Serie TV > NCIS
Segui la storia  |       
Autore: Lady Kid 1412    27/03/2008    3 recensioni
Cosa può succede se nella squadra arrivano due nuovi membri in prova, legati in qualche modo al destino di Tony? L'arrivo di nuovi personaggi provoca nuovi eventi... ma i pericoli da affrontare non sono cambiati!
[Il seguito della mia fan fiction "La Trappola"]
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Timothy McGee, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tony si avvicinò tristemente alla porta di casa, era turbato all’idea che qualcuno potesse fare del male a lui o ai suoi amici, mentre infilava la chiave nella serratura, notò con sorpresa che questa era aperta.
– Deve essere entrato qualcuno – pensò estraendo la pistola, mentre controllava le stanze.
Non c’era nessuno e tirando un sospiro di sollievo si tranquillizzò, quando sentì un rumore provenire da una delle camere, il cuore riprese a battere molto forte che sembrava volesse esplodere.
Appoggiò la mano sulla maniglia della porta e cercò di non fare rumore aprendola lentamente, mentre con l’altra mano teneva la pistola.
La porta si aprì.
Tony si fiondò dentro la stanza tenendo la pistola davanti a sé, ma non fece in tempo a proteggersi.
Fu colpito con un calcio alla mano che gli fece cadere l’arma e in seguito con la stessa gamba, la figura nascosta dietro la porta lo colpì allo stomaco così forte da far perdere i sensi al ragazzo, che si accascio a terra. 
 
– Dove sono?- si chiese il ragazzo risvegliandosi.
Osservando il luogo in cui si trovava legato, notò con angoscia che si trovava nello stesso luogo in cui tre mesi fa quei sicari l’avevano rinchiuso per ucciderlo.
– Non è possibile – pensò tentando di liberarsi, quando si accorse della figura davanti a lui che gli puntava una pistola.
“Finalmente potrò vendicarmi..” disse ridacchiando in modo sinistro la losca figura.
“Prima che tu mi uccida, posso sapere chi sei?” disse furente Tony capendo ormai che il suo destino era segnato.
“Mi spiace, per ora non posso dirtelo, ma sta tranquillo che presto lo scoprirai a tue spese” rispose tranquillamente lo sconosciuto alzando di scatto la pistola e sparando alla testa di Tony, mentre tutti i ricordi del ragazzo gli passarono davanti agli occhi, lasciando il posto al vuoto.. il nulla più totale.
 
“Ehi Tony!” lo chiamò Marie schiaffeggiandolo piano sulla faccia, “Dai svegliati, non puoi essere tanto debole da perdere i sensi per un semplice calcio”.
Riaprendo gli occhi, Tony si accorse di trovarsi sdraiato sul divano di casa, mentre Marie cercava di svegliarlo. – Era solo un sogno.. per fortuna – pensò tirando un sospiro di sollievo.
“Ehi, ti sei svegliato!” sorrise la ragazza.
“C-Che è successo?” domandò Tony riprendendosi dal colpo ricevuto.
“Ehm.. Sei entrato in camera mia con la pistola verso l’alto.. quindi mi sono difesa!” spiegò Marie.
“Cosa?! Sei stata tu a colpirmi!” sbraitò lui.
“Tu mi hai spaventato!” si giustificò lei.
“Hai lasciato la porta di casa aperta, non potevi fare attenzione! È chiaro che mi sia preoccupato”.
Passarono vari minuti prima che la ragazza si decidesse a parlare, “Ti sei calmato ora?” disse provando molta pena per l’amico.
“Sì.. certo che sei davvero forte, sei riuscita a farmi perdere i sensi con un solo colpo!” rispose Tony cercando di recuperare il sorriso.
“Beh.. ho fatto Karate per qualche anno” si vantò lei, ma notò che il ragazzo non l’ascoltava, stava ripensando al sogno che aveva fatto, “presto lo saprai” gli aveva detto l’ombra davanti a lui prima di sparargli.
Non è possibile che fosse solamente un sogno.. era troppo reale, si ricordava ancora il rumore del proiettile e il freddo pezzo di ferro che gli colpiva la testa.
Rabbrividiva al solo pensiero e pensò che se Marie non gli fosse rimasta vicina sarebbe impazzito.
“Sei sicuro di stare bene?” insistette Marie.
“Sì.. ho fatto solo un brutto pensiero” disse Tony avvicinandosi alla sua stanza.
“Va bene, comunque non permetterti più di entrare in quel modo in camera mia, sei fortunato che non ti ho sparato!”
“Cosa!? Avrei sparato prima io” s’infurio il ragazzo.
“Mi spiace Tony, ma ci ho messo pochi secondi a stenderti”
“Ok ok.. mi ritiro dalla lite” disse DiNozzo entrando in camera sua e chiudendo la porta.
 
La mattina seguente, Tony, non aveva voglia di andare al lavoro e si era finto malato, chiedendo a Marie di coprirlo. La ragazza aveva accettato di coprire l’amico, ma continuava a sentirsi preoccupata per la situazione che si era creata e rimase seduta alla propria scrivania per molte ore.
“Ehi piccola! Come mai quella faccia?” domandò Alejandro. Marie non rispose e rimanendo con un’espressione abbattuta, Ale capendo la situazione cercò con lo sguardo Gibbs e si rallegrò notando che non era presente, quindi prese la ragazza per il braccio e la trascinò fino agli ascensori prima che lei potesse accorgersi di quello che accadeva.
“Ehi che fai?” domandò stupita
“Ti porto a fare un giro, così potrai sfogarti” le spiegò uscendo dall’edificio e portando la ragazza in un bar le offrì da bere facendosi spiegare la situazione.
Una volta usciti dal bar Marie si sentiva decisamente meglio, l’essersi sfogata con l’amico l’aveva aiutata molto.
“Siamo stati via due ore.. Gibbs ci ucciderà” disse Ale preoccupato
“Ti sbagli.. Gibbs TI ucciderà, io sono perdonata” disse ridendo la ragazza.
In quello stesso momento dall’edificio di fronte ai due agenti un vaso di notevoli dimensioni gli stava cadendo addosso, mentre si sentiva solamente un tenue rumore, quasi impercettibile all’orecchio di una persona non esperta, fu allora che Alejandro si accorse del pericolo.
“Attento!” gridò la ragazza scagliandosi sopra il collega e riuscendo a spostarlo in tempo per evitare l’impatto con il vaso che cadde a terra provocando l’attenzione di tutti, mentre una signora corse giù dall’edificio.
“Vi prego di scusarmi, stavo sistemando i vasi e uno mi deve essere caduto, vi siete fatti male” chiese la donna.
“Per fortuna stiamo bene” sorrise Marie.
“Già per un pelo, grazie Marie.. mi hai salvato” disse Ale facendo alzare la ragazza.
Mentre si allontanavano Ale, guardò la ragazza “Secondo te hanno cercato di uccidermi?” chiese spaventato.
“Forse hai ragione” disse lei, notando l’espressione attonita del collega, “Secondo me quella signora voleva liberare il mondo dalla tua presenza” disse ridendo.
“Guarda che non sei spiritosa!” si offese lui
“Scusatemi ancora” disse la signora mortificata, vedendo i due allontanarsi e poi girandosi verso il vaso frantumato a terra, si meravigliò quando non riconobbe l’oggetto.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: Lady Kid 1412