Pov Bella
Di
solito alle persone danno fastidio le lacrime, si ha quasi paura di piangere,
si ha timore di mostrarsi deboli.
Ricordo
mio padre al funerale di nonno Swan quando, dopo aver detto le parole più belle
con cui un figlio possa ricordare il proprio padre, era scoppiato in lacrime ed
io, pur non essendo particolarmente avvezza a gesti d’affetto plateali con lui,
non avevo potuto fare a meno di correre letteralmente da lui per consolarlo.
Non
mi era mai sembrato così fragile come in quel momento, ma così lui stava
sfogando il suo dolore, che aveva tenuto represso sia con me che con mia madre
durante la malattia di mio nonno.
Come
avrei voluto che io potermi sfogare nel pianto, ma l’unica cosa che potevo fare
era essere scossa dai singhiozzi con Edward che
mi abbracciava cercando di consolarmi.
Quando
riuscii a calmarmi capii che in realtà era meglio così e lo dissi a Edward che
mi strinse maggiormente a se e mi diede un casto bacio.
Rimanemmo
in quella posizione ancora per un poco.
Quando
ci staccammo la mia mente si era concentrata su una domanda: chi era stato? Chi
era che mi aveva resa quella che ero?
Edward si accorse del mio cambiamento e mi chiese a
cosa stessi pensando.
<<
Stavo pensando che è meglio andare. >> gli mentii << Non voglio affrontare la furia di Alice. >>
Non
mi piaceva mentirgli, ma al momento non
ero in grado di aprire totalmente i miei pensieri e dopo aver depositato un
altro bacio sulle mia labbra tornammo alla macchina.
In
poco tempo arrivammo all’Alderwood Mall. Quel luogo mi terrorizzava, non ero
mai stata un’amante dello shopping, anche perché la maggior parte delle cose
che mi piacevano non erano mai state alla mia portata.
Appena
scesi dall’auto ci ritrovammo con il resto dei Cullen.
<<
Finalmente siete arrivati! Iniziavo a pensare che avevate trovato un passatempo
migliore! >> subito dopo aver detto la sua battuta Emmet si prese uno
scappellotto da Rose.
Se
avessi potuto ora sarei stata viola per la vergogna, ma anche se non poteva
accadere, nascosi comunque il viso nell’abbraccio di Edward e sentii dal suo
petto un lieve ringhio di avvertimento per suo fratello, che però mi provocò
una scarica d’eccitazione lungo la spina dorsale così forte che Jasper dovette
usare un po’ del suo potere su di me.
Erano
passate un paio di settimane dalla mia prima caccia e da allora non eravamo più
riusciti a rimanere soli a lungo e
quindi il nostro desiderio era ancora lì, insoddisfatto.
Anche
se c’erano momenti in cui credevo di impazzire avevo ormai capito che Edward
aveva qualcosa in mente, ero veramente curiosa, ma non volevo neanche
affrettare i tempi.
<<
Ok piccioncini. Adesso basta. >>
Con
il suo solito sorriso Alice mi trascinò via dalle braccia del mio vampiro
preferito e con l’aiuto di Rose mi fecero entrare nel primo negozio.
Per
quelle due fare shopping con me voleva
dire farmi entrare in un camerino dove dovevo aspettare e provare i vestiti
mano a mano che li portavano, mentre loro correvano alla loro ricerca ad
andatura più o meno umana.
All’incirca
al ventesimo negozio mi incantai davanti ad una vetrina, al centro in bella mostra c’era un vestito
blu senza spalline, che arrivava poco sopra il ginocchio.
Non
volevo che Edward lo vedesse subito, così decisi che sarei passata in quel
negozio in un secondo momento, al riparo da sguardi indiscreti.
Mi
lasciai trascinare in almeno altri quaranta negozi. Fortunatamente Edward non
poteva leggere nel mio pensiero, continuavo a pensare a quel vestito e mi sarei
vergognata da morire.
<<
Ora ragazzi non è più il caso che veniate con noi. >> disse Rosalie ai
nostri uomini anche se ormai era alquanto difficile riconoscerli al di sotto
dei nostri acquisti.
<<
Ma veramente >> Edward provò a protestare.
<<
Dai piccolo Eddy… Lo sappiamo che vorresti stare sempre con Bella! >>
disse Alice ridacchiando.
<<
Beh … forse ci potrebbe servire … sai stiamo andando da Chantelle. >> gli
disse Rose con un sorrisino sulle lebbra.
Penso
che se avessimo potuto entrambi saremmo sprofondati dall’imbarazzo.
Così
venimmo separati e mentre le ragazze continuavano a ridacchiare abbastanza
sommessamente, i ragazzi, appena noi ci fummo distanziate un poco, scoppiarono
a ridere dando delle pacche sulla schiena di Edward. Ero ancora più
imbarazzata.
<<
Bella non ti preoccupare… >> mi disse Alice << ho visto cosa vuoi e
ti darò una mano. >>
Subito
mi aprii in un largo sorriso.
Così
mentre Alice sparì velocemente, Rose mi aiutò a scegliere un po’ di intimo, io
cercai di moderare i pizzi e le trasparenze, ma appena Alice tornò la mia voce
a riguardo si ridusse al colore e a volte neanche a quello.
Se
fossi stata umana il mio viso avrebbe attraversato tutte le tonalità del rosso,
ma dovevo ammettere che quei completino, anche se rispetto ai miei standard
erano decisamente provocanti, erano stupendi.
Dopo
circa un’ora tornammo dai ragazzi, io e Edward eravamo così imbarazzati che non
riuscivamo neanche a guardarci, quando Alice, come per caso, mi spinse verso di
lui, che mi accolse quasi come se non stesse aspettando altro ed io appena mi
ritrovai tra le sue braccia mi sentii di nuovo bene.
Lo
amavo immensamente e bastava un semplice abbraccio per emozionarmi.
<<
Dai ragazzi andiamo a casa. >> disse Alice << E’ meglio che Bella
vada di nuovo a caccia prima di domani. >>
<<
Così ti sentirai più tranquilla. >> mi sussurrò Edward all’orecchio.
<<
E poi abbiamo pochissimo tempo per preparala! >> disse saltellando Alice.
Un
po' di Polyvore
http://www.polyvore.com/bellasdress/set?id=39140513