Storie originali > Soprannaturale
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Autore: Lara Ponte    21/09/2013    0 recensioni
Ho iniziato questa storia tempo fa e finalmente ci sto rimettendo mano.
Doveva nascere come genere Urban fantasy ma date le caratteristiche di alcuni pg
ho pensato fosse meglio catalogarla come Soprannaturale
Sarà una storia breve, con capitoli brevi (Credo). Stavolta sto provando a scrivere in modo "Sintetico" ;)
Come potete immaginare dal titolo, il (primo) protagonista è un Immortale. La sua missione ?
Di natura molto personale, ma non voglio fare anticipazioni.
...Anche perchè non sono ancora sicura di come andranno a finire/svolgersi gli eventi ^_^
Come sempre, sarà gradita ogni sorta di recensione, sempre se avrete voglia di lasciarmene qualcuna ;)
A tutti: Buona lettura
Grazie mille in anticipo
Genere: Fantasy, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IV

Presentazioni



La grande villa in stile neoclassico era tutto ciò che restava di quello che un tempo era stato un piccolo paradiso. L'ambiente interno appariva pulito e in buone condizioni; ma ad uno sguardo più attento era possibile notare l'usura in tanti e svariati dettagli. Alcuni mobili ad esempio, ormai rosicchiati dalle tarme, cominciavano a perdere briciole di legno e le rifiniture d'ottone sfoggiavano la patina scura tipica dell'età avanzata.
Kaname, dopo aver superato lo shock emotivo si era messa a scrutare fuori da una grande finestra. Notò che poco oltre un giardino all'italiana, si scorgeva un paesaggio lugubre fatto di rocce scure e terre riarse. Non amava i deserti, quindi tornò ad osservare la sala e gli altri cinque.
Riconobbe il biondo: era lo stesso che aveva partecipato assieme a lei a quello strano colloquio di lavoro. 'Ma tu guarda!'
Lui nel frattempo sembrava perfettamente a proprio agio, curiosava da un angolo all'altro dell'ambiente con fare sfacciato, mentre gli altri si erano limitati a sedersi qua e là tra le varie sedie, poltrone e un divano. Il ragazzo di colore chiacchierava a bassa voce con un tipo latino, mentre la rossa visibilmente a disagio, legava i propri capelli in una lunga treccia.
Non senza turbamento si rese nuovamente conto del fatto che anche ora, nessuno tra di loro aveva un brutto aspetto. 'Perché?' Inutile stare a rimuginarci sopra.
Stava per attaccare discorso con l'altra ragazza, quando una grande porta a due ante in fondo al salone si aprì e fece la sua comparsa l'uomo dei colloqui.
“Scusatemi se mi sono assentato, ho avuto una faccenda urgente.” Disse passando con lo sguardo dall'uno all'altro.
“Chi siete veramente? Non vorrei sembrare maleducata, ma credo che ci dobbiate un po' di spiegazioni” Laura, completamente incapace di tenere a freno la lingua, aveva pronunciato quelle parole con le migliori intenzioni, tuttavia ottenne un 'Effetto di sfida' che causò non poca preoccupazione nei propri compagni e uno sguardo pensieroso al padrone di casa.
“Ogni cosa a suo tempo” Rispose gentilmente “Ora immagino che abbiate bisogno di riposarvi. Al piano di sopra, vi sono state riservate tre camere. In ciascuna troverete letti e colazione per due. Decidete voi come sistemarvi. Quando suonerà la campana, avrete un ora di tempo per rinfrescarvi e tornare qua per la cena. Domande?”
“Dove ci troviamo?” La voce di Khassim era calda e melodiosa. Parlò con semplicità riuscendo quasi per magia a spezzare la tensione che un attimo prima si era accumulata tra tutti loro.
“Se dovessimo parlare in termini di guerra, questo luogo sarebbe la 'Terra di nessuno'. Più tardi vi spiegherò meglio, per ora sappiate soltanto che siete al sicuro. Fino a quando rimarrete entro i confini del giardino, non potrà accadervi nulla di male.” Rispose in un sussurro prima di allontanarsi nuovamente dalla sala.

“Ti va di dividere la camera con me?” Laura si rivolse subito a Kaname, non considerando neppure per un momento gli altri ragazzi.
“D'accordo. Ma prima credo che dovremmo presentarci come si deve” Accettò lei con gentilezza.
Prima di recarsi al secondo piano, parlarono a turno, uno alla volta in ordine alfabetico. Rimasero profondamente turbati nello scoprire di non ricordare più il loro cognome. Sapevamo tutto del passato e delle persone che avevano conosciuto fino a quel momento, eppure per quanto potessero sforzarsi, non gli veniva più alla mente il nome della propria famiglia. Un piccolo dettaglio, dall'effetto devastante.
“Pazienza” Commentò Diego. “Almeno ricordiamo ancora bene i loro volti”
“Sarebbe stato meglio dimenticare tutto...” L'amarezza nel sussurro di Laura non passò inosservata, ma nessuno aggiunse più nulla.
Quando furono nel corridoio di sopra, Khassim e Diego che avevano fatto amicizia al volo presero stanza assieme, mentre Mark si sistemò con Jeremy.

Quando tornarono alla grande sala, videro che vi era stato sistemato un tavolo di forma rettangolare nella zona centrale e che era stato acceso il fuoco in un grande caminetto sulla parete lunga. L'illuminazione serale era data da due lampadari appesi al soffitto e diverse torce nelle pareti attorno.
Il riposo aveva giovato a tutti, nonostante tutti i timori e le incertezze, erano almeno riusciti a guadagnare un po' di calma. Il padrone non si fece attendere, arrivò subito dopo i ragazzi e si sedettero a tavola insieme. Le bevande e gli antipasti erano già stati serviti e subito cominciarono a cenare. Quando tutti terminarono quella prima porzione, i piatti vuoti scomparvero magicamente sotto gli occhi di tutti.
“Così non ci sarà bisogno di lavare tutta 'sta roba!” Scherzò Mark, mentre gli altri erano semplicemente rimasti a bocca aperta dallo stupore.
Pochi secondi dopo, comparvero la prima e la seconda portata: della zuppa di verdure e un arrosto misto di carne e pesce. Come contorni c'erano del riso bianco e vari tipi di pane. Non ci fu un gran parlare durante la cena e quando il tavolo fu completamente libero, il loro ospite riprese la parola.
“Tutti voi mi conoscete come Jonathan Smidth , ma non è il mio vero nome” Annunciò, senza che nessuno si mostrasse sorpreso della cosa “O meglio: non lo è più da secoli. In questo posto, o dimensione se preferite, sono il Generale Araziel II . Non pretenderò da voi alcuna formalità. Potete chiamarmi come meglio preferite, ma non dovrete mai discutere la mia parola o mancare di rispetto: né verso di me, né verso i vostri compagni.
Siete stati convocati per diventare 'Guardiani delle anime' . Come presto scoprirete, impresa tutt'altro che facile. Io ed altri due maestri che arriveranno domani, vi guideremo e vi addestreremo affinché possiate superare incolumi la prova finale.”
“Cos'è esattamente questo luogo? Perché prima l'avete definita 'Terra di nessuno' ?” Fu Kanane a riproporre la domanda, prendendo parola a nome di tutti.
“Questo mondo, come avete avuto modo di intravvedere nel vostro sogno, è popolato da infinite creature. I due Ordini superiori sono i Guardiani (cioè noi) e i Mietitori di anime. Il territorio è principalmente diviso in base all'appartenenza a questo o all'altro gruppo. Esistono tuttavia molte zone Neutrali, tra cui questa dove a volte sostano alcune anime di passaggio e quelli come voi che ancora devono superare la Prova .
Ci sono poi i livelli degli Spiriti Eterni, ma questo argomento lo affronterete con l'insegnate di teoria...” Sospirò socchiudendo i propri occhi. Anche 'La Lady' era una di loro e in quel momento il suo ricordo gli fece provare un forte senso di nostalgia.

Un suono molto simile a quello di un campanello catalizzò per un istante le attenzioni di tutti. Proveniva dall'esterno. La melodia si fece sentire tre volte di seguito.
“A quanto pare, oggi non c'è un minuto di tranquillità...” Scherzò il generale alzandosi dalla tavola. “Sono nuovamente costretto ad andare. Nella sala accanto troverete da leggere o se preferite, qualche film. Approfittatene stasera, perché non ci saranno molte altre occasioni per svagarvi. Ci rivedremo domani mattina.” Salutò recandosi a passo svelto all'ingresso principale.




Pensieri a mezz'aria...


Dopo mesi, finalmente riesco a pubblicare il 4° capitolo di questo 'racconto'...
Come vedete siamo ancora in "Fase di assestamento" e spero di non avervi annoiato troppo...
Chiedo scusa per eventuali errori ma non ho abbastanza tempo per la revisione e sicuramente qualcosa mi sarà sfuggito... XD
Grazie ancora per aver letto questo mio piccolo "Esperimento" (non ho il coraggio di chiamarla storia! LOL)

  
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