CAPITOLO 36
-...bene.
Ora dividetevi in
coppie e cominciate le pratica- disse il professor Vitious senza
scendere dalla sua postazione rialzata -ricordatevi il movimento del
gomito, è fondamentale perché l'incanto riesca
perf...
signorina Witch!
La ragazza davanti a Eithel tentava invano di bloccare la fuoriuscita di fumo dalle orecchie.
-Signorina Witch, non siamo qui per giocare!- il piccolo uomo si avvicinò -Quest'anno ci sono i M.A.G.O.: deve cominciare a comportarsi seriamente.
-Scusi, si aspettava forse che io non reagissi dopo che mi ha fatto questo?- alzò una mano ricoperta di scaglie e squame blu e verdi.
Il prof sospirando annullò entrambi gli incantsimi.
-Dieci punti in meno a Serpeverde e cinque di meno a Grifondoro.
-Cosa? Perché a lei solo cinque punti e a me il doppio?- protestò la ragazza dalle orecchie fumanti.
-Perché lei ha cominciato e se non lo avesse fatto la signorina Witch non avrebbe reagito. Forza, tornate a esercitarvi- ritornò faticosamente alla sua postazione.
Eithel fece la linguaccia alla Serpeverde per poi tornare a far pratica con Lily, che tratteneva a stento le risate.
-Primo giorno di scuola dell'ultimo anno a Hogwarts e già rischi di prendere una punizione.
-Dovrò pur cominciarlo bene questo anno scolastico, contando anche che dovevo essere altrove...
Evans si bloccò un secondo, poi si sedette lentamente al tavolo tra gli scaffali C e D.
-Ma allora volevi veramente andare a Durmstrag? Senza dirmi niente...
-Lily...- la ragazza l'abracciò da dietro -credi veramente che me ne andrei così, senza salutarti? Sarei passata prima di partire, ma non essendo più partita non aveva senso.
Si sedette vicino a lei e cominciò a trafficare coi libri.
-Ma la rottura con Sirius è stata davvero così traumatica da volerti trasferire?
-Beh, sì...ma non solo sentientalmente. In realtà c'è qualcos'altro.
-Cosa?
Si morse il labbro tenendo lo sguardo basso.
-Vedi, io volevo espatriare perché nella mia condizione Black non doveva vedermi, altrimenti lo avrebbe scoperto...
-Scoperto cosa?
-Io...io sono incinta.
Per qualche secondo a Lily sembrò di non respirare.
-Incinta? Di Sirius? Oh mio... io me lo sentivo che andava a finire così. Ma lui non lo sa, giusto? Ma ora con la scuola come farai? Io...- s'interruppe, vedendo che l'amica le sorrideva. La trafisse con lo sguardo -scema! Mi hai fatto prendere un colpo!
-Se tu sei credulona io che ci posso fare?
-Potresti smetterla di farmi prendere certi colpi- aprirono i libri di Pozioni -ma seriamente: ora che farai con Sirius?
-Ah, io un bel niente: se mi rivuole mi deve convincere.
-Come scusa? Dopo tutto quello che hai passato quest'estate?
-Appunto: dopo tutto quello che ho passato deve farsi non in quattro ma in dieci per riuscire a riacquistare la mia fiducia.
-Ma non hai paura che non gli interessi più?
Eithel sospirò.
-Da morire, ma non posso mica strisciare da lui e supplicarlo di tornare con me. Se non è lui a tornare, vuol dire che non era destino.
L'altra alzò gli occhi al cielo.
-Destino, come no... Eithel, le cose accadono perché qualcuno decide di farle accadere! Mi pare alquanto improbabile che ci sia un'entità superiore che ci muove come pedine su una scacchiera.
-Eppure i miei genitori sono morti tutti e due, mio fratello è in America e io mi sono innamorata di un puttaniere del bolide. Tutto questo come lo chiami?
Evans si morse il labbro. Si era spinta un po' troppo oltre.
-Scusa, non volevo...
-Non fa niente. Cominciamo a ripassare.
Secondo giorno dell'anno, prima ora: Trasfigurazione.
-Accidenti, già mi sembrano troppo pesanti le lezioni...- si lamentò Potter sbadigliando e stiracchiandosi sulla sedia.
-Niente di nuovo allora- commentò Remus sedendosi sul banca davanti, suscitando le risate degli altri Malandrini.
-Tanto con Lumacorno puoi anche giocare a Quidditch durante l'ora di Pozioni, non ti dice niente- disse Black prendendo posto vicino a Peter.
-Vogliamo scommettere? Dopodomani ci portiamo le scope e vediamo...
-Il mio intuito mi dice che state architettando qualcosa- Lily si sedette accanto al suo ragazzo con espressione sospettosa.
-E come al solito, il tuo intuito è infallibile- Lupin si guardò in giro -ma Eithel dov'è?
In quell'istante la ragazza entrò di corsa e prese posto vicino a lui.
-Tempismo perfetto- si complimentò vedendola col fiatone -sbaglio o hai i capelli più corti?
-Tanto per cambiare- si giustificò sistemandosi una ciocca dietro l'orecchio.
La porta si aprì e sentirono il rumore di tacchi battere sul pavimento... ma le scarpe della McGranitt non avevano mai fatto così tanto rumore.
-Buongiorno, ragazzi- salutò una donna bassa e squadrata, tutta vestita di lilla e con una faccia più gonfia di quella di Madama Chips quando vedeva entrare Witch con la pelle blu elettrico.
Si presentò e spiegò che sarebbe stata la loro insegnate di Trasfigurazione per quell'anno.
-E la professoressa McGranitt?- chiese Eithel interrompendola senza tanti complimenti.
-E' dovuta assentarsi per questioni private.
-E non è possibile che ritorni almeno per un trimestre?
-Signorina, farà bene a tacere e a lasciarmi iniziare la lezione. Aprite i libri al primo capitolo e iniziamo.
Eithel sbuffò.
-Perfetto, un altro motivo per rimpiangere Durmstrag.
Remus le lanciò preoccupato un'occhiata.
-No... ma davvero?
-Ti giuro: si è presentato così, nel mezzo del soggiorno. Mia sorella è svenuta e i miei hanno lanciato un urlo pazzesco. Dopo pranzo l'ho portato fuori e gliene ho dette quattro...
Witch rise sonoramente conla fronte sulla chitarra.
-James è sempre stato inopportuno, non sarebbe lui altrimenti.
-Ormai lo so che ha un ego iperatomico, ma se vuole che i miei mi permettano di stare con lui deve darsi una regolata... ah, ecco, parli del diavolo...
I Maladrini le stavano giust'appunto raggiungendo.
-Il mio intuito mi dice che stavate tessendo le mie lodi- Potter aiutò la sua ragazza ad alzarsi.
-Non nel modo in cui credi tu.
-Immagino. Noi andiamo a cena, vieni anche tu?- chiese alla cugina.
-Grazie per l'invito, ma devo andare a mettere a posto la chitarra.
-Ok, ciao ciao.
Mentre lei rimetteva lo strumento nella custodia, tutti tranne Black si allontanavano.
-Devo aiutarti a portarla?
Eithel lo guardò scettica, poi scosse il capo con un mezzo sorriso.
-Cosa?- chiese lui.
-Se hai intenzione di fare quello che credo, dovrai sforzarti molto di più- si alzò e si avviò verso la torre di Grifondoro.
-Aspetta, aspetta- Sirius le andò dietro -prima mi ribaci e poi fai la ritrosa?
-Aspetta aspetta- gli fece il verso lei voltandosi -prima mi lasci e poi pretendi che ti salti addosso? Se ti piaceva tanto Chantal potevi tenertela.
-Allora perché mi hai ribaciato?
-Perché baci bene- lo prese in giro per poi andarsene -spero che riesca a strozzarti a cena!
Black si mise una mano fra i capelli.
-Io non la sopporto più!- si lamentò sottovoce Witch.
-Andiamo, sono passate solo un paio di settimane! Non è la prima impressione quella che conta...
-Altroché se conta!
-Silenzio!- sbraitò istericamente la professoressa di Trasfigurazione -Come dicevo...
In realtà tutti gli studenti non la sopportavano più: dalle sue spiegazioni non si capiva un bolide, urlava per niente e sembrava considerarli tutti sei poveri stupidi.
-Volete far silenzio!- ringhiò nuovamente a un gruppetto in fondo -Dopo due settimane di lezione ancora non avete capito? Io pretendo ordine!
-Anch'io pretendo un'insegnate di Trasfigurazione decente che mi prepari per bene ai M.A.G.O.- rispose Eithel -ma a quanto pare non possiamo avere sempre quello che vogliamo.
La donna si voltò verso la ragazza con sguardo omicida.
-Come ha detto scusa?
-Perché dovrei ripeterlo, tanto non capisce.
-Signorina Witch, non ho mai avuto una studentessa così impertinente come lei.
-Hh, secondo me non ha mai avuto degli studenti e basta.
-Non sopporterò oltre la sua impertinenza! Fuori! Dritto di filato dal preside! E venti punti in meno a Grifondoro!
La ragazza si alzò e co noncuranza raccolse le sue cose.ù
-Grazie al cielo, non ne potevo più di stare qui...
-Basta così!- scoppiò la professoressa rossa come un pomodoro -Non voglio più vederla alle mie lezioni!
-Perfetto, non ne sentirò la mancanza.
E voltatasi, uscì subito dalla stanza.
-Ma professoressa- fece Lily con l'aria preoccupata -con il programma come farà? Non riuscirà a essere preparata adeguatamente agli esami.
-Infatti- risposa acida -sarà bocciata in Trasfigurazioni. Qualche prolema, signorina Evans?
La ragazza stava per ribattere, quando sentì la mano di James stringerla per il braccio.
-No, nessun problema.
continua...
N.d.A. Capitolo striminzito, mi scuso, ma avevo fretta.
Vi prego, visitate il link a inizio pagina, ve lo chiedo per favore!!!
Grazie per le recensioni.
Baci, V@le
La ragazza davanti a Eithel tentava invano di bloccare la fuoriuscita di fumo dalle orecchie.
-Signorina Witch, non siamo qui per giocare!- il piccolo uomo si avvicinò -Quest'anno ci sono i M.A.G.O.: deve cominciare a comportarsi seriamente.
-Scusi, si aspettava forse che io non reagissi dopo che mi ha fatto questo?- alzò una mano ricoperta di scaglie e squame blu e verdi.
Il prof sospirando annullò entrambi gli incantsimi.
-Dieci punti in meno a Serpeverde e cinque di meno a Grifondoro.
-Cosa? Perché a lei solo cinque punti e a me il doppio?- protestò la ragazza dalle orecchie fumanti.
-Perché lei ha cominciato e se non lo avesse fatto la signorina Witch non avrebbe reagito. Forza, tornate a esercitarvi- ritornò faticosamente alla sua postazione.
Eithel fece la linguaccia alla Serpeverde per poi tornare a far pratica con Lily, che tratteneva a stento le risate.
-Primo giorno di scuola dell'ultimo anno a Hogwarts e già rischi di prendere una punizione.
-Dovrò pur cominciarlo bene questo anno scolastico, contando anche che dovevo essere altrove...
Evans si bloccò un secondo, poi si sedette lentamente al tavolo tra gli scaffali C e D.
-Ma allora volevi veramente andare a Durmstrag? Senza dirmi niente...
-Lily...- la ragazza l'abracciò da dietro -credi veramente che me ne andrei così, senza salutarti? Sarei passata prima di partire, ma non essendo più partita non aveva senso.
Si sedette vicino a lei e cominciò a trafficare coi libri.
-Ma la rottura con Sirius è stata davvero così traumatica da volerti trasferire?
-Beh, sì...ma non solo sentientalmente. In realtà c'è qualcos'altro.
-Cosa?
Si morse il labbro tenendo lo sguardo basso.
-Vedi, io volevo espatriare perché nella mia condizione Black non doveva vedermi, altrimenti lo avrebbe scoperto...
-Scoperto cosa?
-Io...io sono incinta.
Per qualche secondo a Lily sembrò di non respirare.
-Incinta? Di Sirius? Oh mio... io me lo sentivo che andava a finire così. Ma lui non lo sa, giusto? Ma ora con la scuola come farai? Io...- s'interruppe, vedendo che l'amica le sorrideva. La trafisse con lo sguardo -scema! Mi hai fatto prendere un colpo!
-Se tu sei credulona io che ci posso fare?
-Potresti smetterla di farmi prendere certi colpi- aprirono i libri di Pozioni -ma seriamente: ora che farai con Sirius?
-Ah, io un bel niente: se mi rivuole mi deve convincere.
-Come scusa? Dopo tutto quello che hai passato quest'estate?
-Appunto: dopo tutto quello che ho passato deve farsi non in quattro ma in dieci per riuscire a riacquistare la mia fiducia.
-Ma non hai paura che non gli interessi più?
Eithel sospirò.
-Da morire, ma non posso mica strisciare da lui e supplicarlo di tornare con me. Se non è lui a tornare, vuol dire che non era destino.
L'altra alzò gli occhi al cielo.
-Destino, come no... Eithel, le cose accadono perché qualcuno decide di farle accadere! Mi pare alquanto improbabile che ci sia un'entità superiore che ci muove come pedine su una scacchiera.
-Eppure i miei genitori sono morti tutti e due, mio fratello è in America e io mi sono innamorata di un puttaniere del bolide. Tutto questo come lo chiami?
Evans si morse il labbro. Si era spinta un po' troppo oltre.
-Scusa, non volevo...
-Non fa niente. Cominciamo a ripassare.
Secondo giorno dell'anno, prima ora: Trasfigurazione.
-Accidenti, già mi sembrano troppo pesanti le lezioni...- si lamentò Potter sbadigliando e stiracchiandosi sulla sedia.
-Niente di nuovo allora- commentò Remus sedendosi sul banca davanti, suscitando le risate degli altri Malandrini.
-Tanto con Lumacorno puoi anche giocare a Quidditch durante l'ora di Pozioni, non ti dice niente- disse Black prendendo posto vicino a Peter.
-Vogliamo scommettere? Dopodomani ci portiamo le scope e vediamo...
-Il mio intuito mi dice che state architettando qualcosa- Lily si sedette accanto al suo ragazzo con espressione sospettosa.
-E come al solito, il tuo intuito è infallibile- Lupin si guardò in giro -ma Eithel dov'è?
In quell'istante la ragazza entrò di corsa e prese posto vicino a lui.
-Tempismo perfetto- si complimentò vedendola col fiatone -sbaglio o hai i capelli più corti?
-Tanto per cambiare- si giustificò sistemandosi una ciocca dietro l'orecchio.
La porta si aprì e sentirono il rumore di tacchi battere sul pavimento... ma le scarpe della McGranitt non avevano mai fatto così tanto rumore.
-Buongiorno, ragazzi- salutò una donna bassa e squadrata, tutta vestita di lilla e con una faccia più gonfia di quella di Madama Chips quando vedeva entrare Witch con la pelle blu elettrico.
Si presentò e spiegò che sarebbe stata la loro insegnate di Trasfigurazione per quell'anno.
-E la professoressa McGranitt?- chiese Eithel interrompendola senza tanti complimenti.
-E' dovuta assentarsi per questioni private.
-E non è possibile che ritorni almeno per un trimestre?
-Signorina, farà bene a tacere e a lasciarmi iniziare la lezione. Aprite i libri al primo capitolo e iniziamo.
Eithel sbuffò.
-Perfetto, un altro motivo per rimpiangere Durmstrag.
Remus le lanciò preoccupato un'occhiata.
-No... ma davvero?
-Ti giuro: si è presentato così, nel mezzo del soggiorno. Mia sorella è svenuta e i miei hanno lanciato un urlo pazzesco. Dopo pranzo l'ho portato fuori e gliene ho dette quattro...
Witch rise sonoramente conla fronte sulla chitarra.
-James è sempre stato inopportuno, non sarebbe lui altrimenti.
-Ormai lo so che ha un ego iperatomico, ma se vuole che i miei mi permettano di stare con lui deve darsi una regolata... ah, ecco, parli del diavolo...
I Maladrini le stavano giust'appunto raggiungendo.
-Il mio intuito mi dice che stavate tessendo le mie lodi- Potter aiutò la sua ragazza ad alzarsi.
-Non nel modo in cui credi tu.
-Immagino. Noi andiamo a cena, vieni anche tu?- chiese alla cugina.
-Grazie per l'invito, ma devo andare a mettere a posto la chitarra.
-Ok, ciao ciao.
Mentre lei rimetteva lo strumento nella custodia, tutti tranne Black si allontanavano.
-Devo aiutarti a portarla?
Eithel lo guardò scettica, poi scosse il capo con un mezzo sorriso.
-Cosa?- chiese lui.
-Se hai intenzione di fare quello che credo, dovrai sforzarti molto di più- si alzò e si avviò verso la torre di Grifondoro.
-Aspetta, aspetta- Sirius le andò dietro -prima mi ribaci e poi fai la ritrosa?
-Aspetta aspetta- gli fece il verso lei voltandosi -prima mi lasci e poi pretendi che ti salti addosso? Se ti piaceva tanto Chantal potevi tenertela.
-Allora perché mi hai ribaciato?
-Perché baci bene- lo prese in giro per poi andarsene -spero che riesca a strozzarti a cena!
Black si mise una mano fra i capelli.
-Io non la sopporto più!- si lamentò sottovoce Witch.
-Andiamo, sono passate solo un paio di settimane! Non è la prima impressione quella che conta...
-Altroché se conta!
-Silenzio!- sbraitò istericamente la professoressa di Trasfigurazione -Come dicevo...
In realtà tutti gli studenti non la sopportavano più: dalle sue spiegazioni non si capiva un bolide, urlava per niente e sembrava considerarli tutti sei poveri stupidi.
-Volete far silenzio!- ringhiò nuovamente a un gruppetto in fondo -Dopo due settimane di lezione ancora non avete capito? Io pretendo ordine!
-Anch'io pretendo un'insegnate di Trasfigurazione decente che mi prepari per bene ai M.A.G.O.- rispose Eithel -ma a quanto pare non possiamo avere sempre quello che vogliamo.
La donna si voltò verso la ragazza con sguardo omicida.
-Come ha detto scusa?
-Perché dovrei ripeterlo, tanto non capisce.
-Signorina Witch, non ho mai avuto una studentessa così impertinente come lei.
-Hh, secondo me non ha mai avuto degli studenti e basta.
-Non sopporterò oltre la sua impertinenza! Fuori! Dritto di filato dal preside! E venti punti in meno a Grifondoro!
La ragazza si alzò e co noncuranza raccolse le sue cose.ù
-Grazie al cielo, non ne potevo più di stare qui...
-Basta così!- scoppiò la professoressa rossa come un pomodoro -Non voglio più vederla alle mie lezioni!
-Perfetto, non ne sentirò la mancanza.
E voltatasi, uscì subito dalla stanza.
-Ma professoressa- fece Lily con l'aria preoccupata -con il programma come farà? Non riuscirà a essere preparata adeguatamente agli esami.
-Infatti- risposa acida -sarà bocciata in Trasfigurazioni. Qualche prolema, signorina Evans?
La ragazza stava per ribattere, quando sentì la mano di James stringerla per il braccio.
-No, nessun problema.
continua...
N.d.A. Capitolo striminzito, mi scuso, ma avevo fretta.
Vi prego, visitate il link a inizio pagina, ve lo chiedo per favore!!!
Grazie per le recensioni.
Baci, V@le