Chapter
1
L'hai
capito fin dalla prima volta che l'hai vista alla locanda due
settimane prima che lei, sarebbe stata la donna perfetta John, quella
giusta
per te, quella che in futuro sarebbe potuta diventare tua moglie, l'hai
capito
nell'esatto momento in cui i suoi occhi azzurri come il cielo e
profondi come
il mare hanno incrociato i tuoi, timidi e scuri brillanti alla luce del
sole di
un color miele come le foglie autunnali. I suoi modi, i suoi gesti, i
capelli
lunghi mossi e biondi e quel sorriso, Mary è decisamente
stata la prima e
l'unica donna capace di farti battere il cuore, quel tuo cuore che
l'amore o
l'affetto non ha mai conosciuto, perché tu John anche se sei
solo un ragazzo
hai già sofferto tanto e non hai mai avuto una vera
famiglia, tua madre ti ha
abbandonato e tuo padre, speri e desideri sia morto o che non si faccia
più
vivo. Ed hai paura, temi che a Mary non piacerai, che presentarti a lei
sia una
cattiva idea, sei solo un meccanico cosa potresti offrile dopo tutto?
ed allora
ogni giorno quando vai a far colazione alla locanda la osservi da
lontano quando
è lei che serve ai tavoli e si avvicina a te e con
gentilezza e ti porta ciò
che hai ordinato e ti sorride è come se il mondo sparisse.
Ed hai paura di non
essere abbastanza per questo non ti sei presentato, perché
tu sei solo un
meccanico e non possiedi nulla se non un monolocale e la tua fidata
Chevy
Impala del 67, l'hai comprata ad un’ asta, una vera occasione
e per averla hai
dovuto faticare parecchio e passare tanto di quel tempo sotto le auto
degli
altri, dei ricchi, per i quali tutto è dovuto, da aver perso
il conto delle
ore, ricoperto di grasso ed olio, stanco, ma non hai mai perso il
sorriso, la
forza e la speranza, la voglia di lottare, non ti sei arreso e sei
riuscito a
concederti questo piccolo regalo. Ti impegni giorno dopo giorno per
migliorare
te stesso e la tua vita in attesa di quella svolta che possa regalarti
la
normalità e la vita che hai sempre sognato fin da piccolo. E
vuoi farcela con
le tue forze dimostrando a tutti cosa è in grado di fare
John Winchester. Ed
intanto guardi da lontano quello che senti sia l'amore della tua vita
che
sparecchia alcuni tavoli che lotta con la stessa energia con la quale
ogni
giorno combatti anche tu in attesa del lieto fine. Vorresti che fosse
lei il
tuo lieto fine ma no, sai che è pressoché
impossibile che lei possa anche solo
accorgersi di te, una donna così perché dovrebbe
guardarti d'altronde? sarai
bravo a lottare contro le avversità della vita ma in amore
non vuoi rischiare
di essere ferito, respinto, hai troppa paura e forse è a
causa di ciò che hai
passato e della tua infanzia infelice. Ti accontenti di guardarla da
lontano
Mary, il tuo sogno, desiderando con ogni fibra del tuo cuore e
dell'anima che
la tua vita magicamente un giorno sia degna di essere definita tale e
di poter
finalmente a testa alta presentarti a lei, sperando forse un
po’ egoisticamente
che lei sia ancora disponibile, che nessun uomo te la strappi via.
Anche oggi
hai preso la stessa colazione di sempre, bacon e uova ed un bicchiere
di
aranciata, piove a dirotto e non hai neanche un ombrello con te ed
esasperato
sospiri, oggi non lavori fortunatamente hai bisogno di una tregua di
tanto in
tanto. Ci sono solo altri due clienti alla locanda ed oggi al banco
è rimasta
solo Mary, la sua collega dopo averti servito a causa di una telefonata
urgente
ricevuta l’attimo seguente ha lasciato tutto nelle mani di
lei ed è andata via
trafelata prendendo al volo il suo ombrello e la giacca. Guardi Mary
sistemare
il banco e ripulire con cura le stoviglie e potresti fissarla per ore
ed ore
senza stancarti mai. Bevi la tua aranciata un po’ alla volta
e d'un tratto ti
perdi a guardare la fuori dove quel temporale sembra abbia voglia di
continuare
a fare i capricci, piove sempre più forte e le nuvole sono
incorniciate e
squarciate dalla luminosità dei fulmini e si sente adesso
anche il fragore dei
tuoni. Esce un altro cliente, un anziano con il suo ombrello e ti senti
un po’
stupido John perché sei l'unico che non ce l'ha, anzi che
per la precisione
l'ha dimenticato a casa nonostante le previsioni dicessero che avrebbe
piovuto,
l'hai dimenticato perché non volevi tardare alla locanda e
sei uscito di corsa
ed adesso che lo noti hai indossato le prime cose che hai trovato e
l'accostamento
dei colori è pessimo, saresti impresentabile anche se
trovassi il coraggio di
rivolgerle la parola e speri che Mary non l'abbia notato. Riporti lo
sguardo su
di lei che serve l'unico cliente rimasto oltre te, per un attimo il suo
sguardo
si posa su di te e tu rosso come un pomodoro, come un ragazzino alla
sua prima
cotta, abbassi il tuo e fissi il piatto, cominci a mangiare le tue uova
ed il
tuo bacon, e sono buonissimi, i migliori della città e ti
chiedi se li abbia
cucinati lei, e lo speri fino in fondo, sarebbe bello, piacevole. Pensi
mentre
mangi, ed il tuo cuore batte più forte, sempre di
più perché i tuoi pensieri
solo rivolti a lei, a Mary ed ogni tanto alzi ancora lo sguardo, non
puoi farne
a meno è più forte di te, se quell'ultimo cliente
andasse via, sareste soli, tu
e lei, ed il solo pensarci ti fa agitare ed il cuore batte ancora
così forte e
temi quasi che lei possa sentirlo da dietro il bancone. Ti sei
distratto un
attimo, un secondo ancora a guardare il temporale che sta decisamente
facendo
un bagno nel vero senso della parola alla tua Impala e la ritrovi alle
tue
spalle Mary anche lei intenta a fissare il cielo cupo e la pioggia
battente. Ed
ecco, è successo i vostri sguardi si incrociano ancora
finalmente, non si
staccano, i tuoi occhi sono fissi nei suoi ed il cuore perde un
battito, lei ti
sorride ed in quell'istante tutto svanisce, per te li dentro
c'è solo lei, solo
voi.
"Io
sono Mary Campbell e tu come ti chiami?"
ti chiese con quel sorriso così bello che la
contraddistingueva.
"Io…
io… sono John, John Winchester" balbettasti imbarazzato e
colto alla sprovvista ma talmente felice da contenerti a stento.
"Posso
sedermi con te adesso che sono in pausa?" continuò lei
sorridendoti ancora.
"Certo
per me è un piacere Mary" ti alzi di scatto ancora
incredulo alla sua richiesta le sposti la sedia e come un gentiluomo la
fai
accomodare.
"Grazie
sei molto gentile John" e sorride ancora e senti il
tuo cuore battere ogni istante sempre più forte.
"Prego figurati Mary...
nessun problema" e cerchi di scioglierti un po’ ma sembri un
soldatino
tanto sei teso.
"Ho
notato che vieni qui spesso sei un cliente abituale eh?"
Diventi
rosso, così rosso che temi che lei lo noti e continua ad
ammaliarti con il suo splendido e genuino sorriso e ti vergogni, hai
paura di
fare una figuraccia, stai realizzando il tuo sogno, parlare con lei, e
sei
conciato malissimo, avresti tanto voluto avere addosso i tuoi vestiti
migliori,
se solo avessi saputo che avreste finalmente parlato saresti stato
disposto a
spendere tutti i tuoi risparmi pur di apparire più attraente
e decente ai suoi
occhi.
"Ehm...
si amo la vostra cucina e mi piace molto il locale
è...accogliente" biascichi ridendo teso, come dirle
d'altronde che ancor
prima che per la bontà dei piatti preparati vai sempre li
solo per lei?
"Grazie
sei davvero molto simpatico oltre ad essere un vero
cavaliere ovviamente" ti dice poggiando una mano sul suo viso e
guardandoti negli occhi e ti senti perso intanto tu nei suoi.
"Sei
tu che sei gentile grazie per la compagnia Mary" porti la
mano tra i capelli ed abbassi lo sguardo imbarazzato, sei felice come
non mai,
è il giorno più bello della tua vita, non riesci
ancora a credere che lei ti
stia rivolgendo la parola, che abbia voluto sedersi con te al tuo
tavolo e
conoscerti.
"E'
un vero piacere John, ehi ma è tua l'Impala la fuori?
è bellissima"
"Oh
grazie si è mia, ti intendi di auto?" dici sorridendo
contento dei suoi complimenti è il tuo giorno fortunato ne
sei sicuro, Mary è
davvero fantastica come pensavi.
"Si
a dire il vero per via di mio padre, tu?"
"Abbastanza...
lavoro come meccanico da signor Vuzzon"
"Sono
sicura che sei un bravissimo meccanico"
"Grazie
sei gentile faccio del mio meglio per vivere"
"E
della tua colazione che mi dici? è buon anche oggi John?"
"Buonissima
come sempre Mary al cuoco vanno i miei complimenti"
dici timidamente.
"Grazie
l'ho...preparata io"
Sgrani
gli occhi e riesci a guardarla in viso ed abbozzi un sorriso
quasi senza accorgertene, stai mangiando un piatto preparato dalla
donna della
quale sei innamorato, l'hai sperato ed anche questo piccolo ed
all'apparenza
frivolo desiderio si è realizzato.
"Sei
una bravissima cuoca è tutto squisito"
Ed
adesso hai la sensazione che Mary sia arrossita e tu sei sicuro
invece in cuor tuo di non aver mai perso il tuo di rossore provocato
dall'imbarazzo e dalla gioia. Vorresti che questo attimo, durasse in
eterno
quando d'un tratto l'ultimo cliente si alza ha finito e fa cenno a Mary
di
avvicinarsi per saldare il suo conto.
"Scusami
John..." ti sussurra e si dirige verso l'uomo.
"Vai
tranquilla Mary" dici cercando di ricomporti.
La
senti salutare gentile il cliente e chiudere la porta alle spalle
dell'uomo che veloce tirando il cappuccio della giacca sulla testa,
raggiunge
la sua auto, ed adesso è successo siete soli, tu e lei. Hai
finito di mangiare
intanto e ti alzi portando i piatti al bancone mentre lei sbircia fuori
rendendosi conto che non smetterà di piovere tanto presto.
"Ci
penso io John non disturbarti sono qui per questo" ti dice
avvicinandosi a te tentando di riprendere il piatto ed il bicchiere
ormai vuoti
dalle tue mani.
"No
tranquilla faccio io davvero" le dici gentile pensando che
lei non merita quella vita, di far questo faticoso lavoro.
"Grazie...
io dovrei chiudere il locale per oggi... ma credo che mi
toccherà aspettare che smetta di piovere non so come tornare
a casa sono a
piedi sono venuta a lavoro in taxi, ho solo l'ombrello con me" dice
ridendo appoggiandosi accanto a te.
"Ed
io sono senza ombrello ma ho l'auto... se vuoi...posso
accompagnarti a casa, darti un...passaggio" dici di getto senza
accorgertene ed hai paura di averla spaventata di aver rovinato la
giornata
perfetta e quasi chiudi gli occhi temendo un suo rifiuto. Ed invece lei
ti
poggia delicatamente una mano sul braccio e si avvicina così
tanto a te che
senti il suo respiro infrangersi sul tuo viso.
"Mi
faresti un gran favore e mi farebbe davvero piacere John"
Sei
ancora incredulo e talmente felice che abbia accettato che ti sembra
sia tutto frutto della tua fantasia, frutto di un sogno, e se
è un sogno non
vuoi più svegliarti perché ti basta essere con
lei per essere felice e tutto il
resto è privo di importanza. Racimola le sue cose, prende la
sua giacca e
l'ombrello, e tu con un nuovo gesto degno del più educato
gentiluomo della
città le apri la porta mentre lei apre l'ombrello per
ripararvi entrambi, si
appoggia al tuo braccio e vorresti che quel tocco fosse eterno,
arrossisci
ancora ed i vostri occhi si incontrano e sorridete l'uno all'altro
è come se
non servissero le parole, e forse non servono ti basta guardarla per
capire
quanto lei sia speciale. Mary chiude a chiave il locale ed insieme
attraversate
di corsa la strada sotto quella pioggia battente che non è
più fastidiosa
anzi sei quasi
felice che piova perché
grazie a lei Mary è avvinghiata al tuo braccio e stai per
portarla a casa sua
sulla tua auto, entrambi salite e vi scrutate ancora negli occhi come
volendo
leggere nell'anima l'uno dell'altro.
"Grazie
mille John"
"Prego
mi fa piacere aiutarti Mary" dici con gli occhi che
brillano.
"Casa
mia è a due isolati da qui"
"Perfetto
non c'è nessun problema tranquilla"
"Devi
essere un angelo" dice lei di getto spostando una ciocca
di capelli dal viso.
"Mi
sa che tra i due l'angelo sei tu" le rispondi con il tuo
sorriso più bello, emozionato.
E
speri di incontrate traffico per strada così potrai godere
della
compagnia di Mary ancora per un po, sognando
e sperando un giorno di essere l'uomo fortunato che
potrà goderne in
eterno. Intanto sai accontentarti, sei felice di averla conosciuta di
poterla
accompagnare a casa sulla tua Impala. Chiacchierate ed il tempo passa
così
veloce tra un battuta un sorriso e l'altro e siete già
arrivati.
"Ecco
puoi accostare io vivo qui" ti dice d'un tratto, e ti
sembra di leggere una nota di dispiacere quasi nella sua voce, ma forse
è solo
la tua immaginazione dopo tutto come puoi essere razionale al momento?
hai
conosciuto al donna della quale sei fermamente convinto di essere
innamorato, perché
lo senti nel profondo del tuo cuore che è così,
sarà sicuramente stata una tua
impressione, sarà stanca a causa del lavoro. Ti accosti nel
vialetto di casa
sua e le porgi l'ombrello, il suo ombrello giallo in tinta con la sua
divisa da
cameriera che le dona come mai a nessun'altra potrebbe mai donare.
"Prendi
non dimenticarlo non voglio che ti bagni" e le sorridi
gentile, ancora teso ma più rilassato rispetto all'inizio.
"Grazie,
allora... ci rivediamo domani alla locanda?" ti dice
e tu rimani stupido a fissarla mentre lei aprendo lo sportello ti
rivolge un
nuovo sorriso, ogni volta sempre più bello.
"Prego
figurati io... sono felice di averti aiutata...certo! verrò
volentieri anche domani Mary"
"A
domani allora John"
"A
domani Mary" le rispondi allegro ed esce trafelata
dall'auto raggiungendo il porticato sotto il suo buffo ombrello e ti
saluta
agitando la mano nella tua direzione e tu ricambi lei entra e tu
rimetti in
moto l'auto, sospiri felice come non mai sorridendo come mai avevi
fatto prima
d'ora, sei felice oggi.