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Autore: AngeliEDemoni    22/09/2013    2 recensioni
Ok, non sono brava con queste cose ma...Proviamoci!!
Avrilì Evans ha perso i genitori e ora vive in florida con la nonna e la zia materna, una nuova vita l'aspetta, ma lei sarà pronta? E se oltre ai suoi problemi legati alla mancanza dei suoi genitori si aggiungessero due occhi dal colore blu elettrico?
"Miliana aprì la porta e mi presentò al prof mentre io percorrevo con gli occhi la classe, sembravano tutte facce gentili grazie al cielo ma ecco che due occhi blu elettrico incontrano i miei azzurro mare..."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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VORREI  RINGRAZIARE MIA CUGINA (SupremVictini) PER IL BELLISSIMO LOGO U.U ti amo cugi <3











"Camminammo per un pò in silenzio finchè un messaggio avvisava Miliana che sarebbe dovuta tornare a casa perchè sua cugina stava per partorire!! Andai con lei e credetemi se vi dico che vedere dei bambini appena nati è fantastico, sono così piccoli che temi di romperli!!"

Stephan
Sunai al campanello dell'appartamento di William (il mio migliore amico dai tempi dell'asilo).
-Chi è?-. Chiese Will con la  voce metallica dovuta al citofono.
-Io-.
-Io chi?-.
-Quanti io conosci?!-.
-Ma secondo te io conosco un tizio di nome Io? Entra coglione!-. Il portne si sbloccò e io entrai per poi prendere l'ascenzore e schiacciare il 3 piano.
Will era ad attendermi davanti alla porta di casa sua.
-Ehi!-.
-Ehi! Come mai questa visita improvvisa?-.
-Così, mi fai entrare o preferisci restare in boxer sul pianerottolo?-. SI mise di lato lasciandomi passare e io per poco non caddi inciampando in uno scatolone.
-Ma che cazz...Non dirmi che te ne vai seriamente!-. Dissi guardando gli altri mille scatoloni e valigie sparse per il pavimento.
-Eh sì! Non sopporto più questa situazione, così ho trovato un piccolo appartamento vicino scuola-. Mi voltai verso di lui che intanto si era infilato un paio di jeans.
-Ma i tuoi accettano il tuo trasloco?-.
-Cosa vuoi che importi a loro?! Quando gli ho dato la notizia hanno fatto un cenno d'assenzo e sono ritornati a farsi i cazzi propi! Che cazzo di famiglia ho...-. 
-Ma come? Non ero io la tua famiglia?-. Dissi fintamente sconvolto per fargli ritrovare il solito sorriso che lo caratteizzava.
-Ahahah Ma certo fratello, solo dico che ...Quei due fanno schifo! Non sanno fare i genitori, mi domando perchè abbiano deciso di avere un figlio! Mia madre esce tutte le sera con solo Dio sa chi e mio padre è un alcolizzato! Insomma....-. Abbassò la testa addolorato dal pensiero della sua famiglia
-Si, non deve essere facile...-. Ok, lo ammetto non so mai che dire in queste situazioni, non sono pratico!
-Dai su Steph, giochiamo alla wii, ho un nuovo gioco!-.
-SI!!-.  
Ci sedemmo davanti alla  TV e inserimmo il gioco.
-Allora, che mi racconti? Oggi non doveva arrivare la nuova?
-Si, è arrivata...-.
-E' carina?-.
-Si-.
-Hai intenzione di parlare da solo a ti devo estrarre le parole con una pinza? Com'è?-.
-E' bella, molto bella! Ma...è strana...-.
-Strana?-.
-Strana, insomma ha un bel caratte, sa rispondere da quel che ho capito dalle sue quattro parole, ma...-.
-MA?! Ooooh ma insomma che ha di strano?!-.
-Quando ho detto la parola contrasenso, lei ha avuto una strana reazione! Strana ti giuro! Inizialmente ho pensato che non sapeva cosa fosse, poi però le si sono inumiditi gli occhi e dopo è stato come se si fosse staccata dalla terra...I suoi occhi non erano in classe, ma in un altro posto! Poi Milly, con la sua rinnomata genitilezza, mi ha detto di stare zitto perchè voleva sentire la lezione e... Ha lanciato uno strano sorriso a ...Come si chiama.... Un sorriso di incoraggiamento, tipo!-.
-Incoraggiamento? La stava incoraggiando a sopportarti!-.
-Ah.Ah.Ah Ma come sei simpatico!! -.
-Vabbè dai, comunque so che sono amiche quelle due, o almeno così mi ha detto Milly qualche  giorno fa!-.
-Vabbè! Lasciamo stare quella ragazzina e concentriamoci sul gioco!-.
-Okay-.
-Ah! Quasi dimenticavo, non puoi sederti con me domani perchè...-.
-Perchè hai fatto sedere lei! Lo so, non sono stupido, per parlare così durante la lezione dovevate essere in banco insieme! Guarda tu, il suo migliore amico si assenta per un giorno e lui subito lo rimpiazza per una ragazza carina! Aaaaah ma dove finiremo?!-.
-Ma piantala!-.

Avrilì
A forza di stare in ospedale a guardare il bambino si era fatta sera e così io e Milly siamo tornate a casa in macchina dei suoi.
-Okay Avrilì, ci vediamo domani, notte-. Milly mi diede un bacio sulla guancia e io feci altrettanto.
-Notte, notte Signori e grazie per il passaggio-.
-Di niente Avrilì, e dacci del tu! Notte-. Mi rispose Margharet.
Entrai in casa e mi investì l'odore del pollo della pizzeria, SIIIIII.
-Ehi zia! Hai portato il pollo!!-.
-Si tesoro, comunque ho letto il tuo messaggio, com'è il bamino?-.
-Ooooh zia lo vedessi! è piccolissimo, all'inizio era tutto rosso, rosso come un pomodoro ahaha ma poi è diventato bianco latte, era bellissimo!-.
-Ne sono felice! Avrei voluto vederlo, adoro i bambini piccoli, ma aspetta, hai mangiato a pranzo vero?-.
-No... E' che ero così presa!-.
-Va bene, va bene...-. SI fece più vicina al mio orecchio-... Ma non dirlo alla nonna!-.
Ridemmo insieme, eh sì la mia dolce nonnina  era uguale alle altre nonne dell'universo, se non mangi finisce il mondo!-.
-Perchè ridete?-. Ecco, si parla del diavolo e spuntano le corna.
-Niente nonna-. Le sorrisi e le raccontai la mia giornata mentre mangiavamo.
-Oh nipotina! Ma è bellissimo!
-Già, Però adesso vado a dormire, ho molto sonno. Notte, vi voglio bene!-.
Mi salutarono e io corsi in camera per mettermi a letto ma prima caricai le foto di oggi su facebook taggando Milly.
Presi il mio pigiama che consisteva in una magliettina lunga, bianca e in cotone come i pantaloncini corti . Mi stesi nel mio enorme letto ad ammirare la mia camera: la stanza era abbastanza grande, coi muri color lilla e un balconcino sulla destra del letto a due piazze che invece era situato al crentro della stanza con accanto un comodino in legno bianco come la testiera del letto, l'armadio, anch'esso bianco con delle farfalle lilla attaccate sull'anta sinistra e lo specchio sull'anta centrale. La scrivania invece era messa davanti al letto, ed era bianca con fini decori lungo le gambe.
No so quando ma mi addormentaii e sognai un paio di occhi, ma non  riuscivo a definirne il colore nonostante lo vedessi chiaro...Poi tutto mutava e sognavo mia madre che mi dava il buon giorno a tavola e mio padre intento a leggere il quotidiano. Dinuovo mutava tutto, c'erano sempre loro, i miei genitori, però stavolta era tutto buoi e la luce proveniva dai loro corpi che si allontanavano sempre di più chiamandomi preoccupati, a un certo punto lo scenario cambiò e vidi loro in mezzo alla straza, senza la macchina, e io provavo a raggiungerli, ma prima che potessi farlo un caminion che andava in controsenso limise sotto e io mi fermai a piangere sui loro corpi.
BIIIP BIIIP BIIIIP BIIIP BIIIIP...
Aprii gli occhi di scatto, cercai di calmare i battiti del cuore mettendoci una mano sopra, ma ovviamente non servì a nulla. Decisi di alzarmi e spegnere quella benettissima e amatissima sveglia per andarmi a fare una doccia dato che ero tutta sudata.
L'acqua calda mi aveva calmata un pò ma continuavo ad essere nervosa e infatti mi finì la matita nera nell'occhio. 
Quando finalmente finii diedi un'occhiata al cellulare e notai di essere in ritardo per il pullman! Oh cacchio! Ora come faccio?! Mia zia è già partita!!! Decisi di prendere la mia vecchia montanike e andare così.
Misi Guardian di alanis Morissette a tutto volume nelle orecchie e iniziai a pedalare fino ad arrivare a scuola con quindici minuti di ritardo ma fortunatamente il prof non era ancora arrivato.
-Ehi!! Che fine avevi fatto? Perchè non rispondevi ai miei messaggi?-.
-Messaggi? Scusa non li ho visti son dovuta venire in bici. Ma dov'è il professore?-.
-Oh! Ecco...è caduto dalle scale mentre saliva per venire in classe, sembra che ci fosse dell'acqua sulle scale-.
-WOW! E sta bene?-.
-Oh, si si! Si è solo rotto la gamba...Ora stiamo aspettando il supplente!-.
-Ok-.
-Ragazzi , Ragazzi! Sta arrivando Il prof Boccetta!-. Ci avvertì Maurizio che era di guardia alla porta. Subito tutti corsero ognuno verso i propi banchi e non fiatò più una mosca. Andai a sedermi anche io e mi avvicinai a Stephan per chiedere spiegazioni.
-Il Prof Boccetta è il professore più anziano dell'istituto, e anche il più sgorbutico. Ti conviene non fiatare-.
-Ok-.
-Ti ho detto di non fiatare!-.
-Ma stavo solo risp...-.
-Sssssh! Eccolo!-.
Dalla porta entrò un signore abbastanza vecchio, un pò calvo, con una lunga barba bianca. Aveva un completo formale sul marroncino e teneva un bastone in mano per non cadere.
-Bene, bene. La 3A. Devo dire che mi divertirò molto a torturarvi ihihihihih!-. Tutt'un tratto la classe aveva un nonsochè di sinistro, quel prof metteva paura!.
-OH! Ma guarda, abbiamo una nuova alunna!-. Rabbrividì quando i suoi occhietti vispi si posarono su di me. 
-Alzati! E dimmi come ti chiami!-. Mi alzai tremante dalla sedia.
-S-so-no A-Avrilì Ev-vans P-profes-sore-.
-OooooH tu sei quella a cui sono morti i genitori ihihih-. ebbi una pugnalata al cuore...Come si permetteva?! Doveva per forza farmi soffrire?
-Ooooh che fai? Ancora alzata? SIEDITI!-. Mi sedetti e chinai lo sguardo sul libro sentendo gli occhi pizzicare, se avesse detto altro probabilmente sarei scoppiata a piangere davanti a tutti.
-Dimmi Signorina, hai paura di me?-. Non potevo rispondere avevo la voce rotta dal pianto, inoltre gli sguardi puntati addosso di tutti i miei compagni (che non sapevano niente dei miei) non aiutava.
-INSOMMA! RISPONDA!-.
-Siii!-. Dissi in un singhiozzo e le lacrime uscirono, che vergogna!
-LA SMETTA! LO VEDE CHE LE HA FATTO?! COME SI PERMETTE DI DIRE CHE I SUOI SONO MORTI?! EH?! NON LO SA CHE FA MALE?!-.
-Oooh, vedo con piacere, signorina Miliana, che ha stretto amicizia con la nuova!-.
-E se anche fosse? Cosa le importa?! La smetta di torturare tutti, non è giusto!-. Sentì le braccia di Miliana avvolgermi in un abbraccio. Il ricordo dei miei faceva male, era come se ...come se mi avessero prese il cuoro e ora lo stessero torturando. Mi tornava in mente il volto dei miei, il tono dolce di mia madre quando mi chiamava tesoro...Il tono protettivo di mio padre quando mia madre parlava di ragazzi...Ma perchè mi hanno lasciata? Perchè fa male e non si può fare niente per stare meglio? Dunque è così la vita, un attimo prima sei felice, e dopo tutto ti viene strappato via.
-Che succede qui?! Perchè la signorina Evans piange?-.
-Bah preside, io non lo so. Le stava dando il banvenute...-.
-Non è vero preside!! Il Professore le ha detto senza mezzi termini " tu sei quella a cui sono morti i genitori ihihih" Non è carino mettere il dito nella piaga!-. Non posso crederci..Stephan mi stava difendendo?
-E' vero Signor Boccetta?-.
-Eeeeeh preside, non mi sembra di aver detto chissà cosa!-.
-CHISSA' COSA?! lA VEDE COME L'HA RIDOTTA?!-.
-Signorina Smiters! La prego accompagni la sua amica a casa, le dò il permesso di saltare le lezioni. Riguardo a lei professore, mi segua, ADESSO!-. Il preside e il prfessore uscirono dall'aula e mi miei compagni mi accerchiarono.
-Dai Avrilì, Non è successo niente-.
-Si, se ti va di sfogarti...Con noi puoi-. Tutti mi dissero una parola di consolamento, tutti tratte Stephan ma lo ringraziai lo stesso per avermi difesa.
-Non stavo difendendo te, semplicemente ero stanco di quello stronzo!-.
Dopo questo me ne andai con Miliana a casa mia, pronta a sotterrarmi sotto mille coperte e a piangere tutta la notte.
 

MY SPACE
Scusate se ieri non ho postato ma ero in pizzeria e al ritorno l'ho dimenticato XD
Vabbè spero che il capitolo vi piaccia e che recensiate in tante! :D
XoXo
Sonia <3

PS: Pensavo di cambiare il nome della storia in " You don't know, but I love U" Che ne dite? Anche se non vi piace lo cambio u.u
  
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