Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: f9v5    25/09/2013    5 recensioni
In quella che sembrava essere una giornata come le altre è accaduto qualcosa di terribile: il Master Emerald è stato trafugato da Angel Island.
Riusciranno il grande detective Sonic Holmes e il suo assistente Knuckles Watson a risolvere il mistero e a scoprire l'identità del misterioso furfante?
Ps: nel primo capitolo non sembrerà così, ma dal secondo in poi la storia si impunterà sul comico/demenziale; sarebbe il mio primo tentativo di scriverne una (non so perchè, ma sentivo il bisogno di provarci), quindi se dovesse far schifo è per questo.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Knuckles the Echidna, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Ordinary days in Mobius.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Amy prese un batuffolo di cotone e lo bagnò con l’alcol denaturato, poi lo avvicinò alla guancia di Sonic.
-NO, NO BASTA, BASTA TI PREGO AMY, E’ TROPPO DOLOROSO, PONI FINE ALLE MIE AGONIE, UCCIDIMI E FACCIAMOLA FINITA!- urlò il riccio disperato.
-Sonic… non ti ho neanche sfiorato.- disse lei, fissandolo annoiata.
Quando la quindicenne aveva visto il proprio fidanzato tornare a casa in compagnia di Knuckles, entrambi ricoperti di lividi e ferite, era subito scattata come un razzo addosso al suo amato per dargli uno dei suoi abbracci amorosi con la speranza di farlo stare meglio. (chissà perché Sonic era diventato viola mentre lo stringeva forte forte?)
In seguito li aveva fatti entrare dentro, portando garza e cerotti, più una borsa col ghiaccio per il mal di testa di Knuckles.
Quest’ultimo stava appunto tenendo ferma la borsa sulla testa, inviando insulti sottovoce al ladro perché lo aveva derubato, a Sonic perchè l’aveva trascinato in un casino da cui ormai non poteva tirarsi fuori, a Shadow perchè l’aveva ridotto in quello stato e a Rouge perché sì.
-Dopo quello che è successo oggi, non entrerò mai più in una palestra, specie quelle frequentate dai ricci.- borbottò sommessamente, mordendosi il labbro inferiore quando ebbe una forte fitta alla testa.
-Te lo ribadisco, Watson: bisogna sempre seguire la morale, o si finisce così.- lo punzecchiò Sonic.
A quella rivelazione Amy fece un verso di sorpresa coprendosi la bocca con una mano.
-Knuckles, come hai potuto fare una cosa del genere? Dovrei meravigliarmi, ma visto che parliamo di te.- lo rimproverò la ragazza mettendo le mani sui fianchi per sembrare ancor più autoritaria.
Knuckles, dal canto suo, si trattenne dal non mandarli a quel paese in maniera volgare.
-Andate a quel paese!- ehy, ho detto che non l’ha fatto in maniera volgare, non che non l’ha fatto.
Una volta che i due si sentirono meglio cominciarono ad organizzare le mosse successive.
-Allora, abbiamo avuto modo di appurare un paio di cose in questa giornata: n 1) Tails nasconde del materiale di contrabbando in casa sua… tutto normale; n 2) io sono un gran figo! (applauso da parte di Amy, fischio di protesta da parte di Knuckles); n 3) Rouge è innocente… wow, per una volta, allora i miracoli esistono; n 4) io sono un gran figo! (Knuckles: BUUUUUU!); n 5) Shadow non lavora di nuovo per Eggman… forse in questo periodo è a posto con la testa; n 6) io sono un gran figo! (Knuckles lasciò perdere).- spiegò il riccio blu, di nuovo col suo mantello, il cappello in testa e la pipa finta in bocca.
-Notizie interessanti, specie la due, la quattro e la sei. E poi, Sonic, stai davvero bene vestito così, mi ecciti quasi come quando ti spio mentre fai la doccia.- dichiarò estasiata Amy, Sonic sudò freddo, appuntandosi un’altra scoperta giornaliera, seppur terrificante.
Da quel giorno avrebbe chiuso a chiave la porta del bagno prima di lavarsi. (ammesso che possa servire a qualcosa quando la tua ragazza è una maniaca di martelli giganti spaccacranio)
Knuckles provò pietà per entrambi: per Amy, perché secondo lui ritrovarsi invischiati in una relazione con Sonic era da masochisti, per Sonic… ma c’è anche bisogno di ulteriori spiegazioni?!
-Ma finiamola con le scemenze, per quanto la descrizione di Sonic che si “prende cura” di se stesso possa essere “interessante”, abbiamo altro su cui focalizzare (che vorrà dire poi focalizzare?) la nostra attenzione. Sonic, abbiamo altri sospettati?- l’echidna mise fine ai discorsi futili.
Questi sorrise con aria truffaldina.
-Non lo immagini?-
Dopo aver salutato Amy e averle promesso di portarla a cena in un ristorante dove si mangiava gratis (potete immaginare perché), Sonic afferrò Knuckles e se lo trascinò di corsa verso il prossimo obbiettivo.
 
 
-La Techno Base?! Persino io posso dedurre che il sospettato successivo della tua lista è Eggman.- annunciò l’echidna una volta che i due giunsero davanti all’enorme costruzione metallica in cui l’acerrimo nemico di Sonic soggiornava in pianta stabile.
-Esatto amico. E’ un clichè trito e ritrito “Il colpevole è la persona più ovvia!”, per questo nessuno lo segue mai; mai ormai non seguire quel clichè è diventato un clichè a sua volta, quindi sarò innovativo, non seguendo il clichè che dice di ignorare quell’altro clichè.- spiegò Sonic, dandosi arie da grande uomo.
-Eh?-
-Mi fa piacere vedere che hai capito amico, entriamo.- decretò infine il “prode” detective.
Ma l’entrata era chiusa, l’enorme portone metallico sembrava sigillato.
-Knuckles, vuoi “bussare” tu?- concesse il riccio educatamente.
Questi ghignò sgranchendosi le nocche; un bel pugno risolve sempre i problemi, in questo caso, abbatte sempre i portoni chiusi.
Una volta dentro partì un fortissimo allarme ed una voce metallica occupò il loro udito.
-Siete entrati nella base del geniale, magnifico, grandioso e bellissimo dottor Eggman senza permesso. Identificatevi, o nell’arco di cinque secondi questa stanza si riempirà di robot ansiosi di farvi la pelle.- fece la voce metallica.
Sonic mostrò la massima noncuranza.
-Tsk, anche modestissimo direi (da che pulpito viene la predica). Rispondiamogli, tanto per pietà: sono il grande, il geniale, il fighissimo detective Sonic Holmes. E quello accanto a me… è solo Knuckles Watson, puoi anche ignorarlo se vuoi, tanto il protagonista sono io.- concluse alzando le spalle con nonchalance.
La voce metallica riprese a parlare.
-Grazie per esservi identificati… ora la stanza si riempirà di robot ansiosi di farvi la pelle.- annunciò allegramente.
Il portone dietro i due si richiuse all’istante.
-Ma non l’avevo buttato giù?!- domandò Knuckles.
-I misteri della vita, Watson.- spiegò semplicemente l’altro.
In breve tempo la stanza venne inondata da robot armati fino ai denti: chi con mazze ferrate, chi con pistole a raggi laser, chi con asciugamani bagnati (che arma crudele O_O), chi con motoseghe, chi con fruste sadomaso (ma che ca***…?)ecc.
Sonic, incredibile a dirsi, era nervoso: avevano gli asciugamani bagnati!
Knuckles, dal canto suo, strinse i denti, si prospettava uno scontro difficile.
Quello che doveva essere il capo dei robot si fece avanti -Non riuscirete a superarci tutti... sperare di farcela è follia!-
Nel cervello di Knuckles scattò un segnale.
-Follia?!... QUESTA… E’… SPARTAAAAAAAAAAA!-
Nuova morale: non pronunciate mai -E’ una follia!- di fronte a Knuckles.
 
 
Qualche minuto dopo il prode detective e la sua costretta spalla stavano camminando per un corridoio buio, illuminato lievemente.
-Ehy, Watson, non immaginavo ti infuriassi tanto per una frasuccia. Certo, non sei mai stato un campione di pazienza, ma addirittura questo.- disse beffardamente il riccio blu.
Il compagno di avventura (o sventura, dipende dalla prospettiva) infatti, sentendo come un gong suonargli in testa, si era montato più incazzato di una iena in astinenza sessuale e aveva ridotto i robot ad ammassi di ferri vecchi, ma talmente vecchi, che persino in una discarica si sarebbero sentiti fuori posto.
-Taci, maledetto codardo, tu sei rimasto fermo a guardare senza fare nulla, ho dovuto sbrigarmela tutto da solo.- lo ribeccò acidamente.
Sonic si sentì fintamente offeso nell’orgoglio -Io non avrei fatto niente?! Ma scherzi, hai idea di quanto foto ho scattato di te mentre eri in berserk?! Aspetta che le posti sul mio profilo.- annunciò, ridendosela sotto i baffi.
-E, tanto per chiarire, non sono un codardo.-
Una delle luci esplose di colpo, fulminata.
-AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH!- Sonic lanciò un urlo da femminuccia (Knuckles: Ora siamo pari!) e si appiattì contro il muro, raggomitolato su se stesso.
-Ehy, Sonic, tranquillo, è solo saltata una lampadina, forse era tarocca; dannati vucumprà.-
-No, Watson, lasciami perdere, ti sarei solo d’intralcio; prosegui senza di me, abbandonami al mio destino. Lasciami solo delle munizioni, un po’ d’acqua… qualche patatina se c’è.- biascicò un tremante riccio blu.
-Sonic, o detective Holmes, come cavolo preferisci, tu adesso ti alzerai in piedi e riprenderai quest’indagine, ammesso che questa farsa si possa chiamare così, e la condurrai a termine, costi quel che costi. Se c’è una cosa (l’unica) che ho imparato da te, è il non arrendersi di fronte agli ostacoli, per quanto insormontabili possano apparire.- uno dei discorsi più nobili mai usciti dalla bocca di Knuckles.
Sonic sembrò sinceramente colpito dalle sue parole.
-Knuckles, hai ragione, noi possiamo farcela! E’ vero, non possiamo arrenderci… grazie per avermi fatto ritrovare fiducia, mio esimio collega. Senza di te, che sei uno dei miei più cari amici, la mia vita non avrebbe senso; non riuscirei ad andare avanti senza il tuo sostegno.- disse il blu, finalmente aveva aperto gli occhi.
-Ma veramente?- chiese Knuckles, che quasi non riusciva a crederci, non immaginava di contare tanto per lui.
Sonic a quel punto -…Ma che cazzo dici? Ovvio che no, volevo solo vedere che reazioni avresti avuto dopo tutta quella mia tiritera.- concluse ridendo.
Knuckles ci rimase di sasso (per non dire altro).
-Avanti, Watson, questo caso non si risolverà da solo. Andiamo da Eggman, lo pestiamo, poi lo leghiamo, poi lo pestiamo di nuovo, poi lo interroghiamo, poi lo pestiamo ancora, poi ci riprendiamo il Master Emerald, poi pesteremo ancora Eggman, poi gli sputeremo in faccia, tanto per cambiare, poi c’è ne torneremo ognuno a casetta propria e poi io ritornerò qui giusto per mollargli un ultimo calcio e ridergli in faccia.- annunciò entusiasta, seguito a ruota da Knuckles, che sentiva già le mani prudergli.
Presero una strada di sicurezza salendo per le scale antincendio, arrivarono in cima dopo pochi minuti (ci aveva pensato Sonic).
Fu a quel punto che Knuckles lo chiamò.
-Ehy Sonic.-
-Sì, Knuckles?- e venne spinto di sotto.
-Questo è per prima, stronzo!- gridò alla palla blu che rotolava per sotto mollando imprecazioni.
Tanto era superveloce, sarebbe risalito in fretta.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: f9v5