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Autore: DamonBonnie7    20/09/2013    2 recensioni
[SOSPESA]
Damon è convinto di amare Elena, così come Stefan. Ma se uno dei due si sbagliasse? E se, invece, capissero di essersi sbagliati entrambi?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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La signora Flowers scrutò attentamente il viso dei suoi ascoltatori. Sapeva che ciò che aveva appena rivelato era stato abbastanza sconvolgente per loro e che il peggio sarebbe dovuto ancora arrivare, ma non si sarebbe minimamente aspettata quella totale assenza di reazione. Matt sembrava completamente shockato, Meredith era perplessa, Stefan confuso, Elena furiosa e Damon impassibile come una sfinge. Nessuno si era azzardato a parlare o ad emettere un fiato.
La signora Flowers stava per dire qualcosa in modo da smuovere quella situazione quando Elena si alzò di scatto. Gli occhi di tutti si puntarono su di lei mentre, arrabbiata, si dirigeva verso Bonnie.
Le sue intenzioni non furono chiare fino a quando non prese la rossa per le spalle e iniziò a scuoterla.
- Ehi! Svegliati immediatamente! Mi devi delle spiegazioni, oh, si che me le devi, e belle grosse! Bonnie o Nadia fa lo stesso, ma svegliati! -
Prima che la testa di Bonnie si staccasse dal suo collo per colpa dei violenti strattoni di Elena, Stefan la allontanò, prendendola per le braccia e staccandola con un po' di forza bruta dalle spalle dell'altra.
- Elena, calmati! Questa storia ha sconvolto tutti, ma non puoi comportarti così! È un momento delicato, dovresti mantenere la calma invece di reagire in questo modo! -
- No che non mi calmo, Stefan! Tu non capisci, quella lì... -
La voce arrabbiata di Elena fu coperta da un'altra più dolce.
- Cosa...cosa sta succedendo? -
Bonnie si stava sollevando lentamente dal divano, mentre, con una mano, proteggeva gli occhi dalla luce.
- Finalmente sei tornata tra noi, Bonnie! Oppure dovrei dire 'Nadia'? -
Elena la guardò con odio, mentre pronunciava quelle parole.
- Come? Non capisco...di cosa stai parlando? -
Lo sguardo di Bonnie era confuso e sembrava perso. Meredith pensò che fosse il caso di intervenire prima che la situazione degenerasse.
- Elena, non è il momento. Non lo vedi che Bonnie si è appena svegliata? -
- Svegliati anche tu, Meredith! Quella è Nadia e sta solo facendo la finta tonta! Ma come fate a cascarci? -
- Chi è Nadia? -
A sentirle pronunciare quelle parole, tutti si voltarono verso Bonnie.
- Bonnie? Sei davvero tu? -
Meredith diede voce alla domanda che stava tormentando anche gli altri da quando la sua amica aveva aperto gli occhi.
- Non capisco, Mere, chi dovrei essere? Ahi, che mal di testa! Ma cosa è successo e...perché sono al pensionato? -
L'espressione di Bonnie era ancora più attonita di prima. Guardò negli occhi ognuno dei presenti e, quando il suo sguardo incrociò quello di Damon, un pensiero le attraversò la mente: "Qui è successo qualcosa di grave, ma cosa?"
- Quindi non ricordi niente? Né di esserti buttata tra le braccia del mio fratellino, né di aver attaccato me ed Elena né, tantomeno, di aver messo in fuga uno stregone millenario? Troppo comodo! -
Bonnie era ancora persa nello sguardo freddo e distaccato di Damon quando lui aveva incominciato a parlare, ma il senso delle sue parole le era arrivato chiaramente. Di cosa la stava accusando, di preciso? Lei non aveva fatto quello che aveva detto lui, l'avrebbe certamente ricordato. A meno che...
- Si può sapere chi diavolo è questa Nadia? -
Era sempre stata una persona paziente, ma non le era mai piaciuto essere l'ultima a sapere le cose, e la sua pazienza, in quei casi, arrivava velocemente al limite.
- Ragazzi, adesso basta. Mi sembra chiaro che quella sia Bonnie, che sia molto confusa e che noi non stiamo facendo niente per aiutarla. Forse è il caso di spiegarle tutto e lasciarle assimilare la cosa. -
Damon si voltò con uno sguardo furente verso Matt, sentendosi punto sul vivo per quello che aveva tutta l’aria di essere un rimprovero indirizzato a lui.
- Povero, piccolo, ingenuo Mutt! Vuoi che Bonnie sappia quello che ci ha appena detto la signora Flowers? Bene, direi che potremmo incominciare raccontandole... -
- Non farlo, Damon! Non così! -
- Sta’ zitto, Santo Stefano! Dicevo, uccellino. Potrei incominciare dicendoti che hai una sorella gemella, che Athanatos, uno stregone molto potente, ha bisogno di voi due per diventare praticamente invincibile e che la tua vera madre e la tua vera nonna hanno provato a fare in modo che non vi trovasse. Per mettere in atto questo piano hanno 'rinchiuso' dentro il tuo corpo Nadia, la tua amata sorella, così che lui non riuscisse a percepire le vostre aure. Tua nonna è morta in uno scontro con Athanatos, ma tua madre, con l'aiuto della signora Flowers, è riuscita a portarti via e ti ha gentilmente scaricata dai signori McCullough, con l'intenzione di tornare a prendere entrambe, solo che, ops, adesso hai una madre di cui non si hanno notizie e una sorella incazzata nera con il mondo, che ha deciso di deliziarci della sua presenza per qualche ora, prima di sparire nuovamente da qualche parte dentro di te. Ho riassunto bene il tutto? -
Bonnie aveva assistito allo scambio di battute prima tra Matt e Damon e poi tra quest’ultimo e Stefan sentendosi sbigottita. Quando Damon aveva iniziato a spiegarle cosa fosse accaduto, però, sentì il suo stomaco contorcersi sempre di più: sembrava tutto così folle. La storia che aveva ascoltato era...irreale. E poi non era possibile che non si fosse mai accorta di nulla.
Damon doveva aver inventato tutto per vendicarsi di lei che aveva ferito il suo angelo, si disse, ma sapeva quanto fosse sbagliata questa supposizione. L'aveva capito nel momento in cui nessuno si era azzardato a smentire il tutto.
Durante quelle riflessioni, Bonnie non aveva mai allontanato lo sguardo da Damon. Durante il racconto lo aveva visto quasi godere nel rivelarle ogni cosa, ma, in quel momento, nei suoi occhi riusciva a leggere quasi una sorta di...rammarico? Come se si fosse pentito di aver sganciato quella bomba su di lei. Il rammarico fece però spazio alla sorpresa quando Stefan lo prese per il collo e lo inchiodò al muro.
- Vattene subito. Non sei il benvenuto qui. -
Stefan era furioso con suo fratello. Poteva solo lontanamente immaginare quanto quella situazione fosse difficile, e il fatto che Damon l'avesse scaricata sulle spalle di Bonnie con la sua solita nonchalance lo aveva fatto arrabbiare come poche volte gli era capitato.
Dopo un primo istante di sbigottimento dovuto a quell'attacco inaspettato, Damon ribaltò le situazioni, spingendo suo fratello contro il muro.
- Dovresti scegliere attentamente i tuoi avversari, prima di attaccarli. Non tutti sono deboli e facili da sottomettere come gli scoiattoli di cui ti nutri. -
Dopo aver lanciato un'occhiataccia a Stefan, Damon lasciò la stanza. In meno di un battito di ciglia, Elena si era già lanciata fuori dalla porta per seguire l'unica persona che, in quel momento, era ancora disposta a mostrarle le attenzioni che credeva le fossero dovute.


 
Dopo l'uscita di scena di Damon ed Elena, Meredith si avvicinò a Bonnie, sedendosi accanto a lei sul divano su cui, fino a pochi minuti prima, la sua amica giaceva svenuta. Senza quei due a riempire l'aria con la loro egocentricità, poteva finalmente concentrarsi sull'unica persona che in quella storia avrebbe sofferto, ossia Bonnie.
Senza riuscire ad impedirlo, però, un pensiero le attraversò la mente: "Certo che quei due sono proprio perfetti per stare insieme. Su certe cose sono dannatamente uguali.", ma si costrinse a non pensarci. Nessuno dei due era la sua priorità in quel momento.
- Bonnie? Vuoi che ti porti qualcosa? Insomma, un tè... -
- Raccontami. -
Meredith riuscì a percepire un tremolio nella voce della sua amica, che però si mostrava determinata a fiera.
- Cosa vuoi sapere? -
- Tutto. Raccontami tutto dall’inizio e fammi capire. -
Meredith guardò la signora Flowers, quasi chiedendole il permesso per raccontare una storia che, fino a poco prima, nemmeno conosceva, ma, quando la vide annuire, capì che era compito suo quello di rivelare a Bonnie la verità sulla sua vita.
Pochi istanti dopo, avvertendo l'importanza di quel momento, le due ragazze furono lasciate sole e Meredith incominciò a raccontare.


 
Quasi mezz'ora dopo, Bonnie non aveva ancora aperto bocca. Meredith aveva smesso di parlare da qualche minuto, ma non aveva ancora visto nessuna reazione da parte della sua amica. Poi, improvvisamente, Bonnie si alzò di scatto, chiedendo ansiosamente:
- Dov'è la signora Flowers? -
- Credo che sia in cucina, ma Bonnie, aspetta! -
Meredith aveva afferrato la sua amica per un braccio. Per la prima volta da quando la conosceva non riusciva a capire cosa le passasse per la testa, e, viste le circostanze, questo la preoccupava non poco.
- Ma non capisci? - le chiese Bonnie, liberandosi dalla sua stretta - Dobbiamo farla uscire! -
Captando l'angoscia nella sua voce e nel suo sguardo, Meredith capì.
- Nadia. È di Nadia che stai parlando, non è vero? -
Bonnie annuì impercettibilmente, prima di fiondarsi verso la porta alla ricerca della signora Flowers.


 
Stefan non capiva. Tutta quella situazione era...beh, a dir poco assurda. Aveva ascoltato il racconto della signora Flowers, che ad ogni parola sembrava sempre più surreale. Quando aveva finito, aveva aspettato che Bonnie (o Nadia) si svegliasse per poter parlare con lei.
Si vergognava profondamente della sua egocentricità, ma aveva assolutamente bisogno di chiedere a quella ragazza dai capelli rosso fuoco chi lo avesse baciato. Era consapevole che avrebbero dovuto fronteggiare un nemico potente, forse molto più di tutti quelli che avevano già sconfitto, ma da quando aveva saputo la verità non riusciva a smettere di chiedersi: " Chi? Chi delle due è stata?".
Lo stregone era la loro priorità, ma nel suo cuore c'era un'altra questione da affrontare altrettanto importante. Risolvere il problema del nuovo nemico all'orizzonte andava fatto per l'incolumità di Bonnie, sapere chi l'avesse baciato era per l'incolumità del suo cuore. L'aveva già sentito creparsi quando aveva saputo del tradimento di Elena e Damon, le due persone di cui si era fidato di più in assoluto, e adesso aveva timore di essere stato raggirato di nuovo, o almeno era il modo in cui si sentiva in quel momento. Raggirato, sì, raggirato dalla sua stessa vita. Era sempre stata una lotta contro qualcosa o qualcuno: contro la morte per poter stare con sua madre, contro Damon per poter avere Katherine, contro il rancore per poter ricostruire il rapporto con suo fratello, contro il desiderio di vendetta di Damon e quello di attenzioni di Elena per poter stare con quello che aveva considerato l'amore della sua vita per tanto tempo, e adesso questo. Adesso doveva lottare contro un incantesimo pronunciato quindici anni prima, che stava mettendo a dura prova la sua calma, per poter stare con la ragazza di cui si era scoperto innamorato, ammesso che a lei interessasse stare con lui.
Per un istante, quando le labbra di Bonnie si erano posate sulle sue, si era sentito bene. Felice, come non lo era da tempo. Aveva capito subito che c'era qualcosa che non andava, ma non credeva che fosse qualcosa di così grande. All'improvviso, Stefan avvertì il peso dei cinquecento anni che aveva vissuto sulle spalle. Si sentì vecchio e stanco.
- Stefan, stai bene? -
La signora Flowers lo guardava con un misto di preoccupazione e angoscia. Da quando avevano lasciato sole Bonnie e Meredith non aveva quasi respirato, mentre Matt non aveva fatto altro che riempire di domande l'anziana donna.
Si vergognò, se possibile, ancora di più per i pensieri che lo avevano travolto: in una situazione del genere, invece di pensare a come aiutare i suoi amici, non aveva fatto altro che preoccuparsi dei suoi problemi di cuore. "Quanto sono patetico!", pensò.
- Si, sto bene. È solo...troppo, in una giornata sola. -
- Anche se avessi potuto spiegarvi tutto con un po’ più tempo, dubito che l'impatto che ha avuto su di voi il passato di Bonnie sarebbe stato differente. -
Il sorriso della signora Flowers era caldo e comprensivo. Probabilmente aveva intuito cosa lo rendesse così pensieroso.
Stefan ricambiò il sorriso, ma, nel momento in cui stava per risponderle, avvertì il rumore di passi in avvicinamento. Pochi secondi dopo, la porta della cucina si aprì.
- Signora Flowers! La stavo cercando! - Il respiro di Bonnie era affannato, la sua espressione seria.
- Dimmi tutto, cara. -
- Nadia! Noi... - Meredith guardò la sua amica, preoccupata.
- Prendi fiato, Bonnie! E poi non credo che sia un'idea saggia, ora... –
Lo sguardo di Bonnie incontrò per un istante quello di Stefan. Poi, dopo aver fatto un respiro profondo, disse:
- Dobbiamo tirarla fuori, ed io so come! -


 
 
Damon era oltremodo furioso! Come si era permesso il suo caro fratellino di trattarlo così? Per difendere a spada tratta il suo uccellino, poi! Non le aveva fatto niente di male, anzi! L'aveva aiutata a capire cosa stesse succedendo. Se avesse dovuto aspettare che i suoi stupidi amici le dicessero tutto, sarebbero probabilmente stati sterminati tutti da Athanatos. Aveva solo facilitato la situazione, così che potessero sconfiggere quel pallone gonfiato e tornare alla normalità. E invece Stefan l'aveva trattato in quel modo! Sentiva così tanta rabbia crescergli dentro. Forse avrebbe dovuto dargli una lezione più significativa, ma un istante prima aveva guardato il suo uccellino negli occhi e quello che aveva visto non gli era piaciuto per niente. Sembrava così...smarrita e spaventata. Sembrava così piccola. Si era sentito in colpa, forse per mezzo secondo. Prima che Stefan gli desse un altro buon motivo per volergli staccare la testa dal collo.
- Damon! -
Voltandosi, Damon vide Elena corrergli incontro. Aveva lasciato il pensionato in fretta, dirigendosi verso l’Old Wood, senza nemmeno rendersi conto che il suo angelo aveva deciso di seguirlo.
- Principessa. Come mai hai deciso di abbandonare l'allegra combriccola? -
- Andiamo, Damon, non hai bisogno di usare il tuo solito sarcasmo con me! So quanto ti abbia infastidito l'atteggiamento di Stefan, e hai ragione. È stato completamente fuori luogo. Mi dispiace. -
Damon la guardò, poi esplose in una risata fragorosa. Elena lo osservò perplessa.
- Da quando hai incominciato a scusarti per lui? E poi lo sai, Santo Stefano non sbaglia mai! -
C'era tanta amarezza nella sua voce e lei se ne accorse.
- Non mi stavo scusando al posto suo, Damon. Sono dispiaciuta per te. -
Damon la guardò negli occhi e ricordò perché Elena fosse così diversa da Katherine.
Era stata molto dura con Bonnie da quando Stefan l'aveva lasciata, ma dietro la freddezza con cui l'aveva vista trattare la sua migliore amica c'era la solita dolce ed altruista Elena.
L'aria intorno a loro si era riempita di elettricità e, senza nemmeno accorgersene, Damon si ritrovò a baciare Elena. In quel bacio, riversò la rabbia e la frustrazione che provava in quel momento. Era quasi aggressivo, ma non gli importava. Per un istante gli sarebbe piaciuto dimenticare Bonnie, Stefan e tutta quella storia assurda che la signora Flowers aveva scaricato sulle loro spalle, ed Elena era il modo migliore per farlo. Era la sua principessa delle tenebre. Era l'unica persona che lo capisse e di cui si fidasse. Era l'unica persona con cui sapeva di poter essere se stesso. Era l'unica.


Dopo qualche istante, Damon si allontanò da Elena, teso.
- Cosa... -
Elena era confusa, ma fu interrotta da Damon.
- Il pensionato! Sta succedendo qualcosa! Sento un'ondata di potere impressionante venire da lì! -
- Pensi che sia Athanatos? Che sia tornato? -
- Non lo so, ma dobbiamo andare a controllare. Forse sta succedendo qualcosa. -
Si diressero entrambi verso il pensionato, sperando di raggiungerlo in tempo.
Man mano che si avvicinavano, Damon era sempre più preoccupato. Non l'avrebbe mai ammesso, ma temeva che fosse successo qualcosa a Bonnie e a suo fratello. Era certo che non fossero in grado di difendersi da un secondo attacco e questo non lo aiutava a stare tranquillo. A pochi metri dalla meta, però, le ondate di potere che aveva avvertito fino a quel momento sparirono.
Lasciando Elena dietro di sé, si fiondò verso l'ingresso del pensionato, spalancando la porta con forza.
La scena che si presentò davanti ai suoi occhi lo bloccò sul posto: Mutt e Miss Inquietudine erano come pietrificati, gli occhi di Stefan erano sbarrati mentre la signora Flowers sorrideva.
Al centro di quel quadretto, Bonnie abbracciava una ragazza poco più alta di lei, slanciata e con lunghi capelli castani.
Appena i presenti si accorsero del suo arrivo, la ragazza si voltò verso di lui. Il suo sguardo lo trafisse da parte a parte. Poi, quella che immaginava fosse Nadia, disse con il suo tono più pungente:
- Damon! Finalmente conosco il fratello Salvatore bastardo! –

 




 
Lo so, sono imperdonabile! Non mi era mai capitato di aggiornare dopo più di un mese, ma a mia discolpa posso solo dire che è stato un periodo difficile e che il cosiddetto “blocco dello scrittore” non ha aiutato per niente. Il capitolo è un po’di passaggio: insomma, serviva per far arrivare Nadia! xD
Succedono comunque un po’ di cose! Bonnie non ha idea di cosa sia successo e, dopo la sparata di Damon, Meredith glielo spiega.
Stefan, invece, si sente raggirato e, insomma, direi che un po’ di ragione ce l’ha pure lui! >.< Damon può sicuramente pensare che tutti amino solo suo fratello, ma, a pensarci bene, tutto quello che Stefan ha vissuto è sempre stato preceduto o seguito da qualche dramma, e ora non fa differenza. Un attimo prima pensa che la ragazza di cui è innamorato lo ricambi e un secondo dopo scopre che potrebbe essere stata la sorella a baciarlo!
Il passato di Bonnie, poi , porta ad un avvicinamento tra Damon ed Elena. Non uccidetemi, vi prego! Vi assicuro che è solo una cosa provvisoria e che non durerà a lungo. Damon vede in Elena la soluzione a tutti i suoi problemi, mentre lei tratta in maniera particolarmente dolce il suo unico e solo spasimante.
E Nadia, poi? Per quale motivo sarà così arrabbiata con Damon? Diciamo che potreste anche intuirlo, ma io non dico niente…xD
Nel prossimo capitolo vedremo un bel confronto tra Bonnie e Nadia..;) Spero tanto di riuscire a postarlo presto..>.<
Fatemi sapere cosa pensate di questa storia! :D
Alla prossimaaaa!

DamonBonnie7
  
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