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Autore: Freakyyep    19/09/2013    8 recensioni
Cosa ha fatto di male per essere costretta ad affrontare una nuova città, una nuova scuola, nuovi "amici"? A 16 anni non è pronta per iniziare questo nuovo capitolo in California dal fratello maggiore, Charlie. Ma Huntington Beach ha in serbo per Naomi una vita poi non così male come quella che lei e il pessimismo che la caratterizza, possono solo immaginare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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That's why I wanna stay with you.
 
- Complimenti Stromberg! - Pronuncia il Signor Miller appena Keaton termina la sua interrogazione volontaria. - Apprezzo davvero il lavoro che hai svolto. -
Parte un rumoroso applauso che coinvolge l’intera classe ed io subito mi aggrego, felice per l’ottima performance del mio amico.
Keaton imbarazzato si volge subito verso i nostri compagni ma il suo sguardo si impianta su di me. Gli sorrido fiera e alzo i pollici. Sei stato grande sibilo, sperando sia riuscito a comprendere almeno il labiale.
Il professore gli restituisce i fogli della sua ricerca e lo invita a sedersi.
Dopo aver segnato senza alcun dubbio un giudizio positivo sul suo registro, si alza dalla sedia e si mette a sedere sulla cattedra.
- Vorrei che tutti voi vi impegnaste quanto il vostro compagno. -
Scoppiamo tutti in una fragorosa risata a cui si aggiunge anche il Signor Miller, consapevole che quello rimarrà solo un suo sogno.
Ragazzi, voi però non dimenticate che ormai è passato un mese di scuola e tra un po’ ci saranno gli esami di fine trimestre. - Aggiunge tornando serio.
Mi viene una fitta allo stomaco, poi incrocio le braccia sul banco e affondo la testa su di esse.
Kimberly è seduta accanto a me. Dal primo giorno non ci siamo più separate. Mi prende una ciocca di capelli che mi cadono lungo la schiena e la sposta dietro l’orecchio.
- Non andare nel panico da ora, manca ancora un mese. -
Questo suo gesto inaspettato mi porta ad alzare la testa di scatto e a guardarla incredula. Ma per il modo in cui mi sorride riesce davvero ad essere rassicurante.
   
- Ragazzi, che fate oggi? - Ci chiede Ashley mentre raggiungiamo l’uscita di scuola dopo l’ultima campanella.
Il Signor Miller mi ha messo ansia. - Rispondo mentre mangiucchio un’unghia per la tensione. Per come sono fatta io, nel prossimo mese non vivrò bene per colpa di questi esami. Non sono un genio, lo ammetto. Me la cavo discretamente a scuola però. Il problema è che ho costantemente paura di fallire. Considerando che cercare di ottenere buoni voti è quello che mi spetta fare a quest’età, mi sforzo per farlo al meglio.
Keaton subito afferra il mio polso e mi tira il braccio per evitare che mi torturi ulteriormente le dita. Poi mi piazza l’indice davanti, muovendolo in segno di disapprovazione e provocando la mia risata.
Smettila Naomi, sul serio. Fa impressione quando inizia ad uscirti il sangue. - Commenta disgustato.
Gli avvicino le mani al viso per provocarlo e lui subito si scansa.
Continuiamo a camminare fino al punto dove dobbiamo dividerci per tornare ognuno alla propria casa.
- Grazie per aver risposto tutti insieme alla mia domanda. - Sbotta Ashley infastidita e noi subito iniziamo a ridere.
- Io credo che dovrei prendere ad esempio Keaton e quindi dovrei chiudermi in casa tutto il pomeriggio a studiare seriamente, in vista degli esami.
Il ragazzo subito si gira verso di me e mi guarda male. È inevitabile sorridere se mi guarda con questa strana espressione.
- Kim andiamo da te? Tanto questi due li abbiamo persi. - Dice Ashley trascinando con se la sua amica.
- Grazie per l’invito! - Le grido mentre loro sono già quasi lontane. La bionda subito si volge e ci fa segno di raggiungerle, ma non mi va di lasciare di nuovo Keaton da solo. 
- Vieni, che ti accompagno a casa. - Mi dice mentre mi riavvicino a lui.
- A cosa devo questo gesto? - Gli chiedo quasi meravigliata. La sua timidezza non gli permette di essere sempre così diretto.
- Ormai faccio parte del gruppo diamiche e tra amiche ci si comporta così, no? -
- Sì Keats, sei davvero un’amica perfetta!
Gli sorrido e continuiamo a camminare vicini.

- Mi ripeti tutto il programma di oggi? -
- Ora entro in casa, corro in camera mia e studio velocemente. Poi vado a prepararmi e tra un’ora esatta devo essere pronta. - Sbuffo. È la milionesima volta che me lo fa ripetere.
- Tra un’ora sono qui!
Mentre termina la frase, scappo via nel giardino. Lo saluto agitando la mano da dietro le sbarre del cancello. 
- A dopo! -
Ho pochissimo tempo a disposizione per fare tutto, ma del resto gliel’avevo promesso e una promessa va mantenuta. 
Anche se il surf non mi interessa, sono curiosa di vedere Keaton mentre cavalca le onde. Non me lo immagino su una tavola.
Il surf l’ho sempre visto adatto a quei ragazzi alti, muscolosi e con un fisico da urlo. L’ho sempre visto adatto a ragazzi come Drew e Wes per esempio. Ma sono sicura che il mio Keats mi lascerà senza parole.
Il tempo di salutare Charlie appena entro in casa che subito mi fiondo sui libri di biologia.

Keaton’s P.O.V.
Proprio non riesco a studiare e non perché non ne ho voglia, anzi. Non sono concentrato. Ho troppe cose a cui pensare.
Vado in bagno a sciacquarmi la faccia con dell’acqua fredda per riprendermi.
Forse Drew ha ragione, forse dovrei chiederle di uscire anche se il pensiero di me e lei da soli per un appuntamento serio mi spaventa.
E se poi lei non accetta? Io che faccio? Sarò comunque costretto a vederla tutti i sacrosanti giorni della mia vita. Oppure potrei fuggire in Antartide, almeno convivere con i pinguini non mi recherebbe tutti questi problemi. Eppure Naomi mi mancherebbe.
Sento che è l’unica in grado di capirmi, di capire ogni mio comportamento perché siamo molto simili. Ecco perché voglio stare con lei.

Preso dalle mie paranoie, non mi sono neanche accorto che tra quindici minuti devo essere a casa sua e non ho ancora terminato i compiti ma fa nulla, li rimando a stasera.
Mi preparo quanto più veloce possibile e puntuale busso al campanello di casa sua.
Mi viene ad aprire la porta un ragazzo riccio con una montatura di occhiali particolare.
- Buon pomeriggio, sono Keaton Stromberg. - Pronuncio intimidito, stringendogli la mano. - Cerco Naomi. -
Il ragazzo mi sorride. - Stromberg, ti ricordavo più alto e robusto. Soprattutto non biondo.
Lo guardo confuso mentre lui ride. Non ho la minima idea di cosa stia dicendo e a cosa si stia riferendo. Questo mi mette ancora di più in imbarazzo.
La porta si apre di più e da dietro sbuca Naomi, per fortuna. 
Ha i capelli raccolti, leggermente spettinati. Indossa un vestito nero che la scopre abbastanza scendendo morbido fino alle gambe. Non è truccata come suo solito, ha messo solo il mascara. 
Sarà che sono io, ma la trovo bellissima anche nella sua semplicità.

Mi tira con sé verso il viale dopo aver salutato il fratello, Charlie.
- Credi che vado bene vestita così per la spiaggia? - Mi chiede aggiustandosi la borsa in spalla. - Non so se in California cosa si indossa qualcosa di diverso per il mare. -
Arrossisco al solo pensiero di quello che il mio cervello ha pensato appena l’ho vista. Non è giusto dover nascondere tutto dietro ad un certo, stai bene così.
Sorride alla mia affermazione, poi subito si gira di nuovo a guardare la strada che stiamo percorrendo.
Se solo avessi un briciolo di coraggio in più, maledetto me.

Andiamo prima al bar dai ragazzi. È lì che tengo fissa la mia tavola dato che è ingombrante da portare a piedi.
Naomi e Drew si salutano con un abbraccio. Wesley si accorge subito di noi ma aspetta un po’ per avvicinarsi, non capisco il motivo.
Ci saluta comunque con un ciaogenerale e poi torna a servire ai tavoli.
A questo punto mi allontano nel deposito per prendere la tavola e per indossare velocemente la muta.

Wesley’s P.O.V.
- Allora le porto una tazza di thè caldo? - Chiedo conferma dell’ordinazione. La signora bruna parla, ma non riesco ad ascoltarla attentamente.
Non riesco a togliermi dalla testa il modo in cui Naomi ha risposto al mio saluto. Non le ho dato un minimo di attenzione e lei ci è rimasta visibilmente male. Ma è l’unica cosa che posso fare per ora, per non ritrovarmi l’intera famiglia contro.

Torno al bancone per far preparare l’ordine a Ben, il nuovo barista.
Sento lo sguardo di Naomi fisso su di me ma non ho il coraggio di guardarla. Mi sento uno schifo a comportarmi così, ad esserle così indifferente.
Proprio mentre mi autoconvinco che va bene così, un tocco leggero e delicato sulla spalla mi fa stringere i pugni. Avevo notato che si stava avvicinando ma ho sperato fino all’ultimo che non lo facesse.
Mi giro verso di lei. È sorridente, come se la collera che aveva prima fosse improvvisamente scomparsa.
- Va tutto bene? - Mi domanda con un tono di voce dolce. Mi limito a fare cenno di con la testa.
- Scusami ma ora devo tornare a servire ai tavoli. - Pronuncio forzatamente. 
Lei continua ad avere quel sorriso splendido sul viso. – Va pure, non ti disturbo. -
Irrigidisco la mascella e mi allontano con la tazza di thè bollente sul vassoio.
Io questa situazione già non la reggo più, tanto lo so che Naomi non mi passerà mai.

Keaton’s P.O.V.
Esco dal deposito pronto per fare surf. Faccio il giro lungo sulla sabbia, attorno ai tavolini.
Subito noto Naomi vicino al bancone intenta a guardare Wesley che si allontana da lei. Un velo di delusione le ricopre il viso.
Era troppo bella l’indifferenza tra i due per essere vera…
Appena distoglie lo sguardo da mio fratello e si accorge di me, le faccio segno di raggiungermi. Saluta velocemente Drew che poco prima mi aveva fatto l’occhiolino e mi viene vicino, sorridente come sempre, o almeno prova ad esserlo.
Ci dirigiamo verso un punto più tranquillo della spiaggia e prima di sistemare la sua asciugamano, si ferma a guardarsi attorno stupita.
- Eppure non è la prima volta che vieni qui. - Dico, distraendola da tutto quello a cui stava pensando.
- È vero, ma il mare mi fa sempre un certo effetto. Riesce sempre a lasciarmi senza parole… è meraviglioso, non trovi? - Mi guarda felice come una bambina e la trovo dolcissima. Gli occhioni azzurri le brillano in un modo diverso dal solito.
Le sorrido in segno di approvazione.
- Poi mi basta soffermarmi sul rumore delle onde per tranquillizzarmi. - Aggiunge.
Lascio la tavola sulla sabbia e mi siedo accanto, guardando Naomi sistemarsi su questo nostro angolo di spiaggia.
- Tu non vieni con me? - Le chiedo timidamente.
- Certo che no. - Scoppia a ridere. - Già ho fatto abbastanza danni con tuo fratello e lo skateboard. -
Quella frase mi arriva come un pugno diritto allo stomaco.
Mi faccio coraggio e improvviso una finta risata, cercando di chiederle spiegazioni.
- Scherzando gli chiesi di insegnarmi ad andare in skate e lui mi ha preso alla parola. Dopo qualche giorno me lo sono ritrovato fuori casa e mi ha fatto da istruttore.
Le lascio credere che la cosa faccia ridere anche me, quando in realtà non è per niente così. 
Non capisco perché mio fratello non mi abbia mai accennato nulla su questa storia. Perché tenermi tutto nascosto?
Ora capisco con chi mi aveva confuso Charlie.
Vorrei andare da Wesley e chiarire all’istante, ma preferisco godermi questo momento in cui ci siamo solo io e lei. Non credo si ripeteranno in futuro.
Drew si sbagliava, non è tutto facile come sembrava. Niente va mai come prevedi che vada. Ci deve essere sempre qualche ostacolo. E so che dipende da me superarlo, ma ora non sono abbastanza forte per farlo.

Mi giro un’ultima volta a guardare Naomi. Ha portato con sè un libro di scuola perché evidentemente neanche lei è riuscita a terminare i compiti. Ogni tanto alza lo sguardo e mi sorride, per poi tornare a guardare la pagina imbarazzata.
Ora posso finalmente sfogare la mia rabbia sulle onde.

Naomi’s P.O.V.
Come previsto Keaton mi ha meravigliata. È bravissimo e ci mette davvero tanta passione. 
Non era l’unico in acqua a fare surf, eppure avevo occhi solo per lui.
Almeno mi ha distratto dal pensare a quell’idiota del fratello. Vorrei solo capire cosa ho sbagliato con lui per non essere più considerata da un giorno all’altro. Prima è stato davvero strano nei miei confronti, era diverso. Non aveva motivo di esserlo, almeno per quanto ne sappia io.

- Sei fenomenale! - Dico a Keaton appena mi viene vicino.
Mi ringrazia non riuscendomi a guardare neanche negli occhi.
Si siede accanto a me e inizia a fissare il mare.
- Se torno in acqua, vieni con me stavolta? - Mi chiede rompendo il silenzio imbarazzante che c’era fino a qualche secondo prima.
Non mi da il tempo di formulare una scusa per rifiutare che subito mi abbraccia, stringendomi fortissimo.
- Keaton, lasciami! Mi stai bagnando tutta. - Grido cercando di liberarmi ma quando finalmente mi lascia andare, è troppo tardi.
- Ecco, ora sei già bagnata e non hai scuse per non venire.
Indugio un po’ prima di sfilarmi il vestito. Mi mette a disagio rimanere in costume per la vergogna che provo causata dal mio corpo, ma non ho scelta. Del resto sono al mare, che mi aspettavo?
Ma Keaton sembra non badare per nulla al mio aspetto fisico, mi obbliga solo a seguirlo a riva.
Il contatto con l’acqua fredda mi fa irrigidire e soffoco l’urlo che stavo per dare.
Dai, vieni! - Mi incita lui, ormai già in mezzo al mare e appoggiato alla sua tavola. - È calda l’acqua dopo un po’ che ci sei dentro. -
Mi faccio coraggio e avanzo, anche se lentamente. Quello che mi rassicura è che Keaton è lì fermo ad aspettarmi, senza darmi fretta.
Quando gli sono vicino, iniziamo a nuotare insieme e dopo poco ci ritroviamo a largo.
Mi cede la sua tavola e mi ci siedo sopra mentre lui rimane appoggiato con le braccia sulla punta avanti.
- Questa scena mi ricorda il Titanic. - Dico all’improvviso ed entrambi iniziamo a ridere.
- Non dirlo, non mi piacciono i finali tragici. Preferisco il lieto fine. - Aggiunge lui, poggiando la testa sulle braccia incrociate.
Ce ne stiamo un po’ così, senza dire una parola. Ci facciamo cullare dalle onde e dal loro rumore.
Provo una bellissima sensazione, mi rilassa tanto stare così. 
Ogni tanto lui mi schizza un po’ d’acqua per non rendere monotona la situazione ed io faccio lo stesso, per poi iniziare a ridere come idioti.

Prima che il sole cali definitivamente, decidiamo di uscire dall’acqua per asciugarci.
Corro a prendere il mio asciugamano e subito mi ci avvolgo dentro infreddolita. Quando poi mi giro, mi accorgo che Keaton mi stava guardando.
- Che c’è? - Gli domando coprendomi la faccia con un lembo di asciugamano che tenevo stretto tra le mani.
- Niente. - Mi risponde, distogliendo lo sguardo.
Ci stendiamo vicini a prendere quel po’ di sole che rimane della giornata, fino a quando la sera non ci costringe a far rientro a casa.

 

(61) emblem3 | Tumblr

Spazio Autrice:
buonasera belle donne!
ora dovrei scappare in un angolino a vergognarmi per il fatto che è quasi un mese che non aggiorno,

ma la scuola purtroppo è iniziata anche per me e nonostante siano solo pochi giorni, il mio tempo libero si è già ridotto a zero.
spero voi possiate perdonarmi :((

il capitolo ho cercato di farlo quanto più lungo possibile e per la felicità di chi sostiene la coppia Naomi/Keaton, l'ho incentrato su di loro.
la nostra Naomi è ancora divisa tra i due ma ben presto, sappiate che uno dei due fratelli dovrà rinunciare.

come al solito ringrazio tutti quelli che continuano a seguire questa ff.
non sapete quanto è bello leggere le recensioni che lasciate, oppure trovarsi sempre più persone che la inseriscono tra le preferite/seguite/ricordate.
nonostante non abbia molto tempo libero, giuro che mi impegnerò per cercare di essere più veloce a postare i capitoli.

e niente, spero che vi sia piaciuto questo capitolo qui.
mi piacerebbe tanto leggere il vostro parere!
ora non mi dilungo e ahimè, scappo a studiare e vi lascio con Kitty Keats hfdj

un abbraccio a tutte,
alessia. 

 
 
 
  
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