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Autore: Chica Anonima    22/09/2013    5 recensioni
Stefania è una ragazza normalissima, se non fosse per le sue visioni, proprio così, lei riesce a vedere episodi che accadranno in un lontano o vicino futuro, nonostante questo però, la sua vita continua normalmente fino a quando una sera, in una visione vede un ragazzo che sta per scassinare una famosa gioielleria vicino a casa sua, stupidamente decide di non chiamare la polizia ma di intervenire lei stessa...
Questa non è solo una storia d'amore, ma anche di bande rivali e di una Milano completamente diversa da quella di oggi.
Dal secondo capitolo:
“ Ma come? E il nostro fine serata piacevole?” scherzava vero?
“ Ah si! Ma sai ..non mi piacciono i ladri”
“ Hai paura che ti rubo il cuore?”
Spero di avervi incuriosite!!
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Spazio personale ^-^
Lo so, vorreste lanciarmi pomodori, patate e chi più ne ha più ne metta e avete ragione, sono terribilmente in ritardo e fareste bene a uccidermi, posso solo dire che mi dispiace moltissimo e che un ritardo del genere non succederà più. Vi prego abbiate pietà!
Detto questo ringrazio tutte le ragazze che hanno recensito il precedente capitolo e chi ha messo la storia tra le seguite e le preferite… vi faccio un piccolo riassunto per ricordarvi come è finita la storia.
 
Riassunto:
Nicolas e Stefania sono stati rapiti alla festa di compleanno di Giorgia, Stefy è riuscita a nascondere il suo cellulare e hanno quindi avvisato Dom (capo della banda di Nicolas).
I due vengono portati nel covo della banda “avversaria”e dopo un po’nella stanza in cui sono rinchiusi entra Luigi ( il ragazzo che era insieme a Nico quando Stefy ha avuto la visione ed è andata a salvarli) questo però rivela di essere in combutta con Sandro (capo della banda che ha rapito i due protagonisti)  a causa della gelosia che prova verso Nico e infatti prende Stefania e la porta via, dicendo che in questo modo farà soffrire di più Nico, perché quando Sandro lo ucciderà lui saprà che lei è in pericolo e non potrà fare nulla. Durante il loro viaggio in macchina però, un'altra auto fa finire la loro fuori strada, Stefy sbatte la testa, ma riesce a scendere dalla macchina, essendo però ferita sviene nelle braccia del suo “salvatore”.
 
La macchina che ci aveva tamponati era ferma e dal lato del guidatore scese l’ultima persona che mi sarei aspettata, si avvicinò a me e forse per la ferita o forse per tutta la paura accumulata, svenni nelle braccia del mio salvatore.
 
Capitolo 10:
 
Quando mi svegliai ero ancora nella macchina del mio salvatore, diretti chissà dove, non potevo credere che tra tutti fosse stato proprio lui a salvarmi, non aveva senso, cosa ne poteva sapere lui di tutta questa cosa, come mi aveva trovata? Cosa ci faceva su quella strada?
No, tutto ciò non aveva un senso logico e l’unica cosa che volevo in quel momento, era trovare Nicolas, sapevo che era ancora vivo, altrimenti avrei avuto una visione, come quando erano morti i miei genitori o almeno lo speravo.
Ancora confusa da tutto quello che era successo, mi sistemai sul sedile, attirando l’attenzione della persona che nei sedili davanti ora guidava, mi alzai piano, cercando di sedermi composta nonostante la testa continuasse a girarmi.
 
“Come facevi a sapere che ero in quella macchina?? E cosa ne sai tu di questa storia?” si, partii a raffica con le mie domande, perché davanti a me avevo il mio ex, ovvero Marco. Quanto pochi secondi prima di svenire l’avevo riconosciuto mi era sembrata quasi un allucinazione, a quanto pare non era così, ero veramente lui…
 
“ Sono stato avvisato, per questo ero li. Come ci sei finita in tutto questo casino? E’ colpa di quel ragazzo vero?”  ora quello che era passato a fare l’interrogatorio era lui? Non se ne parlava proprio, volevo vederci chiaro in questa storia e soprattutto volevo tornare da Nicolas, sapevo che era ancora vivo, lo sentivo dentro di me, lui stava bene.
 
“ Chi ti ha avvisato?”
“ Dario, mi ha chiamato, non so neanche come aveva il mio numero, ma quando mi ha detto che eri in pericolo o lasciato perdere tutto e sono andato all’indirizzo che mi ha dato, quando sono arrivato però tu stavi salendo in macchina con quel tizio, che ora probabilmente è morto! Non posso credere di aver ucciso un uomo!” la situazione stava precipitando, potevo leggere il senso di colpa attraverso i suoi occhi e capii che Marco non mentiva.
 
“ Ehi stai calmo” appoggiai una mano sulla sua spalla cercando di confortarlo “ Tu mi hai salvata e io testimonierò a tuo favore, ma ora devi portarmi indietro, il mio amico potrebbe essere ancora in quella casa.”
 
“ Certo… ma prima ho promesso a Dario di incontrarci in un area sosta poco lontana da qui, voleva vedere se stessi bene” non potevo fidarmi di Dario, mi aveva minacciata ed ero sicura centrasse lui in tutta quella storia.
 
“ No ti prego, non mi fido di lui, portami indietro!”
“ E’ grazie a lui se sei salva e poi ormai siamo arrivati” lo vidi girare a destra in un area servizio praticamente vuota, ormai erano le tre del mattino.
 
Marco mi fece scendere, praticamente contro la mia volontà, continuava a ripetere che mi dovevo fidare e che Dario era una brava persona, io non potevo accusarlo di nulla, ma il mio istinto mi diceva di scappare, di andare da Nico e di non fidarmi di nessun altro.
 
“ Stai tranquilla e fidati di me, vuole solo vedere se stai bene, prima mentre eri svenuta mi ha chiamato ed era molto preoccupato” eh cosa me ne frega! Avrei voluto rispondere, ma cercai di stare calma e di ragionare, forse ero solo paranoica.
Quando incrociai il viso di Dario cambiai immediatamente idea, altro che paranoica! l’espressione del suo volto non preannunciava nulla di buono, dovevo stare in guardia!
 
Neanche il tempo di aprire bocca che vidi Dario tirare fuori da dietro la schiena una pistola, la cosa che mi stupì di più non fu vedere l’arma nelle sue mani, ma il fatto che a quella scena non mi spaventai, non sussultai, insomma non feci nulla!
Guardavo semplicemente Dario con uno sguardo per niente stupito, ed era questo che mi spaventava di più, ormai le droghe, le armi e le bande facevano parte della mia vita, Nicolas ne faceva parte e rendermene conto fu scioccante, settimane prima davanti ad una scena del genere probabilmente mi sarei spaventata a morte ora invece nonostante la situazione critica riuscivo a mantenere una calma sconcertante.
Alla mia destra Marco era senza parole, gli occhi sgranati e lo sguardo confuso, Dario invece sorrideva tranquillo a pochi metri da noi, il braccio teso e l’arma ben salda in mano.
Decisi di rompere l’inquietante silenzio che si era creato, respirai forte e non pensai minimamente alle parole da usare facendomi guidare dall’istinto.
 
“ Dario non ti conviene far sciocchezze, sai bene che Nicolas te la farebbe pagare cara, tu sai chi è vero?” minacciare Dario non fu sicuramente la cosa migliore, lo vidi infatti stringere la mascella, era furioso e probabilmente si sentiva anche preso in giro, personalmente non me ne fregava molto.
 
“ Il tuo caro amichetto sarà già morto, non ti conviene fare la furba con me e ora sali in macchina”
 
La sua esclamazione non mi fece ne caldo ne freddo, sapevo bene che Nico era vivo, lo sentivo e anche se fosse morto, avrei preferito farmi sparare un colpo in testa piuttosto che andare con quel pazzo.
Quella frase ebbe però effetto su Marco che si riprese dal suo stato di shock e cercò di far ragionare Dario.
 Io continuavo a pormi domande su domande, se Luigi in realtà faceva parte della banda di Sandro ed era quindi solo un infiltrato, cosa c’entrava Dario? Faceva parte della banda anche lui? Oppure conosceva Luigi? E perché tra tutte le persone aveva chiamato proprio Marco? Non ci capivo nulla. Tutto era così strano…
 
“ ADESSO BASTA! TU! MUOVITI A SALIRE IN MACCHINA!” mi risvegliai bruscamente dai miei pensieri, a parlare era stato Dario che sembrava aver perso la pazienza e ora puntava la pistola dritta contro Marco.
 
“Muoviti o lo uccido!” pff ma per favore!
 
Stavo per risponderli che non sarebbe stato capace di uccidere neanche una povera lepre indifesa, quando all’improvviso un paio di macchine e due moto fecero il loro ingresso nell’area servizio sgommando a più non posso.
Non feci però in tempo ad esultare quando vidi Nicolas scendere da una delle macchine che Dario, con uno scatto felino balzò verso di me puntandomi una pistola alla testa.
 
“Tranquilla piccola non ti farà del male” piccola un corno! Ero io quella con una nove millimetri puntata alla tempia e lui si permetteva anche di dirmi di stare tranquilla? Nicolas si sarebbe ritrovato senza lingua se ne fossi uscita viva!
 
“ Oh, ma che carino! La chiami anche piccola? Come sei dolce!” Dario si mise a fare del sarcasmo, in un certo senso ammiravo la sua disinvoltura, aveva almeno una ventina di pistole puntate contro eppure riusciva a mantenere quel ghigno irritante!
 
“ Lascia andare la ragazza e magari noi ti lasciamo vivere, che ne dici?” a parlare questa volta non era stato Nico, ma Dom, che in quel momento era il riflesso della tranquillità, sicuramente sapevamo tutti bene che Dario non avrebbe mai fatto una cavolata del genere, bastava vedere come tremava la sua mano, era sicuramente molto nervoso.
 
“ Stefy? Ti ricordi il nostro primo incontro? Credo che sarebbe il caso che prendessi esempio”  All’inizio la frase di Nico mi sembrò senza senso, come anche alle persone che erano intorno a noi. Che voleva dire esattamente??
 Solo pochi secondi dopo riuscii a decifrare il messaggio nascosto dietro quelle righe. Abbassai lo sguardo sulle mie scarpe col tacco e mi venne da sorridere,  gli avevo lanciato una scarpa in testa alla gioielleria!
Mentre tutti si guardavano spaesati aspettando una mia mossa, Dario continuava a sbraitare che mi avrebbe uccisa, approfittai così di quel momento e caricando la gamba tirai un calcio all’indietro che fini dritto contro i gioielli di famiglia di Dario, sentii partire un colpo dalla pistola, ma senza curarmene mi liberai e corsi da Nico.
 
Nell’attimo in cui i nostri corpi si scontrarono il mondo intorno a me sparì, non sentivo gli amici di Nicolas muoversi velocemente verso Dario, non sentivo le sirene della polizia che si avvicinavano, non sentivo nulla, solo le braccia di Nicolas intorno al mio corpo e il suo profumo.
Si, mi era mancato come ad un essere umano può mancare l’ossigeno, era stata forse la giornata più brutta della mia vita, ma avevo anche capito di essere innamorata di lui e non me ne fregava nulla se era un ladro, uno spacciatore o chissà cos’altro!
 
“ stai bene?” la sua domanda riuscii a farmi tornare alla realtà, stavo bene? No, non molto, ero cambiata nel giro di poche settimane e il mio mondo e tutto ciò in cui credevo era crollato insieme alla barriera che proteggeva il mio cuore. Non potendo rispondere così però, decisi di fare l’unica cosa che Nicolas non si sarebbe forse mai aspettato, lo baciai.
 
Non fu uno di quei baci lunghi e appassionati però, perché poco dopo qualcuno urlò i nostri nomi, mi staccai con un espressione a dir poco scocciata e tornai nel mondo reale.
Guardandomi intorno la situazione sembrava abbastanza normale, se così poteva essere definita, il primo che vidi fu Dom che consegnava Dario alla polizia, una situazione abbastanza ironica a dire il vero, un ladro che consegna alla polizia un quasi assassino, si era decisamente divertente.
 
“ Stefy?” girai di poco il volto verso Nicolas, cos’era quella voce? Quasi… preoccupata?
“ Guarda là” Nicolas mi indicò col dito il punto dove stavo io poco prima, non vedevo molto, i ragazzi erano tutti intorno ad un… corpo? Iniziai a camminare velocemente verso quella direzione seguita da Nico.
 
“ Che succede? Chi si è fatto male?” mi feci largo tra i ragazzi che titubanti mi fecero passare.
A quello che vidi subito dopo però non ero pronta, Marco era disteso a terra… Una macchia di sangue aveva sporcato la sua maglietta bianca proprio all’altezza del cuore, ma la cosa più sconvolgente erano i suoi occhi, vuoti e spenti… senza… vita.
 
Crollai con le ginocchia sull’asfalto e fui subito sostenuta da Nicolas che mi fece appoggiare a lui, un liquido trasparente continuava a scendere dai miei occhi e ad annebbiarmi la vista.
 Non poteva essere vero, non poteva essere successo sul serio… non a Marco! Non a lui che non doveva neanche essere coinvolto in quella situazione!
Non potevo crederci… doveva essere tutto un incubo, come poteva essere vero? Come poteva essere successo proprio a lui? A lui che nonostante l’avessi lasciato nei peggiori dei modi era venuto a salvarmi… nono non poteva essere! E la colpa era mia! Io avevo tirato il calcio a Dario facendo partire il colpo… io…
 
“ Stefy dobbiamo andare… gli agenti devono lavorare” Nicolas mi tirò su e mi trascinò verso una delle tante auto, mi fece sedere sul sedile di dietro e subito salì anche lui e mi strinse a se, ricominciai a piangere bagnando la sua maglia e le mie lacrime non si fermarono neanche quando qualcuno accese il motore e partì.
 
“ So-no- un’assas-sina”
 
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La città del mistero - i discendenti di Turin
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2162374&i=1

Amber è una cacciatrice, la sua vita gira intorno alla sua comunità di cacciatori, alla scuola e alle sue stressanti ronde notturne, fino a quando un giorno, a sole due settimane del suo diciottesimo compleanno un nemico potente sconvolgerà la sua vita. Amber dovrà andare incontro ad una scelta, cambiando le sue alleanze e scoprendo verità fino a quel momento nascoste, il tutto, naturalmente, mentre l'amore bussa alla sua porta!
Dal primo capitolo:
Non avevamo bisogno di parole, io sapevo benissimo che lui era un demone e lui sapeva bene che ero un cacciatrice.
“ Ti conviene sparire subito, se non vuoi guai”
“ Mi dispiace piccola Buffy, ma non vado da nessuna parte, la città non è vostra”
“ Vediamo se la penserai ancora così quando ti avrò ucciso con uno dei miei pugnali" pugnale che tra l’altro avevo nascosto nello stivale come ogni mattina, anche se non potevo di certo usarlo in una classe piena di alunni.
“ Non ci scommetterei fossi in te”
 
 
Light & Darkness, le scene più belle dal punto di vista di Nicolas. http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2002909&i=1

Hola,
questa è una raccolta di one-shot dal punto di vista del protagonista maschile della storia " Light & Darkness" per capirci qualcosa bisogna aver letto la storia.
vi lascio il prologo per chi non l'ha letta:
Stefania è una ragazza normalissima, se non fosse per le sue visioni, proprio così, lei riesce a vedere episodi che accadranno in un lontano o vicino futuro, nonostante questo però, la sua vita continua normalmente fino a quando una sera, in una visione vede un ragazzo che sta per scassinare una famosa gioielleria vicino a casa sua, stupidamente decide di non chiamare la polizia ma di intervenire lei stessa...
Questa non è solo una storia d'amore, ma anche di bande rivali e di una Milano completamente diversa da quella di oggi.
Dal secondo capitolo:
“ Ma come? E il nostro fine serata piacevole?” scherzava vero?
“ Ah si! Ma sai ..non mi piacciono i ladri”
“ Hai paura che ti rubo il cuore?”
  
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