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Autore: BellaGold99    20/09/2013    0 recensioni
La storia parla di una ragazza, Lisa, appassionata di fotografia. Lei è costretta a trasferirsi ogni mese perché il padre trova sempre lavoro all'estero. Lei ha una vita normale e cerca sempre di sorridere, fino a quando non si traferisce a New York. Lì incontrerà un'amica fedele, una "compagna" per niente gentile e dei ragazzi per i quali avrà una cotta
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Lui mi disse: " Scusa per averti urtato, comunque è stato orribile quello che ti ha fatto Luise. Io sono Trent piacere. " Molto imbarazzata, mi presentai e scoprii che Trent era molto più carino di quello che pensavo: Amava gli animali, pitturare e la fotografia. Andai a casa e mi addormentai. Ad un tratto sognai Trent e subito mi svegliai. Decisi di raccontarlo ad Anne, certo potevo aspettare di vederla il giorno dopo a scuola, ma la chiamai al cellulare. Anne, con una voce fioca, mi rispose: " Pronto.. chi è? " Ed io: " Sono Lisa devo dirti una cosa importantissima... mi sono innamorata di Trent." Anne ad un tratto si svegliò e urlò: " Di Trent? Davvero? Com'è successo?" Parlammo fino alle sei di mattina, quando attaccai il telefono per andare a scuola. Mentre mi preparai non smettevo di pensare a Trent. Arrivai a scuola con più entusiasmo del solito, ma, proprio quando entrai, Il sorriso scomparve dal mio viso: vidi Trent baciare una ragazza, e quella ragazza era Luise. Per tutto il giorno ero distratta, infatti non badai alle parole dei professori ed ebbi anche cinque note negative. Anne cercò di consolarmi ma non ci riuscì, andai a casa tristissima, talmente triste da non dar retta alla ramanzina di mia madre. Senza aver pranzato andai in camera mia e chiamai Anne, mentre stavo parlando, ricevetti un messaggio di Trent che diceva: " Oggi pomeriggio alle 16:00 vieni vicino al molo, devo parlarti." Ero un po' felice ma anche preoccupata... cosa doveva dirmi? Misi un abito estivo floreale e mi truccai leggermente. Alle 16:00 andai al molo, ma non c'era Trent, ma Luise. Avevo capito che doveva dirmi una cosa che non avrei voluto sentire, così dissi: " Avanti dimmi tutto. " E lei, girandomi intorno, rispose: " Lo so che ti piace Trent, ho visto come ci sei rimasta male quando l'ho baciato. " Ed io cercai di negare tutto dicendo: " Pff, mi piace Trent? No! Siamo solo OTTIMI, MIGLIORI, amici che hanno tanto in comune." E Luise molto arrabbiata disse: " Come lo puoi considerare il tuo migliore amico se lo conosci da un giorno? " Io alazi il sopracciglio e risposi alla snob: " Abbiamo chattato TUTTA LA NOTTE. " E la snob, con i capelli liscissimi disse: " Bè lui è mio! " Stavo per riderele in faccia, ma mi limitai ad alzare il sopracciglio e ad andarmene. Ovviamente raccontai tutto ad Anne, la quale scoppiò a ridere. Pochi minuti dopo ricevetti un messaggio dal VERO Trent, il quale mi invitò a Fotografare e mangiare un gelato insieme. Urlai di gioia, ma urlai così tanto che papà salì di sopra per vedere cosa fosse accaduto. Ero emozionatissima quando vidi Trent e, con uno dei suoi sorrisi mi disse: " Andiamo? " Mi prese per mano, stavo per svenire! Fotografammo il paesaggio, e mentre fotografavo, guardavo in silenzio, la bellezza di Trent. Poi mangiammo il gelato. Stranamente a Trent piacevano i miei stessi gusti di gelato: vaniglia, fragola e caramello. La giornata passò velocemente, troppo velocemente ma anche su durò poco, quello fu il giorno più bello. Arrivai a casa e vidi mio padre stranamente silenzioso, di solito lui parlava molto. Gli chiesi cosa stava succedendo, ma mi baciò il capò e andò a dormire. in quel momento feci una cosa che non avrei dovuto fare: spiai le cose di papà e vidi una foto di mamma, forse era silenzioso perchè gli mancava mamma, del resto è da tanto che è in viaggio per lavoro. Ma poi sul retro della foto vidi scritto: " Mi manchi.. R.I.P " Così capii che la mamma non era in viaggio di lavoro. Arrabbiata entrai nella stanza di papà e chiesi spiegazioni. Lui non mi rispose ed io decisi di scappare di casa, dato che avevo un padre bugiardo. Andai a casa di Anne che cercò in tutti i modi di convincermi a tornare a casa. Ma non ci riuscì. Si fece notte, ma non dormii, pensai tutta la notte a mamma e perchè fosse scomparsa. Così feci qualche ricerca su Internet
  
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