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Autore: slash99    17/09/2013    4 recensioni
I Guns N Roses si erano appena trasferiti alla Hell s Hous, Axl era scappato per rifarsi una vita, ma non si può scappare dalle propie origini, Stuart, il fratello di Rose andrà in carcere, e sarà Axl a doversi prendere cura di una nipotina di cui non conosceva l' esistenza, ma questa non è una semplice bambina, dietro ci sono problemi legati al suo passato.
Ci sono tanti segreti dietro a questa storia, troppi.
E come si comporteranno gli altri?
E cosa succederà con l' atraente asistente sociale?
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Le hai messe le scarpe? Ok brava, regole per uscire con me, mi devi dare la mano, o potresti morire investite da un auto, e secondo, beh non c' è ne sono di seconde, quindi usciamo- rassicurò zio Steven alla piccola Lucy, così dicendo il biondo prese le chiavi, con una mano, e con un' altra afferrò la manina della piccola,

-Aspetta- gridò lui facendo prendere uno spavento a lei

-Tuo zio non ha le chiavi- disse guardandola negli occhi

-Sai che c' è non me ne fotte proprio un cazzo, lui mi lascia sempre chiuso fuori- cosi dicendo chiuse la porta

-Una volta mi ha lasciato chiuso fuori di notte, aveva nevicato, e c' erano meno dieci gradi, faceva un freddo boia- disse lui mentre si allontanavano

-Allora dolce bambina, dove vuoi andare?- disse lui piegandosi verso di lei, per stare alla stessa altezza (anche se poi non è che lui fosse alto molto più di lei, diciamoci la verità).

Lei fece spallucce

-Vediamo dove possiamo andare... ti và di prendere un gelato?- disse lui illuminandosi.

Lei non disse niente, si limitò a guardarlo.

-Io le donne non le capirò mai, ci dite sempre di prendere iniziativa, e quando la prendiamo ci guardate schifate, perché?- disse lui, facendo sorridere la bambina

-Visto che non dici niente, decido io, andiamo verso l' infinito e oltre, cioè in gelateria- disse lui, alzandosi di scotto, e afferrando la bambina dalla vita, stile sacco di patate, e mettendosi a correre e a saltellare, come un deficiente, fregandosene della gente che lo guardava e lo giudicava.

Lucy rideva come una pazza, gli era simpatico quell' uomo, non era cattivo come il suo papà, era diverso.

Era la prima volta che qualcuno la faceva ridere così tanto.

Arrivato in gelateria, zio Steven (?) posò la bambina per terra,

-Che gelato vuoi?-

Lucy, che aveva ancora un piccolo sorriso, che gli era rimasto dalla cavalcata, fece le sue classiche spallucce

-Finirò per odiarle quelle spalle- disse lui, guardandola con odio, poi la prese in braccio per farle vedere i gelati, data la sua modesta altezza

-Ti piace quello giallo?- chiese, lei scosse la testa

-Quello rosa- scosse di nuovo la testa

-Quello blu- a questo punto lei annui

-Sia ringraziato il signore, ci ho azzeccato- affermo lui, posandola per terra, e poi rivolgendosi alla signorina, una bella ragazza, bruna, con occhi grigi

-Ciao bella, mi dai un gelato blu... c' è volevo dire al puffo-

-Che bravo padre-

-Nono, aspetta, io non sono suo padre-

-Mi sembravi troppo giovane- affermò lei, dando il gelato alla bambina

-E tu come lo vuoi?-

-Cioccolato e nocciola-

-Come ti chiami?-

-Steven-

-No, chiedevo alla piccola-

-Non ti risponderà mai, non parla molto, comunque si chiama Lucy-

-Che bel nome, io invece mi chiamo Erin Everly- si presento lei, dando il gelato all' uomo, impaziente come un bambino

-Hai un bel nome- disse lui strafogandosi di gelato, come se avesse paura che qualcuno lo rubasse

-Grazie, fanno due dollari- disse lei, facendo il conto.

Lui gli porse i soldi

-Ciao Erin, a presto- la salutò lui, facendogli l' occhiolino, lei arrossire.

-Hai visto che occhi che aveva, sembrava un cerbiatto- disse lui eccitato

-Erin, non ti sembra il nome di un angelo, penso che verro più spesso in gelateria, anche se è quasi inverno, non la trovi stupenda, con quei suoi capelli ricci e lunghi?- chiese lui, che aveva finito il gelato, sbranandolo, e per grazia divina non aveva mangiato il tovagliolo in cui era avvolto.

Lei, fece spallucce.

I due si avviarono verso casa, e per tutto il tragitto Steven non fece altro che lodare la ragazza.

Arrivati davanti a casa videro un uomo addormentato davanti al portone

-Ogni volta è sempre la stessa storia- disse lui

-Non puoi uscire un attimo che i barboni si addormentano davanti a casa tua, ehi, quei capelli li ho già visti, e anche quei vestiti, sai che sto tipo assomiglia a tuo zio, molto strano, ma di sicuro non è lui- disse Stevan, tirando un calcio non proprio delicato al cadavere, per farlo svegliare e mandarlo via

-Ahia! Ma che cazzo fai?-

-Ciao Axl, come stai!-

-Ma vai a farti fottere bastardo-

-Meno male che non dovevamo dire parolacce davanti a Lucy-

-Per noi è impossibile- disse Axl, alzandosi in piedi, dolorante, e accarezzando il capo della piccola

-Dove cazzo eravate? Sono qui fuori da secoli!-

-Esagerato! Siamo andati a fare un giro-

-Bravo, e non mi hai detto niente!-

-Dovevi essere tu, è il primo giorno che è con noi, e cosa fai? Vai a rimorchiare le ragazze-

-Non devi dirmi tu quello che devo fare- disse il rosso puntando un dito verso l' amico

-Ma certo, tanto, chi se ne frega, tanto tu sei quello che fa quello che gli pare, testa di cazzo prenditi le tue responsabilità- i due incominciarono a litigare, e a spingersi.

Ad un certo punto Axl prese per la maglia Steven con una mano, e con l' altra gli tirò un pugno, aveva perso la pazienza, allora Steven gli tirò un calcio nei testicoli, facendolo cadere, si mise su di lui a cavalcioni, e aveva preso a tirare de cazzotti sul dorso, ma Axl lo tiro per i capelli, strappandogliene alcuni, i due se le davano di santa ragione.

Lucy li guardava, aveva paura, tanta, gli ricordavano suo padre, quella volta che una donna era andata a trovarli, chi era quella donna? Non lo sapeva, ma si ricordava la paura, o quando lei stessa veniva picchiata da suo padre, oppure il suo primo giorno d' asilo, che fu anche l' ultimo, dato che suo padre violentò la sua maestra, ricevendo un rifiuto dalla donna, il giorno dopo arrivò una denuncia a casa, e da allora lui non l' aveva più portata, aveva tanti ricordi, perché bisognava litigare? Le parole non bastavano?

Quei pensieri, quei ricordi, le facevano male, la testa le scoppiava, era così felice fino a pochi minuti prima, e ora cosa era successo?

Si rannicchio per terra, e prese a piangere.

A quel punto i due si girarono di scatto

-Hai visto l' hai fatta piangere- disse Axl

-Sei stato tu brutto stronzo!- disse Steven tirandogli un pugno.

Pochi secondi dopo qualcuno posò una mano sulla spalla della bambina, facendola girare

-Lucy che succede- chiese Izzy, che era appena tornato, prendendo in braccio la piccola, poi alzò lo sguardo, e notò i due amici che si picchiavano

-DUFF, SLASH, MUOVETEVI- gridò ai due amici dietro di lui, che ancora non si erano accorti della situazione.

I due andarono verso Axl e Steven, Slash afferò il biondo, e Duff prese il cantante

-Che cazzo stavate facendo, si può sapere?- chiese Slash infuriato

-Questo brutto stronzo non si prende le sue responsabilità- disse il nano

-Non mi interessa di chi è la colpa, lo capite che adesso c' è lei, guardala Axl, guarda cosa hai fatto a tua nipote- disse Duff, lasciando l' amico, che ormai si era calmato.

Il rosso si voltò verso la sua nipotine, era in braccio a Izzy, si stringeva forte a lui, quasi per protezione, a piangere, e tremare, che cosa aveva fatto? Avrebbe dovuto prendersi le sue responsabilità, e invece l' aveva lasciata a casa con Steven, il primo giorno, doveva essere lui quello che la portava in giro, e invece non cambiava mai, pensava sempre e solo a se stesso.

Si avvicinò alla piccola per accarezzarla, ma lei spinse via la mano

-Lucy, io...- cercò di dire Axl, ma le parole gli si fermarono in gola.

Gli aveva fatto più male quel gesto di sua nipote, che tutte le botte che gli aveva dato Steven

-La porto dentro, magari se beve un po' d' acqua si calma- disse Izzy, tirando fuori dalla tasca il suo mazzo di chiavi, e entrando nella casa

-Non è più come prima, Axl, lo vuoi capire, tutti quanti ci dobbiamo dare una regolata, prima tu e Steven vi sareste pure potuti tirare i peli del culo a vicenda, ma adesso c' è lei- disse Duff, con tutta la sua finezza, rivolgendosi a Axl, che era sovra pensiero, e che non rispose niente.

Intanto in cucina, Izzy posò la bambina ancora impaurita sul tavolo, prese un bicchiere, e lo riempì d' acqua fresca.

Gli porse il bicchiere, ma Lucy lo rifiutò

-Non vuoi bere?- chiese Izzy, ma lei non rispose niente.

L' uomo prese una sedia e si sedette di fronte a lei

-Sai, tuo zio non è cattivo, è solo un po' stupido- affermo lui, poi riprese il discorso

-Avvolte sbaglia, ma di sicuro si farà perdonare, non vi conoscete da molto, ma penso che lui ti voglia già un po' bene, e sono sicuro che adesso sta male, perché sa che anche te stai così- concluse lui

-Sei arrabbiata con zio Axl?- chiese lui

Lei annui

-Perché non provi a dargli una seconda possibilità? Ci potresti provare- consigliò l' uomo, lei non fece niente

-Ci proverai? Solo questa volta, penso che non te ne pentirai- richiese lui.

A quel punto la bambina sospirò, e in fine annui

-Brava piccola- disse lui, accarezzandogli i capelli, e scoccandogli un bacio sulla fronte candida.

Dall' altra parte della casa si sentì la porta sbattere, i due in cucina, dalla porta videro Steven incavolato, che si diresse in bagno, probabilmente per lavare via il sangue, e in fine gli altri tre che entrarono in cucina.

Slash e Duff si sedettero, mentre Axl si diresse vicino al lavandino, si sciacquo il viso, anche lui per il sangue, e si diresse verso Lucy che aveva lo sguardo rivolto al pavimento

-Ciao- disse lui, ma senza ricevere risposta

-Come và?- chiese lui, lei rispose facendogli spallucce

-Sei arrabbiata con me?- chiese intimorito, ma non ricevette risposta neanche questa volta

-Mi dispiace, non sarei dovuto uscire oggi pomeriggio, e per di più senza dirti niente, e non mi sarei dovuto picchiare con Steven, non sono bravo a chiedere scusa, anche se poi sbaglio spesso, ma mi perdoni?- chiese in fine.

Lucy guardò per un istante Izzy, ricordandosi cosa gli aveva detto, lui gli sorrise, e dopo pochi secondi di attesa, lei annui.

In quel istante Axl la prese in braccio e la abbracciò

-Grazie piccola mia, e per farmi perdonare, ho una piccola sorpresa, Izzy, l' hai presa quella cosa?- chiese il cantante, rivolgendosi all' amico.

Izzy da sotto il suo cappotto tirò fuori una video casetta, e la porse al rosso

-Guarda qui, lo conosci questo film?- chiese lui rivolgendosi alla bambina, lei scosse il capo

-Che film è? Spero non sia una porno, penso che sia..... come dire.... ancora troppo piccola- disse Slash

-Ma sei scemo? Non è un film di quel genere, è Biancaneve e i sette nani-

-Sei sicuro che non sia Biancaneve sotto i nani?-

-Cosa ti sei fumato prima di rientrare?-

-Niente, era una curiosità, come sei permaloso-

-Comunque lo guardiamo io e lei stasera da soli, in sala-

-Non c' è problema io stasera esco con la mia ragazza- disse Slash

-Hai una ragazza? E come si chiama?- chiese il bassista

-Non mi ricordo, ma è bella-

-Non cambi mai-

-Magari un giorno cambierò- rispose il ricco, sognante

-Comunque per me non c' è problema, io e Steven dobbiamo andare in un locale, abbiamo un appuntamento con due ragazze- disse Duff

-Perfetto, tu Izzy?- chiese Axl

-Io vado con una Consuelo al cinema-

-Chi cazzo è Consuelo- chiese Slash, grattandosi la fronte

-La mia ragazza-

-Quindi siete fuori dai coglioni, meno male, ti piace il programma?- chiese il rosso alla piccola, lei annuì

-Perfetto, per le otto dovete essere fuori, che poi alle dieci Lucy deve andare a letto, che dopo domani ha il primo giorno di asilo, e la voglio far abituare a farla addormentare presto, e svegliare presto- annunciò Axl

-Ha il primo giorno di scuola?!?!?!- chiese il chitarrista

-Si, sai quel posto con tanti bambini, e delle maestre?- disse il rosso

-Non sono rincoglionito come te, non ci avevi detto niente-

-L' ho inscritta mentre tornavo a casa, domani vado a comprare la roba necessaria-

-Wow, qualche volta la posso fare marinare da scuola?-

-Se ci provi ti taglio i coglioni-

-La tua dolcezza mi stupisce-

-Deve andare a scuola per non fare la tua fine, Slash- rispose il moro

-Ma vaffanculo Jeff-

 

 

 

IL MIO ANGOLO:

Ed eccoci qui con il quarto capitolo.

Chiedo scusa per l' attesa, ma ultimamente ho avuto da fare con l' università, avrei dovuto studiare per l' esame che mi aspetta, ma qualcosa è andato storto.

Ringrazio chi ha letto, recensito, messo nelle preferite, o quant' altro, vi stimo.

Chi ha trovato errori di grammatica me lo dica pure.

A quanto pare Steven ha adocchiato una preda, e di sicuro qualcuno si sarà accorto che si tratta di Erin! Lo so che nella realtà era fidanzata, e poi sposata con Axl, ma non so il perche nella mia storia combinerà qualcosa con il batterista.

Lo zio Axl si guarderà un cartone animato, con la nostra Lucy, chissà come andrà finire?

E come andrà la scuola a Lucy?

E come farà Axl nel prossimo capitolo a conquistare la nostra Alice?

E lei come si comporterà?

Lo scopriremo solo con il tempo, vi aspetto, un abbraccio

slash99

 

  
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