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Autore: RoriStark    21/09/2013    0 recensioni
[007 Casino Royale]
[007 Casino Royale]una fanfiction uscita fuori da un piccolo sclero ed un tentativo di ricerca di un nuovo stle di scrittura, basata sul film di 007 Casino Royale ho cambiato un pò le sorti di Le Chiffre grazie anche ad un incontro puramente casuale...
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mi ha sfiorata con il dorso della mano, ed ora il mio viso sembra andare in fiamme, per fortuna il campanello mi ha salvata da una strana situazione. Mi avvio alla porta ed apro, vedo la mia amica con un paio di sacchetti che mi sorride allegra con il mio pranzo tra le mani,anche se mi sembra di notare porzioni che non ho ordinato.

“Reira! Sei un tesoro…grazie..”

Sto per prendere i sacchetti quando lei tira indietro le mani ridendo

“eih ma che hai oggi? Dai ho preso anche un piatto per me, possiamo mangiarlo insieme, era da un po’ che non mangiamo insieme! Offro io!”

Vado in panico. Non posso mandare via Reira, è la mia migliore amica e non è affatto giusto rifiutare quell’offerta. Ma cosa le avrei detto? Che ho trovato un tizio nel deserto e me lo son portato a casa? Beh certo sarebbe una cosa normalissima, per di più è un tipo con degli strozzini alle calcagna. Vai Bunny, dille la verità tanto cosa accadrà? E’ solo la tua migliore amica, sorella per scelta, nulla di che insomma, non le importerà nulla di te e non andrà nel panico più totale per chiamare la polizia al fine di  salvarti la vita da un potenziale maniaco/malvivente trovato nel deserto.

“ok, ti volevo giusto presentare il mio ragazzo!”

Dico senza pensarci due volte, la mia amica mi guarda con gli occhi spalancati mentre immagino Damian che rimpiange di aver lasciato la pistola nel deserto. Mi mordo il labbro mentre sul volto della mia amica compare un gran sorriso e mi strizza l’occhio

“ecco per chi era il piccante! “

“già, vieni..”


La accompagno in sala da pranzo. Lei si blocca all’entrata mentre Damian è seduto composto come se ci stesse aspettando, sembra tranquillo mentre mi avvicino  a lui posando una mano sulla sua spalla

“Reira lui è Damian…Damian lei è Reira, la mia migliore amica”

Damian china lievemente il capo in segno di saluto mentre Reira lo saluta impacciata. Poi si avvicina a me e posa i kebab sul tavolo. Mi osserva mentre allontano la mano dalla sua spalla e ride divertita

“tranquilla Bunny! Non sono mica tua mamma, puoi anche abbracciarlo se vuoi!”

Mi sento alle strette. Sorrido imbarazzata mentre sento il braccio di Damian che mi tira di nuovo a sé stringendomi piano, mi ritrovo con la tempia sul suo petto mentre lui  sorride e mi bacia la fronte. Posso sentire il suo cuore battere in modo regolare e con colpi possenti che quasi posso sentirlo solleticarmi l’orecchio da dietro alle costole.

“la piccola è ancora un po’ impacciata, vero?”

“eh sì..”


Sento che a breve mi  verrà un infarto. Quando mi lascia dalla sua presa Reira mi prende per mano e ride allegra portandomi verso la porta. Io non faccio nulla per impedirlo. Mi sento come se mi avessero sparato un sedativo. Il cuore mi martella in petto mentre torno a fissare Damian. Stava recitando davvero bene, io al contrario sembravo un idiota. Mentre mi stringeva ho provato una sensazione stupenda e terribile allo stesso tempo, le sue braccia forti mi stringevano mentre quel bacio sulla fronte mi rassicurava ancora di più. Per un attimo quasi ci cascavo anche io.

“andiamo in bagno un attimo!”

Dice all’improvviso a Damian mentre mi prende per la vita sorridendo. Ripete la solita frase sulle donne che non vanno mai al bagno da sole. Damian sorride,e da quel sorriso credo abbia capito al volo le intenzioni della mia amica. Lo guardo rammaricata mentre lui mi strizza l’occhio e si volta di nuovo. In bagno Reira chiude a chiave la porta e si volta verso di me saltellando ed emettendo gridolini di gioia, mi abbraccia senza smettere di saltellate mentre io rido convulsivamente per il momento imbarazzante.

“oh mio dio Bunny! Ma che razza di figo ti sei portato in casa? Ha il fascino del bello e dannato!! E poi quando ti ha presa, ti guardava con gli occhi di un cucciolone! Si vede che è cotto di te”

Cotto di me? Ma sei pazza Reira?? Certo che Damian ci sa fare quando recita.Innamorato di me, ma figuriamoci se si innamora di me. Santo cielo sto per impazzire, sorrido arrossendo ed annuendo mentre prego che tutto questo finisca il prima possibile. Dovrò ricorrere a tutto il mio autocontrollo per non scoppiare.

“già…è davvero bellissimo,stiamo insieme da poco e sono ancora imbranata..”

Cerco di giustificarmi tirando indietro una ciocca ci capelli mentre prego che questo piccolo confessionale finisca il prima possibile. E come se qualcuno avesse ascoltato le mie preghiere, Reira apre di nuovo la porta allegra mentre torniamo al tavolo. Spero che la situazione migliori o che almeno passi presto.

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Le due ragazze tornano dal bagno, molto probabilmente la sua amica ha scambiato il suo parere su di me. Che diavolo mi è preso? Sono bravo a recitare ma ho esagerato con quel gesto. Per un attimo ho sentito una voce dentro di me che mi diceva di afferrarla e non lasciarla andare. Ho mascherato tutto fingendo di recitare la mia parte e Bunny sembra averlo capito. Si siede accanto a me e mi sfiora il braccio con la punta delle dita, sento un brivido alla schiena e tendo la mano per sfiorarle un attimo la pelle candida. Lei si siede mentre Reira ci guarda come una fan guarda la sua soap opera preferita in tv. Bunny mi porge il kebab che ho ordinato, lei prende il suo e Reira fa lo stesso. Prendo un morso del panino ma stranamente non sento nulla. Avevo detto piccante, eppure questo sembra con salsa…yogurt. Mi volto di scatto verso Bunny che dopo il primo morso butta giù e diventa rossa in viso, mi scappa una risata mentre lei si fionda sul bicchiere d’acqua buttandola giù come nemmeno io avevo fatto. Gentilmente le carezzo una mano mentre Reira sta ridendo come non mai. Prendo una mollica di pane e la avvicino alle sue labbra

“mordi, l’acqua peggiora e basta”

Lei mi ascolta e da un piccolo morso al pane. Per fortuna non ha fatto un morso chissà quanto grande sul kebab ed il fastidio passa subito. Scambio i panini e finalmente lei addenta soddisfatta il suo pasto. Di nuovo sorrido e addento il mio kebab. Stavolta il piccante si fa sentire, non tanto nel palato quanto sulle labbra, chiudo gli occhi mentre il dolore è insopportabile. Le Chiffre, sei davvero un geniaccio. Con le labbra spaccate a mangiare il piccante. Applauso con tanto di  inchino a Le Chiffre.

“tesoro…ti fanno ancora male?”

La piccola mano di Bunny stringe forte la mia. Apro gli occhi incontrando i suoi, non c’è finzione nelle sue parole, nei suoi gesti. Io la guardo mentre mi posa sulle labbra il suo bicchiere freddo. Sorride mentre Reira chiede come mai abbia le labbra ridotte in quello stato

“ho accompagnato Bunny a fare i suoi documentari e non ho protetto abbastanza le labbra dal caldo torrido”

Rispondo con calma mentre poso il bicchiere e taglio un pezzetto di panino evitando quindi di doverlo mordere, non mi sembra vero di essere ancora vivo, di poter provare ancora qualcosa. Uno come me non merita seconde opportunità, eppure eccomi qui a mangiare un Kebab come se nulla fosse. Guardo la mia salvatrice che da un pezzetto di carne ad Hannibal che poi va anche da Reira ad elemosinare del cibo.

“dai Bunny che fai?? Gli fanno male le labbra!”


“lo so, per questo ha il ghiaccio, non è nulla di grave tranquilla!”

“sì ma con un bacino passa prima!”


Bunny si volta verso di me, ha una faccia sconvolta. Confusa e spaventata, io per la prima volta mi trovo spiazzato mentre cerco di sorridere a Reira. Se lei si rifiuta ci scopre, Se invece accetta potrei però farle ancora più male.Non so davvero che fare, aspetto quindi che sia lei a fare la prima mossa. Non posso fare nulla se non guardarla negli occhi e cercare di capire le sue intenzioni. Ma non ci riesco, eppure sono bravo in questo.

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Devo baciarlo, devo baciarlo davvero. Sorrido cercando di sembrare disinvolta. Mi avvicino a lui e mi mordo il labbro, gli prendo la mano sussurrando un flebile

“scusami” 

Mi avvicino a lui mentre la sua mano mi sfiora il viso come per avvicinarmi a sé. Sento gli occhi pesanti, come se avessi sonno all’improvviso. Sento il suo respiro sulle mie labbra e lentamente le sfioro con le mie. Sono ruvide e sento il sapore metallico del suo sangue in bocca. Ma non mi importa, premo ancora un po’ le labbra attenta a non fargli male. Buffo, il mio primo bacio, un finto bacio. Mi separo un attimo da lui per riprendere fiato, per un attimo come d’istinto mi avvicino di nuovo alle sue labbra respirando affannata su di lui. Il mondo intorno a me sparisce all’improvviso. Restiamo soli. Lui mi guarda e sorride appena massaggiandomi la nuca con la mano

“fanno ancora male qui…”

Sussurra baciandomi a sua volta, le sue labbra esperte giocano con le mie mentre io chiudo gli occhi e mentre la mia mente si ribella il mio corpo si lascia andare rilassandosi completamente. Quando le nostre labbra si separano sono ancora tutto un tremito.  Di nuovo io torno a sedere rossa in viso mentre Reira  sorride e riprende a mangiare. Sa che siamo una giovane coppia e non fa caso all’imbarazzo.  Quelle labbra erano ferite, avevo paura che premendo gli avessi fatto male. Eppure, nonostante fossero piene di tagli e secche. Ne volevo altri, ogni volta che le nostre labbra si separavano, le mie labbra cercavano di nuovo lui. Una sensazione che veniva dallo stomaco, una sensazione simile alla paura, ma era una bella paura.  Di nuovo cado dalle nuvole quando Reira riceve una telefonata.  Si allontana dal tavolo per rispondere ed entra nel bagno. Subito mi volto verso Damian

“scusami, io non credevo fosse rimasta, mi dispiace tanto…ho dovuto dirle così altrimenti si sarebbe preoccupata”

Cerco di giustificarmi come quando al liceo non avevo fatto i compiti. Mentre le mie scuse sembrano non avere il minimo senso logico. Lui se ne accorge e ride divertito mentre scuote appena il capo. Mi guarda e sembra intenerito dal mio modo di fare. Sembrerò una bambina ai suoi occhi. Mordo il mio kebab mentre lui fa lo stesso con il suo, attento a  non farsi male. Lo vedo ancora parecchio debole e questo mi preoccupa. Spero che si riprenda presto. Il silenzio è troppo, quasi insopportabile, così alzo il capo e sorrido appena cercando di rompere il ghiaccio.

“però siamo stati bravi a recitare..perchè…abbiamo recitato vero?”

Lo chiedo come se stessi chiedendo conferma di quello che ho detto. Mi sento una stupida a chiedere certe cose, lui mi prenderà per pazza o peggio capirà che io non ho recitato in realtà. O magari penserà che io ho frainteso il suo comportamento e spero tanto in quest’ultima.  Poi di nuovo quella sensazione, quella vocina nella mia testa che spera che lui dica che non lo abbiamo fatto. La faccio sparire di nuovo, non posso davvero innamorarmi di un perfetto sconosciuto. Non mi era mai capitato, ho conosciuto molti ragazzi che sono stati gentili con me, adesso arriva in casa lui e io mi ritrovo con il cuore in gola ogni volta che mi guarda. Non so davvero cosa fare, capisco i colpi di fulmine ma questa cosa è assurda.

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La osservo mentre termino di mangiare. E’ davvero confusa e io mi rendo conto di aver fatto di nuovo una delle mie cazzate. Ma non a lei, non dopo che mi ha salvato da quell’inferno di sabbia. Schiarisco la voce. Avrei dovuto recitare prima, invece eccomi qui, pronto a mentire. Ma almeno stavolta mentirò per il bene di qualcuno. Sorrido inclinando il capo mentre Bunny mi osserva. Mi pentirò di questa cosa, ne sono certo. Ma devo farlo.

“certo…sono bravo a recitare..

Mento prendendo un sorso d’acqua. Bunny  abbassa lo sguardo e sorride annuendo. Sento una fitta allo stomaco mentre anche io sono costretto a guardare altrove. Con la paura di farle del male in futuro, glie lo st facendo ora. Sto per rimangiarmi tutto, sto per dirle la verità, quando la sua amica torna al tavolo di fretta. Afferra la sua borsa e si mette davanti a noi come per fare un annuncio alla nazione.

“scusate! Mi hanno chiamata dalla residenza che hanno problemi con i bagagli! Vedi di svegliarti domani o a casa non ci torniamo!”

Bunny si alza per seguirla ma Reira la ferma sorridendo

“tranquilla! Ci penso io, domani mattina partiamo con l’aereo delle 14 ok?”

“ok! Allora ci vediamo domani!”


Risponde allegra lei accompagnando Reira alla porta e chiudendola alle spalle vi resta appoggiata lasciandosi scivolare a terra con un lungo sospiro. Io mi alzo ed appoggiandomi alle pareti raggiungo di nuovo il divano. Tolgo le scarpe e prego di rimettermi in sesto almeno per farmi una doccia. Bunny si avvia a sistemare la cucina ed io la seguo con gli occhi, ma lentamente questi si fanno pesanti e senza accorgermene mi addormento. Quando apro di nuovo gli occhi sento un peso sullo stomaco, apro gli occhi e sento qualcosa di morbido. Mi rendo conto che Hannibal si è addormentato sopra di me, certo che questo cane è davvero stupido. Lo prendo per il fianco e lo sistemo sul divano mentre io mi metto a sedere guardandomi attorno ancora intontito, ma sento che un po’ di forze mi sono tornate, così mi alzo e comincio a fare un giro della casa. Entro in quella che deve essere la camera di Bunny, sta dormendo anche lei. E’ sulla scrivania sopra a un libro, stava studiando probabilmente e si è addormentata per la stanchezza. Approfitto per cercare nel mio portafogli i miei documenti falsi. Nonostante la confusione mi ero ricordato il nome falso che stavo usando e per fortuna avevo tutti i documenti. Lancio sul divano il portafogli ed entro nel bagno. Chiudo a chiave e finalmente mi concedo una doccia. Ho messo i miei abiti a lavare non avendone altri di ricambio. Appena esco dalla doccia mi asciugo come posso ed avvolgo l’asciugamano alla vita. Esco dal bagno ancora con i capelli bagnati per rinfrescarmi ancora di più.  Entro in cucina e mi rendo conto che sono quasi le 8, Bunny sembra ancora nel mondo dei sogni così decido di preparare qualcosa da mangiare. Non sono molto bravo in cucina, nel frigo c’è solo frutta così decido di fare una sottospecie di macedonia. Per fortuna almeno quella la so fare. Metto tutto sul tavolo quando sento dei passi alle mie spalle, mi volto e vedo Bunny che mi guarda stupita.  E’ rossa in viso e io mi ricordo di avere addosso solamente l’asciugamano. Perfetto insomma.
 
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Mi sono svegliata da poco e barcollando mi dirigo verso la cucina. Metto a fuoco la situazione, devo essermi addormentata mentre studiavo un po’ di medicina e ora devo anche preparare cena. Appena varco la soia della porta vedo qualcuno ai fornelli. Ha il mio asciugamano avvolto attorno alla vita, appena mi sente si volta ed io mi ritrovo a contare i suoi addominali. Ha un fisico asciutto  ed i muscoli ben definiti, mi chiedo se stia ancora sognando. Mannaggia Bunny che razza di sogni perversi stai facendo? Ma poi mi rendo conto che quello non è affatto un sogno. Damian ride appena mentre posa sul tavolo quella che sembra una grande macedonia di frutta

“scusami, ti ho spaventata?”

Hai solamente acceso in un attimo tutti i miei istinti di donna, nulla di che insomma.

“no! Figurati! Hai fatto la doccia?”

Chiedo imbarazzata mente mi mordo il labbro per reprimere ogni singolo pensiero riguardo lui e quel dannatissimo asciugamano. Guardo altrove così magari riesco davvero a pensare qualcosa di logico

“i miei vestiti sono in lavatrice, non ho altri ricambi”

“li prenderemo a Londra, non preoccuparti”

“non ho soldi a dire il vero…”

“non temere offro io!”


Ride appena mentre si avvicina a me, io indietreggio appena istintivamente mentre lui sembra ancora zoppicare. Mi accorgo poi che ha dei lividi al petto e delle cicatrici ai fianchi, alcuni tagli sembrano profondi. Senza pensarci allungo una mano sfiorando i lividi freschi al petto preoccupata

“ti fa male?..”

“quando respiro..”


Impallidisco mentre mi rendo conto che quest’uomo ha le costole incrinate, visto il pesante colpo allo sterno che sembra aver ricevuto, non so come non si siano rotte ma comunque aveva bisogno di andare in ospedale.

“sei sicuro di non voler..”

“no Bunny…te l’ho detto, io sono morto…e devo restare tale..”

“ma ti, ti fa male Damian!”

“passerà”

“io non voglio che tu soffra così”


“merito questo ed altro invece Bunny, non prenderti pena per uno come me”

Abbasso lo sguardo , la mia mano sfiora il petto vellutato di lui, il petto di un uomo. Lentamente appoggio la fronte sul suo sterno senza fargli male. Profuma di buono, deve aver usato il mio bagnoschiuma ma su lui sta ancora meglio. Sento le sue mani prendermi le spalle e stringermi piano a sé. Ma poi mi allontana all’improvviso prendendomi il viso tra le mani. Sembra serio, mi guarda negli occhi mentre mi passa il pollice sulle gote

“ascoltami…domani partiremo per Londra, tu tornerai a casa tua ed io appena avrò un po’ di soldi con me me ne andrò, sei una ragazza davvero meravigliosa ed io non merito nulla del genere. Come tu non meriti uno come me..adesso mangia un po’, io vedo se posso recuperare i miei vestiti”

Mi bacia la fronte e si allontana in bagno. Un dolore al petto mi pervade, un capogiro mi costringe a sedermi mentre la gola comincia a fare male. Cerco di calmarmi anche se ormai il panico si è impadronito di me. Lentamente mi alzo e cercando di fingermi calma, prendo un paio di ciotole dalla credenza di fianco a me e metto sul tavolo. Prendo la mia porzione di macedonia e comincio a mangiare. Di cosa voglio illudermi? Certo che sono davvero una stupida. Sento di nuovo i suoi passi, stavolta appena mi volto lo vedo di nuovo con il suo vestito da sera. Elegante, perfetto, ora che riesce a camminare meglio sembra ancora più alto e forte. Sorride appena e si siede accanto a me prendendo anche lui la sua ciotola.

“Damian…cosa intendevi per…uno come te?”

Lui posa il cucchiaio sospirando mentre sposta lo sguardo verso di me

“diciamo che non ho molti amici, e non voglio che tu venga coinvolta...”

Sussurra mangiando un pezzo di fragola. Io annuisco appena mentre a malapena riesco a mandar giù un boccone

“e come mai hai perso i soldi?”

“non sono stato fortunato nell’ultima partita di poker”


Ride appena mentre io mi alzo dalla sedia. Non mi importa, non può soffrire così una persona. E soprattutto lui non merita tutto questo. Lui mi guarda alzando lo sguardo incuriosito dalla mia reazione. Non so perché ma vorrei dire quanto lui non meriti tutto questo, che non deve vedersi come un mostro. Che deve restare. Eppure resto in silenzio, persa nel suo sguardo, non riesco a dire nulla di sensato ma qualcosa devo pur dire. Sorrido cercando di sembrare allegra en inclino il capo ridendo appena per la battuta che sto per fare

“beh allora ti serviranno ripetizioni di poker”

Battuta idiota , lui ride appena per educazione abbassando lo sguardo mentre io sistemo le stoviglie. Almeno ho trovato una scusa per il fatto di essermi alzata. Mi volto verso di lui  e sorrido sistemandogli il collo della camicia. Non ho pigiami e credo che stanotte dormirà più elegante del solito.

“io vado a dormire…domani mattina partiremo per Londra ok? Vedrai andrà tutto bene, ti piacerà Londra”

“non ne dubito”


Mi risponde inclinando il capo e regalandomi un sorrisetto sornione. Mi abbasso un po’ per potergli dare un bacio veloce sulla guancia. Lui per un attimo mi afferra per il polso, ma appena mi riavvicino a lui mi lascia andare chiedendomi scusa di quel gesto. Sorrido di nuovo inclinando il capo mentre non smetto di fissarlo.

“buona notte Damian…”

“buona notte Bunny”
  
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