CAPITOLO 3.

 A Roby.
Anche se è dura tu sei forte e NOI ti vogliamo bene. 

Erano ormai cinque ore che eravamo in viaggio e a dir la verità ero un po' annoiato. Voltai la testa alla mia destra e vidi Anna dormire come un ghiro con la faccia appoggiata al finestrino, mi tolsi gli auricolari tornando sul pianeta Terra.

“ho fame, hai qualcosa da mangiare , Ma?” chiesi a mia madre davanti a me, impegnata a leggere un libro come al solito.

Sicuramente non avevo preso da lei in quel campo: io odio leggere, invece lei adorava passare interi pomeriggi seduta sulla poltrona del nonno, davanti al camino, mentre leggeva un libro. Un po' la invidiavo perchè, secondo me, chi ha la passione della lettura viene catapultato in un altro universo dove la storia prende vita. Mia madre, al contrario di me, aveva un'immaginazione pazzesca, forse per via di tutti i libri che aveva letto in tutta la sua vita, ma, d'altronde, non ci potevo far niente, non avevo fantasia e non leggevo, ma avevo la musica che per me diventò tutto nel periodo successivo a quella gita in montagna.

“certo tesoro” disse lei chiudendo il libro e passandomi un panino.

“Lily, ne passi uno anche a me?” disse mio padre. Lei glielo passò.

Fu un'insieme di immagini e poi fu tutto buio.

Mi svegliai all'improvviso, sudato e con il fiatone. Ancora una volta, era successo di nuovo ed ero stanco di rivivere quel momento che stavo cercando di dimenticare in tutti i modi.

Mi voltai verso il comodino per vedere l'ora: le 6.30 del mattino. La sveglia sarebbe suonata di lì a un'ora quindi decisi di non ritornare a dormire, mi alzai, notai Zayn che dormiva come un angioletto e poi andai in bagno per farmi una doccia fredda, dovevo svegliarmi dopo quell'incubo.

Accesi la doccia e mi misi subito sotto il suo getto freddo, volgendo il viso all'insù; lasciai che l'acqua mi bagnasse completamente i ricci, rimasi lì per un bel po'.

Uscii dalla doccia e mi avvolsi un asciugamano in vita, ritornai in camera: infilai un paio di jeans, una maglietta a maniche lunghe bianca con le maniche rosse, il mio paio preferito di Vans e il solito cappello della Carhartt. Guardai di nuovo la sveglia ed erano le 6.50 e visto che il mio compagno di stanza dormiva ancora uscii per non far rumore, con zaino e skateboard al seguito.

In giro per il campus non c'era quasi nessuno, tranne qualcuno che faceva jogging. Andai nel primo bar che trovai e presi un'enorme tazza di caffè, poi mi diressi verso la segreteria, deserta anche quella.

“salve, mi servirebbe l'orario delle mie lezioni” chiesi alla donna che stava oltre il vetro.

“il suo nome?” “Harry Styles”

digitò qualcosa pigramente sul suo computer, osservò il monitor per qualche secondo e poi dalla stampante uscì un foglio che mi consegnò.

“ecco. Se le servono dei libri dovrà andare in biblioteca e glieli procureranno”

“grazie” dissi prendendo il foglio e andandomene.

Girai per il campus bevendo il caffè e leggendo il foglio che mi era appena stato dato. Senza neanche accorgermene erano arrivate le 7.45 e ciò voleva dire che se non mi sarei dato una mossa sarei arrivato in ritardo alla mia prima lezione. Salii sullo skateboard e mi diedi spinte il più forti possibile, arrivai davanti all'aula e fortunatamente la lezione non era ancora iniziata.

La stanza era enorme con i banchi disposti come se fossimo in una sala di un cinema; salii gli scalini mettendo sotto braccio la mia tavola da skate e mi accomodai in un banco delle ultime file. Mi sistemai mettendo sul banco un quaderno per gli appunti: ero sempre stato un bravo studente e questa era l'unica cosa che non volevo cambiare nella mia vita.

Entrò il professore e dopo essersi presentato iniziò a raccontare la sua vita da quando era un adolescente ad oggi: sparatemi vi prego!

Decisi di non ascoltare una sola parola che usciva dalla sua bocca, anche perchè aveva una voce alquanto fastidiosa. Cercai di distrarmi osservando i miei compagni di classe, diedi uno sguardo alla prima fila dove di solito c'erano o i nerd o gli sfigati e lei era lì, bella come sempre, intenta a scarabocchiare chissà quali disegni sulla sua agenda nera, con tanto di New Era in testa e gli auricolari nelle orecchie.

Non avevo mai incontrato nessuna ragazza così, eppure lei mi incuriosiva così tanto, era completamente diversa da Juliette, la mia ex ragazza, ma lei è acqua passata, ormai non ci penso più e siamo a miglia e miglia di distanza.

Le ore passarono abbastanza in fretta e come al solito la bionda mi sfuggì di nuovo, dovrò farci l'abitudine a quanto pare.

Era già ora di pranzo e, con lo stomaco che brontolava a causa del solo caffè che avevo preso a colazione, mi diressi verso la mensa dove avrei trovato poi gli altri ragazzi.

“hey Harry” sentii dire.

Mi girai in direzione della voce e vidi Niall che sventolava il braccio per farsi notare, li raggiunsi con il vassoio pieno di cibo ed iniziai a mangiare mentre si passava da un argomento all'altro.

“dov'eri finito stamattina?” mi chiese Zayn.

“mi sono svegliato presto e non volevo svegliarti quindi sono uscito presto”.

Zayn annuii solamente, senza voler altre spiegazioni, poi intervenne Liam.

“e con il preside com'è andata?”

“ehm...bene, devo solo pulire la mensa oggi” dissi non aggiungendo altro.

“bhe, ti è andata davvero di culo, Styles!” disse Louis e gli altri scoppiarono in una risata, Louis era capace di far ridere tutti in qualsiasi momento ed era una bella qualità secondo me, è fortunato.

La campanella di fine pausa pranzo suonò e tutti ci alzammo dai tavoli, mi guardai intorno in cerca della ragazza che potevo chiamare solo 'signorina Evans', ma non la trovai. Decisi comunque di andare in cucina per farmi dire quello che avrei dovuto fare.

“ecco, tieni. Inizia a scopare tutta la mensa per ora” mi disse la cuoca porgendomi una scopa.

Senza protestare, perchè alla fine me l'ero meritato, incominciai a fare quello che mi era stato ordinato. Andava tutto tranquillo, ma lei non c'era, fino a quando non sentii la cuoca urlare.

“il lupo perde il pelo, ma non il vizio vero signorina? In ritardo come al solito”.

“Wandaaaa!” urlò la ragazza andando ad abbracciare la cuoca cicciottella, ma simpatica. “mi sei mancata sai?” scherzò.

“ma smettila e inizia a pulire quei tavoli” le ordinò scherzosamente.

Lei ridendo iniziò a pulire con una spugna i tavoli e io la osservavo, un vero maschiaccio: vans, jeans (stranamente stretti), canottiera larga dalla quale si vedeva un reggiseno nero, felpa di due taglie più grande che prima indossava e   New Era in testa. A dire la verità più che maschiaccio sembrava una skater e per questo mi piaceva ancora di più visto che anche io sono un'amante dello skateboard. Pulendo il pavimento mi avvicinai a lei indiscretamente.

“io sono Harry, sono nuovo” mi presento mentre continuo con quello che stavo facendo prima.

“l'ho notato” disse lei sorridendo senza aggiungere altro.

Aveva anche un sorriso stupendo. Questa dannata ragazza ha qualcosa che non sia perfetto ai miei occhi? Spero proprio di si perchè se no diventerà un'ossessione per me.

“e tu saresti?” dico gentilmente per farmi dire il suo nome.

“oh, non ti servirà saperlo” dice stupendomi.

“come lo sai? Potremmo diventare amici” la incoraggiai.

“no, io non ho amici, o almeno non ce li ho in questo periodo”.

Non continuai la conversazione, avevo capito che il suo nome non me lo avrebbe detto in qualsiasi caso, anche se mi fossi messo in ginocchio a supplicarla. Strana forte questa tipa!

Finalmente la mensa era pulita e risplendente e potei andarmene via. Prima di tornare in stanza feci tappa in biblioteca a cercare un libro di chimica visto che quell'idiota del mio professore aveva fatto due ore a parlare di sé e poi aveva avuto il coraggio di darci degli esercizi per domani.

Mentre girovagavo per gli scaffali mi arrivò un messaggio da Zayn.

'noi siamo in aula studio a fare i compiti, ci raggiungi dopo che hai finito di fare lo sguattero? Xx'

Mi scappò una risata per colpa della stupidità del mio compagno di stanza: ci conoscevamo da pochissimo, ma lui aveva preso confidenza già da subito con me e non potevo chiedere una cosa migliore di questa ad inizio anno scolastico.

'Lo sguattero ha finito e tra poco arriva, tienigli il posto!' risposi al messaggio.


Ola gentee! 
Sono in ENORME ritardo, lo so, ma sono stata impegnata per diversi motivi e mi dispiace di non aver aggiornato subito. In compenso nell'attesa ho pubblicato una OS su Harry, era da tanto che volevo farlo e vi invito a leggerla:

Coincidenze?

Anyway, tornando al capitolo, cosa ne pensate? So che è tremendamente corto, ma finalmente Harry e Rylee si sono incontrati e lui si è presentato!  
Come sempre mi fa piacere che questa storia venga letta, anche se da poche persone (poche ma buone) e mi farebbe piacere ricevere qualche recensione, per vedere cosa ne pensate, lo sapete che mi fanno sempre piacere e mi danno coraggio per continuare!

Voglio ringraziare chi ha messo questa soria tra le seguite e preferite e ringrazio anche chi ha recensito questi due capitoli, non sapre cosa fare senza di voi!
Grazie a:
- GiuliaLovesHazza;
- Ila_Scrive;
- camy 27;
- _lexy101_ ;
- _Miss Carota_;
- MiChiamoChiara;
- _xonedssmile_;
- _Hazza_;
- i wish you were here;
- Giorgi_directioner 19.

Ho già parlato troppo, vi lascio al capitolo. Buona lettura e alla prossima!
Baci, Laura xx