Fanfic su attori > Robert Sheehan
Segui la storia  |       
Autore: anotherlivingpoet    23/09/2013    3 recensioni
[Robert Sheehan]
[Robert Sheehan]
Mi mancava, un'amica.
Un'amica vera.
Una con cui puoi parlare di tutto, a cui non importa chi sei ma come sei.
A cui non importa quanti soldi prendi a fine mese.
A cui non importa essere scambiata dai tabloid per una nuova ragazza.
Be', in realtà, non l'ho proprio mai avuta, un'amica vera.
©
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cinema.




Passo a prendere Addie sotto casa.
Le ho detto di vestirsi comoda, niente ristoranti.
Sì, perché Addie non è la tipa da portare al ristorante per ammaliarla.
Addie è la tipa che porta te al ristorante, anche solo per ricordarti chi è che comanda.
Ma a me va bene, anzi, mi diverte.
Suono al portone, perché, anche se ho le chiavi, non entrerei senza autorizzazione, stasera sopratutto.
«Scendi?» chiesi attraverso il citofono.
«Mi fai prendere i documenti o no?» Addie è anche questo.
Acida come una zitella, a volte le succede, ma mai senza motivo.
Avrà litigato con il capo.
Meglio non chiederlo.
Quando scende, mi sorride e mi saluta con un bacio.
Le apro la portiera dell'auto.
La stessa, ovviamente, di qualche settimana fa.
Penso che non la venderò mai.
«Allora, dove andiamo?» chiede prendendo posto.
«Sorpreeeeesa!»
«Rob, ti amo e lo sai, ma a volte sei più stupido del mio pesce rosso.» ha l'aria rassegnata.
E... aspetta, ma lei non ha un pesce rosso!
«Perché?»
«L'unica strada che porta al cinema è esattamente questa. Stupida, al contrario di te, non sono.» e mi schiocca un bacio 
sulla guancia.
"Stupida, al contrario di te, non sono." La scimmiotto nella mia testa.
Però ha ragione.
Ci ha azzeccato.
«Cinema, Robbie, cinema?» scoppia a ridere.
«È tremendamente... Cliché.»
«Un cliché, eh?»
«Sì, e poi... Non posso andare al cinema con il mio ragazzo attore.»
Alle parole "mio ragazzo" sorrido.
«Perché no?» chiedo.
«Te l'ho detto, sei un attore. Io però direi anche sordo» conclude.
Fortuna che siamo vicini ad un semaforo.
«Non c'entra nulla, come pensi che mi sia venuta l'ispirazione teatrale? Leggendo?»
Finge di pensarci su, poi rinuncia e non dice quello che mi aspettavo.
Risponde sì.
«Certo, perché volevi interpretare i tuoi personaggi preferiti!» sbotta esasperata.
Le sembra ovvio, a quanto pare.
«Apri il vano portaoggetti davanti a te.» le consiglio accompagnando la frase con un gesto delle mani.
«Perché?»
«Avanti, caliamoci nei personaggi. Prendi "Romeo e Giulietta".»
Addie apre la bocca.
«Non mi dire che te lo porti sempre dietro!»
«Perché no? Amleto, Romeo e Giulietta e Molto Rumore per Nulla sono le mie opere preferite, ovvio che le porto dietro!»1
Addie mi guarda sconvolta.
Ma non dovrebbe essere normale?
«Sto leggendo la domanda sul tuo viso Rob, e no, non lo è!»
«Adelaide, sei una vergogna per l'Inghilterra! Come puoi non avere sempre con te una piccola copia di un'opera 
Shakespeariana?» 
«Precisamente, sono mezza spagnola.» 
«Non far la sofisticata con me, Soph. Io sono irlandese.»
«Sei deciso a dire tutti i miei nomi tranne quello che uso di solito, vero?» 
Annuisco.
«Rob, dobbiamo parlare di un argomento serio.» mi interrompe.
Che avrò combinato?
Le faccio cenno di continuare.
«Come faremo a nasconderci?» sembrava sinceramente preoccupata. 
«Dobbiamo per forza?» tento di persuaderla, debolmente, devo riconoscerlo.
«Sì! Soprattutto ora che i tabloid ti stanno così addosso! Tra poco comincerai la pubblicizzazione di "City Of Bones" e 
dove sarò io? Non posso e non voglio venire, perderei il lavoro, e non posso. Ma vorrei anche starti vicino...»
La mia piccola...
Mali estremi, estremi rimedi...
«Forse, potresti restare a Londra. Oppure chiediamo a chi organizza il tutto un permesso da presentare alla Royal Mail 
per non farti perdere il lavoro accompagnandomi nella pubblicizzazione. Vorrei proprio vederle con te quelle città...»
Addie sembrava commossa.
«Permesso? L'unica cosa che convincerebbe la Royal Mail sono i soldi...- sospira piano -che io non ho.»
Dice, proprio nello stesso momento in cui dico: «Che io ho.»
Addie mi guarda come se le avessi detto che è bionda e con gli occhi azzurri, ovvero un assurdità.
«Robert Michael Sheehan, se lo fai, non mi vedrai più.» mi sta trafiggendo con gli occhi.
Aio.
«E ora, ti prego, andiamo a mangiare? Ho fame!» ecco a voi Addie, distruttrice di piani dal 1993.
Sospiro.
Che battaglia persa....

1: non ho la minima idea se Robert legga effettivamente Shakespeare o no, questo particolare è frutto della mia fantasia. 


Hush Just Stop.
zao amori
allora, scrivere ma soprattutto postare mi è mancato da morire.
Ma capitemi, è iniziato il liceo e ho una, seppur minima, vita sociale!
anyway, sappiate che ho in mente qualcosa di grande!
sto assemblando i pezzi, piano piano, e non voglio rivelarvi nulla.
Vi dico solo che nel mezzo della lezione d'italiano mi è presa l'ispirazione e stavo tremando, dato che non potevo 
scrivere. 
Poor me. çç
Scusatemi se è finito alla cavolo ma non sapevo più che scrivere D:
A presto (spero, magari con un mini versetto scritto durante l'intervallo),
gretchen.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Robert Sheehan / Vai alla pagina dell'autore: anotherlivingpoet