"Regulus, non mi va..."
"Dai, è un gioco piccolo così!"
Un bambino molto piccolo avvicina i due indici finchè non rimane che un piccolissimo spazio.
Sirius sorride.
"D'accordo, se è così piccolo..."
Il piccolo batte le mani e salta sul letto del fratello.
"Allora tu eri un ippogrifo e io un cavagliere solitario..."
"Un cavagliere?" Il ragazzo scoppia a ridere "D'accordo, Signor Grammatica"
Il piccolo salta sulle spalle del fratello.
"Allora andiamo a combattere, fedeli al Signore Oscuro!"
Sirius sobbalza.
"Sei matto?! Non si fa! Voldemort è cattivo!" gli spiega.
"Ma la mamma ha detto che un giorno io lo farò, e anche tu!"
"Ah, sì?" Sirius lo fissa. "E se non lo facessi?"
"Mamma ha detto che allora sarai una tegola nera!"
"Una pecora nera, forse?"
"Sì, così dice lei."
Sirius guarda fuori dalla finestra.
"Allora vuoi combattere insieme a Voldemort?"
"Sì, è potente!"
Sirius sbuffa.
"D'accordo."
"Però non mi va più di giocare, vado dalla mamma."
"Sì, esci, che è meglio."
Il ragazzo chiude la porta. Poi la riapre e urla.
"E di a mamma che lei e Voldemort possono andare affan-"
La signora Black urlò così forte che tutto quello che venne dopo fu come spazzato via.
Sarebbe stato punito.
'Ehi!' pensò Sirius 'Credo proprio che essere una pecora nera sarà divertente!'