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Autore: Angy Nyan    24/09/2013    4 recensioni
Tsurugi e Tenma erano in posizione. Wandaba che, come un pistolero del Far (o Wild, come volete) West si preparava a puntare le armi contro i due ragazzi. BANG! Un fulmine colpì il centrocampista e l’ace striker. Entrambi furono avvolti da scariche elettriche… ma qualcosa andò storto.
In un attimo successe l’inevitabile.
Cosa era successo?
*Yeeeee* Nyan è tornata! ♥
La mia nuova storia, come avete ben capito, parla di un certo Mixi Max... Spero vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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Allurr. (??)
Da quando sono su EFP, amo mettere i punti interrogativi a ogni fine frase indecente che scrivo (?)

Quiiiindi. Eccoci qui. A leggere il DECIMO capitolo di Mixi Max.
Cioè. Cavolo. Siamo già al DECIMO capitolo?
Come sono fiera, caspiterina!
(?)
Per dieci, lunghi, capitoli, abbiamo trascorso le nostre giornate con la famigliola Tsurugi…~
E adesso, vi chiedete?
Credo che non sia finita qui!
C’è molto ancora da fare, soprattutto, come ha detto il piccolo Yuuichi, la giovane mamma Tenma ha deciso di uscire con Kyousuke.
E finalmente il loro appuntamento ha inizio!
Buona lettura ;)

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MIXI MAX!
Capitolo 10 – Sorellona! Congratulazioni!

Il giorno tanto atteso era finalmente arrivato.
Per i nostri protagonisti era un evento speciale e da custodire nel proprio cuore…
Il loro primo appuntamento.
Eh, sì. I due innamorati finalmente avrebbero potuto godersi la giornata da soli in santa pace…
… vero?

Quella mattina di domenica, Tenma era alle prese con il trucco.
Non lo aveva mai messo in vita sua, la sua pelle era naturale e… come dire?
Era una ragazza acqua e sapone, insomma.
Peccato che questo suo look abbia convinto tutti del suo essere mascolino.
Quindi, proprio per questo, aveva deciso di rompere gli schemi.
C’era comunque un problema… no, non era Kyouma che, quella domenica, toccava a lui stare con la mamma.
Era una semplice, isterica, impertinente, rumorosa e impossibile Aki-nee che le rompeva i così detti.

Questo vestitino ti sta d’incanto!’, ‘Mettiti qualcosa di più scollato!’,’Voglio farti una foto per mandarla a tua madre!’ e cose del genere.
Immaginate la reazione della piccola centrocampista.
‘Innanzi tutto, questa è una tovaglia, non un vestito. Secondo, non ho niente da far vedere, che me la metto a fare quella… cosa?! E terzo, ostacolerò i tuoi piani nel dire tutto alla mamma!’

Kyouma, nel frattempo, guardava la scena divertito.
Aveva visto una cosa del genere anche a casa sua. Già. Il suo presente…
Gli mancava davvero tanto.
Riusciva ancora a sentire l'odore dei biscotti fatta in casa dalla sua mamma, lo “sbattimento” di panni e l'odore di detersivo di questi, la voce della donna che chiamava i suoi piccoli a fare colazione.
Questi piccoli gesti quotidiani erano molto importanti per il brunetto. Era felice di vedere sua madre in movimento e sempre con il sorriso sulle labbra, soprattutto dopo aver scoperto che aveva abbandonato il calcio a causa della loro nascita.

Era uno dei tanti motivi per cui si comportava in modo distaccato nei suoi confronti.

Il senso di colpa lo attanagliava, lo faceva pensare troppo, lo distraeva dai suoi allenamenti. Voleva bene a sua madre, la amava più di chiunque altra persona. Ma dopo aver capito di essere una delle cause della sua infelicità, Kyouma cercava di essere il più distante possibile da lei, così non avrebbe sofferto più e avrebbe ricominciato a sorridere.

La ragazza aveva finalmente terminato i preparativi, ringraziando il signore per averla aiutata a staccarsi da dosso la zia troppo impertinente e fastidiosa. Indossava una salopette di jeans, con sotto una gonnellina ricamata. Sopra la salopette aveva una camicia bianca a maniche corte e, per dare un tocco ANCORA più femminile [cit. Aki], indossava un fiocco rosso sul petto. Per quanto riguardava le calzature, indossava dei gambaletti alti e candidi, scarpe molto semplici e tacco basso.
Non aveva apportato modifiche all'acconciatura, ma Kyousuke ne sarebbe rimasto ugualmente felice.
Kyouma si complimentò per la carineria della giovane madre. < Stai benissimo, mamma. Farai sicuramente colpo su papà. >
< Davvero...? Grazie, tesoro! > come ringraziamento, gli scoccò un bacio sulla guancia che fece arrossire il piccolo Tsurugi.
< Mamma! > < Sei così tsun-tsun! > < … che vuol dire? > < … che sei come papà! >

 

A casa Tsurugi...

< Dai, mettiti questo, tesoro! > e se al Kogarashi Manor c'era Aki, per Tsurugi la madre era ugual cosa.
La signora Tsurugi era semplicemente isterica, impertinente, rumorosa e impossibile. Proprio come la ex manager della Inazuma Japan.
Kyousuke proprio non ce la faceva. Il solo fatto di ritrovarsi la madre a gironzolare per la sua stanza a cercare vestiti lo metteva a disagio. Non era l'unica, no.
Il suo dolce bambino lo stava assillando da più di mezz'ora. Non voleva dirlo, ma preferiva avere Kyouma, in quel momento.
Era assolutamente più razionale, lo accontentava anche per le più piccole cose e spesso, o meglio dire sempre, gli dava dei consigli giusti e utili.
Invece con Yuu-kun era diverso.
Il solo fatto di vedere il cassetto aperto, lo spingeva a tirarne fuori i panni e spargerli per tutta la stanza, creando un ordine sparso, probabilissimo se si trattava del figlio di una certa Matsukaze...
La mamma Nanako (così la chiameremo, anche se è un nome completamente inventato dalla sottoscritta autrice) per fortuna non era esagerata come il nipotino, infatti si limitava solamente a dare consigli... anche se inutili.
Perché alla fin fine... Tsurugi Kyousuke era il RE della moda.
Infatti l'intero vestiario, che in quel momento indossava, era stato deciso in meno di quindici minuti da lui stesso.

Aveva una felpa grigia, una usuale maglia rossa subito sotto questa, il pantalone-jeans nero e degli stivaletti di pelle molto alla moda.
Doveva ringraziare in parte il suo acerrimo rivale Hakuryuu per il bel completo che aveva acquistato.

 

Era arrivato il momento di uscire per incontrarsi, Tenma però uscì 5 minuti prima del blu.
Ma non era colpa di Tsurugi, no. Volete sapere cosa è successo? Prego.
La signorina Nanako era più nervosa dello stesso Kyousuke.
< Kyousuke! E se qualcosa andasse storto? E' vero che niente cambierà, tanto vi sposerete lo stesso e avrete dei figli--- >
< … ecco perchè ti chiamano 'Nanacchan lingua lunga'. Mamma, non sono più un bambino, so come funziona il primo appuntamento. >
< La nonnina ha ragione! > si sentì un sussulto della nonnina < Non è meglio se qualcuno te lo spiega, prima? > il volto stressato del piccolo influenzò l'umore dell'Ace Striker della Raimon.
'Cappero, è vero.'

Quindi, Tsurugi Kyousuke era arrivato con un leggerissimo ritardo.
Che saranno mai 20 minuti?
Proprio quando la piccola Tenma aveva perso le speranze, il suo spasimante era arrivato appena in tempo.
< Scusa, Tenma! Ho avuto un contrattem--... po. > La breve pausa stava a significare che era seriamente colpito dall'abbigliamento della ragazza, che trovava molto carina. Il sorriso dolce e imbarazzato, poi, dava un tocco più femminile alla centrocampista.
< C-ciao! Non preoccuparti, non sono qui da molto... > giusto un'ora e quindici minuti, nulla di che.
< Ti chiedo... scusa lo stesso. … Andiamo? > ruppe il ghiaccio andando subito al dunque perchè, ovviamente, si erano organizzati per andare insieme ad un Luna Park. Così, camminarono uno affianco all'altro per tutto il tragitto.

Nel frattempo, 4 strane figure si stavano nascondendo dietro un cespuglio ed altre 2 in un altro.
I due gruppetti non si erano accorti dell'esistenza dell'altro, perché troppo impegnati ad assistere ad un evento singolare.
Il primo, per essere sicuro che niente andasse storto, mentre l'altro, bhè...
Sono due personaggi che non abbiamo ancora incontrato ma che riveleremo non molto tardi.

 

 

-Al Luna Park-
< Vuoi un gelato? Offro io. > < Grazie mille! >
Non erano nemmeno entrati che già avevano voglia di mangiare.
Qualche minuto dopo aver consumato il dolce, passeggiarono per le stradette della gigantesca struttura all'aria aperta. Non c'erano molte persone, il che avvantaggiava i due timidi sposini, che si trovavano in una situazione imbarazzante.
Non solo perché era la prima volta che si trovavano da soli, ma anche per i leggeri contatti fisici involontari.
La giornata passò tranquillamente, inutile dire che i due giocatori si sentivano dei bambini ad entrare nelle giostre, ottenendo delle occhiatacce strane da parte dei genitori dei piccoli.
Nel frattempo, il primo gruppetto di spie stava osservando attentamente i movimenti dei due innamorati, ogni tanto contribuendo all'enorme imbarazzo che si andava a creare in ogni santissimo sbaglio commesso da entrambi.
Nel secondo team, invece, i membri stavano litigando fra di loro perché l'appuntamento non stava andando secondo i loro piani.

La sorellona avrebbe dovuto sorridere in quel momento, invece era praticamente il contrario.

Kyousuke si era accorto della tensione che si era creata fra i due, notando anche il sorriso forzato di Tenma.
Aveva capito che non si stava divertendo per niente.
L'aveva invitata lei all'appuntamento, come faceva a non farla divertire?
Doveva aggiustare le cose.

< Andiamo alla ruota panoramica. >


 


 


 

< Che bello! Da qui si vede l'intera Inazuma-chou! > esclamò entusiasta la ragazza, affacciandosi dalla finestrella della cabina.
La vista era bellissima: il tramonto, poi, con i suoi colori caldi, dava un tocco più romantico e magico al momento.
Tsurugi la stava ad osservare con le mani - come al solito - in tasca.
Stava sorridendo.
Tirò un sospiro di sollievo: finalmente si stava divertendo. Era l'unica cosa che sperava con tutto il cuore che succedesse nella giornata.
Il solo fatto di vedere le sue labbra curvarsi in un sorriso dolce, come tutti i suoi sorrisi del resto, gli faceva battere il cuore all'impazzata, le mani cominciavano a sudare nelle tasche e sentiva gli occhi lucidi.
Sapeva cosa fossero questi sentimenti e purtroppo ebbe l'occasione per parlarne con sua madre... e Yuuichi.
Stranamente, il fratellone sembrava già sapere cosa sentisse realmente Kyousuke nei confronti della compagna, infatti non fece parlare un attimo il povero fratellino che Yuuichi aveva già detto tutto alla madre.

'Il nostro Kyousuke sta crescendo e adesso si è innamorato!'
Forse è indispensabile dire che, quando Yuuichi conobbe il suo nipotino omonimo, saltò dalla gioia... sì. Con le gambe.
Cosa che fece prendere un infarto il povero numero dieci della Raimon.

< Ehi, Tsurugi... riguardo i bambini. > ecco. Se lo aspettava dalla mamma.
< So che non è il momento per parlarne... ma io ho paura che un giorno se ne andranno davvero da noi... infondo è la cosa giusta ma... mi ci sono affezionata troppo. > < Anche io... sono i nostri figli dopotutto. > a questa affermazione, Tenma non poté che arrossire. Si girò lentamente a guardare negli occhi il compagno dai capelli blu notte che, nel buio della cabina, sembravano ancora più scuri e gli occhi erano lucidi.
< … Kyousuke. >
Cavolo. Questo non se lo aspettava.
Proprio ora doveva chiamarlo per nome?
< … in futuro avremo dei bambini. Questo vuol dire... che tu ti innamorerai di me... un giorno... vero? >
< Tenma... io lo sono già. >
Seguì un silenzio durato quasi 5 minuti, in cui i due ragazzi si guardarono intensamente, negli occhi lucidi, sperando che qualche manna dal cielo li aiutasse a smuoversi... perchè erano praticamente fermi come statue.
< … posso baciarti? >
La mamma Nanako glielo aveva detto e ripetuto che, prima di fare qualcosa, doveva chiedere alla diretta interessata.
Alle parole del blu, Tenma spalancò gli occhi, le guance si imporporarono ancora di più e cominciò a torturarsi la gonnellina.
< Ok... >
Tsurugi si avvicinò alla ragazza, la mano sinistra sul fianco di lei e l'altra nella tasca della felpa.
Tenma strinse gli occhi, le dita cercarono appiglio sulla felpa grigia del ragazzo, aspettando che le loro labbra si incontrassero.
Quando si baciarono, il mondo esterno sembrava rimasto in silenzio, dedicando quel momento dolcissimo ai due... che davvero se lo meritavano. Era semplice, ma l'unione delle loro labbra era magico, un qualcosa che non si poteva descrivere a parole, ma i due innamorati sapevano benissimo che sensazione si provasse.
Quando si staccarono, anche se di malavoglia, non si guardarono negli occhi, ma Tsurugi appoggiò le sue labbra sulla fronte della ragazza, quest'ultima voleva sprofondare il volto nella maglia profumata dell'altro.

Quando finalmente il giro terminò, i due uscirono dalla cabina mano nella mano.
I due gruppetti di spioni erano così contenti, che entrambi uscirono dai loro nascondigli.


 


 

Tsurugi e Tenma si avviarono verso casa. Quando erano arrivati a destinazione, i due vollero scambiarsi un ultimo bacio...
… cosa che non accadde.
< SORELLONA! Congratulazioni! > spuntò d'improvviso una zazzera bruna, entrambi infatti annullarono il loro contatto fisico.
< … TE---! > a quanto pare, Tenma riconobbe la ragazzina di fronte a loro.
< Tenko! Non dovevi farti scoprire così! Doveva essere una sorpresa!! > un ragazzo più alto e dai capelli biondo-banana comparve insieme al secondo gruppo di spioni. Chi era lui e chi erano gli altri?
< Tenma... perchè ti assomigliano così tanto? … MAMMA--PAPA'---KYOUMA---YUUICHI---- > quasi non svenne, il povero Kyousuke, accortosi della presenza dei prima-citati.


 


 

Quando tutto tornò alla normalità – calmato l'uragano bruno – finalmente i Matsukaze potevano presentarsi...
Iniziò la casinista: < Io sono Tenko! Sono la sorella minore di Tenma oneechan! Mentre lui è Kouki, nostro fratello maggiore! * sussurro * Ah, sì! Lui è tinto! > < Ma che ci fate qui? Come siete arrivati... aspetta. > Tenma ebbe un'illuminazione.
< Sì, hai capito bene! La mamma e il papà sono ad Inazuma-chou! >
< E' la fine del mondo. > rispose subito la centrocampista.
< Perchè? So che non vi vedete da molto. > chiese Kyousuke, oramai curioso di sapere.
< Non è che non voglio vederli... il fatto è che... >

< Paparino ti ucciderebbe se scoprisse che tu sei il fidanzato di oneechan. > affermò freddo il fratello biondo -tinto-.
A tali parole, Kyousuke sentì un brivido per tutta la schiena.
… perchè la vita doveva essere complicata?

Prima o poi, avrebbe dovuto superare l'ostacolo di 'paparino geloso'.
… ma già sospettava un suo fallimento.
Per fortuna che c'era lei, carissima Tenma!

Dopo questo incontro, tutti si avviarono al Kogarashi Manor...
...sarebbe stata una lu~nga giornata.


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Angolino di un gattino che è in ritardo bigbangniano (?)
Allura.
Spero solamente che questo chappy vi piaccia. Devo scappare, ho un sacco di cosa da fare °^° EDIT: ho modificato il capitolo, correggendo gli errori e aggiungendo qualche particolare!

Ci vediamo alla prossima, cari paxerelli♥
Nyaaaaaan~

   
 
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