-epilogo
A/B Peur de moi
-Kate..Kate...
svegliati. Perché stai piangendo? -
Katherine
Beckett si guarda intorno spaesata. Si, sta piangendo ha le lacrime
agli occhi. É lí sul divano, le gambe strette tra
le braccia quasi a proteggersi da quello che ha visto. Si guarda la
mano, non c'é nessun anello al suo dito eppure quello che la
sta abbracciando e rassicurando col suono della sua voce é
lui, caldo e soprattutto... vivo.
-
Cos'è successo Kate? -
-
Niente, solo non riuscivo a dormire e sono venuta sul divano, devo
essermi addormentata-
-
Quando sono arrivato stavi piangendo.-
-
Non é nulla Castle, solo un brutto sogno. -
-
Sai che se vuoi parlarne io sono qui vero? -
Come
sempre pensa Kate, mentre lui la prende per mano per ricondurla a
letto. É sempre stato lí a portarle un
caffé, a supportarla nei momenti difficli, anche quando lei
non lo aveva voluto. E c'è ora, adesso che lei ha questa
scelta difficile da prendere. Sa che sarebbe piú facile se
lui non fosse nella sua vita. Direbbe di sí, senza pensarci,
quel lavoro lo vuole, ma lui c'é perché lei un
anno prima aveva capito che lo voleva. E lo aveva capito nell'unico
momento in cui lui non c'era stato, nel momento in cui lui aveva deciso
di dire basta al loro continuo tira e molla, nel momento in cui aveva
deciso di non volerla vedere uccidersi con le sue mani.
Mentre
si mette a letto ripensa al sogno che ha fatto. Non crede a certe cose
ma le é sembrato una premonizione della sua scelta futura e
delle sue paure. L'unica certezza é che lo vuole e lo
vorrá sempre. Ma é veramente disposta a
rinunciare a tutto per lui? Lui che proprio in quell'istante la sta
abbracciando e la sta ripetendo ancora una volta che qualsiasi cosa la
turbi sará sempre lí a proteggerla a condividere
il peso che porta sulle spalle con lei.
Forse
é il suo ultimo pensieroa farle capire, forse l'ha sempre
saputo ma non é mai stata in grado di ammetterlo, forse il
sogno é davvero stata una premonizione, ma finalmente il
vero significato di quel sempre penetra le sue ultime barriere, adesso
sa cosa fare, adesso sa che la sua decisione non coinvolge
solo lei, adesso sa che ha qualcuno con cui condividerla.
-
I.. I have something to tell you. - Ed inizia a raccontargli tutto
dalla proposta ricevuta, al colloquio a Washington, al sogno di quella
notte.
Ha
paura Kate Beckett, come non ne ha mai avuta in vita sua, paura che si
arrabbi perché non gliel'ha detto prima, paura che la lasci,
paura di odiarlo se le chiedesse di rinunciare, paura di odiarsi se
rinuncerá a lui per la carriera.
Lui
però , la soprende ancora una volta.
-
Quanto tempo abbiamo per trovare una casa a Washingotn? -
-
Eh?-
-
Scherzi Kate? Non puoi perdere un'occasione del genere! Certo potevi
dirmelo prima ti saresti evitata tutti questi incubi e queste ansie.
Non riesci proprio a fidarti di me? Davvero pensavi ti avrei chiesto di
non andare Kate?-
-
Avevo paura che ne avresti fatto una tragedia, non é ancora
sicuro, non volevo litigare per qualcosa che magari non si sarebbe mai
avverato, non volevo chiederti di lasciare tua madre e Alexis per
seguirmi nel caso le cose fossero andate bene. Rick la tua vita
é qui. -
-
Alexis é grande, é al college si sta costruendo
la sua vita, non rimarrá con me per sempre lo sai e mia
madre é piú che indipendente! Poi posso venirle a
trovare quando voglio! -
-
Ma se io non accettassi tu non dovresti rinunciare alla tua
famiglia. -
Lui
la guarda con uno sguardo strano, quasi incredulo. -Aspettami qui, non
ti addormentare torno subito.- le dice alzandosi nuovamente dal letto e
andando nel suo studio. - Arrivo subito, solo un attimo! - le urla
eccitato come un ragazzino al lunapark.
Quando
rientra nella stanza può ancora leggergli quella stessa
eccitazione negli occhi, mista a qualcos'altro, preoccupazione forse,
ma per la prima volta non le basta guardarlo per capire le sue
intenzioni.
-
Cinque anni fa, quando ci siamo incontrati per la prima volta Kate,
ti ho subito scelta. Forse all'inizio era solo attrazione
forse invece é il destino che ci ha fatti incontrare non lo
so. Ma mi sono innamorato di Kate e la mia famiglia sei anche tu.
Perció - le dice prendendole la mano sinistra - Kathrine
Houghton Beckett vuoi sposarmi? -
-
Sí - non puó essere altrimenti, non dopo il sogno
che ha fatto, ora ne é certa, era un premonizione.
Lui
le prende la mano e le mette un anello all'anulare.
-
Questo da dove salta fuori Castle? -
-
Ce l'ho da.. da un po' ecco. - le risponde lui arrossendo.
-
Da un po' quanto?-
-
Dal matrimonio di Ryan. -
É
sopresa Kate Beckett, non se lo aspettava, non da una persona che poco
tempo prima aveva evitato le sue domande sul futuro.
-
Vuoi sposarmi da allora? -
-
No..-
Lo
guarda confusa. Per chi era originariamente l'anello? O voleva solo
sposarsi la terza volta non importava con chi?
Lui
la guarda e sorride impacciato.
-
Voglio sposarti da quando ci siamo trovati ammanettati in uno
scantinato in compagnia di quella tigre. Il giorno del matrimonio di
Ryan é stato quello in cui ho capito che prima o poi te
avrei trovato il coraggio di chiedertelo. -
-
Da tutto questo tempo? -
-
Sempre -
Il y a
Dans mes refus de dire je t´aime
Plus d´amour que dans les poèmes
Et que dans tous ces mots-là...
Si tu vois,
Flotter une larme bohème
Dans les yeux, mon cœur s´y promène
C´est qu´alors je pense à toi
C´est comme ça,
Le bonheur n´est pas géomètre
J´ai pas de plans à te soumettre,
Je sais pas le faire marcher droit
M´en veux pas
Si je ne peux rien te promettre
C´est que je voudrais tout peut-être
Et ça ne me suffirait pas
Pas à pas
Je parle à tâtons et j´effleure
Tous ces mots qui reprennent couleur
Quand je les pose sur toi
Et je vois
Les rêves qui hésitent encore
Prendre la forme de ton corps
Et je souris malgré moi
Jusque-là
J´croyais à peu près me connaître
J´ai tout jeté par ta fenêtre
Pour mieux m´apprendre dans tes bras
M´en veux pas
Si je ne sais rien te promettre
À part dans ces phrases muettes
Que je vagabonde sur toi
Laisse-moi le temps de t´aimer sans penser au-delà
Tu me souris et tu te tais, mais tu ne comprends pas...
Laisse-moi, le temps de trouver l´empreinte pour mes pas
À force de t´avoir cherchée, j´ai un peu peur de moi
Peur de moi...
Est-ce que ce n´est pas autre chose
Tu m´apprivoises et je dépose
Mes ombres fanées derrière moi
Peur de quoi
Peur de l´avenir qui se glisse
Entre ma peau et mes caprices
Quand je me perds au bord de toi
Peur de quoi
Tout simplement de reconnaître
Que tout est là, dans ces peut-être
Qui me chavirent autour de toi
Peur de moi...
Il n´y a rien d´autre à comprendre
Toi tu voulais des mots plus tendres,
Et moi... Je te parle de moi
Il y a
Dans mes refus de dire je t´aime
Plus d´amour que dans les poèmes
Et que dans tous ces mots-là...
Et que dans tous ces mots-là...
Peur de moi- Patrik Bruel
NDA: Lo so più di un mese fa avevo parlato di epiloghi.. e poi sono sparita. Ed eccomi qui con un unico epilogo zuccherosissimo, ma dopo aver visto le scene della quinta stagione ho avuto quest'illuminazione! Dovrei ringraziare Ilaria e la sua passione per Patrik Bruel per il testo della canzone ( e anche per avermela più o meno riassunta perchè io non parlo francese e le traduzioni online fanno schifo) peccato che non lo leggerà mai. XD Il finale è una non troppo velata citazione a Harry Potter, perchè trovo che quel momento in particolare dia senso a tutti e sette i libri e sia romantico a modo suo ( sicuramente la scena più romantica che JK Rowling abbia mai scritto). Ok la smetto di divagare fatemi sapere cosa ne pensate!
Il y a
Dans mes refus de dire je t´aime
Plus d´amour que dans les poèmes
Et que dans tous ces mots-là...
Si tu vois,
Flotter une larme bohème
Dans les yeux, mon cœur s´y promène
C´est qu´alors je pense à toi
C´est comme ça,
Le bonheur n´est pas géomètre
J´ai pas de plans à te soumettre,
Je sais pas le faire marcher droit
M´en veux pas
Si je ne peux rien te promettre
C´est que je voudrais tout peut-être
Et ça ne me suffirait pas
Pas à pas
Je parle à tâtons et j´effleure
Tous ces mots qui reprennent couleur
Quand je les pose sur toi
Et je vois
Les rêves qui hésitent encore
Prendre la forme de ton corps
Et je souris malgré moi
Jusque-là
J´croyais à peu près me connaître
J´ai tout jeté par ta fenêtre
Pour mieux m´apprendre dans tes bras
M´en veux pas
Si je ne sais rien te promettre
À part dans ces phrases muettes
Que je vagabonde sur toi
Laisse-moi le temps de t´aimer sans penser au-delà
Tu me souris et tu te tais, mais tu ne comprends pas...
Laisse-moi, le temps de trouver l´empreinte pour mes pas
À force de t´avoir cherchée, j´ai un peu peur de moi
Peur de moi...
Est-ce que ce n´est pas autre chose
Tu m´apprivoises et je dépose
Mes ombres fanées derrière moi
Peur de quoi
Peur de l´avenir qui se glisse
Entre ma peau et mes caprices
Quand je me perds au bord de toi
Peur de quoi
Tout simplement de reconnaître
Que tout est là, dans ces peut-être
Qui me chavirent autour de toi
Peur de moi...
Il n´y a rien d´autre à comprendre
Toi tu voulais des mots plus tendres,
Et moi... Je te parle de moi
Il y a
Dans mes refus de dire je t´aime
Plus d´amour que dans les poèmes
Et que dans tous ces mots-là...
Et que dans tous ces mots-là...
Peur de moi- Patrik Bruel
NDA: Lo so più di un mese fa avevo parlato di epiloghi.. e poi sono sparita. Ed eccomi qui con un unico epilogo zuccherosissimo, ma dopo aver visto le scene della quinta stagione ho avuto quest'illuminazione! Dovrei ringraziare Ilaria e la sua passione per Patrik Bruel per il testo della canzone ( e anche per avermela più o meno riassunta perchè io non parlo francese e le traduzioni online fanno schifo) peccato che non lo leggerà mai. XD Il finale è una non troppo velata citazione a Harry Potter, perchè trovo che quel momento in particolare dia senso a tutti e sette i libri e sia romantico a modo suo ( sicuramente la scena più romantica che JK Rowling abbia mai scritto). Ok la smetto di divagare fatemi sapere cosa ne pensate!