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Autore: Rose1487    25/03/2008    7 recensioni
<< Buio. Era quello che sentiva, dentro e fuori. Buio sulla pelle,buio per tutto il tempo in cui respirava,in cui viveva, se la poteva ancora chiamare vita.Buio ovunque fosse.Sempre. Questo concetto era l’unica sensazione che avvertiva chiaramente, e non era per nulla piacevole. >>
[Sasu x Hina] [Accenni di Naru x Ino]
Per la mia senpai, AyuTsukimiya
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Under the Pain

 

Capitolo 1

 

 

Dallo studio di Madamigella Tsunade,Hinata poteva udire chiaramente il chiacchiericcio concitato del proprio superiore,alle prese con quest’ultima da ormai quasi un’ora.Sospirò a metà tra il seccato e il dispiaciuto,poichè già immaginava che per quel giorno non ci sarebbe stato lavoro per la sua divisione. Doveva trattarsi di qualche faccenda davvero seria, se occorreva così tanto tempo per prendere una decisione al riguardo,pensò incuriosita,voltando lo sguardo verso la porta della stanza.

Un guizzo di sorpresa attraversò le grige iridi, quando improvvisamente le tornò alla mente il volto del Mukenin di Konoha,Sasuke Uchiha,che era stato riportato al Villaggio solo poche settimane fà.

Il dubbio che forse avessero deciso di inserirlo in una qualche fazione ninja si insinuò in lei,sorprendendola per la velocità con cui era riuscito ad ottenere una nuova possibilità.Dopotutto,la sua ipotesi reggeva,se si considerava il fatto che proprio Kakashi,che ora discuteva con Tsunade,fosse l’unica persona fermamente convinta a far sì che Sasuke venisse accettato dopo tutto ciò che era accaduto.

Assunse di scatto una posizione composta,avvertendo i passi sempre più vicini dell’uomo alla porta,finchè una folta zazzera argentata non comparve alla sua visuale.

Kakashi la osservò intensamente,prima di sospirare e appoggiarsi alla parete,spossato.

“Quella donna sa essere terribile delle volte..” Sussurrò.

Hinata indugiò qualche secondo. “..E’ riuscito ad ottenere quello che cercava,alla fine?”

“Sì,per mia fortuna.” Sospirò,”E purtroppo,in qualità di vice della nostra divisione dovrai accompagnarmi a ritirare il mio premio,se così si può definire.”

“Sasuke Uchiha,intende dire?”

“Sei stata brava ad arrivarci da sola.”

Sorrise incerta mormorando un ringraziamento,mentre,fulminea,si apprestava a seguire il capitano della squadra ANBU per gli interminabili corridoi del palazzo.

 

 

Sasuke fissava assorto la parete dinnanzi a sè,la schiena appoggiata al gelido muro di quella che ormai poteva definire la sua prigione.

Dopotutto,come si dovrebbe definire una stanza nella quale ti chiudono a chiave per tutto il giorno?

Perchè ormai erano tre settimane che se ne stava là dentro,e peggiorava di giorno in giorno,sentiva in tempo scorrere sempre più lentamente.

Ed i ricordi,inesorabilmente,riaffioravano.

Allora si chiudeva in sè stesso,ossessionato dal pensiero della sua famiglia,da quello di suo fratello e da tutta la sua esistanza,che ruotava attorno a lui.

Ma ora Itachi non c’era più.E ora,lui,per chi sarebbe vissuto,se era rimasto solo?

La sua vita gli appariva totalmente priva di significato,se non aveva un obbiettivo preciso in essa.

Era un concetto estremamente elementare per lui, e lo era sempre stato,aveva sempre avuto una ragione per andare avanti.Ma così era diverso.

Tutto questo stravolgeva completamente la sua logica.

Dopo aver dato una veloce occhiata all’orologio sulla parete,si alzò lentamente dal letto,affondando i palmi nel ruvido tessuto delle lenzuola,facendo leva con le braccia.

E attese l’arrivo dell’unica persona che ancora credeva in lui.Sentiva il suono dei suoi passi cadenziati,seguiti dal altri,questa volta più leggeri.

Sasuke era teso, e lo dimostrava il suo continuo agitarsi per la stanza;sapeva che fra pochi attimi avrebbe saputo se finalmente sarebbe potuto uscire la quell’ormai odiato locale stracolmo di sofferenza,o rimanervi fino a tempo ancora indeterminato.

I passi cessarono.

Irritato con sè stesso per il suo comportamento,si impose di fermarsi e assumere un’aria meno preoccupata;non fece in tempo a terminare di formulare quel pensiero che la porta si aprì di scatto.

Ne rivelò la figura di un soddisfatto Kakashi,che cercava di nascondere senza troppo successo l’espressione trionfante dipinta sul volto,ed era affiancato da una formosa figura femminile;alzò lo sguardo per identificarla,convinto che si trattasse di un’altro medico.

Ma,mentre il suo sguardo registrava meglio ogni dettaglio degli indumenti,a partire dalle gambe affusolate per poi procedere verso l’alto,si rendeva conto di trovarsi davanti ad un’ANBU.

Incrociò leggermente stupito due iridi grige, ghiacciate da un tenue color lilla,tipiche del Clan Hyuga,per poi constatare letteralmente sbalordito che appartenevano ad una ormai quasi irriconoscibile Hinata.

Non che l’avesse conosciuta nel vero senso della parola,per carità,le loro famiglie rivaleggiavano.

Solo  all’esame di selezione Chunin,tre anni addietro circa,aveva avuto l’onore di osservarla di sfuggita in lontananza.

[E ora,invece, se la ritrovava davanti come il vice-capitano della divisione ANBU.]

Sorprendente la ragazza.

La sua rapida sequenza di pensieri fu interrota da un divertito colpetto di tosse,proveniente da Kakashi,che osservava gli sguardi a dir poco sconcertati dei due ragazzi dinnanzi a lui.

“Non vuoi sapere le ultime decisioni dell’Hokage?” Domandò sorridendo.

Per tutta risposta l’Uchiha sbuffò irritato annuendo, cercando di ottenere con gesti controllati un’immagine pacata e per nulla preoccupata.

“Bene.Hai ricevuto il permesso di uscire da qua,ma per ora sarai ammesso solo nella divisione ANBU,in modo che io ti possa tenere d’occhio.Puoi pure tornare a vivere nella Villa,se ti fa piacere;ormai è tutta tua.”

La reazione che Kakashi si sarebbe sicuramente aspettato equivaleva ad un fugace sorriso e un appena mormorato ringraziamento,ma non si sarebbe mai e poi mai atteso quell’espressione di malcelata confusione sul volto del ragazzo.

Sasuke se ne stava lì,lo sguardo fisso su un punto imprecisato della parete,spaesato.

Quello non assomigliava minimamente al suo allievo.Era semplicemente impensabile.

Lo osservò mutare repentinamente comportamento;sorrise appena e aprì la bocca per dire qualcosa.

“Io..Posso davvero tornare alla Villa?” Sussurrò a bruciapelo.

“Certo..” Biascicò l’ANBU,interdetto.

“Bene.E quando comincerò a lavorare nella divisione..?”

“Vorrei che iniziassi domani,abbiamo un sacco di lavoro ultimamente e sono sicuro che ci sarai molto utile.” Fece una pausa, “Qualcosa non va?”.

Il ragazzo scosse la testa,contenendosi dall’esternare quel vortice di emozioni che l’avevano colto al solo pensiero di poter finalmente ritornare a casa.

“Perfetto,allora ora ti affido a Hinata.”

Quest’ultima,sentendosi chiamata in causa,sussultò appena.

“Sai già cosa fare?” Le domandò il capitano.

“Sì,non si preoccupi.” Rispose semplicemente lei.

“Io ora devo tornare al palazzo Hokage;Sasuke,ti lascio in ottime mani.” Sorrise,per poi scomparire oltre la porta.

Seguì un breve silenzio piuttosto teso nella stanza,dovuto principalmente alle esagerate reazioni avute pochi minuti prima nel riconoscersi a vicenda.

Scrutando di sottecchi la ragazza,Sasuke notò il modo in cui fosse notevolmente cambiata nel tempo,rimanendo pur sempre come lui vagamente la ricordava.

Perchè sorvolando il fatto che i suoi capelli color indaco ormai arrivassero poco sotto le sottili spalle,che le curve del suo corpo fossero incredibilmente aumentate, quello sguardo vivo persisteva,così come quell’ormai leggerissimo rossore che attraversava le guance.

Fu lei a colmare quel silenzio carico di tensione,trovando opportuno informare il ragazzo di quello che avrebbero fatto quel pomeriggio.

“Uchiha-san,ho bisogno di consegnarti dei rotoli perchè tu possa aiutare nelle missioni la squadra.”

Lui la osservò confuso.

“Rotoli?”

Hinata annuì più decisa. “Capisco anche io che sia una seccatura,ma è obbligatorio conoscere tutte le parti del corpo più vulnerabili,e soprattutto i punti mortali.”

Sasuke annuì,conscio del fatto che quella inutile formalità per lui non avrebbe costituito nessun problema.

[Aveva già imparato a svolgere quel tipo di lavoro tempo fà.]

“Ti presterò i miei,sono a casa.” Asserì lei avviandosi alla porta.

L’Uchiha la seguì senza scomporsi,vagamente irritato dal fatto di dover essere scortato come un pivello.

Per questo si scoprì sorridere,notando il passo di Hinata rallentare fino a lui.

 

Quando intravide il suo sguardo pieno di aspettativa e forse anche addirittura di ammirazione nei suoi confronti,invece, non potè trattenere un brivido di eccitazione al pensiero delle esperienze che avrebbe vissuto sicuramente fra le file della squadra assassina di Konoha.

 

 

Ecco qui il primo capitolo,di cui non sono per nulla convinta xD.

Chiedo in ginocchio pareri sullo stile di scrittura,che non mi pare un granchè (vorrei migliorare proprio su questo punto).

Ringrazio infinitamente chi ha letto,chi ha commentato e chi ha inserito la fict fra i preferiti,mi fate contentissima!*-*

E quindi:AyuTsukimiya (non ti preoccupare per il commento senpai!*w*),Princess Hina,Lisa Kanazaki e Feena.

Al prossimo capitolo!^O^

  
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