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Autore: mi piacciono i treni    19/09/2013    2 recensioni
Una serie di momenti della vita dei Klaine con cambiamenti di rating che verranno comunicati ad ogni capitolo. Dalla prima One-shot:
“Papino torna subito! Il tempo di controllare se tuo padre è morto e in caso contrario ucciderlo lentamente e dolorosamente.”
Dalla seconda:
“Cosa diavolo è quello?” Disse l’uomo prendendo un vaso in mano mostrandosi minaccioso.
“Un cane.”Fu l’innocente risposta del bambino.
Dalla terza:
” Non ho intenzione di sposarti di nuovo! Sbagliando si impara e io non commetto mai lo stesso errore due volte!”
Ci furono diversi istanti di silenzio in cui nessuno ebbe il coraggio di fiatare.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo una lunga e stancante giornata di lavoro, è lecito voler riposare avvolto nel piacevole tepore del piumone e di un corpo accanto a te. Sempre se non sei Kurt Hummel.In questo caso è impossibile avere un sonno continuo e indisturbato , soprattutto se i tuoi amici sono degli idioti inopportuni e oltremodo sconsiderati.

La sveglia segnava l’una e trentasette della notte, quando il suo cellulare iniziò a squillare sulle rumorose note di “ Last Friday night”, probabilmente Blaine aveva messo  mano al suo cellulare.

Il nome di Rachel  illuminava lo schermo e per un attimo fu tentato di non rispondere, ma il martellante suono e la preoccupazione per una chiamata a quell’ora tarda lo fecero desistere.

Cercando di districarsi il più silenziosamente possibile dalla morsa delle braccia possenti di suo marito, ottenendo comunque un gemito di disappunto, si alzo e andò al rispondere al suo maledettissimo cellulare.

“Pronto!”

Dalla cornetta provenivano degli schiamazzi molesti. Più voci si mescolavano facendo un gran fracasso e con la mente ancora annebbiata dal sonno, Kurt le percepiva come trapani.

“Kurtieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!” Rispose la voce squillante di Puck.

“Puckerman, è successo qualcosa? Perché mi hai chiamato a quest’ora?” Chiese kurt  tra l’agitato e l’incazzato.

“Hummel, perché fai il permaloso? Ho interrotto qualcosa? Non è che ti stavi spupazzando il nano?”

“Io non…” Tentò di dire Kurt.

“Gente, i Klaine stavano scopando!”

I cori da stadio erano più forti che mai, Kurt dovette tapparsi le orecchie per qualche secondo.

“Cosa? Copulavano? Ora Blaine ci ucciderà!” Era chiaramente Sam.

“C’è Brian in casa, non fate troppo rumore, porcellana!” Ed eccola Santana.

Erano in vivavoce? Kurt avrebbe azzardato anche ubriachi.

“Ragazzi, stavo solo dormendo. Io lavoro il giorno, non come voi scansafatiche!”

“Faccia da checca, non fare il moralista! Noi ci divertiamo, non siamo frigidi come te!”

Oh, sorpresa delle sorprese, c’era anche Sebastian Smythe.


“ Ma, comunque, non ti abbiamo chiamato per questo.”

“E allora per cosa, mangusta?” Chiese acido Hummel.

“Domani devi tenere lontano Blainey dallo studio di registrazione per tutto il giorno, almeno fino alle nove.”

“Smythe che state combinando?”

Quella situazione non prometteva nulla di buono .
“Non sono affari tuoi! Fai come ti ho detto e soprattutto non dire niente al nano.”

La chiamata si interruppe li, lasciando Kurt sorpreso e indignato.

La mattina dopo naturalmente nessuno svegliò Blaine , che senza il consueto sparo dei cannoni  non riusciva ad aprire un solo occhio.

Quando alle otto si svegliò con il solito piacevole peso sul petto, guardando la sveglia quasi non buttò Kurt giù dal letto per la foga che aveva di alzarsi.

Si mise la prima cosa che gli capitò a tiro, un pullover che un castano mezzo addormentato sperava appartenesse al più brutto dei suoi incubi e un paio di jeans , poi corse a svegliare il suo piccoletto.

“ Brian, svegliati!  Dobbiamo sbrigarci, è tardi! “ Disse agitato.

Il bambino ancora confuso per l’intorpidimento del sonno alzò le braccia per farsi cambiare.

Blaine si destreggiava freneticamente tra vestiti, libri e zaini cercando di fare più in fretta possibile.

Una volta tutto pronto, prese per mano il figlio e si avviò verso la porta cercando di non perdere tempo.

Appoggiato allo stipite dell’uscio della cucina faceva mostra di se un Kurt tra l’insonnolito e il divertito nel suo pigiamino panna.

“Blaine, dove stai andando?” Gli chiese quando ormai il marito era arrivato all’uscita.

“Porto Brian a scuola e poi corro a lavoro.”

Blaine non capiva perché gli facesse delle domande così ovvie. Era già in ritardo!

“Oggi è sabato!”Disse divertito prendendo la mano del figlio. “ Tesoro, torna a dormire un altro po’.”

“Oh!” Il moro era decisamente confuso.


“Già, oh!” Ripeté Kurt.

“Beh, allora credo che andrò un po’ in ufficio, sono già vestito.”

Un lampo di panico attraversò lo sguardo del castano.

“ Non se ne parla proprio! Tu ora vieni a letto con me, facciamo colazione e poi porteremo Brian a Central  Park!” Dicendo così trascinò il povero Anderson di forza, non che gli dispiacesse, di nuovo in camera da letto.

Un giorno di questi avrebbe ucciso quella mangusta manipolatrice di Sebastian Smythe.

Tutti sapevano quanto a Blaine piacesse il suo lavoro. Non c’era giorno  che si recasse allo studio di registrazione senza il suo più bel sorriso, d’altronde la musica era sempre stata la sua aspirazione, la sua vita , quasi non la considerava un impiego.
Aveva lavorato duramente per arrivare nella sua posizione e riuscire ad avere un suo marchio era una delle cose più belle che gli fossero mai capitate, dopo aver incontrato Kurt e avuto loro figlio. Per questo Hummel era sicuro che sarebbe stata un’ardua impresa tenere suo marito lontano dall’ufficio per un’intera giornata.


La previsione di Hummel si rivelò corretta, soprattutto quando si accorse di non aver calcolato bene le possibilità, Central Park distava davvero poco dalla casa discografica del marito.

Lui non era affatto bravo ad escogitare piccoli, assurdi  piani malvagi e tanto meno a mentire . Persino Brittany non aveva creduto alla sua versione sul perché lui e Blaine fossero rinchiusi nel sottoscala lo scorso capodanno.

In più Anderson era difficile da fermare come un cucciolo iperattivo ed esaltato che esce fuori di casa per la prima volta . Sbatteva ripetutamente un piede a terra, guardandosi furtivamente in giro , cercando una via di fuga. Kurt si stava spazientendo.

Fu quando,sotto un enorme albero dai rami folti,incontrarono Jeff  che il castano si distrasse permettendo a Blaine di scappare e al biondo di assistere alla scema più comica che avesse mai visto.

“Idiota! Torna subito indietro!” Correva Kurt cercando di recuperare il suo ,forse, ex marito.

Brian, seduto vicino allo zio Jeff all’ombra , guardava perplesso lo sghignazzare dell’ultimo a quella scena.

“Blaine, se ti prendo ti accoppo! Ti taglio quelle tue piccole gambe da ranocchia che ti ritrovi!” Quelle urla attiravano la gente incuriosita.

La corsa fu sfiancante, peccato per Blaine che il consorte avesse decisamente le gambe più lunghe delle sue e quindi tutta la fatica fosse stata sprecata.

Quando tornarono alla postazione precedente , Kurt trascinava un imbronciato Blaine per l’orecchio.

“Mi hai paragonato ad un ranocchio!” Sentirono dire.
“Certo!” Il castano gli diede un bacio leggero sulle labbra “ Adesso sei ritornato principe, il caso è chiuso!” E andò anche lui a rifugiarsi sotto l’albero.

Il pomeriggio fu ancora peggio.

Dopo un pranzo nel suo fast food preferito, Kurt lo avrebbe maledetto per anni, e aver portato Brian da Rachel, il cui appartamento era popolato da stani rumori, Blaine era stato ancore più irrequieto.
A nulla erano servite le abilità altamente seduttive  di Hummel , che lo avevano tenuto impegnato  solo per un’ora .
Aveva  dovuto tirare fuori l’artiglieria pesante.

Se c’era qualcosa in cui il castano era bravo, forse il più bravo di tutti, quello era sicuramente far venire immotivati sensi di colpa al suo maritino.

I suoi occhioni azzurri e acquosi per l’occorrenza  e il suo labbruccio tremulo erano un colpo al cuore per Blaine.

A volte Kurt si sentiva davvero spregevole , perché poteva vedere negli occhi del moro tutto il peso delle colpe che non aveva.


Quella volta però era proprio necessario. Stava già preparando la lapide per la mangusta.

Spalancò gli occhi con le sue lacrime di coccodrillo.

“Amore, perché vuoi andare a lavoro? Non  passiamo più tanto tempo insieme! Non vuoi più stare con me?”


Blaine si raggelò all’istante e subito corse a rassicurare suo marito lasciando perdere la giacca sul divano.


Kurt Hummel non sapeva sicuramente mentire , ma questo non escludeva il suo strabiliante talento recitativo!

Quando però  arrivò la sera neanche il bambino, appena tornato a casa riuscì a trattenere il padre.

Prendendo per mano Brian, Hummel  seguì Blaine.

Arrivati al portone dell’edificio nessuno gli risparmiò una telefonata da Sebastian e allontanatosi dagli altri due, rispose al telefono.

“Hummel, ti avevo detto alle nove! Che diavolo ci fate già qui?”

“Scusa! Sai quanto possa essere incontenibile. Dovresti ringraziarmi per essere riuscito a tenerlo impegnato tutto il giorno!”


Sebastian si massaggiò le tempie. “Ok, va bene. Trattienilo altri cinque minuti e poi salite.”

Arrivati al piano superiore il silenzio regnava sovrano  fino a quando le luci non si aprirono e una piccola folla di persone urlò tra festoni e palloncini.

“Buon compleanno, Blaine!”

Kurt scoppiò subito a ridere ilare e guardò Blaine che ancora incredulo lo osseveva a sua volta.

Uno sguardo e si capirono al volo.

“ Ma papà, il tuo compleanno è la prossima settimana!”

Peccato che Brian non avesse la loro stessa capacità di capirsi con in un battito di ciglia.

E addio al loro intento di non far capire a nessuno l’errore.

I loro amici lo guardavano attoniti.

A sciogliere la tensione ci pensò , però, Brittany.

“Allora un buon non compleanno Blaine warbler, e anche a te bianconiglio!” disse, poi rivolgendosi al castano.

Prima o poi avrebbe dovuto spiegare a tutti perché fingeva ridicolamente  di essere nato in quel giorno, ma per il momento andava bene così.







La ferrovia di Ale:


Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! Rieccomi  qui ( certo che aggiorni sempre più tardi, eh!)
 Tutta colpa della depressione per il rientro a scuola che non mi fa scrivere!
Ma parliamo di cosa serie! Oggi  abbiamo “Blaine's birthday is coming” ehhhhhhhh già!
Come al solito è uno sfigato  il mio Blainey <3 E Kurt gli sta appresso come fosse un bambino XD
Che ne dite?? Vi è piaciuta?

Tanto amore a tutti! <3
A presto ( no , dico sul serio! Credetemi!!)
Baci! Ale
  
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