Anime & Manga > Nana
Segui la storia  |       
Autore: HerrCat    17/09/2013    1 recensioni
"Guardare lei è come guardare la gioia di vivere. Tutti dovrebbero meritare di essere felici, e "gioia" è sinonimo di "felicità". Per questo lei è il mio cane. Mi chiedo dove arrivi la felicità, mi chiedo perché porti con sé queste sensazioni torve." (Capitolo 2 - Nana)
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
4.Disillusione

Sigaretta. La mia. La cenere cade sulla balaustra del ponte. Quando l'ho accesa? Io non lo ricordo. Ultimamente non ricordo molte cose. Che ci faccio qui? Perchè sono venuta? Chiudo gli occhi e sospiro, rivolgo la testa verso l'alto. Ho come la sensazione che non ci sia più nulla da fare. Maledetta memoria. Io devo ricordare. Devo. Non posso star qui a piangermi addosso e non so neanche per cosa. In realtà, non posso star qui a piangermi addosso e basta. Io sono Nana, la strega, la regina di cuori, la gatta. Io sono Nana, quella che sa fare i mobili solo con legno e chiodi, che lavora di notte, che suona la chitarra e canta su un palco. Io sono quella forte. Lo sono sempre stata. Forte, indipendente, strana. Quella cui on importa del giudizio degli altri. E sono ancora così. Riapro gli occhi e guardo il cielo. È nero, livido, si sta preparando un temporale. 
«Don't know why there's no sun up in the sky, 
stormy weather.
Since my man and I ain't together
keeps raining all the time»
È una vecchia canzone americana, blues. Come si chiamava la cantante? So che era una nera e che questa canzone mi riporta tanto tempo indietro. Stormy weather. Sarà il cattivo tempo che me l'ha fatta tornare in mente. Però anche l'umore, e le cose che sono successe, non lo so. È bella, non è il mio genere, ma è bella. 
Guardo l'acqua scorrere sotto di me e mi costringo a ricordare. Cosa è successo ultimamente? 

La prima cosa è Hachiko. Hachiko incinta. La mia Hachiko. Non c'è più, è fuggita dal mio giardino, ora vive in una casa lussuosa a Shibuya, con Takumi. Ha sua figlia in grembo. Hachiko madre. Mi ha lasciato una lettera, ci ha scritto che sono il suo eroe. Che strano eroe hai, Hachiko. Perde la memoria, si fa prendere dall'ira sempre più spesso, e dall'ansia. Non respira più. Sono andata a trovarla per vedere come stava. In fondo, è questo che fanno gli eroi, no? Me lo ha detto anche Yasu. Lei è in una situazione difficile, delicata, ha bisogno di me. Ed io? In che situazione sono? Qualche volta la sento al telefono, anche poco fa. Questo almeno me lo ricordo. Era felice di sentirmi, come sempre. Sono certa che sarà una brava madre.

Un'altra telefonata. Sono tentata di non rispondere.
-Shin, che vuoi?-
-Buongiorno a te, Nana.-
-Seh, buongiorno. Che è successo? Perchè chiami?-
-Hey, non ti arrabbiare sempre, devo solo dirti che non puoi dare buca un'altra volta domani, ok? Non possiamo coprirti sempre, e stavolta  il presidente ti uccide.-
-E tu cosa c'entri? Sono affari miei, non ti riguarda.-
-Non mi riguarda, eh? Bene. Perfetto. E Misato? Riguardano lei? E dimmi un po', che mi dici di Nobuo, Hachiko e Yasu, eh? Che mi dici di tutti loro? C'entrano qualcosa?-
-No.-
-E allora piantala di fare così e torna adulta.-
-Lo dici a me, ragazzino? Si può sapere che cosa cazzo vuoi?-
-Voglio che la pianti una buona volta. Lo sai quante volte ti abbiamo coperta tutti noi? Cellulare spento, come un soprammobile, a casa non ci sei mai, rintracciarti è un miracolo. A lavoro non ti presenti, e ogni volta dobbiamo inventarci una scusa nuova, col cuore in gola perché abbiamo tutti il terrore che tu faccia qualche cazzata. Domani vai a lavorare. Ciao.-
-Senti, sono un'artista, faccio quello che voglio. E sono adulta, al contrario tuo-
-Non mi pare.-
-SMETTILA DI FARMI LA PATERNALE, RAGAZZINO!-
-E TU SMETTI DI MERITARLA! NON CAPISCI CHE SIAMO TUTTI ADDOLORATI PER REN? PENSI SOLO A TE STESSA!-
Mi ha sbattuto il telefono in faccia. Shin è solo un ragazzino, non può capire. Non solo, è anche un ragazzino dannatamente incosciente: fino a poco tempo fa si prostituiva, beve e fuma come un adulto...che paternale può farmi? Che diritto ha?

«Don't know why there's no sun un in the sky...»
La seconda cosa è il successo. Questa canzone. So di averla ascoltata tanti anni fa. Una donna cantante. Solista. Come me. Da quale meandro della mente l'ho ripescata? 
Il successo. Prima con i Blast. È arrivato quasi all'improvviso, non so se era il momento giusto, non so se ormai non ce lo aspettavamo più. Però è arrivato. Lì, su quel palco, di fronte a centinaia di persone. Lì, quello, quel momento, tutto era il successo. Il mio sogno. Il sogno di tutti noi. CD inciso, non so quante copie vendute subito. Stavamo raggiungendo la vetta. Ma già il mondo dentro di me iniziava a sparire. Shin si è fatto arrestare. Quel cretino di Shin. A volte mi pento di averlo accettato nei Blast. Shin ha fatto finire tutto, dopo il suo arresto i Blast dovevano fermarsi per forza. Così mi ha chiamata il presidente. Quel tizio è losco, non gliene frega niente di nessuno. E a me? Ren mi rimprovera sempre di averlo trattato eccessivamente male. Se lo merita. Ci ha spinti tutti giù, è colpa sua se sono diventata una solista. Io non volevo, volevo cantare con i Blast, invece no, lui fa una cazzata ed io ci vado di mezzo, anzi, ci adiamo di mezzo tutti, ed ora viene pure a farmi la paternale, a dirmi che devo essere adulta. Lo odio. Lo odio con tutta me stessa. Stringo i pugni e lo odio ancora di più. La mia vita non lo riguarda.

«I'm weary all the time
So weary all the time
When he went away the blues walked in and met me.
If he stays away old rockin' chair will get me.»
Un'altra strofa. Ah, sì, ecco! Era una canzone che ascoltavo nella mia infanzia. Non pensavo che mi riportasse così tanto indietro. Credo che piacesse a mia madre, o a mia nonna, qualcosa del genere. Più a mia madre, credo, non è tanto il genere di mia nonna. Ogni tanto mia madre faceva qualcosa di decente, a quanto pare. Chissà come mai mi è tornata in mente proprio ora. Inizio a canticchiarla sottovoce, e, sembra fatto apposta, inizia a piovere. Stormy weather.

La terza cosa è Ren. In fondo sono venuta a Tokyo per lui, non solo per me ed il mio sogno. Sono venuta a Tokyo perché lo amavo. Verbo al passato. Ora lui è...non riesco a dirlo. Ma l'amore non continua? Non è come quando è andato a Tokyo? No, non è così semplice. Vivevamo insieme, ma non era più lo stesso. Si era spezzato qualcosa, e so anche come, quando, chi. So che in fondo ero stata io, perché ho perso il controllo di me stessa e dei miei sentimenti, e così lui ha lasciato andare i suoi. Ricordo una scena in particolare.
-Nana, hai lasciato le chiavi nel lavello per l'ennesima volta.-
-Non è vero!-
-Sì che è vero! Guarda: sono bagnate!- Lui me le ha porte.
-Sei stato tu.-
-Io non lascio le chiavi nel lavello.-
-No, sei stato tu a bagnarle!-
-E perché mai avrei dovuto farlo?-
-Perché da quando Hachiko è rimasta incinta ci tenete tutti a farmi passare per pazza!-
-Davvero pensi questo?-
-Certo! Cosa diavolo dovrei pensare? Mi accusate di qualsiasi cosa!-
-Fatti curare, io me ne vado. Non ce la faccio più, davvero. Fatti curare.-
Avrei voluto dirgli molte altre cose, vomitargli addosso tutto, ma è andato via. Mi sono accasciata a terra e sono rimasta lì per non so quanto tempo. Poi lui è tornato, mi sono alzata come se niente fosse ed abbiamo fatto l'amore. No, abbiamo fatto sesso. L'amore è un'altra cosa. L'amore è quando sei triste e vuoi accanto una persona, e quando torna sei e ti sfoghi, sei così felice che ci fai l'amore. È stato più o meno così, è vero, ma con una differenza: io non volevo lui accanto.
Ero ad Osaka quando è successo. Yasu mi ha portata in braccio al funerale. Ren è morto, e così, credo, anche il nostro amore. E ora che si fa?

Ormai non sono più poche gocce di pioggia, ormai c'è il diluvio. Basta così con gli esercizi di memoria, sono abbastanza soddisfatta ed è meglio se torno a casa, dato che domani devo lavorare o mi aspetta un'altra ramanzina di Shin. Però prima voglio fare una cosa. Poso il pacchetto di sigarette sulla balaustra, mi sfilo piano piano il mio anello, poso pure quello ed alzo le mani al cielo. 
-ALL I DO IS PRAY HE LORD ABOVE WILL LET ME WALK IN THE SUN ONCE MORE-
In effetti, non credo in Dio, ma questa frase ci sta in questo momento. Mi viene da ridere con la pioggia che mi scorre sul viso. Se Hachiko non fosse rimasta incinta, cosa farei ora? Se Ren non fosse morto, dove sarei ora? Se fossi una goccia di pioggia, cosa vorrei fare ora? Tornare a casa, credo, acqua nell'acqua. Mi sporgo per vedere gli schizzi d'acqua delle gocce sul fiume. Continuo a sporgermi. Come vorrei essere solo una goccia d'acqua, così felice di raggiungere il suo sogno.
Sottovoce, canto ancora.
-I'm weary,
so weary all the time.-

Questa storia partecipa al "Contest Pas a Pas" di Fanny_rimes
Prompt usato: 2. Canzone - "Stormy weather" (Billie Holiday)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Nana / Vai alla pagina dell'autore: HerrCat