Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Checie    24/03/2008    1 recensioni
Elettra è annoiata dalla vita, Livio ha una ragazza con cui non riesce a vivere. La ama troppo, o troppo poco, chi lo sa. Elettra entra nella vita di Livio in sordina, ma è come un piccolo miracolo, anche se lui non lo sa. Livio accetterà di amare, o lascerà andare Elettra, così come lascia andare tutto il resto???
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Occhiblu3 La fermata di Elettra è prima di quella di Livio. La ragazza si mette lo zaino in spalla e, salutando il suo accompagnatore con la mano, scende di corsa e sempre correndo si avvia fuori dalla stazione, facendo sbatacchiare la cartella e inciampando di tanto in tanto. “Com’è buffa” pensa Livio “È così facile stare con lei”. Si rilassa. Quella ragazzina un po’ nevrotica ha sciolto i nodi del suo cervello. Per cinque minuti è riuscito a non pensare assolutamente a niente. Non si è tormentato per Claudia, non si è preoccupato per la sua famiglia, ha semplicemente scherzato. Si sente piuttosto bene. Quando la metro arriva scende con la sua proverbiale flemma e cerca con lo sguardo Giacomo, detto Numa, il suo migliore amico. Numa è appoggiato al cancello della scuola e si guarda in giro con fare spavaldo, pronto ad entrare alla seconda ora, come spesso capita. Appena vede Livio salta in piedi
-Oi! Solito anticipo…-
-Rompi poco, eh? Ho perso la metro-
-Cazzo! Grande novità…hai mai pensato di provare il brivido del nuovo arrivando, che so?, in orario? Non dico sempre, ma magari una volta, senza impegno…-
-Numa! Non c’ho voglia di ascoltarti, tappati la fogna-
Livio tira fuori il libretto, si firma la giustificazione ed entra in classe. La Moranti, quella di latino, lo aspetta con un’espressione spazientita sulla faccia
-Farnese, credevo non si presentasse più…-
-E invece sono qui…vede com’è bella la vita?-
-Prima mi parli di Plauto e poi decidiamo se la vita è davvero così bella come la dipinge lei-
Livio si sottopone con calma all’interrogazione insieme a Daniele, onnisapiente, e a Numa, che non sa assolutamente nulla. Lui si prende un sette tirato, Daniele il solito nove e mezzo e Numa un altrettanto solito dal tre al quattro. Nessuna novità. La novità è che la Moranti, poliedrica coordinatrice di classe, l’ha scelto per andare a presentare la sua scuola di fronte ai ragazzini delle medie, cercando di convincere qualcuno a iscriversi
-Farnese, non creda che l’abbia scelta per il suo irresistibile charme-
-Ah, no?- un paio di ragazze ridacchiano. Che sia bello non è certo un mistero.
-No. Direi di no. Cerchi di prepararsi un discorso sensato-
-Sul genere: venite allo scientifico, sono tutti dei geniacci come me?-
-Allora meglio siamo messi male- fa Numa –senza offesa-
-Potevo mandare anche lei alle medie, Delle Grazie, così l’anno prossimo restavamo senza iscritti e invece che fare lezione andavamo a farci le lampade tutti insieme-
-Grande prof! Se vuole entro subito in azione…-
-Se non si zittisce subito, Delle Grazie, entro in azione io. Posso procurarle un biglietto di sola andata per la presidenza. Pensa che le possa interessare?-

Ricreazione. Elettra è appollaiata sul termoconvettore con le M&M’s, alias Mara e Manuela, le sue circa-migliori amiche. Mara ha addosso una specie di camicione floreale e da due giorni ha una frangetta con delle assurde meches color carota che non si intonano per nulla ai suoi capelli castano scuro, mentre Manuela indossa un paio di psichedelici pantaloni della tuta giallo evidenziatore e una maglietta aderente che sponsorizza una scuola di danza. Come sempre Manu pontifica sul suo fidanzato JonB, un sudamericano invasato dell’hip-hop, ma stavolta a metà del discorso Mara la blocca
-Credo di essermi innamorata-
Elettra si soffoca col cappuccino e Manu, per una volta, sta zitta
-L’ho visto una settimana fa sotto la torre Velasca. È una meraviglia! Altro, slanciato, biondo, di classe. È bello da togliere il fiato-
Elettra scoppia a ridere
-E naturalmente non sai nemmeno come si chiama- Mara è quel genere di ragazza che vede uno carino per la strada e crede di esserne perdutamente innamorata, salvo poi cambiare soggetto nel giro di qualche giorno.
-Lo scoprirò, non ne dubitare!-
Manu le lancia un’occhiata dubbiosa
-Ne sei certa?-
-Faremo ricerche-
-Intanto comincia col cercare cosa dire ai bambini delle medie oggi pomeriggio. Che palle…- fa Elettra
-Garbato, nella vita bisogna soffrire- sentenzia la Ariani, la prof di scienze, entrando in classe
-Sì, e devo soffrire pure io- si lamenta Mara
-Credo che sopravvivrete entrambe. E poi è una bella occasione per mettere in buona luce la scuola, no?-
-Una bella occasione per mentire, insomma-

 Mara ed Elettra varcano la soglia della scuola media leggermente a disagio. Una donna corpulenta si avvicina a loro e le fa accomodare in un’aula dove ci sono altri tre ragazzi
-Adesso stanno parlando i rappresentanti degli Istituti Tecnici, a voi toccherà fra breve- spiega la donna uscendo.
Quando ha richiuso la porta Mara ed Elettra si guardano in giro: un ragazzo e una ragazza di fronte a loro parlano fitto fitto, mentre il terzo è di spalle, leggermente in disparte. Elettra non ci bada più di tanto, ma Mara si illumina
-È lui! È lui!- le sussurra concitata –Il ragazzo che ti dicevo!-
Elettra lo guarda. Le sembra di riconoscerlo, ma non saprebbe dire chi è.
-Se sei davvero così persa per quello, salutalo e presentati!-
-Nononononono…puoi parlargli tu???-
Elettra annuisce un po’ contrariata e si avvicina al ragazzo. Quel giubbotto l’ha già visto…ma dove? Batte leggermente sulla spalla del tipo e lui si gira. Ah, ecco dove l’ha visto quel giubbotto.
-Livio…-sussurra
-Elettra!- grida lui –Come stai?-
-Insomma…cioè- afferra Mara per il gomito –lei è la mia amica Mara-
Livio la guarda senza capire
-Ciao Mara- balbetta
Mara si scioglie e resta a fissarlo senza replicare. I secondi passano e nessuno parla. Da quando lui è senza parole? Da quando Elettra non sa cosa dire? I due continuano a fissarsi, si stanno perdendo. Mara cerca di sorridere.
-Vi conoscete?-
Elettra esibisce un’espressione di costruita calma serafica
-Diciamo di sì-
Livio si rilassa e da la mano a Mara
-Livio Farnese- sfodera il suo miglior sorriso vincente
-Eeeeeeeeh…Mara Andreotti…-
Si gira verso Elettra in cerca di aiuto, ma l’amica scoppia a ridere e fa segno di no con la testa. Mara respira rumorosamente, biascicando qualche suono indistinto. Poi si accascia sulla sedia, si abbandona totalmente e fa
-Per oggi ho dato abbastanza, adesso parlate voi-





SPAZIO DELL’AUTRICE:
perdonate questo terzo capitolo piuttosto bruttino e insignificante, ma mi serviva per preparare l’ambiente e i personaggi al capitolo successivo (già scritto, devo solo postarlo…), che sarà decisamente migliore e piuttosto importante per la vicenda…
Ringrazio con tutto il cuore le 90 persone (quante! O_O) che hanno letto, KIBY che mi ha messo fra i preferiti, ma soprattutto NARUTO89, che ha recensito: graziegraziegrazie per la miriade di complimenti (mi fai arrossire!)…non sai quanto piacere mi faccia che un ragazzo, non amante del romantico, legga la mia storia e che riesca non solo ad apprezzarla, ma anche a lodarla…non temere, Andrea non avrà un ruolo marginale, pian piano si farà valere come buon fratello (nonostante la pigrizia congenita!)…
Bacioni a tutti,
Checie
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Checie