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Autore: slyfox18    18/09/2013    1 recensioni
“Draco,
so che dopo aver letto questa lettera mi odierai.
Devo andarmene.
Non puoi fermarmi.
Non cercarmi.
Innamorati ancora, sposati, fatti una famiglia.
Mi dispiace…
Addio Draco, ricordami…
H.”
«Oblivion»
Un nemico che si credeva sconfitto.
Un’amica che si credeva scomparsa.
Un odio che va avanti da secoli.
Un amore che non è mai finito.
Una vita da ricordare.
Un futuro da costruire.
Hanalis deve tornare ad Hogwarts!
Ma chi è Hanalis?
[Draco/nuovo personaggio (coppia principale)]
[Titolo modificato]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Blaise/Pansy, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le fleur de Lis'
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LO DEVO FARE IO…
 
Ho capito che nella vita
devo fare quello che mi spetta,
poi il resto si muove di conseguenza,
ma il primo passo lo devo fare io.
Non sono le cose che vengono verso di me,
sono io che devo andare verso di esse.
(Fabio Volo, da "E' una Vita che ti Aspetto")
 
 
Gli allenamenti di Hanalis erano cominciati fin dal giorno seguente.
La ragazza si era dovuta sottoporre a sedute di meditazione, per poter ricercare il potere della Pietra dentro di lei e a ore e ore di duelli simulati, per poter controllare al meglio i nuovi poteri.
Dopo ogni allenamento, però, il marchio le bruciava, a volte in maniera insopportabile e si sentiva stremata. L’unica cosa che riusciva a fare era mangiare, dopodiché crollava addormentata. Raramente riusciva a rendersi utile nelle ricerche, intraprese dal resto del gruppo, che, contrariamente agli allenamenti, procedevano senza nulla di significativo.
 
Era passata poco meno di una settimana dall’arrivo di Meiko e il tempo sembrava aver deciso di graziare l’intero Regno Unito.
Con i capelli arruffati e raccolti in uno chignon improvvisato, Hanalis si era stropicciata gli occhi e si era stiracchiata per bene. Il pisolino post allenamenti era stato breve, ma davvero ristoratore.
Dalla finestra della sua stanza, che dava sul Lago Nero, entravano i pallidi raggi rossastri del sole al tramonto, e al piano di sotto sembrava essere in corso l’ennesima discussione.
Poco dopo bussarono.
«Hanalis?» la chiamò Draco, aprendo piano la porta.
«Ciao Draco! Entra pure, sono sveglia…ma cosa succede giù?»
«Potter ha proposto di non interrompere le ricerche…»
«Quindi saltiamo la cena anche questa sera?» chiese Hanalis sconsolata, che non ne poteva più di stare chiusa in Sala Comune.
Draco annuì, ancora più sconsolato di lei, dato che non poteva mettere in pratica il suo unico divertimento all’interno del castello: spaventare i ragazzini più piccoli, mettendo in bella mostra il Marchio Nero.
«A che punto siamo?» chiese Lis, dopo qualche secondo di silenzio.
«Un punto morto, Lis, come al solito…»
«Non capisco perchè saltare la cena, allora! Oggi abbiamo saltato anche il pranzo ed è una settimana che praticamente non usciamo… Se non esco per qualcosa che non siano gli allenamenti, Draco, potrei impazzire!»
Draco sorrise, Hanalis era davvero buffa, con quell’aria da bambina capricciosa, ma aveva ragione.
Erano tutti nervosi negli ultimi giorni. Dopo Samhain, Shiryu sembrava essere completamente sparito, e questo non era per niente un buon segno. Sicuramente stava architettando qualcosa e, Draco l’aveva ripetuto più e più volte, sarebbe stato meglio preparasi al combattimento, piuttosto che continuare a perdere gli occhi su vecchi libri ammuffiti.
«Potter sostiene che la ricerca della pagina mancante sia molto più importante del cibo…. Dice che dovresti andare a parlare con quel panzone di Lumacorno…puah!» sputò con astio il ragazzo, che non aveva mai amato il vecchio insegnante di Pozioni, forse perché aveva una predilezione per Harry.
«Lumacorno?!? – esclamò Hanalis stupefatta – Harry dev’essersi bevuto il cervello…quello è un vigliacco pauroso e dopo la guerra è pure peggiorato…figurati se mi dice qualcosa…. Ammettendo che sappia qualcosa!»
Draco aveva annuito con convinzione per l’intero discorso della ragazza. Lis non aveva avuto “l’onore” di partecipare alle sue lezioni, ma non le ci era voluto molto per inquadrarlo e i racconti di Potter avevano fatto il resto.
«Piton sarebbe stato in grado persino di produrla la Demonica!» esclamò Draco con convinzione. Forse perché era il capo della sua Casa, forse perché pozioni era la materia in cui andava meglio, il professor Piton, era sempre stato il suo preferito e aveva sempre avuto grande stima di lui.
Per Hanalis era la stessa cosa e il sentimento era certamente reciproco, perché tutti sapevano che Piton li considerava i suoi studenti migliori.
«Piton…» disse Hanalis, pensierosa.
«Si! Piton, di certo lui ci avrebbe dato una mano» ribadì Draco.
Hanalis sgranò gli occhi, come aveva fatto a non pensarci prima!
«Ma si! Si, certo! Piton!» esclamò, infilandosi saltellando un paio di stivaletti per poi correre fuori dalla stanza.
«Hanalis! Aspetta! Dove vai?» urlò Draco.
«Da Piton!» rispose semplicemente, lei, uscendo dal dormitorio.
 
«Ma cos’hanno quei due?» chiese Ron, vedendo sia Hanalis che Draco correre fuori dal dormitorio, come se avessero un Ungaro Spinato alle calcagna.
Pansy fece un’alzatina di spalle e poi tornò a concentrarsi sul libro che aveva davanti. Blaise nemmeno alzò la testa dalla cartina del Regno Unito, dove stava segnando tutti i possibili nascondigli di Shiryu.
«Non vi importa proprio nulla?» chiese Harry, anche lui stupito dall’atteggiamento dell’intero quartetto Serpeverde.
«Abbiamo imparato che è sempre meglio non sapere cosa combinano quei due…» rispose Blaise.
«Si finisce solo nei guai!» concluse Pansy.
«Poteva essere qualcosa di importante!» esclamò Ginny.
«Se è importante, Weasley, ce lo diranno…» spiegò Pansy, tornando a leggere e facendo capire che non voleva più essere disturbata.
«Non preoccupatevi, sanno quello che fanno» disse Blaise più pacato, per poi tornare al suo lavoro.
«Io l’ho sempre detto che i Serpeverde sono strani…» bisbigliò Ron all’orecchio di Harry, che annuiva convinto.
 
Draco fermò la sua corsa tre secondi dopo Hanalis.
«Si può sapere cosa diavolo ti è pre…» esclamò con rimprovero, venendo però interrotto dalla mano di Lis sulla bocca.
«Taci e guarda, Malfoy!»
Draco si voltò, scoprendo di trovarsi davanti al gargoile che custodiva l’ufficio della preside.
«Cosa ci facciamo qui?» chiese poi, tornando a guardare Hanalis.
«Piton!» rispose la ragazza.
«Piton? Cosa c’entra Piton, adesso?»
«Pensare che l’hai detto tu stesso…»
«Io?» esclamò Draco, poco convinto.
«Santo Merlino, Malfoy! Sei stato tu a dire che Piton ci avrebbe sicuramente aiutato!»
Il ragazzo spalancò la bocca e sgranò gli occhi. Hanalis sospirò, alle volte era davvero difficile far capire qualcosa a quel biondino.
«Tu credi che Piton conosca la Demonica…» quella di Draco non era una domanda, ma Lis rispose comunque.
«Sappiamo bene entrambi quanto Piton adorasse le arti oscure…. Chi meglio di lui potrebbe conoscere una delle pozioni oscure più pericolose e complicate del Mondo Magico?» spiegò la ragazza.
«Ma tu sei un genio!» esclamò Draco, prendendole il viso tra le mani e stampandole un bacio sulle labbra. Hanalis rise divertita, quella notizia doveva averlo davvero stupito, perché una reazione così non era affatto da lui.
«Frena l’entusiasmo, Draco…tutta questa affettuosità non ti si addice!» lo prese in giro lei.
Draco si ricompose, continuando però, ad avere stampato in faccia un sorrisino carico di soddisfazione.
 
«Sono via da un’ora ormai!» esclamò Ginny all’improvviso, attirando su di sé gli sguardi di tutti.
«Weasley, ti prego…c’è chi sta cercando di portare avanti le ricerche!» esclamò Pansy, rimproverandola e sbuffando infastidita.
«Smettila di fare la sostenuta, Parkinson! Tanto lo so che anche tu muori dalla curiosità di sapere dove sono!» rispose piccata la rossa.
Pansy non rispose, segno che la Grifondoro aveva ragione. Blaise soffocò una risatina. Lontana dalla confusione, Hermione chiuse per un attimo il tomo che stava consultando ormai da parecchio tempo e si avvicinò agli amici.
«Ragazzi, l’ha detto anche Blaise, non ha senso preoccuparsi. Quei due incoscienti, possono fare quello che vogliono mentre sono ad Hogwarts…e poi sanno badare a loro stessi, più Hanalis che Malfoy» concluse, tornando a sedersi.
Anche se poco convinti e molto, molto curiosi, tornarono tutti al loro lavoro.
 
«E questo è tutto, professore» concluse Hanalis, rivolta al ritratto del suo insegnante preferito.
«Capisco, signorina Holmes…. Quello che non capisco, è perché siate venuti a parlare con me, quando potreste trovare quello che vi serve, consultando un libro»
«Tutti i volumi che parlavano della Demonica sono stati distrutti dalla Confraternita e l’unico che siamo riusciti a trovare mancava dell’ultima pagina…» spiegò Draco, che fino a quel momento era stato in silenzio.
«Immagino sappiate, allora, che non c’è molto che io possa aggiungere…»
«Qualsiasi cosa potrebbe essere utile, professore…qualsiasi cosa, anche la più piccola…»
Hanalis sembrava davvero disperata.
«Non credo che vi interessi sapere come creare la pozione…credo che sia altro quello che vi interessa…» disse Piton, guardando serio i suoi due ex-alunni.
«Dobbiamo sapere come si uccide un Rinato Demone!» esclamò Lis, facendo un passo avanti con decisione.
«Non si può uccidere un Rinato Demone…»
«Con gli incantesimi convenzionali. Si, lo sappiamo» lo interruppe Draco.
Piton gli riservò una delle sue famose occhiatacce, tornando poi a rivolgere il suo sguardo a Lis.
«Professore – cominciò la ragazza, quasi fosse una supplica – sappiamo che nemmeno l’Avada Kedavra e l’Ardemonio potranno uccidere Shiryu…ma deve esserci qualcosa, ne sono certa!»
«Suvvia, Severus, smettila di tenere questi ragazzi sulle spine…» si intromise Silente con il suo solito tono bonario e un sorriso.
«Non sto tenendo sulle spine nessuno, Albus… Un Rinato Demone è uno degli esseri più difficili da uccidere…» spiegò l’uomo, rivolgendosi al quadro accanto al suo, con tono scontroso.
«Non importa quanto sarà difficile! Shiryu deve morire!» esclamò Hanalis con rabbia.
Draco le andò vicino e le strinse la mano.
Vedendo la scena, Piton capì che quei due ragazzi ce l’avrebbero messa tutta, qualsiasi fosse stato il prezzo da pagare.
«C’è un modo per uccidere un Rinato Demone, ma è molto rischioso – spiegò l’insegnate cupo
- L’anima del demone usata per creare la Pozione Demonica, finisce spesso per soggiogare chi la imprigiona. Il Rinato Demone, presto o tardi, continuando ad ingerire la pozione, diventa il demone stesso. Molti pensano che l’anima vada completamente disciolta nella pozione e poi ingerita, in realtà non è così. Una parte viene imprigionata e il Rinato Demone la porta sempre con sé. È così che riesce a controllare i poteri del demone…. Finchè il demone stesso glielo consente…»
«È assurdo! – esclamò Draco – Ci sta dicendo che è come se l’anima del demone non morisse mai?»
«Esattamente, signor Malfoy – si intromise Silente – i demoni sono creature talmente potenti che la loro volontà non può essere spezzata, così come la loro anima. Per questo la Pozione Demonica è così pericolosa. Prima o poi si perde la propria identità, si perde se stessi per lasciare spazio al demone. Shiryu non è morto, perché la volontà del demone l’ha tenuto in vita…»
Hanalis non avrebbe creduto ad una sola parola dei due professori, se non avesse visto con i suoi occhi l’aspetto di Shiryu. Non aveva perso solo la sua identità, ma anche la sua umanità.
«Shiryu non è più un essere umano…» bisbigliò pensierosa.
«Proprio così mia cara, non lo è più. Possiede ancora la sua volontà, ma assume la Demonica da troppo tempo e…»
«Il demone sta aspettando il momento giusto per prendere il sopravvento…» disse Hanalis mesta, mentre sia Silente che Piton annuivano.
«Dobbiamo ucciderlo prima che accada!» esclamò Malfoy, con una decisione e un coraggio che stupirono persino Hanalis.
«Allora devi ricordare, mia cara.  – disse Silente, rivolgendosi ad Hanalis – Cerca di ricordare un particolare, qualcosa che in Ryu hai sempre notato, qualcosa che poi hai visto anche su Shiryu…»
 
«Non troveremo mai il nascondiglio di quel mostro! - esclamò Harry, lanciando sul tappeto il libro che stava consultando – Come non troveremo mai un modo per ucciderlo, senza quella dannata pagina!»
«Solo mantenendo la calma, Potter,  troveremo una soluzione…» affermò tranquillamente Blaise.
«Blaise ha ragione, Potter, vedi di non agitarti troppo!»
«Draco! Lis! Dove eravate finiti?» esclamò Pansy, vedendoli entrare in Sala Comune.
«Sappiamo come uccidere Shiryu, e non sarà un’impresa facile!» disse Hanalis, seria, lasciando tutti senza parole.
La ragazza andò a sedersi accanto a Pansy e Draco la seguì in silenzio. Ancora non poteva credere a quello che aveva detto Piton poco prima.
«Come…come l’avete scoperto?» chiese Hermione.
«Abbiamo parlato con Piton! Non c’è nessuno più esperto di lui, quando si parla di pozioni e arti oscure. La soluzione è sempre stata davanti ai nostri occhi…» spiegò Hanalis, che ancora si rimproverava per aver perso tutto quel tempo.
«Cosa stai cercando di dirci, Lis?» le chiese Ginny, apprensiva e preoccupata, andandosi a sedere accanto a lei.
«C’è solo un modo per uccidere un Rinato Demone…bisogna distruggere l’anima usata per creare la Demonica» rispose Hanalis seria.
«Ma è impossibile! L’anima è tra gli ingredienti della pozione! Come si può distruggerla?» esclamò Hermione, sconvolta.
«Solo una parte dell’anima viene disciolta nella pozione. Un’altra parte, però, viene imprigionata in modo che il Rinato Demone possa portarla sempre con sé…. È l’anima imprigionata a controllare i poteri conferiti dalla Demonica ed è grazie ad essa che il Rinato Demone non può mai morire davvero…»
Nella Sala Comune scese il silenzio.
Erano rimasti tutti a bocca aperta per le rivelazioni fatte dalla ragazza.
«Quando Silente mi ha chiesto di ricordare un particolare, che accomunasse Shiryu e Ryu, ho capito… - riprese Hanalis - Hitachi ha sempre portato al dito un anello. Era d’argento e aveva una pietra rossa e blu, incastonata su un artiglio di drago. Era bellissima. Brillava di una luce strana, i colori si mescolavano e a volte sembrava che un vortice si muovesse al suo interno. Credevo fosse un anello magico, un cimelio di famiglia. Poi l’ho visto al dito di Shiryu…»
«Ma cosa c’entra l’anello, adesso?» chiese Pansy.
«È molto importante, perché è lì che Shiryu ha imprigionato l’anima del demone!» spiegò Lis.
«Ma allora è molto più semplice di quello che credevamo! Basterà sottrarre l’anello a Shiryu, distruggerlo e poi distruggere lui»
«Purtroppo non è così semplice, Ron – disse la ragazza, stroncando sul nascere l’entusiasmo dell’amico – Presto l’anima del demone prenderà il sopravvento e di Shiryu non resterà che un corpo vuoto. Ci troveremmo a combattere con un demone a tutti gli effetti e non avremmo scampo…»
«Cosa possiamo fare, quindi?» chiese Harry, già pronto a preparare un piano d’azione.
«Dobbiamo trovare Shiryu prima che il demone prenda il sopravvento. A quel punto distruggerò l’anello, a costo di tagliargli via la mano!» esclamò Lis con decisione.
«Purtroppo, però, Piton non ci ha saputo dire cosa accadrà una volta distrutta l’anima…» continuò Draco, cercando di nascondere la preoccupazione.
«Potrebbe restare in vita, grazie alla Demonica assunta fino a quel momento…» ipotizzò Blaise.
«È una possibilità – spiegò Malfoy – la Demonica è stata usata pochissime volte e la documentazione era scarsa già prima che ci pensasse la Confraternita! Nemmeno Silente ci ha potuto dire di più…»
«Non sarà un problema…»
Il tono carico di rabbia di Hanalis, fece voltare tutti verso di lei.
«Non avrà il tempo di accorgersi di nulla! – disse Lis, con una strana perfidia nella voce – Lo crucerò così tanto che mi supplicherà di ucciderlo!»
Tutti rimasero in silenzio.
Nessuno di loro aveva mai sentito la ragazza parlare in quel modo.
Draco, accanto a lei, poteva capire la sua rabbia, ma non l’avrebbe mai lasciata sola ad affrontare quel mostro. Gliel’avrebbe impedito con ogni mezzo possibile.
«Combatteremo al tuo fianco, allora!» disse Harry, già pronto a scendere in campo.
«Voi non combatterete proprio un bel niente, Potter!»  
«Ma Hanalis!» protestò Pansy.
«Non provare nemmeno a pensarci, ragazzina!» ringhiò Draco.
«Non puoi impedirmi di compiere il mio destino!» esclamò Lis.
«Ma posso impedirti di farti ammazzare! Combatteremo al tuo fianco, qualsiasi cosa accada! Tu. Non andrai. Lì fuori. Da sola!»
Draco era davvero arrabbiato, Hanalis lo sapeva, ma questa volta non avrebbe ceduto e non sarebbe scappata. Avrebbe protetto i suoi amici combattendo e l’avrebbe fatto da sola.
Hanalis alzò lo sguardo verso Malfoy, puntandogli addosso i suoi occhi dorati, carichi di decisione.
«No! - esclamò con rabbia - Shiryu è mio! Sarò io a lanciare la maledizione che lo ucciderà, ma prima, soffrirà quanto ho sofferto io!»
 
Quella sera stessa, una volta assicuratasi che tutti stessero dormendo, Hanalis chiamò Pippy nella sua stanza.
«Eccomi padroncina Lis, Pippy è accorso non appena ha chiamato!» esclamò con entusiasmo l’elfo.
«Parla piano, Pippy, nessuno deve sentirci»
«Si, padroncina» bisbigliò Pippy, facendola sorridere.
Non avrebbe mai voluto coinvolgere quel piccolo elfo che tanto le era stato vicino, ma lui era l’unico che la poteva aiutare.
«Pippy, non vorrei chiedertelo, ma ho bisogno del tuo aiuto…»
«Padroncina non deve farsi riguardo con Pippy! Pippy è sempre felice quando può aiutare la padroncina!» disse l’elfo, sorridendo disponibile.
«Grazie Pippy, ma sarà pericoloso e io non me lo perdonerei se ti succedesse qualcosa…»
Hanalis si sedette sul letto, rivolgendo uno sguardo preoccupato al piccolo amico che, con un balzo, le si sedette accanto e le prese la mano.
«Padroncina Lis, dovrebbe sapere che noi elfi domestici avere grandi poteri…nostra magia potere arrivare anche dove non potere la vostra…. Cosa servire a padroncina Lis?»
«Devo scoprire dove si nasconde Shiryu, ma nessuno deve sapere nulla…»
«Padroncino Draco si arrabbierà molto, padroncina Lis…»
Il piccolo elfo, che era molto sveglio, aveva capito subito i forti sentimenti che legavano i due giovani. Malfoy avrebbe fatto il diavolo a quattro non appena fosse venuto a conoscenza dei piani di Lis.
«Lo so, Pippy, ma questo è il mio destino…è una cosa che devo fare io…»





NOTE:
 
Siamo alle battute finali!
Qualche piccola nota…
Non so se l’antipatia di Malfoy per Lumacorno sia vera, ma ho immaginato che fosse plausibile vista la predilezione che il professore ha per Harry J
Hanalis non ha mai partecipato alle lezioni di Lumacorno perché se ne va alla fine del 5^ anno…ho pensato però, che sicuramente avrà avuto l’occasione di conoscerlo visto il tempo trascorso ad Hogwarts.
Non ci sono molte precisazioni da fare, per cui vi aspetto al prossimo capitolo!
Vi ricordo la mia nuova pagina Facebook “Nel piccolo mondo di Sly”, dove potrete trovare le immagini relative alla storia! J
Avete domande? Curiosità? Dubbi? Suggerimenti? Volete solo dirmi “ehilà”?
Mi trovate lì….oppure lasciatemi una recensione!!!!


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