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Autore: BabyLolita    26/09/2013    2 recensioni
Non ho una trama per questa storia, anche perché basta leggere il primo capitolo per averla xD quindi non voglio anticiparvi nulla ma lasciarvi la sorpresa!
Vi lascio di seguito una parte del racconto (ma non vi dirò di quale capitolo si tratta xD):
"Prima di continuare mi mette un dito sulle labbra e me le accarezza. So che sta aspettando quella frase che ogni volta le dico, ma che ormai per me non è altro che una menzogna:
- È solo un gioco –
Lei mi sorride e mi bacia ancora, mentre inizio ad unirmi a lei come è diventato usuale fare. Quando finiamo di farlo lei si riveste in fretta ed esce dalla mia tenda, ma prima di farlo mi guarda un’ultima volta negli occhi e mi sussurra:
- Questa è l’ultima volta –
E poi se ne va. Sappiamo entrambi che è una bugia."
Questo è già un assaggio della storia che vi fa già capire che piega prenderà non appena leggerete il primo capitolo. Ma questa probabilmente è una scelta voluta..o forse no? ;) buona lettura =D
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Nathaniel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV Castiel
Quando mi alzo dal suo letto lei sta ancora dormendo. La guardo con aria soddisfatta mentre qualcosa nel mio stomaco si muove nervosamente. Cerco il bagno e quando lo trovo ci entro e mi osservo allo specchio. Sono proprio un figo, non c’è che dire. E allora perché? Perché con lei le cose sono diverse? È solo un gioco per me, eppure perché mi sento così felice di averla fatta mia? Deve essere per la mia vendetta. È sicuramente così. Io sono felice perché ora ho ottenuto quello che da tempo voglio. Torno a letto e vedo che lei si sta rivestendo. Vedo che si sposta i lunghi capelli color rubino dandomi le spalle. Mi avvicino di soppiatto e le bacio il collo ma lei subito si scansa ghiacciandomi con lo sguardo per poi scendere al piano di sotto, lasciandomi l’amaro in bocca.
 
POV Lucy
Mentre scendo le scale mi accarezzo il collo dove il calore delle sue labbra è rimasto. Mi morsico il labbro cercando di allontanare ogni pensiero e metto una tazza di latte nel microonde. Non appena il timer scatta sento Castiel gettarsi a peso morto su una delle sedie alle mie spalle. L’odore di fumo mi entra nelle narici mentre tiro fuori la tazza dal microonde.
   «Chi ti ha dato il permesso di fumare in casa mia?» gli chiedo sedendomi difronte a lui.
   «Nessuno mi ha vietato di farlo.»
   «Lo sto facendo io adesso. Spegnila.»
Lui mi guarda con aria di sfida prima di fare un altro tiro e buttarmi il fumo in faccia. Sebbene io stessa sia una fumatrice odio chi mi fa queste cose. Mi alzo furibonda e mi avvicino a lui rubandogli la sigaretta di mano e spegnendola sotto l’acqua corrente del lavandino. Quando mi giro Castiel è davanti a me e mi getta dell’altro fumo in faccia. Si è acceso un'altra sigaretta. Cerco di rubargliela dalla mano ma lui con un’agilità sovrumana se la infila fra le labbra mi blocca le mani avvicinando il suo viso al mio. Con la mano libera si sfila la sigaretta dalle labbra ma non prima di aver fatto l’ennesimo tiro poi preme le sue labbra sulle mie mentre il fumo passa dalla sua bocca alla mia mentre ci baciamo. Quando si stacca lo guardo con disprezzo nascondendo il piacere di quel bacio. Lui mi sorride come sempre.
   «Da ora in poi sei il mio giocattolino, sappilo.» dice prima di premere la sua sigaretta sulla mano bruciandomi e lasciandomi un segno.
Quando molla la presa mi accarezzo la mano dolente uccidendolo con lo sguardo.
   «Ma sei scemo?! Mi hai fatto malissimo!»
   «Quante storie per una piccola bruciatura. Preferivi un succhiotto? Ora che ci penso… non è niente male come idea.» dice riavvicinandosi a me accarezzandomi il collo con la lingua.
Lo sposto via istantaneamente impedendogli di marchiarmi ancora. Lui scoppia a ridere e si dirige verso la porta di casa. Prima di uscire mi manda un’ultima occhiata mentre mi sto ancora massaggiando la mano dolorante.
 
POV Nathaniel
Ho deciso di andare a prendere Lucy personalmente questa mattina. Mi sembra che sia il minimo per farmi perdonare per i miei continui rifiuti nei suoi confronti. Cammino tranquillamente quando un fioraio attira la mia attenzione. Entro dentro e prendo una rosa rossa poi mi volto per uscire ed una chioma rossa attira la mia attenzione. Esco di fretta ma non vedo nessuno. Strano…devo essermelo immaginato. Proseguo per la mia strada e mi fermo davanti a casa sua aspettando che esca. Controllo l’ora, sono le sette e venti. Dovrebbe uscire a momenti. Passano pochi minuti e la vedo uscire da casa sua. Ha la testa bassa ed indossa un mini abito viola che farebbe venire il capogiro a chiunque. A differenza del solito indossa degli stivaletti con un po’ di tacco e, sebbene in quanto delegato scolastico non dovrei tollerare questo genere di vestiti, a lei sta dannatamente bene. Quando si volta resto nascosto dietro il muretto e non appena varca il cancello le compaio davanti con uno dei miei sorrisi migliori e porgendole la rosa. Lei è sorpresa e mi pare anche un po’ spaventata. Mi accorgo che si guarda intorno prima di accettare la mia rosa.
   «Buongiorno amore! Ho pensato di venirti a prendere questa mattina.»
   «Ahh… ti ringrazio. Sei solo?»
   «Certo. Con chi dovrei essere?»
   «Hai ragione, che domanda stupida. E non hai incontrato nessuno venendo qui?»
   «Ehi, che succede? Perché tutte queste domande?»
   «Niente di che. La mia vicina è fissata con il suo cane ed è da ieri che non lo trova e mi sta assillando chiedendomi di aiutarla a trovarlo quindi pensavo che magari l’avessi visto.»
   «Ma pensa. Credevo che solo il cane della direttrice scappasse.»
   «Purtroppo non è così… vogliamo andare?»
Mentre conclude il discorso mi sembra quasi sollevata. Sento che qualcosa non va, ma non riesco a capire cosa.
 
POV Lucy
Quando vedo Nathaniel davanti a casa mia un brivido di terrore mi percorre la schiena. E se avesse incontrato Castiel? Subito cerco di ottenere informazioni in modo abbastanza stupido ma riesco comunque a farcela. Mi sento sollevata e la cosa mi rasserena così tanto che non lo nascondo nemmeno. Afferro la sua mano e ci dirigiamo verso scuola. Entro nella mia classe e poso la rosa sul banco mentre sprofondo pesantemente sulla sedia. La situazione è complicata, e molto anche. Vado a letto con il peggior nemico del mio ragazzo perché lui mi respinge. E mi piace anche. Perfetto. Davvero perfetto! Lucy sei una stupida! Mentre mi arrovello il cervello la lezione inizia. Osservo la rosa sul banco ed inizio a tirarne i petali. È un peccato distruggere un così bel fiore ma mi sento giù di morale. Trattandola come una margherita e comportandomi come una ragazzina vado alla ricerca di una risposta mentre strappo ogni petalo del fiore nelle mie mani.
Castiel, Nathaniel, Castiel, Nathaniel,…
I Petali sono sempre di meno mentre penso a quanto sia cretina a ridurmi a fare un gioco così infantile. Quando l’ultimo petalo rosso mi rimane in mano sospiro chiudendo gli occhi. Quando li riapro lo osservo ancora. È normale no? Infondo sei una rosa rossa… getto a terra l’ultimo petalo avvolgendo gli altri in un fazzoletto. Mi alzo e mi avvicino al cestino della pattumiera per gettare via tutto. Dannato Castiel…
 
POV Castiel
Mentre sono seduto in classe gioco con il mio accendino ed osservo le lancette muoversi sull’orologio appeso al muro difronte a me. Dannazione odio questo posto… mi alzo ed esco dall’aula. Fanculo alle lezioni, vado a fumarmi una sigaretta. Esco e mi siedo sulla mia panchina. Stranamente una sensazione di tristezza mi pervade quando non la vedo li. Scaccio via il dispiacere facendo un tiro. Non ho il tempo di perdermi fra i miei pensieri che sento qualcuno colpirmi sulla testa con uno scappellotto. Mi giro furibondo ma la mia ira svanisce quando vedo il soggetto alle mie spalle.
   «Sei tornato vedo.»
   «Già.»
   «Strano che un gentil uomo come te non mi abbia avvisato.»
   «Diciamo che avevo da fare.»
   «Oh immagino. Cercavi il tuo quaderno?»
   «Tra le altre cose.»
   «Sei sempre il solito.»
   «Anche tu vedo che non sei cambiato.»
   «Felice che sia così.»
   «La cosa è reciproca.»
Lysandro si siede accanto a me ed inizia a sfogliare un quaderno che regge in mano. È partito l’anno scorso per un viaggio studio in Francia. Questo dannato vecchiaccio ama le cose antiche, romantiche ed il francese ha sempre detto che è una di quelle cose che avrebbe voluto imparare disperatamente. Ed ora eccolo qui, dopo un anno che non ci vediamo, che sfoglia un quaderno come se ci fossimo separati il giorno prima.
   «Non hai niente da raccontarmi verginello?» lo provoco mentre faccio un tiro di sigaretta.
   «Sicuro di avere ancora la possibilità di chiamarmi così?»
Lo osservo alzando un sopracciglio stupito prima di sorridere maliziosamente.
   «Come si chiama?»
   «Nina.»
   «Devi presentarmela.»
   «Non ci penso nemmeno.»
   «Perché? Hai paura che te la porti via?»
   «Assolutamente. Non le piacciono i tipi burberi come te. Tu invece? Con chi te la sei fatta in questo ultimo anno?»
   «Pensi che possa davvero ricordarmelo? Sono state così tante…»
   «Ok, cambio domanda. Con chi te la fai adesso?»
Sorrido divertito prima di rispondergli.
   «Lucy.»
   «Chi?»
   «Una nuova. Si è trasferita l’anno scorso mentre eri in Francia.»
   «Oh capisco.»
   «E non è tutto.»
   «Sentiamo.»
   «È la ragazza del segretario delegato.»
Lysandro lascia cadere a terra il quaderno che regge in mano e mi guarda con aria sconcertata.
   «Nathaniel si è fatto la ragazza?!»
   «Pensavo mi chiedessi perché vado a letto con le ragazze degli altri.»
   «Ma va. È normale quello. Il fatto che Nathaniel abbia una ragazza non è normale.»
Scoppio a ridere mentre sento la campanella dell’intervallo suonare. Sputo la sigaretta ormai finita a terra e sorrido aspettando di vederla arrivare. So che non tarderà.
 
POV Lucy
Mentre esco dalla mia classe mi dirigo verso il cortile. È meschino ma sento il desiderio di vederlo ancora. Varco la porta d’entrata e lo trovo li seduto sulla sua panchina accanto ad un ragazzo che non ho mai visto. Mi avvicino verso di loro e mi fermo davanti a Castiel incrociando le braccia. Lui mi sorride svelto mentre sfila una sigaretta e se l’accende infilandosela fra le labbra. Fa un tiro e si alza mettendosi difronte a me poi mi butta il fumo in faccia.
   «Finiscila! È tutta la mattina che non fai altro!»
   «Che vuoi?»
   «Dobbiamo parlare.»
   «Ti ascolto.»
   «Non qui. E poi lui chi sarebbe?» dico indicando quel bizzarro tipo ancora seduto sulla panchina.
Lui subito si alza sistemandosi i vestiti ed allungando la mano nella mia direzione:
   «È un piacere fare la tua conoscenza, il mio nome è Lysandro.»
   «Sei nuovo?» chiedo stringendogli la mano.
   «No, scema. È il mio migliore amico. Ha frequentato questa scuola fino all’anno scorso, prima di decidere di farsi un viaggetto “istruttivo” in Francia. Fortunatamente è rinsavito ed è tornato tra noi.» interviene Castiel.
   «Ahh ecco perché non ti ho mai visto!»
   «Mi scuso per non essermi presentato prima, ma sembravi avere un’aria parecchio arrabbiata mentre osservavi Castiel.»
   «Che c’è? Sei venuta per il bis?» mi chiede sorridente lo stronzo.
Digrigno i denti ringhiando.
   «Razza di deficiente patentato sta zitto.» gli sibilo sottovoce. «Potrebbero sentirti!»
   «Non preoccuparti.» dice dando una pacca sulla spalla a Lysandro. «Llui sa già tutto.»
Lo guardo con aria imbarazzatissima e lui mi sorride come se nulla fosse. Dannato Castiel… dannato Castiel! Lo afferro per un braccio e lo trascino dietro la scuola cercando di non farmi vedere da nessuno. Non appena mi fermo vedo che lui mi osserva divertito come se si aspettasse questa mia mossa.
 
POV Castiel
Sapevo che sarebbe venuta da me. Lo sapevo eccome. Osservo la sua faccia imbronciata mandarmi maledizioni mentre sento che avere la sua più totale attenzione mi entusiasma più del dovuto. Ho bisogno di baciarla e non ho voglia di aspettare la sua ramanzina. La prendo per le spalle spingendola verso il muro e poggiando le mie labbra sulle sue prima che possa proferire qualsiasi altra parola. Lei cerca di opporsi in ogni modo: sbatte le sue braccia sul mio petto, cerca di spingermi via, respinge il mio bacio. Ma la mia forza è maggiore e so bene che, prima o poi, anche la sua voglia di me prenderà il sopravvento. Continuo a baciarla mentre sento che il suo corpo da rigido piano piano si rilassa e le mani con le quali prima tentava di respingermi a tutti i costi ora mi avvolgono tirandomi a lei. Le sue labbra si dischiudono lasciando entrare la mia lingua nella sua bocca dove la sua mi accoglie calorosamente. Quando quel bacio al gusto di tabacco finisce lei si allontana e la osservo sgattaiolare via mentre il mio cuore si agita nervosamente nel petto.
 
POV Lucy
Merda, merda, merda, merda! Non doveva finire così! Non doveva affatto finire così!  Mi stringo tra le mie braccia mentre mi allontano e cerco di dimenticarmi di quel dannato bacio che mi è piaciuto fin troppo. Rientro a scuola e mi dirigo in sala delegati. Nathaniel è qui, solo, e come mi vede mi saluta con un sorriso. Chiudo a chiave la porta dietro di me e mi avvicino a lui trascinandolo contro il muro ed appoggiandolo per poi baciarlo con tutta la passione che ho in corpo. Ho intenzione di provare piacere. Un piacere maggiore di quello che provo baciando Castiel e, fortunatamente, non appena Nathaniel mi stringe e ricambia il mio bacio ce la faccio. Quando ci allontaniamo la sua faccia sorpresa ma felice mi rasserena. Mi appoggio sul suo petto per ascoltare i battiti accelerati del suo cuore.
   «Mi sei mancato.»
   «Anche tu tesoro.»
Dice stringendomi a sé. Quanto amo questa sensazione di calore. Mi rilasso e poi sciolgo l’abbraccio dandogli un ultimo bacio ed uscendo dirigendomi verso la mia classe proprio mentre la campanella suona.
 
POV Nathaniel
Sono proprio queste sue attenzioni che mi fanno capire che, nonostante ogni mio rifiuto, lei mi ama così come sono. Alla fine credo che non avrò bisogno di cambiare o forzarmi a farlo con lei. Dopo questo bacio sono convinto che lei abbia accettato la mia decisione di aspettare.
 
POV Lucy
Passo il secondo intervallo ed il resto della giornata scolastica in classe. Non ho voglia di vedere niente e nessuno e Kim lo nota:
   «Qualcosa non va?»
   «Mmm…»
   «E che sarebbe? Un mugugno?»
   «Mmm…»
   «E piantala! Non sei mica un animale!»
   «Pffff! Scusa, è troppo divertente farti arrabbiare.»
   «Finalmente un sorriso su quel bel faccino. Ti rifaccio la domanda, qualcosa non va?»
   «Nathaniel.»
   «È sempre il solito ragazzo casto?»
   «E Castiel.»
   «Ci prova ancora con te?»
   «Ecco vedi? Le hai già le risposte.»
   «Le ho solo superficialmente. Cosa pensi di fare con loro?»
   «Sempre che io non abbia già fatto qualcosa…»
   «Scusa?»
   «Senti devo dirti una cosa, ma ti prego non dirlo a nessuno e non avere reazioni esagerate.»
   «Vedo guai in vista…»
   «E grossi anche. A furia di essere rifiutata da Nath…ho ceduto a Castiel.»
   «CHE COSA?!»
   «Ti avevo detto di non avere reazioni esagerate!!»
   «Oh… ok scusa, scusa. Che hai fatto? Te lo sei limonato?»
   «Eh magari… diciamo che ho fatto ben altro… e più di una volta.»
   «Non ci sarai mica andata a letto assieme?!»
   «È tanto grave?»
   «No, se è un dio a letto come dicono.»
   «Oh lo è… eccome! Kim! Che razza di cose mi fai dire!»
   «Scusa, scusa… curiosità da femmina. In ogni caso, scusa ma se Castiel può darti quello che vuoi perché non ti metti con lui?»
   «Perché amo Nathaniel.»
   «Ma scopi con il suo peggior nemico.»
   «Hai mangiato pane e delicatezza questa mattina, per caso?»
   «Scusa la franchezza, ma è la verità. Stai con il delegato e vai a letto con il suo peggior nemico. Sei proprio un piccolo diavolo.»
   «Guarda che non è facile nemmeno per me!»
   «Beh, paragona le cose. Sono più forti i sentimenti che provi per Nathaniel, o è più bello il sesso fatto con Castiel?»
   «Io… non lo so.»
   «Beh, quando avrai trovato una risposta, fammi un fischio.» conclude uscendo dalla classe non appena l’ultima campanella suona.
La guardo uscire sbuffando ed esco dalla classe anche io. Cammino rapidamente fino al cancello della scuola quando il mio cellulare vibra. Controllo il messaggio: “Domani a casa mia alle sette”. Caccio il cellulare in tasta e ricomincio a camminare.
 
POV Nathaniel
Cerco Lucy per tutta la scuola ma non la trovo. Deve essere già andata a casa. Esco da scuola anche io e le mando un messaggio al quale non risponde. Faccio alcune commissioni al centro e poi mi dirigo verso casa ma nel farlo incontro Castiel. Lo guardo in cagnesco e lui mi sorride meschino come sempre:
   «Senti un po’…»
   «Siamo al di fuori della scuola, non hai potere qui, sfigatello.»
   «Non sono qui per ragioni scolastiche.»
   «E che vuoi allora? Non ho tempo da perdere con te.»
   «Sta lontano dalla mia ragazza.»
 
POV Castiel
La sua affermazione non mi sorprende quando il suo sguardo minaccioso.
Deve tenerci proprio tanto a lei. Sarà divertente rivelargli che l’ho già fatta mia.
   «Altrimenti?»
   «Altrimenti potrei non rispondere di me.»
   «Pensi davvero di poterti battere con me ed uscirne vincitore?»
   «Lo penso eccome.»
   «Smamma bamboccio, prima che la tua faccia incontri il muro per causa mia.»
   «Castiel non sto scherzando. Lei è mia.»
   «Non più di tanto.» gli rispondo sorridendo soddisfatto.
   «Che intendi?»
   «Ci sono andato a letto insieme.»
   «Stronzate!»
   «Invece no, bamboccio. Ti saluto.»
Dico dandogli le spalle e proseguendo nella mia direzione. Anche se lei negherà, ora a lui sorgeranno dei dubbi. Mentre cammino sento come una fastidiosa sensazione di dolore provenire dal cuore. Avrei voluto fare a pezzi Nathaniel, ma non nello stesso modo in cui lo desidero di solito. Ora vorrei disfarmi di lui perché sta con lei. Perché voglio che lei sia solo mia. Possibile che io mi stia…no stronzate. Non mi innamorerò mai di lei. Lei è solo un gioco. Il mio gioco. Già…il MIO.
 
POV Lucy
Non riesco a dormire. Sono parecchie ore che mi rigiro nel letto cercando di darmi una risposta che non riesco a trovare. Controllo l’ora e vedo che sono le tre di notte. Mi alzo e vado in cucina preparandomi un po’ di latte e miele e poi mi siedo in salotto iniziando a sorseggiarlo. Nella mia testa frullano parecchi pensieri che non fanno che peggiorare la situazione. Io amo Nathaniel, lo amo da morire ma lui non è in grado di soddisfarmi. Non ci prova nemmeno anzi, non fa che respingermi. Non provo invece particolari sentimenti per Castiel. È vero, ci vado a letto insieme, ma solo perché mi sento insoddisfatta e perché lui riesce ad appagarmi completamente. Devo rinunciare ad una delle due cose…ma sono entrambe importanti per me.
Sospiro e recupero il cellulare rileggendo i messaggi: “Domani a casa mia alle sette”.
Ci andrò? Probabilmente si. Ho bisogno di sfogarmi ancora e lui può darmi ciò che voglio.
Mi accorgo che c’è un altro messaggio e lo apro, è da parte di Nathaniel: “Grazie per aver compreso che per me è importante aspettare fino al matrimonio. Ho capito che hai deciso di aspettare i miei tempi oggi in sala delegati con quel bacio. Non ti sei spinta oltre come il solito. Grazie, ti amo.”
Il mio cuore perde un colpo leggendo quel messaggio. È vero. Non ho provato a toccarlo né altro. Getto la testa indietro respirando profondamente. È ovvio che non l’ho provocato… perché grazie a Castiel sono totalmente appagata… finisco il latte e torno in camera mia coricandomi nel letto. Decido che fino a quando non sarò in grado di fare una scelta continuerò così. Kim ha proprio ragione… sono un piccolo diavolo.
 
POV Nathaniel
Mi alzo di buonora perché voglio andare a prendere Lucy a casa sua. Esco presto e mi avvio verso la sua abitazione. Quando arrivo lei sta uscendo. I nostri sguardi si incrociano e lei mi sorride. Dio mio quanto l’amo… si avvicina a me e la stringo baciandola. Lei contraccambia il mio bacio e poi mi prende per mano. Iniziamo a dirigerci a scuola e mentre passiamo in cortile Castiel ci osserva o meglio… osserva Lucy.
 
POV Castiel
Mi saltano in nervi non appena vedo che quello schifoso la tiene per mano. Sono riluttante e vorrei alzarmi per prenderlo a botte ma prima ancora di farlo Lucy mi fulmina con lo sguardo impietrendomi sulla mia panchina mentre loro entrano a scuola.
 
POV Lucy
Non appena entro a scuola mi rilasso. Il peggio è passato. Nathaniel mi trascina fino in sala delegati e la cosa mi sorprende. Entriamo e richiude la porta dietro di lui:
   «Dobbiamo parlare.»
   «Ti ascolto.»
   «Ieri Castiel mi ha detto che siete andati a letto assieme. Io non gli credo assolutamente ma la cosa mi ha turbato parecchio quindi lo chiedo comunque a te. È vero?»
   «Secondo te andrei a letto con uno come lui?» gli rispondo nascondendo l’ira ed il terrore di essere scoperta.
   «No, hai ragione, perdonami… è che conoscendo Castiel… va beh, lascia stare. Mi dispiace di aver dubitato di te tesoro.»
   «Non importa.» gli dico abbracciandolo forte forte.
Ora Castiel mi sentirà… oh se mi sentirà!!
   «Senti… hai impegni per stasera? Volevo portarti a cena.»
   «Mi dispiace ma ho delle cose da fare… ti va se rimandiamo a domani?»
   «Si certo non c’è problema. Facciamo domani alle sette?»
   «Va bene. Ora vado che la campanella è suonata.» concludo salutandolo con un bacio ed uscendo dalla sala delegati digrignando i denti.
Entro in classe e mi fiondo verso il mio banco sedendomi e osservando Kim:
   «Quello stronzo gliel’ha detto.»
   «E Nathaniel?»
   «Ha chiesto a me la verità.»
   «E tu hai negato.»
   «Ovvio!!»
   «Ora cosa pensi di fare?»
   «Ammazzare Castiel.»
   «E poi?»
   «Resuscitarlo e ammazzarlo ancora.»
   «Sei proprio furiosa eh?»
   «Molto, dannazione!»
Batto nervosamente il piede sul pavimento ed aspetto la fine della mattinata. Questa sera chiarirò le cose con lui costi quel che costi. La mattina finisce e mi fiondo a casa correndo. Ho molto nervoso da smaltire. Non appena arrivo mi cambio e mi metto una tuta infilandomi l’Ipod alle orecchie e tornando a correre. Mentre attraverso un parco noto un cane sfrecciarmi accanto. Mi fermo e lo guardo correre mentre qualcuno gli corre dietro.
   «Demon fermati!»
Castiel mi passa accanto ignorandomi e seguendo quell’enorme cane scuro. Scoppio a ridere divertita dalla scena, non me lo sarei mai aspettata. Gli corro dietro spegnendo l’Ipod e continuando ad osservarli.
   «Demon fermati maledizione, hai corso abbastanza per oggi!»
Ad un certo punto il cane si ferma e con lui anche Castiel che si piega in avanti poggiano le mani sulle sue ginocchia per riprendersi:
   «Maledizione, sei un demonio!»
Lui abbaia e gli corre incontro passandolo e correndo nella mia direzione. Vedo che sta per travolgermi e cerco di spostarmi ma lui mi salta addosso facendomi cadere a terra. Castiel mi viene incontro preoccupato:
   «Mi scusi di solito non è così…ehi aspetta, ma sei tu!»
 
POV Castiel
Quando mi accorgo che Demon è sdraiato sopra Lucy devo trattenermi dal sorridere dalla gioia. Lo sposto di peso e l’aiuto ad alzarsi mentre si massaggia la testa. La osservo attentamente mentre si toglie lo sporco dai pantaloni e poi si rivolge a Demon:
   «Certo che hai preso dal tuo padrone» dice corrucciando la fronte mentre Demon scodinzola contento.
Lei mi manda un’occhiataccia prima di rimettersi a correre.
   «Ricordati di stasera» le urlo.
Lei alza il braccio alzando il dito medio e sparendo davanti ai miei occhi. Riprendo il guinzaglio e ci attacco il mio cane incamminandomi verso casa negando a me stesso il dispiacere per averla vista andare via.
 
POV Lucy
Torno in fretta a casa e mi infilo sotto la doccia cercando di far scivolare via dal mio corpo la sensazione dei suoi occhi puntati addosso. Quando esco controllo l’ora, sono le sei di sera. Mi vesto e mi dirigo in salotto affondando nel divano. Mi gratto la testa nervosamente guardando le lancette dell’orologio muoversi lentamente sul quadrante. Decido di uscire un po’ prima e andare a comprare delle fragole con la panna. Ho bisogno di qualcosa di sfizioso e dolce. Ne prendo un bel po’ e mi dirigo verso casa di Castiel controllando che nessuno che conosco mi veda. Non appena arrivo da lui mi attacco al campanello e Demon mi viene incontro scodinzolando. Come diavolo ho fatto a non vederti la prima volta che sono stata qui? Castiel compare sulla porta di casa e mi fa cenno di entrare. Varco il cancello avvicinandomi a lui e sparendo dentro la sua abitazione.
 
POV Castiel
Mentre mi passa accanto il suo profumo mi strega. La faccio accomodare in cucina e lei mi porge un sacchetto che afferro al volo.
   «Sono delle fragole con la panna.» mi dice sedendosi sulla sedia ed iniziando a giocare con le posate.
Mi avvicino al frigo mettendoci dentro il sacchetto e poi recupero le padelle dal fuoco e le porto in tavola. Mi siedo difronte a lei e la osservo mentre si serve. I suoi capelli le cadono sulle spalle mentre con gli occhi controlla i movimenti della sua mano. È davvero bella. D’improvviso mi alzo e mi avvicino a lei. Voglio baciarla, adesso. Lei mi guarda con aria interrogativa ed io la prendo di peso tirandola su dalla sedia e premendo le sue labbra sulle mie. Lei non ci mette molto a rispondere a quel bacio che ci porta immediatamente in camera mia. Inizio a svestirla e poi la guardo negli occhi.
   «Sei solo un gioco.»
 
POV Lucy
Mentre Castiel sussurra quelle parole spingo il mio bacino verso il suo per dare inizio a quella che sarà la nostra serata. Iniziamo a farlo ancora e ancora. Quando finiamo scendiamo al piano di sotto e ci piazziamo davanti al televisore con le fragole e la panna. Ormai la cena si è freddata e non ci resta che mangiare il dolce.
   «Sai che sei un fottuto bastardo?»
   «Perché?»
   «Lo hai detto a Nath.»
Un sorriso si dipinge sul suo volto.
   «E quindi?»
   «Vaffanculo, Castiel.»
   «Tanto hai negato, no?»
   «Ovviamente. Ti pare?»
   «Eppure non mi hai rifiutato prima, anzi.»
   «Purtroppo scopi da dio. Questo è l’unico grosso problema.»
   «Lo prendo come un complimento.»
   «Dobbiamo darci un taglio.»
   «Sai anche tu che non lo farai.»
   «Oh si invece.»
Così dicendo mangio l’ultima fragola e mi avvio verso la porta di casa uscendo e promettendomi di non entrarci mai più.
 
POV Castiel
Non mi aspettavo proprio di vederla andare via così di punto in bianco. La cosa mi innervosisce parecchio ma non mi muovo da quel divano limitandomi a guardarla allontanare e sparire oltre la porta di casa. Stringo le mani a pugno mentre un senso di dolore si insinua nel mio petto.
Quando ho cominciato a provare qualcosa per lei? Come ho fatto a non rendermi conto che sono passato dalla vendetta a dei veri e propri sentimenti? Merda…




Commento dell'autore: chiedo scusa per il ritardo di questo capitolo ma ho appena finito di riscriverlo perchè com'era prima non mi piaceva xD Spero sia di vostro gradimento xD se vi va lasciate una recensione! Grazie a tutti =D
   
 
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