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Autore: Panda_x    24/09/2013    0 recensioni
"Amy! non vorrai arrivare in ritardo a scuola proprio oggi, vero?"
"Non voglio proprio andarci" bofonchiò Amy prima di girarsi e continuare a dormire. Nicky, però, non si lasciò scoraggiare dallo scarso entusiasmo della sorella. "Ma come? credevo che tu e Liam foste rimasti amici." sogghignò.
Amy aprì un occhio. "Cosa c'entra Liam?"
"Oh andiamo, lo sappiamo tutti perché non vuoi tornare a scuola. Ti vergogni forse della notte d'amore passata con il suo migliore amico?"
* dal capitolo 2*
"Ragazzi, chi è quella figa laggiù?"
tutto il tavolo si girò a guardare la ragazza bionda indicata da Zayn, intenta a mettersi lo smalto e a ridere con le amiche.
"Dominique Walker" chiarì Mike.
Zayn strinse gli occhi, continuando a guardarla. "Credo proprio che sarà la mia prossima conquista. Oh, aspettate, nessuno di voi ci sta insieme, vero? Non vorrei mai ripetere quell'errore." finì la frase sogghignando, guardando per la prima volta Amy.
Amy si sentì andare a fuoco non per l'imbarazzo ma per la rabbia. "Non si fanno certi errori se si evita di portarsi a letto ragazze ubriache." sibilò senza distogliere lo sguardo.
chiarisco che Amy e Zayn NON si metteranno insieme.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Amy si svegliò con un vago senso di malessere, appena realizzò che giorno fosse. Il fatto che sua sorella gemella Nicky fosse già in piedi e pimpante non aiutava.
“Aaaaamy! Svegliati, oggi è il primo giorno di scuola! Non vorrai mica arrivare in ritardo proprio oggi?!”
“non voglio proprio andarci” bofonchiò prima di girarsi dall’altra parte e continuare a dormire. Nicky, però, non si lasciò scoraggiare dallo scarso entusiasmo della sorella e continuò a urlarle nelle orecchie. “Ma come? Credevo che te e Liam foste rimasti amici” sogghignò.
Amy aprì un occhio. “cosa c’entra Liam?”
“Oh, andiamo. Lo sappiamo tutti perché non vuoi andare a scuola. Forse ti vergogni della tua notte d’amore passata con il suo migliore amico?”
Amy strinse i denti per controllare l’impulso di strozzarla. Si era ubriacata una sola volta nella sua vita, e incredibilmente era riuscita a commettere l’errore più grande che potesse mai fare: andare a letto con il migliore amico del suo ragazzo, nonché capitano della squadra di football e ragazzo più popolare della scuola: Zayn Malik. Si era pentita, naturalmente, e Liam era disposto a dimenticare l’accaduto e ricominciare da capo, ma lei si era rifiutata, aveva perso la faccia e la reputazione nel peggior modo possibile. Tra lei e Zayn scorreva cattivo sangue da allora, e lui non perdeva occasione per lanciarle frecciatine malevole a ogni occasione tanto che tutta la scuola era venuta a sapere quello che era successo e da quel momento la sua vita era diventata un incubo da cui cercava di svegliarsi. Aveva passato l’estate murata in casa sperando di dimenticare quello che era successo. Sua sorella Nicky, però, trovava parecchio divertente ricordarle l’accaduto ogni giorno, come in quel momento.
“tu non sai niente” sibilò Amy mettendosi a sedere sul letto.
Nicky la guardò con aria di sufficienza “io so che ti sei scopata quello che mi piaceva da un anno mentre stavi con il suo migliore amico. E indovina? Non lo so solo io. Lo sa tutta la scuola!”
Amy si alzò dal letto sbuffando. Sua sorella non era cattiva, solo un po’ limitata e usava le parole per difendersi quando era ferita, e nonostante fossero passati mesi, il suo rancore era ancora acceso. Amy la capiva, infatti non ricambiava gli insulti, li ascoltava in silenzio, consapevole di meritarseli tutti. “ero ubriaca, Nicky, ti prego.” La implorò in piedi davanti a lei.
Fisicamente erano parecchio simili: stessi occhi verdi e stessi capelli ricci rossi indomabili. L’unica differenza erano le lentiggini che in Nicky erano appena accennate mentre in Amy le ricoprivano quasi tutto il viso.
Nicky sospirò, poi accennò un sorriso. “fossi in te andrei prepararmi. Dato che sarai al centro dell’attenzione non ti conviene presentarti in questo stato. Sembri la bambina di “The Ring”.”
Ricambiando il sorriso seguii il suo consiglio dirigendomi verso il bagno.
 
“Miller!”
la voce squillante di Charlotte Green non passava inosservata nel corridoio, infatti decine di teste si girarono nella direzione di Amy, che diventò più rossa dei suoi capelli.
Charlotte corse nella sua direzione per stringerla in un abbraccio.
“Charry, mi stai…soffocando…” cercò di dire Amy, ormai prossima alla morte. Charry si staccò solo per guardarla dritta negli occhi, poi la strattonò per un braccio. “Ma?” Amy era confusa.
“Come ti è saltato in mente, eh? Tre mesi! TRE! Nemmeno un messaggio, una lettera, una chiamata, un dannato piccione viaggiatore! Non hai risposto a nessuna delle mie chiamate, dei miei messaggi, ero preoccupata! Non farlo mai più!” Charry era tutta rossa e stava urlando, attirando ancora di più l’attenzione degli altri alunni in corridoio.
“Scu…scusa…scusami” borbottò Amy, restia a far sentire a tutto il corridoio i suoi affari.
“Scusa un emerito cazzo, Emily Jane Miller!” sciamò, continuando a urlare.
“la smetti di urlare?!”
“Non sto urlando!” rispose Charry urlando. Poi se ne accorse e abbassò la voce. “Cosa diavolo hai fatto quest’estate?!”
Amy sospirò. “nulla, sono stata in casa aspettando la morte.”
“Emily.”
“cazzo, Charlotte, cosa vuoi che abbia fatto?! Mi vergognavo troppo per farmi vedere in giro! Ti sei già dimenticata quello che è successo l’anno scorso?”
Charry alzò gli occhi al cielo. “ti vergognavi con me, che sono la tua migliore amica?”
Amy abbassò lo sguardo mordendosi il labbro. “ecco… è che tu e Zayn… beh, voi due stavate insieme e ho pensato che tu ti fossi arrabbiata…”
Charry allargò gli occhi azzurri e rimase a bocca aperta. “Cosa vuoi che me ne freghi di Zayn rispetto a te che sei la mia migliore amica? Dio, Amy, alle volte vorrei proprio capire quello che ti passa per la testa!”
A salvare Amy da quella situazione imbarazzante fu il suono della campanella.
“devo andare a biologia” borbottò Amy, cercando di dileguarsi.
Charry la fulminò. “non pensare di farla franca, Amy Miller. Dopo ne parliamo.” E con una scrollata di capelli biondi si dileguò per il corridoio.
 
“quando vuole, signor Payne.”
Quel nome fece sussultare Amy, che dal suo posto in fondo alla classe cercava invano di seguire la lezione, ma la sua testa vagava per i fatti suoi.
“mi scusi, professor March.” Borbottò Liam, con gli occhi concentrati a cercare un posto libero. L’unico disponibile era proprio quello di fianco a Amy.
Amy cercò di essere inglobata nella sedia quando vide Liam dirigersi verso di lei. Si lasciò cadere pesantemente sulla sedia, rivolgendole uno sguardo confuso, al quale Amy rispose con un’occhiata altrettanto sconvolta. Non si aspettava di dover avere un confronto già alla prima ora del primo giorno di scuola con lui.
“Ehi…” mormorò Liam.
“Ehi” rispose Amy con voce tremante.
“Come…come sono andate le vacanze? Hai fatto qualcosa di interessante?”
A Amy venne da ridere. “Oh, certo che sì. Il soffitto di camera mia è parecchio interessante.”
Liam alzò un sopracciglio. “Il soffitto di camera tua? Non dirmi che non sei uscita di casa.”
Amy strinse le labbra, giocherellando con un braccialetto. Solo quando lo guardò si accorse che gliel’aveva regalato lui. Anche Liam abbassò lo sguardo e notò il braccialetto, così accennò un sorriso e le fece notare che anche lui lo portava ancora al polso. “ladies and gentlemen, ecco a voi i braccialetti dell’amore!” scimmiottò lui, sorridendo al ricordo di quando li avevano comprati.
Era stato un circa due anni prima, quando avevano saltato la scuola insieme e lui l’aveva portata a Dudley, la città in cui abitava quando era piccolo. Non stavano ancora insieme all’epoca, e un venditore ambulante, vedendoli chiacchierare su una panchina, era andato verso di loro dicendo quella frase. Era stata una giornata bellissima, e a Amy si strinse il cuore sapendo che lui se la ricordava ancora.
“ci aveva azzeccato, quel Sam.” Continuò lui, notando il suo silenzio.
“guarda che si chiamava Juan. Era straniero.” Gli fece notare facendolo ridere.
“Miller, Payne, vorreste condividere con il resto della classe quello di cui state parlando?”
Liam si raddrizzò sulla sedia “preferirei di no, professore.”
“allora fate silenzio! Discuterete della vostra interessante vita amorosa in un altro momento.”
“come preferisce professore.” Gli rispose Liam, facendo l’occhiolino ad Amy.
L’imbarazzo la colse, e lei sprofondò la faccia rossa nelle braccia, non alzandola per il resto della lezione.  
Finalmente la campanella suonò, e Amy scattò in piedi pronta a scappare. Fu richiamata da Liam.
“Ehm, Amy…mi chiedevo se per caso avevi voglia di…non so…tipo…pranzare insieme?” tentò con lo sguardo supplichevole a implorarla.
Amy era combattuta. La parte cosciente -il cervello- le diceva di non accettare per non destare sospetti e di conseguenza creare nuove possibilità di spettegolare al resto della scuola, però il suo cuore le diceva di accettare. Non erano bastati tre mesi per dimenticarsi del ragazzo dolce di cui si era innamorata due anni prima.
Lui lesse la confusione nel suo sguardo, perché si affrettò ad aggiungere “cioè, se non vuoi è okay, davvero, lo capisco…”
“no, va bene.” Amy sorprese sia che Liam che, soprattutto, se stessa con quella risposta.
L’espressione raggiante di Liam le scaldò il cuore. Aveva un sorriso meraviglioso.
“OK! Allora, a dopo, Amy.”
“a dopo, Liam.”
 
Appena uscita fu placcata da una chioma marrone che la strinse in un abbraccio.
“Amy! Allora sei ancora viva!” esclamò Katherine sciogliendo l’abbraccio.
Amy era felice che l’altra sua migliore amica non si fosse dimenticata di lei nonostante l’avesse ignorata per tutta l’estate.
“Kathy, che bello vederti.” Le rispose sorridendo Amy.
“sai, ho capito che volevi stare da sola, per questo non ti ho cercata più di tanto, non volevo opprimerti.” Spiegò Kathy con un sorriso incerto. Ecco perché Amy apprezzava Kathy: era discreta e intelligente.
“grazie.” Le rispose semplicemente lei.
“Tua sorella ti ha fatta impazzire?” domandò Kathy. Era estremamente intelligente.
“Parecchio. Non faceva che ripetermi quello che ho combinato e quanti giorni mancassero all’inizio di questo incubo.”
Kathy storse il naso “non l’hai strangolata nel sonno?”
Amy ridacchio. “ci ho pensato, te lo giuro. Però in fondo non posso darle torto. Il mio comportamento è stato a dir poco orribile!”
“cavolo, Amy! Avevi 1/ anni e ti sei ubriacata. Non è un crimine!”
Amy sbuffò. “lo sai com’è lei nei confronti di Malik. È praticamente innamorata di lui, anche se non gli rivolge nemmeno la parola. E in effetti ho scelto proprio la persona sbagliata, l’unica con cui non doveva succedere.”
“beh, non si può negare che Zayn sia parecchio bello. E se fossi ubriaca e di conseguenza senza freni inibitori, un pensierino ce lo farei anch’io!”
Le due ragazze ridacchiarono dirigendosi verso l’aula di francese. “E tu con Niall?” le domandò Amy sogghignando davanti all’imbarazzo dell’altra.
“beh, siamo usciti qualche volta quest’estate…” Kathy cercava di restare nel vago.
“qualche volta tipo quanto?” insistette divertita.
 “Amy! Qualche volta tipo…beh, in effetti parecchie volte.”
“E in queste uscite cosa avete fatto di interessante?”
“Abbiamo parlato, scherzato, mi ha portata al parco, al cinema, a mangiare cena, e una volta a casa sua…”
A quelle parola il sorriso di Amy si allargò. “E ti sei divertita in casa Horan?”
Kathy sbuffò. “è inutile che insisti. Non abbiamo fatto sesso.”
“ma vi siete baciati almeno?”
“Si. Hai finito l’interrogatorio su Niall?!” chiese Kathy scocciata, per poi sorridere. “E dimmi, Amy… con Liam?”
Il tono innocente la illuse per un secondo, ma appena vide il sorriso malandrino sul viso di Kathy, capì che l’amica come al solito aveva visto molto più lontano di quanto volesse far credere.
“Lo amo ancora” sussurrò Amy, diventando improvvisamente seria. Kathy la strinse in un abbraccio comprensivo. “Lo so.”




EHILà.
questa è la mia PRIMA fanfiction in assoluto! *si vede*
comunque, grazie a chi leggerà e/o recensirà *occhi da cucciola*
vorrei di nuovo precisare: Amy e Zayn non si metteranno insieme, non è quello l'obbiettivo della storia *non gliene frega niente a nessuno*
per chi vuole contattarmi, su twitter sono @kari podda
e niente, arrivederci. :')
  
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