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Autore: apocalips    24/09/2013    1 recensioni
Tratto dalla storia:
Alzò gli occhi verde smeraldo alle stelle che ora non sembravano più così lontane.
Anche la natura la rispettava ed era terribile ora vedere quel colosso che un tempo era stato la Furia ridotto in quello stato.
Ruggì.La terra tremò di un brivido di paura e di tristezza perchè sapeva che quello sarebbe stato il suo ultimo respiro.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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La tigre annusò l'aria.L'odore del sangue le pervase le narici facendole rizzare il pelo.I piccoli le si schiacciarono contro il ventre a causa del freddo nella grotta.
Ce ne erano quattro:uno marrone con dei bellissimi occhioni gialli,uno bianco come la neve,uno del tipico colore rossiccio,come lei,ed un altro completamente nero come la pece.Quest'ultimo aveva gli occhi di un blu intenso,elettrico,che sprizzava energia.Non stava vicino agli altri e guardava fuori assente muovendo lentamente la coda.
L'odore metallico del sangue persisteva.Sapeva da dove veniva:le stava colando dalle fauci.
La belva capì che era finita.Si alzò,per l'ultima volta.Era alta più di un cavallo e il suo corpo possente incuteva timore persino in quelle  delicate circostanze.Si avviò arrancando alla rupe da dove si vedeva quello che una volta era stato il suo campo di sterminio,il suo regno.
Alzò gli occhi verde smeraldo alle stelle che ora non sembravano più così lontane.
Anche la natura la rispettava ed era terribile ora vedere quel colosso che un tempo era stato la Furia ridotto in quello stato.
Ruggì.La terra tremò di un brivido di paura e di tristezza perchè sapeva che quello sarebbe stato il suo ultimo respiro.
Non cadde a terra,no.Il suo corpo si scompose in mille luci verdi che presero la forma di una tigre e raggiunsero l'universo.
 
Il lupo grigio rizzò le orecchie.Aveva udito il ruggito della Furia e capì che era morta.Finalmente sarebbe venuta la pace.Doveva solo prendere un piccolo e portarlo con sè,addestrandolo ad essere il nuovo Re,la nuova potenza che avrebbe finalmente aggiustato l'Equilibrio Universale.
Raggiunse la grotta.Si sentiva l'odore pungente di sangue.Quattro piccoli giocavano tra di loro apparte uno,il più grosso, che gli ringhiò minaccioso.Lo guardò negli occhi blu.
Il lupo era uno Sciamano.Vedeva il buono nelle persone e in quella creaturina nera ne vedeva tanto.
Guardò gli altri per vedere se le tenebre gli avevano avvelenato il cuore e si spaventò quando capì che sarebbero diventati come la madre:delle spietate macchine da guerra senza cuore.Peccato che ora erano in tre.
Prese per la collottola quello nero e si addentrò nella selva buia.

 
L'uomo era seduto impaziente nella palazzo del Villaggio Albero.Attendeva Tablita con il bottino importante e non potè fare a meno di giocare con la pelliccia marrone che portava sulle spalle.La moglie era seduto accanto a lei,con quei suoi lineamenti andorgini e i capelli neri raccolti in una treccia.Fissava la porta senza distogliere lo sguardo e si alzò quando la lupa entrò con il cucciolo di Furia.
-Bentornata,Tablita.-disse andandole incontro.
Tablita tendette i muscoli che si deformarono .Nonostante ci fosse abituato,l'uomo come sempre rimase incantato dallo spettacolo delle ossa che si muovevano palpabili sotto il pelo.In pochi secondi al posto della lupa vi era una donna minuta  con la chioma bionda affiancata da qualche ciocca d'argento.
-Buonasera Afaki,come vedi sono riuscita a portartene uno.-Disse lei indicando il neoarrivato.
-Bene,raccontami cosa le è successo.-Non c'era bisogno di specificare a chi si riferisse e vide che la sua interlocutrice aveva assunto uno sguardo incredulo.
-Lei è ascesa con gli spiriti,Afaki,io l'ho vista.E' diventata energia pura ed è salita con le stelle.Mi sono diretta nella grotta e ho scelto il suo unico discendente con l'animo buono.Ve ne erano altri tre come aveva detto il Gufo nella profezia:
"Tre soli nel cielo,una luna e un'eclissi.Attenti al giorno e vivete nell'oscurità della notte,perchè i soli si uniranno per sconfiggere la luna che diverrà uno spirito reietto."
La moglie distolse lo sguardo e prese tra le braccia il piccolo che cominciò a mordicchiarle felice la mano e disse:-Dunque lei è la luna.-
Afaki annuì e si rivolse di nuovo a Tablita:-Tu sarai la sua maestra.Sappiamo che la prima volta hai creato un mostro ma noi ci fidiamo di te e se dici che questa volta hai visto del buono nel suo animo allora sono sicuro che sarà la volta buona.La chiameremo Mai .-Poi chiamò alla consorte:-Hehewuti,avvisa il branco e dì loro che una nuova Era è giunta,e che abbiamo con noi la nuova Furia.-


Angolo Autrice
Non odiatemi se per ora non continuo l'altra storia scusatemi ma ieri ho avuto un sogno ed ora sono completamente persa in questa storia che mi ha preso molto di più.
Besos <3
  
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