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Autore: BrokenApeiron    18/09/2013    1 recensioni
[Nine Inch Nails]
Trent Reznor e la sua ennesima dichiarazione scortese. Marilyn Manson si offende e decide di punire l'ex-amico condannandolo ad assumere le fattezze delle sue perversioni e dei suoi vizi. Dei tentacoli al posto delle braccia saranno il primo cambiamento. Dovrebbe essere una maledizione, ma purtroppo per Manson, Trent reagirà in maniera del tutto inaspettata.
Personaggi: Trent Reznor, Alessandro Cortini, Alan Moulder, Atticus Ross, Robin Finck, Mariqueen Maandig, Mark Romanek, Twiggy Ramirez, Marilyn Manson.
[Presenza molto, molto accennata delle coppie Trent/Mariqueen e Trent/Cortini e Marilyn/Twiggy]
Genere: Dark, Demenziale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Nell'arco di ventiquattr'ore, tutti gli amici più stretti e i componenti della band si erano riuniti a casa Reznor. Mariqueen andava avanti e indietro dalla cucina offrendo tartine e bevande a tutti aiutato da Cortini, il tastierista.
Trent stava parlando con i suoi migliori amici, Alan Moulder, ingegnere del mixaggio, e Atticus Ross, produttore nonché stretto amico anche di Mariqueen.
Rob Sheridan, il giovane direttore artistico, giocava con Lazarus e teneva d'occhio il piccolo.
"Davvero lo avete chiamato Balthazar?"
Chiese con un risolino, mentre aggiungeva una tessera del domino alla lunga fila già formata. Mariqueen lo squadrò male.
"Chiedi al tuo boss. Tutta farina sua." Commentò acida.
I tentacoli di Trent, dopo essere stati ripuliti dalle pagliuzze della scopa, erano tornati attivi e viscidi. Sembrava producessero una bava che li ricopriva, come quella delle lumache. Una tripla fila di ventose si snodava lungo tutta la lunghezza, sulla fascia bianca inferiore. La parte superiore, invece, aveva un colorito grigio profondo, quasi nero, con sfumature verde muffa che ogni qualche centimetro si manifestavano come macchie iridescenti.
La larghezza dei tentacoli era invidiabile -per un polpo, probabilmente- e ricalcavano le dimensioni che avevano le braccia di Trent quando erano ancora tali. Dopo anni di cocaina, lo yoga e la palestra avevano rivelato una muscolatura massiccia, e soprattutto un collo e delle braccia spaventosamente grosse.
Il compositore si era già abituato ad esse, aveva anzi raccontato di non essersene neanche accorto all'inizio tanto gli parevano naturali.
"Naturali? Non scherziamo, Trent. Quelle cose sono tanto naturali quanto il trucco di Marilyn Manson."
Rispose accigliato Moulder, che si preoccupava sempre tanto per l'amico. Al nome di Manson, Trent ricordò le parole del Reverendo.
Tutte le tue perversioni plasmeranno il tuo corpo.
Ripensando a quella frase, il fatto che gli sembrasse naturale non lo stupiva più di tanto. Doveva solo capire a quale suo vizio esse si riferivano.
"Come li senti?"
Chiese Atticus, che era più tranquillo e pragmatico dell'altro. I tentacoli si stiracchiavano in tutte le direzioni, avvolgendosi attorno al telecomando, o compilando tweet sul tablet in maniera, a quanto pareva, totalmente autonoma.
"Bene. Sapevo di essere multitasking, ma questo è, bé, veramente figo. Riesco a governarli tutti senza problemi."
Disse sistemandosi meglio contro il divano, con espressione soddisfatta. Chissà come sarebbe stato suonare più strumenti contemporaneamente. Avrebbe potuto usare la tastiera, la chitarra e il tamburello tutti assieme!
"Tralasciando l'assurdità dei tentacoli, perché hai chiamato tuo figlio così?"
Incalzò di nuovo Alan.
"Già, spiegalo!" Gridò dalla cucina Mariqueen.
Lui alzò le spalle nero-verdi. "Mi andava." Afferrò appena in tempo una pera, che si attaccò con un sonoro pop alle ventose.
"Trent, santo cielo, non puoi fare le cose perché ti vanno!"
"Non preoccupatevi, non ci saranno altri problemi." Giurò solennemente.

Tre ore dopo i rapporti con i Lacuna Coil, Nickelback e Coldplay erano rovinati.
La sua propensione al Male gli fece cancellare un festival in Australia dicendo che voleva un "pubblico più sofisticato" al posto di quello vecchio composto da rock-metallari; dichiarazione che i media non tardarono a trasformare in un insulto a migliaia di fan.
In un momento di follia demoniaca, aveva twettato che sarebbe stato interessato ad un duetto con un cantante per ragazzine.
Nel frattempo aveva già rischiato di seviziare Cortini quattro volte, acquattandosi dietro il divano e facendo uscire solo gli occhi, credendosi chissà quale predatore, attendendo con pazienza che passasse a portata di ventose.
Quando il giovane italiano passava, Trent saltava fuori dal suo nascondiglio ruggendo, alzando due metri di tentacoli e atterrando con un considerabile peso addosso al malcapitato. Le scene successive sarebbero state degne di essere inserite in un'opera tentacle rape.
La tripla fila di ventose si attaccava felice a tutto il corpo del giovane uomo, infilandosi sotto la camicia e strisciando sulla pelle, appiccicandosi e staccandosi lasciando delicati segni rossi sulla pelle bianchissima dell'italiano. Ma proprio quando stava per attuare il suo losco piano, qualcuno se ne accorgeva e salvava Alessandro appena in tempo. Quello, tremante e con gli occhioni lucidi, andava a ripararsi dietro a Mariqueen, usandola come scudo ogni volta che sentiva l'inquietante suono delle ventose che si staccavano.
Trent si rese presto conto che i suoi bellissimi tentacoli erano la metafora della sua lussuria nei riguardi dei compagni di band: se prima la soddisfava prendendoli con le braccia forti, ora poteva avvilupparli in una serie di ventose che non lasciavano scampo. Un netto miglioramento, a suo dire. Alan Moulder tentò di dirgli che non era una buona idea rivelare i piani malvagi riflettendo ad alta voce, anche perché avrebbe rischiato di provocare a Cortini un altro piagnisteo.
La vita in casa non era cambiata molto. Con le sue ventose Trent si divertiva ad arrampicarsi sui muri e sugli oggetti alle quali le sue ventose aderivano, e a giocare coi bambini mentre nel frattempo sistemava i sampler sul tablet. I figli dovevano farsi una doccia la sera, spesso e volentieri erano bagnati dalla bava che i tentacoli trasudavano per non seccare.
Forti e agili, le nuove appendici erano ottime anche per suonare gli strumenti musicali. Insomma, non c'erano lati negativi, a parte il fatto che ormai era un ibrido mostruoso.
"Trent, devi andare da Marilyn e chiedergli di tornare come prima."
"Cioè?" Chiese elusivo lui.
"Umano." Specificò inespressivo Atticus con la sua aria diplomatica tipica inglese.
"Capisco che tu ti stia abituando a queste nuove braccia, ma non puoi uscire di casa così. Saresti… Strano. E non puoi neanche andare sul palco con quelle."
Cercò di spiegare Alan piegandosi in avanti, poggiando i gomiti sulle ginocchia.
Trent emise uno sbuffo infastidito. I tentacoli si allungavano intorno al divano, qualcuno si era dedicato ad arrampicarsi intorno alla gamba di Atticus, mentre gli altri giocavano con il figlio di Atticus e il proprio.
"Mi piacciono. Sono utili. E sono stilose. Ho chiesto a Rob di inserire più tentacoli nel prossimo artwork dei NIN."
Alan sospirò e si coprì il volto con le mani. Sembrava provato.
"Trent, ti rendi minimamente conto di cosa stai dicendo? Vuoi vivere tutta la tua vita con dei tentacoli al posto delle braccia?"
Lui borbottò, incrociando due tentacoli sul petto, guardando altrove. Lazarus si divertiva ad attaccare oggetti dalla superficie liscia alle cosiddette ventose di papà.
Lui alzò appena i tentacoli e li mostrò ai due amici. "Guardateli. Sono così… Belli. Perversi. L'unica cosa che mi spiace è che sporco ovunque di bava. Anche se l'auto-lubrificant…"
"TRENT!" Entrambi gli amici coprirono con la propria voce la parola incriminata. I bambini, per fortuna, non sembravano aver sentito. Alan si passò le dita sulla fronte sudata, tirando indietro i capelli.
"Trent, devi chiudere questa cosa ora. Questa cosa ti sta cambiando. Senza contare il casino che hai combinato su tweeter. Ho detto a Rob di toglierti l'accesso al pc."
Il cantante si tirò su con la schiena, i tentacoli ebbero qualche stiramento involontario. "Cosa?!" Chiese con un ruggito. Rob si avvicinò e posò sul divano una scatola di pastelli con sopra un abaco.
"Questo sarà il tuo pc finché non torni in te, boss."
Mariqueen arrivò appena in tempo per tappare la bocca al marito con una melanzana, per evitare che i bambini imparassero quindici diverse versioni delle bestemmie più comuni.
"Ma sul serio… Un duetto con Justin Bieber? Quei tentacoli devono emanare miasmi allucinogeni."
Commentò ancora Sheridan scappando prima di essere acchiappato da un tentacolo.
"Fuori c'è brutto tempo. Sarà meglio chiudere le imposte." Mormorò Mariqueen guardando la pioggia battere sui vetri, cercando intanto di strozzare il marito con la melanzana. In effetti, era da qualche ora che i tentacoli percepivano un aumento della umidità. Trent si alzò in piedi, trascinando con sé anche qualche libro che Lazarus si premurò di staccare prima di ritrovarli sparsi nei corridoi.
"Vado io cara, non preoccuparti del piano di sopra."
Rassicurò la moglie con un sorriso a pieni denti dopo aver sputato la melanzana, prendendo a salire le scale.
Le imposte sbattevano per il violento vento che stava iniziando a tirare. Si affacciò dalla finestra, guardando il cielo del del tramonto diventare sempre più nero.
Il tetto non era molto distante: con le sue ventose forse avrebbe potuto aggrapparsi con facilità. Mise un piede sul cornicione, agganciando con le ventose il legno verniciato di bianco. I piedi si sollevarono, i tentacoli lo stavano tirando su, sul tetto.
Il cielo era ormai percorso da nuvole scure che cercavano di coprire quelle bianche sullo sfondo, lontane… I primi lampi si iniziarono a intravedere.
Era sempre uno spettacolo della natura, vedere un temporale. Lo aveva sempre così apprezzato… Anche se nelle sue canzoni non ne aveva mai parlato. Avrebbe dovuto farlo, pensò prima che la pioggia iniziasse a gocciolargli sul viso.
"Dei del temporale e della tempesta! Entità maligne, a me!"
Gridò nel vento, mentre la pioggia rapida si infittiva. Alzò tutti i tentacoli, che si dispiegarono rampanti nell'aria.
"Il Reverendo mi ha maledetto, ma la trasformazione non è completa! Io desidero… Voglio… Altri cazzutissimi cambiamenti!"
E il cielo rispose.



Riferimenti 
Alessandro Cortini tastierista dei NIN e musicista italiano, bolognese, che ha capito che per lavorare si può solo andare all'estero (sic). Ha un sacco di progetti aperti, come il gruppo Modwheelmood e il progetto Sonoio.
Alan Moulder è un produttore e ingegnere del mixaggio che ha prodotto, co-prodotto e mixato gran parte della musica che tu hai ascoltato. Ha lavorato con Placebo, My Bloody Valentine, A Perfect Circle, Arctic Monkeys, The KillersNine Inch NailsThe Smashing Pumpkins e Foo Fighters. E molti altri.
Atticus Ross è un musicista, produttore e compositore che insieme a Trent vinse l'Oscar per la Miglior Colonna Sonora Originale con The Sociale Network. Dovrebbe avere un figlio carinissimo di circa dodici anni (all'epoca di una foto che non so di quando sia) che shippo fortemente con Lazarus Echo.
Rob Sheridan era un fan dei NIN che aveva fatto un fan-site sul gruppo ancora ciofanissimoH. Trent guarda il sito, si innamora e lo raccoglie sul suo gommone come Lead Artist. Succedesse a me! E' uno dei pochi americani di cui si circonda Trent.
Lacuna Coil, Nickelback, Coldplay. Trent ha spesso commentato male alcuni gruppi, per un motivo o per l'altro. Ha dichiarato che i Coldplay sono musicaccia, e ha detto al leader dei Nickelback che non vuole osare, risultando così commerciale. I Lacuna Coil sono per fare riempitivo. Ma sono sicura che Trent li insulterà, prima o poi.
Festival in Australia. L'estate del 2013 Trent ha dichiarato ad un famoso Festival di musica australiano che avrebbe saltato, causale "voglio avere un pubblico più sofisticato". Facendo un quadro generale con altre interviste, Trent vuole creare installazioni, esperienze visivo-musicali. E un pubblico metal, al quale era abituato, non è più adatto.
Duetto con Justin Bieber. No, non è vero. Non è mai successo.
Scatola di pastelli + abaco = Pc. Idea presa totalmente da un fumetto manip fatta dai fan. Rob, stanco di dover aggiustare il pc di Trent ogni giorno, glielo sostituisce con una scatola di pastelli con sopra un abaco.
   
 
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