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Autore: ki_ra    27/09/2013    3 recensioni
Due ragazzi, un milione di sogni e di interessi in comune,
un amore incosciente delle difficoltà e noncurante dei conflitti,
una fuga per trovare la propria strada, altrove da lei,
e gli occhi sempre puntati gli uni nell’anima dell’altro.
Anni di distacco, di lavoro, per arrivare ciascuno ai propri desideri,
e di dolore per i sogni spezzati.
E poi un uomo ed una donna,
gli stessi occhi e le stesse anime …
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jess Mariano, Lorelai Gilmore, Luke Danes, Rory Gilmore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!

Eccoci giunti al  V capitolo. Prima di lasciarvi alla lettura, volevo ringraziare coloro che hanno inserito questa storia tra le seguite, ricordate, preferite e coloro che l’hanno semplicemente letta.

Un grazie speciale a coloro che l’ hanno anche recensita, le vostre parole sono la spinta a continuare. Grazie infinite e a presto!

 

 

5 – The ghift

 

 

Le ore erano passate lente, la telefonata di Rory lo aveva spiazzato, la recensione aveva messo tutto il resto in secondo piano, rendendolo insignificante.

Non poteva negare a se stesso che a Rory aveva pensato in quei due anni, dopo l’ultimo incontro, né poteva fingere di non averla ritratta nelle protagoniste del suo libro: era la persona più importante della sua esistenza, gli aveva regalato, in un certo senso, una vita nuova, non avrebbe mai potuto dimenticarla, né metterla da parte.

Ma la sua mente forte, allenata a fare a meno, da sempre, di ciò che non poteva avere, non gli avrebbe più permesso di andare a fondo in quel sentimento, ormai sterile. Come un tuffatore esperto, che si immerge senza maschera o bombole, Jess sapeva la profondità a cui poteva scendere con i pensieri, e l’istinto di sopravvivenza di quell’animale, che gli aveva permesso di superare il vento contrario e che ancora gli faceva addentare la vita con forza ed indipendenza, avrebbe fatto il resto.

Eppure la recensione, le parole che Rory aveva scelto, erano una specie di solletico per la sua mente: erano le stesse che avrebbe scelto lui per raccontare il proprio libro. Valevano, valevano più del consenso del pubblico, più del commento entusiasta del più accreditato critico.

Valevano perché valeva lei …

- L‘ hai letta, amico? – Matthew, uno dei suoi soci, irruppe nella stanza, sventolando una copia del Times. - La recensione … - incalzò e, vedendo Jess completamente assorto nei propri pensieri, prese a leggerla, con enfasi, come se stesse declamando una poesia :

 

Nove Vite”  è l’ultima fatica di Jess Mariano.

Il romanzo è una raccolta di vite diverse, di uomini e donne diversi, che vivono in mondi diversi, accomunati però da un elemento forte e determinante per ciascuno: l’amore.

Ognuno dei protagonisti affronterà questo sentimento come la propria indole, la propria educazione e la propria anima riescono a fare.

Qualcuno fuggirà, sperando di non esserne travolto, qualche altro lo nasconderà, come un segreto, perché il mondo cinico non possa sciuparlo, e qualche altro ancora, lo affronterà con coraggio, come un soldato solitario, pronto a tutto, pure a farsi male.

Ma tutti, alla fine della propria storia, lo accetteranno e si completeranno attraverso esso.

L’amore, come filo conduttore del romanzo, è per Jess Mariano, fatica, lotta costante con se stessi e con il mondo, è sublimazione dell’anima, è catarsi e ricostruzione della propria esistenza, senza tregua, né limiti.

“Nove Vite”, è un romanzo vibrante, che tende le corde più intime,sfiorandole solamente.

E’ una promessa per chi legge, è la rassicurazione che la vera conoscenza di noi stessi avviene solo attraverso i sentimenti più puri, solo attraverso l’amore.”

 

- Secondo me, dovresti mandare un cesto di frutta a questo … Jason Fisher. – suggerì, leggendo il nome del giornalista.

- … O un regalo di Natale! – lo corresse Jess, che aveva ripreso lucidità.

Il ragazzo saltò dalla sedia, raccogliendo alla rinfusa chiavi dell’ auto e cellulare e strappando la pagina del quotidiano, che aveva tormentato con  le mani e gli occhi dalla telefonata di Rory.

- Cosa? - chiese il socio interdetto. - Ma Jess, dove corri? – cercò di fermarlo.

- Ci vediamo, Matthew … - fu la sola risposta che ottenne, mentre si chiudeva alle spalle la porta a vetri della libreria.

Stars Hollow era come l’ aveva lasciata.   

Sembrava una cartolina di un altro mondo: la neve accecante, raccolta ai bordi       delle strade lucide, il silenzio composto, rotto solo dai gridolini dei bimbi, che si lanciavano palle di neve intorno allo storico gazebo, i canti natalizi del solito menestrello.

In casa di Lorelai, la sensazione era la stessa: confortante, immota, il rifugio sicuro quando i caos della vita fa girare anche la testa e non solo il resto del mondo.

- E adesso, apriamo i regali! – annunciò Lorelai, facendo concorrenza ai figli di Sookie, che saltarono come grilli dal divano, per poi trasformarsi in cavallette e avventarsi sui pacchetti.

- Ehi, ehi, uno alla volta … - tentò di trattenerli Luke, ma ormai la situazione gli era sfuggita di mano.

- E questo, cos’ è? – chiese Dave, il primogenito, brandendo un pacco espresso.

- E’ per Rory, è arrivato oggi! – rispose Lorelai, consegnandolo alla figlia. - Sarà dei nonni … - ipotizzò, curiosa come la più curiosa delle donne. - Avranno trovato qualcosa di speciale per te a Parigi! – terminò, cercando, con la coda dell’ occhio, di sbirciare.

Rory scartò il pacco, all’interno una scatola di velluto bianco faceva bella mostra di sé. Solo un nastro di seta scarlatto la chiudeva con un ricco fiocco, rendendola preziosa e semplice insieme. L’aspetto era attraente e misterioso. Rory l’aprì: custodiva un manoscritto, le cui pagine erano consumate, sgualcite, usate mille e mille volte. In  ogni angolo libero, c’erano scritte, a penna, piccole note, correzioni, ripensamenti, titoli di canzoni e qualche maledizione all’ispirazione che, talvolta, si faceva attendere.

Era il libro di Jess, la sua ultima stesura, prima che andasse in stampa.

Sembrava ancora più bello e ricco, più intimo. Aveva il profumo di Jess, delle sue mani, che avevano tormentato quelle pagine alla ricerca delle parole giuste, l’ odore delle sigarette fumate, cercando la concentrazione, persino il colore delle birre che aveva bevuto mentre le faceva nascere.

Leggendo il libro, il giorno prima, lo aveva immaginato, seduto ad una scrivania, di notte, mentre il resto del mondo dormiva. Ma osservando quelle pagine primitive, confuse, le pareva di vedere molto di più: il tormento, la frustrazione, qualche lacrima di rabbia e dentro, più dentro, la sua anima confusa, ribelle, sola e poi forse, un po’ di se stessa, persa tra pensieri puliti e desideri naufragati e perduti.

Non era un oggetto quel libro, era la parte più pura di quel ragazzo, erano tutte le risposte e mille altre domande che attendevano.

  
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