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Autore: Lady Kid 1412    25/03/2008    4 recensioni
Cosa può succede se nella squadra arrivano due nuovi membri in prova, legati in qualche modo al destino di Tony? L'arrivo di nuovi personaggi provoca nuovi eventi... ma i pericoli da affrontare non sono cambiati!
[Il seguito della mia fan fiction "La Trappola"]
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Timothy McGee, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ehi Marie” la voce di Tony distolse la ragazza dalla lettura “vieni Gibbs ci vuole da Abby”
“Si eccomi” rispose lei chiudendo la pagina web e correndo nell’ascensore.
“Che stavi facendo al computer?” domandò DiNozzo una volta che le porte si chiusero.
“Nulla, perché?” mentì lei
“Così” disse sorridendo fermando l’ascensore.
“Da quanto tempo non ti do un bacio?” domandò lui.
“Mah.. qualche ora credo” scherzò lei.
“Cosi tanto? Allora rimediamo subito” disse baciandola teneramente.
“Dai è meglio muoverci” disse lei riattivando l’ascensore, ma dopo qualche piano ripensandoci bloccò nuovamente il mezzo.
“Qualcosa non va?” Tony la guardava insicuro, sperando in una risposta, tuttavia una volta che Marie gli espose la domanda lui, si maledì per averle domandato come stava.
“Tony.. perché il marine Thomas Jefferson tre mesi fa ha ordinato a tre uomini di ucciderti?” Marie non poteva tenersi la domanda dentro, e ora cercava di convincersi che aveva fatto bene a esigere una risposta.
“Ecco cosa facevi al computer..” disse con un sorrisetto malinconico “Voleva vendicarsi di me e Gibbs, perché secondo lui gli abbiamo rovinato la vita. Contenta ora?” disse con tono duro l’uomo attivando l’ascensore. La ragazza ci era rimasta male nel vedere l’amico arrabbiarsi, era la prima volta che lo vedeva infuriato con lei e non sapendo che dire Marie aspettò che le porte si aprissero e senza dire nulla andò da Abby seguita da Tony.
“Alla buon ora, stavo per mandare McGee a prendervi” sbraitò Gibbs, ma notando l’espressione cupa di Marie, preferì non dire altro.
“Abby cerca nel database l’identità del morto”
“Un per favore è chiedere troppo?” lo sgridò Abby iniziando la ricerca aiutata da McGee, mentre Ziva e Ale si erano messi in un angolo e parlottavano allegramente.
“Tony.. vieni un secondo” lo chiamò Gibbs
“Si capo”.
I due entrarono nell’ascensore che Marie vide fermarsi a metà strada dal piano superiore.
“DiNozzo, che hai fatto a Marie?” gli chiese senza esitazioni Gibbs.
“Niente.. perché?”
“Quando siete entrati, sembrava molto triste..”
“E hai pensato che io le abbia dato fastidio” concluse Tony ancora più irritato.
“Non ti sto accusando, ti ho solo fatto una domanda!”
“Posso farti una domanda?” stavolta era Tony a voler colmare la sua curiosità.
“Dimmi”
“Per quanto ricordo i nuovi arrivati li tratti sempre in malo modo, perché stavolta non lo fai?”
“Guarda che Fernández lo tratto esattamente come trattavo te il tuo primo giorno al Ncis..”
“Non parlavo di Alejandro..” Gibbs fissò il ragazzo, aveva lo sguardo di uno che non si sarebbe accontentato di una mezza risposta.
“Non riesco a trattarla come facevo con voi” disse semplicemente, ma a Tony non bastava.
“Perché non puoi? Perché è diversa da me, Ziva o McGee?”
“Assomiglia moltissimo a una persona che amavo e che ora non c’è più, sono due gocce d’acqua” dagli occhi di Gibbs scese una piccola lacrima solitaria, che turbò profondamente Tony, non aveva mai visto il capo piangere. Ma chi mai può essere la persona che Gibbs amava e che gli ricordava Marie, non le sue ex mogli loro avevano tutte i capelli rossi. In quel momento si ricordò della domanda che Marie gli aveva fatto qualche ora prima, Kelly.. deve essere lei la persona cui il suo capo si riferiva.
“Scusi capo.. non volevo riaprire vecchie ferite” disse mortificato Tony, era chiaro Jethro si riferiva certamente a sua figlia Kelly Gibbs, uccisa insieme alla madre Shannon da un trafficante di droga messicano nel 1991 mentre Gibbs era impegnato nella missione Desert Storm.
 
“Ho trovato un riscontro” annunciò Abby, mentre i presenti erano ancora intenti nei loro compiti.
“Il cadavere al piano di sotto è l’ex marine Thomas Jefferson scomparso da un anno, il che coincide con la data stabilita da Ducky per la morte”, nel sentire quelle parole a Marie gli si gelò il sangue nelle vene.
“S-Scusa Abby, come hai detto che si chiama?” chiese spaventata
“Thomas Jefferson, perché lo conoscevi?” domandò Abby vedendo Marie spaventata.
“Ed è morto da un anno.. sei sicura?” disse ignorando la domanda che le era stata fatta.
“Beh.. si certo, Ducky aveva già detto che il corpo, essendo in quello stato di decomposizione, doveva essere morto da un anno o più” a quelle parole, Marie uscì di corsa dalla stanza, mentre Abby guardò, i colleghi rimasti “Voi ne sapete qualcosa?” “No.. forse lo conosceva” azzardò McGee.
 
– Dove cavolo si è cacciato Tony? – pensò Marie mentre lo cercava di corsa per tutte le stanze, era terrorizzata all’idea che qualcuno, di cui non si sapeva l’identità volesse uccidere Tony e così iniziò a piangere. Così cercò di tranquillizzarsi, quando andò a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno.
“S-Scusi...” disse mortificata.
“Dove stai andando così di corsa?” domandò Tony da sotto la ragazza.
“Tony!”
“Stavi piangendo.. qualcosa non va?”
“Ti chiedo scusa, non dovevo curiosare nei tuoi affari” disse senza riuscire a trattenere le lacrime.
“No, è colpa mia.. non avrei dovuto trattarti così in malo modo, non lo meritavi.. mi puoi perdonare?”
“Facciamo così, io ti perdonerò.. solo se tu mi perdoni a tua volta” sorrise tranquillamente Marie, quando si ricordò il motivo della sua fretta e aiutò Tony ad alzarsi.
“Tony c’è un problema..” disse poi tenendo la testa bassa, mentre Gibbs li osservava da dietro un angolo.
“Il marine trovato morto... Abby l’ha identificato...” Tony la guardava incuriosito, 
- Come mai è così turbata?- pensava DiNozzo. 
“Il marine che secondo Ducky è morto da più di un anno.. è Thomas Jefferson”.
Tony e Gibbs nel sentire quel nome si allarmarono e fissarono Marie confusi,
“Ne sei certa?” disse Gibbs che fino ad ora era rimasto in disparte,
“Abby è sicura...” disse lei piano
“Quindi non è stato lui a cercare di uccidermi..” disse Tony cupo “Ma allora chi è stato?”
“La vera domanda è se ci riproverà..” Sospirò Gibbs.   
  
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