano in macchina dopo essere stati al cinema.

‘Esiste un essere umano a cui non piaccia Shrek?’ chiese Julia.

‘Mmh...qualche pazzo, forse...’ rispose lui, mettendo in moto l’auto.

‘Già...non c’è altra spiegazione...’ commentò lei, divertita.

‘Cosa vuoi fare adesso?’ chiese lui.

‘Mmh...che ne dici se ci fermiamo da me a bere qualcosa? Al cinema si sta seduti e non ho la forza di fare altro...ma non mi sembra il caso di tornare indietro, siamo stati anche troppo fortunati stasera sul fronte stampa...’

‘Mai sfidare la sorte...proposta accolta!’ rispose lui.

La ragazza sorrise soddisfatta e si mise comoda sul sedile, poi lei e Dave si misero a chiacchierare fino a che arrivarono a casa di lei, a quel punto si trasferirono in salotto, lei con la sua adorata bottiglia di Coca Cola, lui con una di birra.

‘Hai più sentito Joel?’ chiese lui ad un certo punto.

Julia esitò un attimo, non era sicura di voler parlare di Joel con Dave, ma d’altronde aveva detto al ragazzo che lei e il cantante avevano deciso di restare amici, per cui era normale che Dave volesse sapere come andassero i rapporti, probabilmente anche per essere certo che ci fosse solo amicizia, in fondo venivano pur sempre da una relazione durata due anni.

‘A dire il vero no... credo che il “restiamo amici” non possa avere effetto immediato...ci vuole tempo per metabolizzare la cosa, suppongo...da entrambe le parti...’

‘L’importante è essere amici al matrimonio di Kris, giusto?’ disse Dave, ridacchiando: ormai anche lui era al corrente di ogni singolo dettaglio del matrimonio di Kris, senza contare le innumerevoli volte che aveva dovuto trattenersi dal ridere davanti a Kris in crisi pseudoisterica per qualche intoppo nell’organizzazione.

‘Ovviamente...perché “se tu osi rovinarmi la giornata tenendo il broncio a Joel, non avrò pietà”...’ disse Kris, sogghignando mentre ripeteva quello che Kris le aveva detto e facendo ridere anche Dave.

‘Lasciamelo dire, Kris è la persona più pazza che abbia mai conosciuto...nel senso buono, ovviamente...’ commentò Dave, ancora ridacchiando: Julia era favolosa nell’imitare Kris.

‘Certo, altrimenti come potrebbe essere amica mia?’ rispose la ragazza.

‘Giusto!’ concordò lui, avvicinandola a sé.

‘Ehy! Mi hai appena dato della pazza!’ disse lei, guardandolo contrariata.

‘Credimi, sei la pazza più carina che mi sia mai capitato di incontrare...’ rispose lui, chinandosi per baciarla.

‘Grazie...’ rispose lei sorridendo, una volta che si furono divisi.

‘Dico solo la verità’ rispose lui.

‘Adulatore...’

‘Se vuoi la smetto...’

‘Non ci provare!’ rispose lei, ridendo e stringendosi maggiormente al ragazzo.

Dave si fermò a casa della ragazza per un’altra ora circa, poi si congedò.

Julia lo guardò andare via, poi richiuse la porta di casa e si buttò sul divano, sorridendo: continuava ad andarci coi piedi di piombo, dopo aver chiuso in maniera così inattesa una storia che durava da due anni faceva fatica a credere di nuovo nelle relazioni serie, ma con Dave le cose stavano andando incredibilmente bene e lei si sentiva in Paradiso.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Kris si era messa a letto da circa mezz’ora e stava guardando la televisione, mentre a fianco a lei Benji dormiva, o meglio, lei era assolutamente certa che stesse fingendo, ma decise di aspettare prima di indagare sul perchè stesse comportandosi in quel modo, nella speranza che fosse lui il primo a parlare.

Lasciò passare un’altra mezz’ora, ma a quel punto la curiosità era troppa e, una volta appurato che Benji stava sempre fingendo di dormire, decise di chiedere spiegazioni.

‘Che succede Benji?’ chiese lei.

Il ragazzo non rispose e Kris alzò gli occhi al cielo: insisteva con la recita, a quanto pareva.

‘Benjamin Madden, so benissimo che stai facendo finta di dormire’

‘...Lascia perdere’ rispose infine lui, senza però voltarsi verso la ragazza.

Kris lottò con tutte le sue forze per mantenere l’autocontrollo: lei odiava, no, anzi, lei detestava parlare con la schiena di Benji e questo lui lo sapeva benissimo, tuttavia stavolta era lei che si era impicciata, quindi doveva ignorare la cosa.

‘Come ti pare...’ rispose infine lei, spegnendo la tele, a cui fra l’altro non aveva prestato attenzione nemmeno per un minuto, poi spense la luce e si sdraiò dalla sua parte, curandosi di dare la schiena alla schiena di Benji.

Il ragazzo sembrò non avere nessuna reazione al comportamento di Kris, in realtà ascoltava attentamente ogni singolo movimento della ragazza, sempre pensieroso: aveva capito benissimo che se l’era presa, probabilmente voleva che lei se la prendesse affinché lo lasciasse stare, non gli andava di parlare di quello che aveva in testa, ma pensandoci bene non voleva nemmeno far espiare il suo malumore a Kris.

‘Conosci Jade Farret?’ disse infine lui, senza muoversi né accendere la luce.

Kris balzò a sedere e accese la sua lampada.

Quella Jade Farret?’ chiese lei, sconvolta: certo che la conosceva, Jade Farret aveva una certa fama, per nulla positiva.

‘Proprio quella’ confermò lui, mettendosi a sedere a sua volta.

‘Non so se lo voglio sapere...ma che c’entra col tuo umore?’ chiese Kris.

‘L’abbiamo incontrata oggi...io e Joel’.

Kris lo guardò incredula.

‘Aspettavi che lo venissi a sapere dai giornali?’ chiese lei, abbastanza irritata.

‘Frena Kris, non è quello che pensi’ rispose lui.

‘E allora che c’è?’ chiese Kris, ancora indispettita.

Benji ci pensò un attimo, ma decise che era in una pessima posizione, per cui che andassero al diavolo gli indugi, non aveva certo intenzione di litigare con Kris per colpa di Jade.

‘Beh...a dire il vero è Joel’ rispose lui.

Kris sembrò calmarsi, ma restava piuttosto confusa.

‘Joel cosa?’ chiese lei.

‘Prima di conoscere Julia, dieci mesi prima più o meno, Joel ha avuto una storia con lei...’

‘Sì...ora che me lo dici mi ricordo qualcosa...’

‘Non mi è mai piaciuta, mai, nemmeno per un istante, ma ovviamente Joel fa orecchie da mercante a questo proposito...dice che sono paranoico...’

‘Devo dire che gli piace come definizione...’ commentò ironica Kris: sebbene con Joel non avesse davvero nessun genere di problema, l’aver definito Julia paranoica ai tempi dei loro litigi era forse l’unica cosa che faticava a mandare giù.

Benji decise di ignorare la frecciatina, in fondo capiva benissimo le motivazioni di Kris, e continuò col suo racconto.

‘Ho sempre avuto l’impressione che stesse con Joel solo perché le conveniva...prima l’ha messa in luce, poi le permetteva di essere sempre sotto l’obiettivo dei fotografi...quando è finita è stato un sollievo, ma adesso...’

‘Cosa?’ chiese lei, preoccupata: aveva la netta sensazione di aver capito dove Benji stava per arrivare e non le piaceva.

‘Hai presente il cacciatore che punta la preda? Beh, non riesco a trovare una definizione migliore per il suo comportamento di oggi...ma la cosa peggiore è che Joel sembra pronto a farsi prendere al cappio, ha anche accettato di rivederla...’ rispose Benji, amareggiato.

‘Ehy...’ disse Kris, abbracciandolo ‘Lo so che non è facile da accettare, ma se non lo vuole capire c’è poco che puoi fare...tu glielo hai detto come la pensi, ma sta a lui decidere’

‘Normalmente ti direi che hai ragione, ma io credo che la stia lasciando fare solo perché ha bisogno di dimenticare Julia...il problema è che io sono assolutamente convinto che alla fine ci starà anche peggio di come sta adesso’ rispose Benji.

‘Hai provato a dirglielo oggi?’ chiese la ragazza.

‘Certo, ma mi ha bloccato sul nascere...quando c’è di mezzo Jade la scelta è sempre la stessa: litigarci in maniera eccezionale oppure sopportare e fare la spalla su cui piangere quando ci resta scottato...’

‘Credo che dovresti lasciar passare qualche giorno e poi riprovare a parlargliene...se vuole ascoltare, ben venga, altrimenti l’unica soluzione è lasciarlo sbagliare...che non è il massimo, ma certe volte ci vuole...no?’ propose lei.

‘Sai che ti dico? Hai ragione...’

‘Come sempre...’ osservò lei, sorridendo.

‘Come sempre’ concesse Benji, abbracciandola.

‘Facciamo la nanna adesso, che ne dici?’ chiese lei.

‘Ci sto...notte!’

‘Notte’ disse Kris, spegnendo di nuovo la luce e andandosi poi ad accoccolare vicino a Benji.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

I Good Charlotte si trovavano nello studio del loro manager, Steve, che voleva discutere con loro alcune proposte che aveva ricevuto, ma dato che lui era uscito per andare a fare qualcosa di non meglio specificato, i ragazzi lo stavano aspettando chiacchierando.

Mentre Billy e Benji discutevano vantaggi e svantaggi della convivenza, facendo morire dal ridere gli altri tre, il cellulare di Joel iniziò a squillare e il cantante decise di uscire dallo studio prima di rispondere.

‘Pronto?’ rispose Joel, una volta in corridoio.

‘Ehy Joel, sono Jade’

‘Ciao Jade!’ salutò Joel, sorpreso: era passata una settimana da quando lui e Benji avevano incontrato la ragazza e non pensava che lei lo avrebbe chiamato davvero.

‘Scusa se non mi sono fatta sentire prima...è stata una settimana a dir poco frenetica...comunque, sei ancora dell’idea di fare quattro chiacchiere?’ chiese lei.

‘Certo, quando vuoi!’ rispose lui, chiedendosi perché esattamente gli piacesse tanto l’idea.

‘Stasera ti andrebbe bene? Verso le nove al Diamond, lo conosci?’

‘Sì lo conosco...stasera va benissimo, ci troviamo là?’ chiese lui.

‘Decisamente meglio, non diamo adito a pettegolezzi, ok?’

‘Sarebbe l’ultima cosa di cui ho bisogno...’ commentò lui.

‘Allora a stasera, buona giornata!’

‘Anche a te, ci vediamo!’ disse lui, riattaccando e dirigendosi di nuovo verso lo studio.

‘Ma Steve si è perso?’ chiese perplesso Joel vedendo che il loro manager era ancora assente.

‘Sto iniziando a crederlo...tutto ok?’ chiese Benji, riferendosi alla telefonata.

Joel ponderò un attimo se  gli conveniva o meno dire la verità a Benji, ma decise che, almeno per il momento, era meglio evitare, Benji  non aveva mai fatto mistero della sua antipatia per Jade e lui non aveva voglia di discutere col gemello.

‘Sì, tutto ok, era George, stiamo organizzando una serata di divertimento...’

‘Poveri noi...’ commentò Benji divertito, sapendo benissimo cosa significava una serata col loro amico George: alcool e follia, fondamentalmente, ne sapeva qualcosa.

In quel momento il loro manager riapparve e Joel lo ringraziò mentalmente, temeva che Benji volesse chiedergli qualcosa riguardo a George ed era certo che non avrebbe saputo mentirgli ancora a lungo senza che l’altro lo notasse.

 

All they’re gonna do is put you under a spell

And when you’re falling down you’re going straight to hell

 

(Good Charlotte, Walk by)

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Qualche giorno più tardi, Benji decise che Joel aveva decisamente avuto sufficiente tempo per elaborare la questione Jade, per cui decise di fare ancora un tentativo per parlarne con lui cercando di non urtare la sua sensibilità e metterselo quindi contro.

Approfittò del fatto che doveva restituirgli gli occhiali, che Joel aveva  “accidentalmente” perso sulla macchina del chitarrista, per andare a casa del fratello.

Suonò il campanello e dopo qualche istante Joel venne ad aprire.

‘Benji? Che c’è, ho dimenticato qualche impegno?’ chiese Joel, perplesso.

‘No, ti sei scordato questi...’ disse il ragazzo, mostrando al fratello i suoi occhiali.

‘Dio ti benedica, temevo già di dover rivoltare la casa...caffè?’ propose poi Joel ‘Stavo giusto per farmi la mia dose pomeridiana di caffeina’

‘E pensavi di non dividere?! Vergognati!’ scherzò Benji, pensando che qualcuno lassù doveva essere dalla sua parte, dal momento che Joel stesso gli aveva servito la scusa per entrare senza sembrare invadente.

‘Senti, mi è venuta in mente una cosa, l’hai poi sentita Jade?’ chiese Benji mentre bevevano il caffè, sperando che la domanda non sembrasse preparata in precedenza.

Gli parve per un attimo di notare qualcosa di strano nello sguardo del gemello, ma pensò di esserselo solo immaginato, dal momento che l’espressione di Joel tornò immediatamente normale.

‘No, a dire il vero no...probabilmente ha altro da fare...e poi erano le solite frasi di cortesia, almeno, io l’ho presa così...’ rispose Joel: odiava mentire a Benji, ma una discussione non gli andava ed era certo che se gli avesse detto come andavano davvero le cose Benji sarebbe partito con la paternale.

‘Ah...sì, probabilmente era così’ rispose Benji, sinceramente spiazzato: era convinto che Jade avesse tutte le intenzioni di riprendersi Joel, non si spiegava come mai non si fosse più fatta sentire, anche se sinceramente la cosa gli faceva solo piacere.

‘Già...senti, posso chiederti una cosa?’

‘Certo’

‘Beh...Kris mi ha fatto una telefonata strana...non ho capito molto bene, diceva qualcosa su cravatte strane e teste che sarebbero saltate...tu sai esattamente che voleva dire?’.

Benji scoppiò a ridere: non ci poteva credere, lo aveva fatto per davvero.

‘La questione è molto semplice: Kris ha votato di far fuori chiunque osi presentarsi in chiesa con cravatte troppo strane o di colori assurdi...ed io sono compreso...’ spiegò Benji, ancora con le lacrime agli occhi dal ridere.

‘E mi spieghi perché preoccuparsene ad Ottobre?’

‘Joel, ti pare che siano domande a cui io so rispondere?’

‘No, infatti...comunque, dì a Kris di stare tranquilla, io sono per il classico nero’

‘Sarà felice di saperlo...adesso vado, a proposito di Kris, ho promesso che saremmo usciti oggi...dove non chiedermelo...’ disse Benji.

‘Buon divertimento!’ disse Joel ‘Domani alle tre, giusto?’ chiese poi.

‘Studi di MTV, tu e Billy, divertitevi!’ gli augurò scherzosamente Benji, ancora la settimo cielo per essere riuscito ad evitare quell’intervista, anche se l’unico motivo per cui ci era riuscito era il fatto che doveva girare per negozi di bomboniere con Kris e nessuno, nemmeno Steve, era tanto coraggioso da dire alla ragazza che Benji non poteva andarci: ci tenevano tutti alla vita, soprattutto Steve.

‘Divertente...ciao!’ lo salutò Joel.

Benji uscì soddisfatto dalla casa del fratello, era davvero felice di sapere che le sue preoccupazioni non avevano motivo di esserci.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Are you really going to throw your heart away?

 

(Good Charlotte, Victims of love)

 

‘Giorno’ salutò Benji, ancora assonnato, entrando in cucina.

‘Ehy, sono solo le nove e mezzo, come mai così presto?’ gli chiese Kris, dandogli un bacio sulla guancia.

‘Dire che ho dormito male è un eufemismo, mi sono svegliato mezz’ora fa e non c’è stato verso di riaddormentarmi...per cui eccomi qui!’ rispose il ragazzo ‘Per caso hai un’idea di dove si trovino le mie scarpe nere?’ chiese poi.

‘Calorifero sotto la finestra, il perché non lo so’ rispose Kris.

‘Sei un tesoro!’ le disse lui e andò ad infilarsi le scarpe, aveva infatti intenzione di uscire a fare quattro passi nel quartiere.

Quando ebbe finito si alzò in piedi e lo sguardo gli cadde sulla porzione di strada che si vedeva da quella particolare finestra.

Stava per tornare a sedersi al tavolo, quando qualcosa catturò la sua attenzione.

Una volta che ebbe messo a fuoco di cosa si trattava, rimase di sasso.

Jade stava uscendo da casa di Joel, Benji la vide salire in macchina, fare un cenno di saluto e poi partire.

Il chitarrista fissava incredulo il punto in cui fino a qualche istante prima si trovava la macchina di Jade: non era possibile, perché diavolo Joel gli aveva mentito?

Non appena si fu ripreso dallo shock, si diresse a passo spedito verso la porta di ingresso, sotto lo sguardo allibito di Kris.

‘Benji? Ma che succede?’ chiese lei, ma il ragazzo non rispose e si diresse a passo di marcia a casa del fratello.

Suonò il campanello e mentre aspettava che Joel venisse ad aprirgli cercò di calmarsi, ma con scarsi risultati.

‘E tu che ci fai qui a quest’ora?’ chiese Joel.

‘No Joel, spiegami che ci faceva Jade qui a quest’ora...’ ribattè Benji, evidentemente furioso.

Joel rimase per un attimo spiazzato, chiedendosi come diamine facesse Benji a saperlo, ma decise che poco importava, anche se non se lo era immaginato esattamente così, era il momento di affrontare il discorso.

‘Beh...stiamo uscendo, ecco’ rispose Joel.

‘Non ci posso credere...si può sapere perché accidenti mi hai detto una balla ieri?!’

‘Perché sapevo che avresti reagito così, ecco perché!’ rispose Joel, che stava iniziando ad irritarsi ‘Non è un mistero che Jade non ti piaccia e non mi andava di discutere e questo è quanto!’

‘E te lo sei mai chiesto perché non mi piace? Credi davvero che sia così stronzo da dirtelo solo perché mi piace farlo?!’ chiese Benji, furioso e anche ferito dal comportamento di Joel.

‘E tu hai mai pensato che forse potresti avere torto?!’ ribattè l’altro.

‘Beh, che tu ci creda o no, sì, ci ho pensato, ma non ho mai avuto buoni motivi per cambiare idea! Quella ti ha sempre usato Joel e stavolta non sarà diverso!’

‘Diamine, ma non puoi per una volta fare almeno finta di fidarti delle scelte che faccio io? Non sono un bambino, so scegliere da solo! Non puoi lasciarmi in pace una volta ogni tanto?!’ gli urlò Joel, ormai fuori controllo.

‘Già...che mi preoccupo a fare, giusto? Sai cosa ti dico? Fai quello che ti pare, rimettiti con Jade, ma quando capirai la cazzata che hai fatto non venire a piangere da me!’ gli rispose Benji, poi voltò le spalle al fratello e tornò verso casa sua.

Kris lo sentì sbattere la porta di ingresso, poi lo sentì salire le scale e successivamente udì un’altra porta sbattere, poi il rumore di una chiave che girava nella toppa: gran brutto segno, Benji si era chiuso a chiave nel suo studio.

La ragazza non prese nemmeno in considerazione l’idea di andare a bussare alla porta, conosceva i suoi limiti, quando Benji si chiudeva a chiave là dentro significava che non voleva parlare con nessuno, o meglio, che era decisamente meglio per il resto del mondo non rivolgergli la parola, a meno che non si volesse essere aggrediti verbalmente, l’unica soluzione era aspettare che Benji uscisse di sua spontanea volontà e sperare che lo facesse presto.

 

 

And here we are now, same situation,

You never listen...

 

(Good Charlotte, Victims of Love)

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Hello!

Innanzitutto, perdono, chiedo perdono, so che è più di un mese che non aggiorno, ma ultimamente è stato un periodo pessimo, davvero pessimo...una brutta cosa dietro all’altra, davvero...

 

Tornando a noi...

 

Finalmente le acque cominciano a smuoversi...oddio, non che non si siano smosse già dal primo capitolo...forse si inizia a capire cosa intendevo dire nell’introduzione, quando specificavo che era necessario capire quale fosse la mia concezione di amore...

Bene, vi lascio con questa pillola di saggezza riciclata...

Un grazie ENORME alle mie due adorate recensitici  Valery_Ivanov (bentornata carissima!) e OO_glo_OO, giuro che la prossima volta sarò più prolissa!

Besos!

 

 

   
 
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