Under
the Pain
Capitolo 1
Dallo studio di Madamigella Tsunade,Hinata poteva
udire chiaramente il chiacchiericcio concitato del proprio superiore,alle prese
con quest’ultima da ormai quasi un’ora.Sospirò a metà tra il seccato e il
dispiaciuto,poichè già immaginava che per quel giorno non ci sarebbe stato
lavoro per la sua divisione. Doveva trattarsi di qualche faccenda davvero
seria, se occorreva così tanto tempo per prendere una decisione al
riguardo,pensò incuriosita,voltando lo sguardo verso la porta della stanza.
Un guizzo di sorpresa attraversò le grige iridi,
quando improvvisamente le tornò alla mente il volto del Mukenin di
Konoha,Sasuke Uchiha,che era stato riportato al Villaggio solo poche settimane
fà.
Il dubbio che forse avessero deciso di inserirlo
in una qualche fazione ninja si insinuò in lei,sorprendendola per la velocità
con cui era riuscito ad ottenere una nuova possibilità.Dopotutto,la sua ipotesi
reggeva,se si considerava il fatto che proprio Kakashi,che ora discuteva con
Tsunade,fosse l’unica persona fermamente convinta a far sì che Sasuke venisse
accettato dopo tutto ciò che era accaduto.
Assunse di scatto una posizione
composta,avvertendo i passi sempre più vicini dell’uomo alla porta,finchè una
folta zazzera argentata non comparve alla sua visuale.
Kakashi la osservò intensamente,prima di
sospirare e appoggiarsi alla parete,spossato.
“Quella donna sa essere terribile delle volte..”
Sussurrò.
Hinata indugiò qualche secondo. “..E’ riuscito ad
ottenere quello che cercava,alla fine?”
“Sì,per mia fortuna.” Sospirò,”E purtroppo,in
qualità di vice della nostra divisione dovrai accompagnarmi a ritirare il mio
premio,se così si può definire.”
“Sasuke Uchiha,intende dire?”
“Sei stata brava ad arrivarci da sola.”
Sorrise incerta mormorando un ringraziamento,mentre,fulminea,si
apprestava a seguire il capitano della squadra ANBU per gli interminabili
corridoi del palazzo.
Sasuke fissava assorto la parete dinnanzi a sè,la
schiena appoggiata al gelido muro di quella che ormai poteva definire la sua prigione.
Dopotutto,come si dovrebbe definire una stanza
nella quale ti chiudono a chiave per tutto il giorno?
Perchè ormai erano tre settimane che se ne stava
là dentro,e peggiorava di giorno in giorno,sentiva in tempo scorrere sempre più
lentamente.
Ed
i ricordi,inesorabilmente,riaffioravano.
Allora si chiudeva in sè stesso,ossessionato dal
pensiero della sua famiglia,da quello di suo fratello e da tutta la sua
esistanza,che ruotava attorno a lui.
Ma ora Itachi non c’era più.E ora,lui,per chi sarebbe vissuto,se era rimasto solo?
La sua vita gli appariva totalmente priva di
significato,se non aveva un obbiettivo preciso in essa.
Era un concetto estremamente elementare per lui,
e lo era sempre stato,aveva sempre
avuto una ragione per andare avanti.Ma così era diverso.
Tutto questo stravolgeva completamente la sua
logica.
Dopo aver dato una veloce occhiata all’orologio
sulla parete,si alzò lentamente dal letto,affondando i palmi nel ruvido tessuto
delle lenzuola,facendo leva con le braccia.
E attese l’arrivo dell’unica persona che ancora
credeva in lui.Sentiva il suono dei suoi passi cadenziati,seguiti dal
altri,questa volta più leggeri.
Sasuke era teso, e lo dimostrava il suo continuo
agitarsi per la stanza;sapeva che fra pochi attimi avrebbe saputo se finalmente
sarebbe potuto uscire la quell’ormai odiato locale stracolmo di sofferenza,o
rimanervi fino a tempo ancora indeterminato.
I passi cessarono.
Irritato con sè stesso per il suo
comportamento,si impose di fermarsi e assumere un’aria meno preoccupata;non fece
in tempo a terminare di formulare quel pensiero che la porta si aprì di scatto.
Ne rivelò la figura di un soddisfatto Kakashi,che
cercava di nascondere senza troppo successo l’espressione trionfante dipinta
sul volto,ed era affiancato da una formosa figura femminile;alzò lo sguardo per
identificarla,convinto che si trattasse di un’altro medico.
Ma,mentre il suo sguardo registrava meglio ogni
dettaglio degli indumenti,a partire dalle gambe affusolate per poi procedere
verso l’alto,si rendeva conto di trovarsi davanti ad un’ANBU.
Incrociò leggermente stupito due iridi grige,
ghiacciate da un tenue color lilla,tipiche del Clan Hyuga,per poi constatare
letteralmente sbalordito che appartenevano ad una ormai quasi irriconoscibile
Hinata.
Non che l’avesse conosciuta nel vero senso della
parola,per carità,le loro famiglie
rivaleggiavano.
Solo
all’esame di selezione Chunin,tre anni addietro circa,aveva avuto l’onore di osservarla di sfuggita in
lontananza.
[E ora,invece, se la ritrovava davanti come il
vice-capitano della divisione ANBU.]
Sorprendente la ragazza.
La sua rapida sequenza di pensieri fu interrota
da un divertito colpetto di tosse,proveniente da Kakashi,che osservava gli
sguardi a dir poco sconcertati dei due ragazzi dinnanzi a lui.
“Non vuoi sapere le ultime decisioni dell’Hokage?”
Domandò sorridendo.
Per tutta risposta l’Uchiha sbuffò irritato
annuendo, cercando di ottenere con gesti controllati un’immagine pacata e per
nulla preoccupata.
“Bene.Hai ricevuto il permesso di uscire da
qua,ma per ora sarai ammesso solo nella divisione ANBU,in modo che io ti possa
tenere d’occhio.Puoi pure tornare a vivere nella Villa,se ti fa piacere;ormai è
tutta tua.”
La reazione che Kakashi si sarebbe sicuramente
aspettato equivaleva ad un fugace sorriso e un appena mormorato
ringraziamento,ma non si sarebbe mai e poi mai atteso quell’espressione di
malcelata confusione sul volto del ragazzo.
Sasuke se ne stava lì,lo sguardo fisso su un
punto imprecisato della parete,spaesato.
Quello non assomigliava minimamente al suo allievo.Era
semplicemente impensabile.
Lo osservò mutare repentinamente
comportamento;sorrise appena e aprì la bocca per dire qualcosa.
“Io..Posso davvero tornare alla Villa?” Sussurrò
a bruciapelo.
“Certo..” Biascicò l’ANBU,interdetto.
“Bene.E quando comincerò a lavorare nella
divisione..?”
“Vorrei che iniziassi domani,abbiamo un sacco di
lavoro ultimamente e sono sicuro che ci sarai molto utile.” Fece una pausa,
“Qualcosa non va?”.
Il ragazzo scosse la testa,contenendosi
dall’esternare quel vortice di emozioni che l’avevano colto al solo pensiero di
poter finalmente ritornare a casa.
“Perfetto,allora ora ti affido a Hinata.”
Quest’ultima,sentendosi chiamata in
causa,sussultò appena.
“Sai già cosa fare?” Le domandò il capitano.
“Sì,non si preoccupi.” Rispose semplicemente lei.
“Io ora devo tornare al palazzo Hokage;Sasuke,ti
lascio in ottime mani.” Sorrise,per poi scomparire oltre la porta.
Seguì un breve silenzio piuttosto teso nella
stanza,dovuto principalmente alle esagerate reazioni avute pochi minuti prima
nel riconoscersi a vicenda.
Scrutando di sottecchi la ragazza,Sasuke notò il
modo in cui fosse notevolmente cambiata nel tempo,rimanendo pur sempre come lui
vagamente la ricordava.
Perchè sorvolando il fatto che i suoi capelli
color indaco ormai arrivassero poco sotto le sottili spalle,che le curve del
suo corpo fossero incredibilmente aumentate, quello sguardo vivo persisteva,così come quell’ormai
leggerissimo rossore che attraversava le guance.
Fu lei a colmare quel silenzio carico di
tensione,trovando opportuno informare il ragazzo di quello che avrebbero fatto
quel pomeriggio.
“Uchiha-san,ho bisogno di consegnarti dei rotoli
perchè tu possa aiutare nelle missioni la squadra.”
Lui la osservò confuso.
“Rotoli?”
Hinata annuì più decisa. “Capisco anche io che
sia una seccatura,ma è obbligatorio conoscere tutte le parti del corpo più
vulnerabili,e soprattutto i punti mortali.”
Sasuke annuì,conscio del fatto che quella inutile
formalità per lui non avrebbe costituito nessun problema.
[Aveva già imparato a svolgere quel tipo di lavoro tempo fà.]
“Ti presterò i miei,sono a casa.” Asserì lei
avviandosi alla porta.
L’Uchiha la seguì senza scomporsi,vagamente
irritato dal fatto di dover essere scortato come un pivello.
Per questo si scoprì sorridere,notando il passo
di Hinata rallentare fino a lui.
Quando intravide il suo sguardo pieno di
aspettativa e forse anche addirittura di ammirazione
nei suoi confronti,invece, non potè trattenere un brivido di eccitazione al
pensiero delle esperienze che avrebbe vissuto sicuramente fra le file della
squadra assassina di Konoha.
Ecco
qui il primo capitolo,di cui non sono per nulla convinta xD.
Chiedo
in ginocchio pareri sullo stile di scrittura,che non mi pare un granchè (vorrei
migliorare proprio su questo punto).
Ringrazio
infinitamente chi ha letto,chi ha commentato e chi ha inserito la fict fra i
preferiti,mi fate contentissima!*-*
E
quindi:AyuTsukimiya (non ti preoccupare per il commento senpai!*w*),Princess
Hina,Lisa Kanazaki e Feena.
Al
prossimo capitolo!^O^