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Autore: DreamingAdelaide    20/09/2013    1 recensioni
Sapete cosa si prova a conoscere dei ragazzi e poi scoprire che fanno parte di una band famosa?
Sapete cosa di prova a ritrovarsi all'improvviso catapultati nella loro realtà, nella loro vita?
É quello che successe, ma i sogni finiscono sempre.
"Sciolse l'abbraccio e andò via facendo un cenno della mano. Non disse nulla, ma nessuna parola mi avrebbe fatto sentire la sua mancanza come quell'abbraccio"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per un paio di giorni, né Louis né Harry si fecero più sentire. Non mi sorpresi più di tanto, visto il loro lavoro.
Un giorno poi mi arrivò un messaggio.

Da: Liam
Hey, oggi è il mio compleanno e stasera diamo una festa da noi alle otto. Mi raccomando, me la prendo se non vieni. Un Bacio.
 
Il suo messaggio così formale, in un primo momento, mi aveva deluso. Speravo in qualcosa di più caloroso. Poi il pensiero fu sostituito da un altro. “Cazzo! Ed ora che gli regalo?”.
Fortunatamente, Io e Chris eravamo in ferie e così lo convinsi ad andare in centro e a consigliarmi.
Dopo aver girato a lungo, optammo per una t-shirt. «Ringrazio di cuore le Directioners che sanno qualsiasi cosa, persino le loro taglie» esclamai enfatizzando ogni parola.
Chris rise. «E ora cosa indosserai tu?»
«Un vestito lo troverò sicuro» gli feci un occhiolino e gli mostrai una busta.
Aggrottò la fronte. «Quando...?»
«Mentre giravo tra i vari reparti, ho trovato un vestito e non potevo lasciarmelo scappare».
Chris sorrise stupito. «Non mi sono accorto di nulla. L’hai provato almeno?»
«No, ma mi andrà bene. È la mia taglia».
Arrivati a casa iniziai a prepararmi per la festa. Indossai il mio vestito nuovo rosa cipria stretto fino al punto vita e poi scendeva morbido. Mi truccai senza utilizzare tonalità troppo scure. Usai un fard rosa pesca solo sulle guance, la matita nera per gli occhi, il mascara, e un ombretto beige chiaro con dei brillantini. Stirai i capelli e, solo dopo, presi le scarpe col tacco beige.
Andai in salotto per chiedere un parere a Chris. «Come sto?» chiesi attirando la sua attenzione.
Lui rimase a guardarmi imbambolato, poi scosse la testa e deglutì. «Sei un incanto, Ade»
«Davvero?» abbassai lo sguardo un po' in imbarazzo. «Grazie»
«E di che? Sto affermando l'evidente».
Gli sorrisi e lui tornò a guardare la tv. Mi voltai a guardare l'orologio: 7 e 20 PM.
«Dovrei iniziare ad andare» affermai.
Chris spense la tv e si alzò dal divano. «Ti accompagno. Non è il caso di farti camminare da sola a quest'ora»
«Chris, sono solo le sette»
«Ma è quasi buio. E comunque sono sicuro che poi per strada, con i tacchi e il vestito non ti sentiresti a tuo agio. Andiamo?».
Testardo come un mulo, alla fine faceva sempre di testa sua.
Ci incamminammo e nel giro di venti minuti, arrivammo alla festa. Harry era sulla porta che accoglieva degli ospiti quando si voltò a guardarci con uno sguardo truce. Quasi mi pietrificai. "Cos'era quello sguardo?".
Chris sembrò non farci caso. Lo salutai con un bacio sulla guancia e lui tornò indietro. Entrai di malavoglia perché già sentivo la musica assordante come l'ultima volta. Louis parlava con un gruppo di ragazzi, Zayn era sul divano con una bionda, Niall era al buffet a riempire un piatto, Liam non si vedeva ed Harry era lì ma non mi guardava né parlava. "Ma che cazzo succede?" pensai.
Mi avvicinai al buffet e toccai la spalla del biondo che si voltò e mi sorrise. «Sei venuta! Pensavamo che il messaggio non ti fosse arrivato»
«Non sarei mancata per nulla al mondo. Ma se proprio non avevate la certezza che avessi letto il messaggio, potevate chiamarmi»
«Harry ci ha detto che avevi da fare. Sapendo che voi due parlate di tutto, pensavamo fosse cosi, quindi non abbiamo insistito».
Non riuscivo a capire il comportamento di Harry. I pensieri mi affollavano la mente ma li accantonai e sorrisi. «L'importante è che adesso sono qui, no?» sorrisi.
Niall mi porse il piatto che aveva riempito, poi ne prese un altro e lo riempì. Andammo a sederci sul divano dove potevamo parlare, ma Zayn si mise in mezzo. «Hey Ade! Che piacere rivederti. Lei è Perrie, la mia ragazza»
«Piacere di conoscerti, io sono un'amica dei ragazzi» spiegai porgendole la mano.
Guardai Zayn e lui sembrò capire cosa volevo dirgli. Perrie strinse la mia mano. «Lo so, mi hanno parlato molto si te»
«Spero bene» scherzai e lei rise.
 Zayn era in imbarazzo. "Che ironia! La ragazza che ha baciato su questo divano, adesso sta conversando con la sua fidanzata".
Mi chiese dove avevo preso il mio vestito e le spiegai dove si trovasse il negozio, poi lei disse: «Qualche volta andiamo a fare shopping insieme, se ti va»
«Mi farebbe molto piacere» sorrisi.
Dopo un po', apparve Liam e mi vide. «Ade!»
«Liam, auguri» esclamai andandogli incontro per abbracciarlo.
Lui mi sollevò da terra e mi strinse forte. «Sono felice che tu sia venuta»
«Ti ho portato un pensierino» dissi prendendo la busta e porgendogliela.
«Non dovevi proprio scomodarti. L'importante era la tua presenza»
«Non importa dai, aprilo. Non hai idea di quanto sono grata alle Directioners per la loro dedizione».
Aprì la busta e ne tirò fuori la t-shirt. Sorrise visibilmente compiaciuto. «È bellissima! Grazie Ade» mi abbracciò.
Dopo un po’ arrivò anche Louis seguito da Eleanor. «Ade! Sei un incanto come sempre» esclamò il primo.
«Se continui cosi, dovrò iniziare ad essere gelosa» scherzò la ragazza e rise seguita dagli altri.
Io li guardavo tutti sorridendo. Mi erano mancati da morire.
Harry era ancora alla porta ad accogliere persone. Non riuscivo a smettere di pensare al suo sguardo. Non ne capivo il motivo. «Ce l’ha con te. È convinto che tu gli abbia mentito e nascosto qualcosa di importante» mi spiegò Louis.
«Io non gli ho nascosto niente, sono sempre stata sincera» dissi, poi sentii un brivido lungo la schiena. “E invece l’ho fatto, non gli ho mai detto di quella sera. Come ha fatto a scoprirlo?”.
Lui mi guardò in modo strano, come se sapesse che mentivo. «Se è cosi, parlane con lui».
Mi diressi verso il riccio che sorrideva agli invitati. «Harry, possiamo parlare?» gli chiesi titubante.
«Perché?»
«Avrei bisogno di chiarire una cosa».
Lui mi guardò senza distogliere lo sguardo per un po’ e il suoi erano freddi. Non avevano quel calore e quell’allegria che di solito avevano. Avevo paura, davvero paura, di aver perso una delle persone più importanti della mia vita.
Ci spostammo in una stanza insonorizzata al piano di sotto. Una specie di cantina adibita a sala prove. «Non c'è nessuno ad accogliere gli ospiti, quindi fai presto».
Deglutii ed iniziai a cercare le parole per introdurre l'argomento pungente. «Louis mi ha detto che sei arrabbiato con me perché ti ho nascosto qualcosa. Giuro che non volevo farlo, ma non sapevo come dirtelo»
«Ade, se tu me l'avessi detto io avrei capito»
«Avresti capito ma dopo sarebbe cambiato tutto»
«Me ne sarei fatto una ragione e avrei fatto finta di niente. Io credevo fossimo amici, sul serio. Non credevo che mi avresti mentito cosi»
«Lo so. Mi dispiace tantissimo»
«Va bene, non fa niente. Sono comunque felice per voi» disse con un mezzo sorriso.
Aggrottai le sopracciglia. “Noi? Ma che sta farneticando?".
«Scusami Harry ma credo di essermi persa qualcosa. Di che parli?»
«Di te e Chris. Siete andati a vivere insieme, è un passo molto importante e sono felice per voi».
Lo guardai per un po' con lo sguardo vuoto, poi scoppiai a ridere. «Era a questo che ti riferivi?»
«Certo. Di cosa dovrei parlare?».
Mi asciugai gli occhi che stavano per lacrimare. «Io e Chris non stiamo insieme, siamo solo coinquilini. Lui ha una casa grande ed io avevo bisogno di un posto dove andare ad abitare»
«Ah si?».
Risi ancora. «Dio! Non ridevo cosi da una vita. Ma come vi è venuta in mente una cosa del genere?»
«Non lo so, mi è sembrata la cosa più ovvia» spiegò passandosi una mano tra i capelli, poi improvvisamente si accigliò. «E tu di che stavi parlando?».
La schiena mi s'irrigidì. «Ah... io... bè... è imbarazzante»
«Se è imbarazzante, allora credo di aver capito» affermò abbassando lo sguardo.
Sbarrai gli occhi. «Cosa hai capito?»
«Lascia perdere, non ne parliamo»
«Ma... quando... come... da quanto lo sai?»
«Ricordi quando beccammo Louis ed El sul tavolo? Bè, quella mattina ebbi come un flashback rivelatore, ma pensavo che fosse solo un sogno. Poi ho visto la tua collana a forma di libellula e non ho avuto più dubbi»
«Capisco» conclusi abbassando lo sguardo.
Sentivo dentro di me l'esigenza di dirgli quanto lui fosse importante per me e dei sentimenti che credevo di provare per lui ma, per quanto ci provassi, non trovavo le parole. «Bè... io... credo... sia meglio tornare di là» dissi alla fine e mi morsi il labbro inferiore. "Che codarda che sono".
Feci per andarmene ma lui mi fermò per un braccio e mi attirò a se abbracciandomi forte. «Non sai quanto tu sia importante per me»
«Anche tu sei importante. Io... credo... di provare qualcosa che...».
Lui mi zittì. «Non dirlo. Non ce n'è bisogno».
Posò la sua bocca sulla mia e io schiusi le labbra. Ci lasciammo travolgere dalle miriadi di sensazioni, tanto da non renderci conto che i nostri vestiti stavano cadendo lentamente sul pavimento. Ci amammo quella sera in quella stanza, lontani da occhi indiscreti. Amammo quel dolce sentimento che stava sbocciando come un fiore e di cui ci saremmo presi cura insieme. Perché questo è l’amore: un fiore di cui prendersi cura.

Writer's corner
Heylàààà! vi sono mancata? XD macché! secondo me nessuno si ricorda nemmeno più di me ç____ç
Bè, questo capitolo mi ha fatto pensare. All'inizio non avevo tempo per scrivere a causa dei recuperi estivi, poi ho avuto una completa mancanza di ispirazione per quello che doveva esserci in questo capitolo.
L'altra notte invece ho avuto un'illuminazione: ho cambiato completamente il capitolo ed ho già le idee per gli altri (sperando di riuscire a scrivere queste idee).
Ora vi lascio, spero che questo capitolo piaccia e che qualcuno lasci qualche recensione >.< vedere storie con tante recensioni e poi la mia con 1, al massimo 2, mi fa pensare che questa storia faccia completamente schifo ç___ç 
Va bé dai, a prestoooooo xx
  
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