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Autore: lollipop 2013    23/09/2013    2 recensioni
“Ebbene si, torno a scrivere di un amore romantico, drammatico e problematico. Spero che chi ha amato e seguito Giochi di potere possa appassionarsi anche a quest'ultima. ”
TRATTO DAL CAP. 1:
Per anni il mio nome ha caratterizzato il mio carattere... Nieves, fredda come la neve. 
Sono vittima di bullismo vengo additata con appellativi poco signorili. 
Mai una lacrima ha rigato il mio viso, mai una ferita ha lacerato il mio cuore, mai la rabbia è diventata padrone di me. Sempre calma, sempre fredda e distaccata... come la neve. 
P.S = Come sempre ringrazio la mia fantastica cugina foreverwithyou per il favoloso banner e per il video creati per questa storia. Thanks cugy ♥
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 8.
 
Chapter - Martin.
Ormai da diversi giorni trascorro notti inquiete e prive di sonno.
Mi giro e rigiro nel mio piccolo e scricchiolante letto,
infastidendo il sonno dei miei compagni di stanza.
<< Martin, sta un po’ fermo e dormi. >>
Pierre mi urla contro, ha ragione.
 Ultimamente con la mia insofferenza tengo svegli tutti.
 Sgrano gli occhi ed inizio a pensare a questa folle settimana appena trascorsa,
allo scontro con Nieves, alla nuova discussione con mio padre.
Evito di infastidire ulteriormente i miei vicini di letto,
privo di sonno lascio il mio letto e vago pensieroso per i desolati corridoi del collegio.
Un ombra lontana per un attimo mi fa sussultare,
strofino gli occhi e la guardo meglio,
 riconosco i suoi lunghi capelli ondulati e la sua andatura lenta e sensuale.
Stretta nella sua veste da notte in un color verde tenue,
Nieves vaga solitaria nel collegio.
La seguo per un po’,
sono curioso di vedere cosa fa in giro a quest'ora della notte.
La vedo scendere nelle cucine,
cammina in punta di piedi per non farsi sentire.
Seguo il suo passo in modo che ne lei,
ne nessun altro possa udirmi.
Vedo Nieves sgattaiolare come una ladra nella dispensa,
un sorriso spontaneo illumina le mie labbra.
Questa ragazzina,
vaga in piena notte per il collegio,
in silenzio come una ladra,
in cerca di qualcosa che possa riempire il suo stomaco.
Entro nella dispensa,
Nieves è di spalle, rovista tra gli scaffali,
non si è accorta della mia presenza dietro di lei.
Cammino lentamente sino ad arrivare alle sue spalle…
<< Heila… >>
Gli sussurro in un orecchio facendola sobbalzare,
Nieves sgrana gli occhi, si volta verso di me e fa per urlare,
gli tappo la bocca, prima che essa non possa emettere alcun suono.
Non ho intenzione di farmi scoprire e finire in punizione.
Nieves riconosce il mio volto, sfila via la mia mano dalla sua bocca…
<< Sei un idiota, mi hai spaventata. Che ci fai qui? >>
<< Ti ho seguita. >>
Le sorrido ma il suo sguardo accigliato mi suggerisce che è ancora arrabbiata con me,
ragionandoci, non posso darle torto ma neanche io dimentico il suo schiaffo.
Nieves mi volta le spalle e fa per andarsene…
<< Aspetta, vorrei parlare con te. >>
La blocco sulla porta,
accendo la fioca luce in modo da osservare bene il suo viso.
<< Ti chiedo scusa per le mie parole e per il modo in cui ti ho trattata negli ultimi giorni, sono stato uno stupido. >>
<< Almeno ne sei consapevole. >>
sghignazza Nieves, fiera di udire le mie scuse.
<< Tu non hai niente da dirmi? >>
Le chiedo, nella speranza di sentire le sue scuse.
Scuote il capo divertita…
<< No, meritavi quello schiaffo. Ho fatto bene a dartelo! >>
Rido divertito.
La mia risata è seguita da quella di Nieves,
guardo il suo volto gioioso e mi rimorde la coscienza nel ripensare al suo visto triste
e speranzoso di aiuto, quando Julia abusava di lei e della sua fragilità.
Una vena di malinconia si dipinge sul mio volto.
<< Martin, stai bene? >>
Nieves se ne accorge,
questa ragazza sembra capire sempre ogni mia espressione,
ogni mio stato d’animo.
Guardo i suoi profondi occhi,
occhi speranzosi e pieni di pietà verso tutto e tutti.
Sento il mio cuore battere e il mio corpo pulsare.
Nieves si mordicchia le labbra, lo fa sempre quando è in imbarazzo
ed il mio sguardo la imbarazza sempre.
Le sue labbra, il suo sguardo, la trasparenza della sua camicia da notte
che lascia intravedere il suo corpo burroso e le sue curve che mi danno alla testa,
questa ragazza mi eccita come nessuna è mai riuscita a farlo prima.
Mi avvicino a lei,
le sfioro il viso fermando la ciocca ribelle di capelli dietro al suo orecchio.
Le cingo i fianchi in modo da far aderire il suo corpo perfettamente al mio.
<< Martin… >>
Nieves cerca di fermarmi, la zittisco avvicinando le mie labbra alle sue,
le sfioro per un istante per poi morderle,
ed infine farle mie in un lungo e appassionato bacio
che di certo Nieves non disdegna.
Rientriamo nelle nostre camere senza rifiatare.
Accompagno Nieves ,
ci fermiamo sull’uscio della porta della sua nuova camera,
ultima stanza a destra nel corridoio.
Senza proferire parola, stampo un delicato bacio sulla fronte di Nieves.
La vedo chiudere la sua porta mentre mi lancia un ultimo imbarazzante sguardo.
Rientro nella mia camera e tranquillo,
con la testa sgombra da incessanti pensieri,
mi infilo nel mio letto col sorriso sulle labbra.
Morfeo sembra finalmente, essersi ricordato di me.
Sarà che ho espiato le mie colpe o forse è grazie al dolce bacio di Nieves che tanto bramavo,
riesco finalmente a ritrovare pace e sonno.

Nieves & Martin.


Clicca qui' per il video.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
Manca poco alla fine,
spero in vostri commenti per sapere cosa ne pensate.
A presto. Un abbraccio...
 
Kiss-Kiss. lollipop 2013

 
   
 
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