Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: BellaGold99    17/09/2013    2 recensioni
La storia parla di una ragazza, Lisa, appassionata di fotografia. Lei è costretta a trasferirsi ogni mese perché il padre trova sempre lavoro all'estero. Lei ha una vita normale e cerca sempre di sorridere, fino a quando non si traferisce a New York. Lì incontrerà un'amica fedele, una "compagna" per niente gentile e dei ragazzi per i quali avrà una cotta
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Io sono Lisa una ragazza di 16 anni, mi considero una ragazza normale.. senza problemi e sempre sorridente, fino a quando mi sono trasferita a New York. Ricordo perfettamente era il 3 marzo del 2010 quando mio padre arrivò a casa e come da copione mi disse: " Lisa, ci dobbiamo trasferire, ho trovato un lavoro all'estero". Ed io ,con indifferenza, andai subito a preparare le valige. Andai a dormire presto, dato che dovevamo partire alle 5 del mattino. Appena sveglia mio padre gridò come al solito che dovevo sbrigarmi, mi preparai in fretta e in furia, così velocemente da dimenticarmi di lavarmi i denti. Andai in auto e accesi il mio MP3 e dopo 3 ore arrivammo. Appena scesi dall'auto vidi questa grande villa con un'immensa piscina: era la mia futura casa. Dallo stupore rimasi immobile e, all'improvviso mio padre disse: " Questa sarà la tua casa per un bel po' ". Io con un sorriso capii subito che non aveva intenzione di trasferirsi in un'altra città dopo un mese, come aveva sempre fatto. Posai la valigia sul letto, diedi uno sguardo veloce alla casa, e corsi a vedere la città: era meravigliosa! Tutta illuminata e piena di movimento. C'era gente che urlava, gente che faceva compere, c'era ogni tipo di gente. Dovevo cogliere l'occasione, presi la mia macchina fotografica e feci molte foto. Devo ammetterlo sono un'appassionata di fotografia sin da piccola. All'improvviso mio padre mi chiama al cellulare e dice di mostrarmi la mia futura scuola: La migliore della città, o almeno così dicono. Era immensa, davvero enorme con panchine, una fontana, un bar... Insomma una scuola perfetta. Ma purtoppo niente è perfetto. Mentre mio padre si dirigeva verso lo sportello delle iscrizioni, urtai contro una ragazza. Era alta, bionda, riccia, con occhi celesti e vestiti di moda. Si vedeva che era la tipica ragazza snob di buona famiglia. Ma come si dice " Un libro non si giudica dalla copertina", così mi presentai: "Ciao! Io sono Lisa, penso saremo compagne di classe". E lei con uno sguardo accigliato rispose: " Ehm.. Io sono Luise e stà più attenta quando cammini, hai la delicatezza di un elefante in una cristalleria, mi hai stropicciato la nuova camicetta! Ora dovrò farla stirare ancora una volta da Confianse! ". Io feci uno sguardo accigliato e andai via come se non fosse successo nulla, del resto non volevo discutere con qualcuno il mio primo giorno. All' improvviso si avvicinò una ragazza che disse: " Non preoccuparti Luise è così con tutti, io Sono Anne " Al contrario di Luise lei mi sembrò una ragazza molto carina, e quindi decisi di presentarmi, ma proprio quando stavo per farlo, suona la campanella e un signore alto si avvicina e con un megafono dice: " Lisa Mc. Chany 2B" Ad un tratto Luise, con uno scatto, si gira e dice con un'aria malinconica: " Oh no! Quest' elefante starà in classe mia?" Ed io risposi: " Bè neanche io sono felice di avere una compagna di classe così snob pipipi". Entrammo in classe, ed ero molto disorientata. Non sapevo dove sedermi. Già sentivo le risate degli altri, specialmente quella di Luise, che fu fermata da un ragazzo davvero carino che prese le mie parti e fece tacere quell'oca. Era davvero carino, alto, occhi azzurri, e sembra anche generoso. Poi Anne urlò di sedermi vicino a lei ed io così feci. Nell'intervallo conversai con lei e notai che avevamo moltissime cose in comune. Sempre nell'intervallo, l'oca distribuì gli inviti per qualcosa a tutti eccetto a me. Anne, infuriata si alzò e disse: " Cosa c'è Luise? Perchè non inviti la mia migliore amica alla tua festa?" Io le sussurrai: " Dai non importa, tanto non ci tenevo ad andare alla festa di quell'oca". E Anne, sempre infuriata, urlò: " No tu ci vieni! " E Luise con molto disdegno mi diede l'invito. Subito le amiche dissero: " Ma come, inviti quella papera alla tua festa? " E lei, con uno sguardo malefico rispose: " Ci divertiremo, vedrete " Anne, soddisfatta mi disse che stasera mi veniva a prendere lei. Le lezioni finirono: un primo giorno non male. Ho trovato un'oca, Un'amica, e un bel ragazzo. Appena tornata a casa chiesi il permesso per andare alla festa, e mio padre mi rispose di sì. Nonostante fosse molto presto, ero talmente emozionata, che provai tutti i vestiti che avevo nell'armadio. Alla fine scelsi un abito rosa velato, con spalline bianche e ballerine, Raccolsi i capelli e truccai legegrmente il viso. Finii giusto in tempo i preparativi, infatti due minuti dopo Anne bussò al citofono. Lei indossava un abito lilla e panna, con scarpe con tacco e i capelli raccolti in una treccia. Andammo in macchina dove ascoltammo la radio e parlammo un po'. Dopo circa mezz'ora arrivammo alla festa. Era un locale enorme, e c'era tutta la scuola. All'improvvisò la musica cessò e spuntò fuori l'oca, vestita da principessina anche con la tiara e i guanti. Scese per le scale come se fosse chi sa chi e disse: " Per favore, basta applaudire, lo so che sono magnifica" Volevo darle un pugno in faccia, ma era il suo compleanno. Iniziammo a ballare fino a metà serata fino a quando la " principessina" disse: " Attenzione! Ho preparato un video magnifico" Lo fece partire e..... erano tutte le mie foto modificate in brutto modo. Tutti scoppiarono in una risata, ed io andai in bagno a piangere, si sciolse tutto il trucco e non volevo uscire dal bagno, anche perchè sentivo la gente ridere. Ad un tratto venne Anne e disse: " Lisa non piangere lo hai detto stesso tu, è un'oca. Lo fa per divertirsi ma tanto non otterrà nulla" Ed io piangendo risposi: " Ma tutti ridono e so già che mi prenderanno in giro nei prossimi giorni" Ed Anne: " Tu sei magnifica, dai esci da quel bagno" Ed io: " No!" Ed Anne: " Allora entro io" Trascorsi tutto il tempo a piangere e me ne andai per ultima per non sentire gli scherni e le risate degli altri. Mentre me ne andavo un ragazzo mi urtò: Era lo stesso ragazzo che vidi in classe.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: BellaGold99