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Autore: ciaomils    27/09/2013    4 recensioni
Seconda stagione.
Liz è tornata dalla Francia, portando con sè nuovi ricordi, una nuova acconciatura e un nuovo ragazzo... Justin, però, sembra deciso a non perderla. Cosa succederà?!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. divento un’eroina
Mancano pochi minuti e Mike si presenterà a casa mia, armato di fumetti. Lo so perché oggi è un giorno importante per lui. Gli hanno inviato la prima copia del suo fumetto direttamente da New York e ora vuole che io legga la sua opera. Inutile dire che anche io son piuttosto emozionata per lui. Sono così fiera.
Scendo di sotto di corsa appena sento il campanello. Indosso ancora il pigiama e la mia chioma sembra un nido di rondini, ma credo che Mike mi abbia vista in condizioni peggiori.
-Ehi grande capo.-
-Elizabeth…Ahi!- urla, dopo che gli do un calcio. Elizabeth proprio no.
Chiude la porta con il piede e ci spostiamo in cucina, dove posa il pacco del fumetto. La gioia nei suoi occhi lo illumina. Non ho mai visto Mike così felice. So che si trattiene dal sorridere. Scommetto che se si lasciasse andare gli si spaccherebbe la faccia a forza di sorrisi.
-Sto morendo dalla fame.- mormoro per farlo rilassare.
-Uhm…non c’è niente in frigo?-
-No. La mamma mi aveva chiesto di fare la spesa e me ne sono dimenticata.-
-Okay, dopo ti accompagno io. Ora aprilo.-
I suoi occhi stanno scartando il pacchetto, e sono sicura che si sta pregustando il momento in cui leggerò il suo fumetto.
-Sicuro di non volerlo aprire tu?-
-No, già lo conosco. Devi farlo tu e anche in fretta, Elizabeth.-
Lo fulmino con lo sguardo e mi avvicino al tavolo, dove Mike ha posato il pacco. Mi tremano le mani dall’ansia, e sento che lui sta trattenendo il fiato.
Levo la carta e apro la scatola di cartone. Il fumetto è piccolo e spesso quasi quanto un mignolo. So quanta passione ci mette Mike nei suoi lavori e riconosco subito il suo modo di disegnare.
La copertina è coperta da figure in bianco e in nero. Figure sfocate, come se avessi fatto una foto e fosse venuta male. Vedo una donna che corre, un uomo che fuma e dei bambini che giocano con le corde per saltare. E poi, più grandi e più definite, altre due persone. Una ragazza e un ragazzo. Lui ha i capelli neri, gli occhiali spessi e una postura da bradipo. Lei invece ha i capelli castani, grandi occhi azzurri e indossa un vestitino tema marinaresco, con tanto di fiocco. Entrambi spiccano sulla copertina, essendo le uniche figure a colori.
Il titolo è scritto a caratteri di media grandezza infondo alla pagina Nerd. E, più sotto a caratteri più piccoli il nome del mio migliore amico.
-Mike è…è fantastico!- mormoro a voce bassa. Sono troppo scioccata per dire altro. Rigiro il fumetto fra le mani.
-Aprilo, dai.-
Non aspettavo altro. Inizio a sfogliarlo, e guardo le immagini di quei due ragazzi sulla copertina. Lei indossa sempre un medaglione e lui non gira con un pick up. Sono i protagonisti della storia, e anche loro sono migliori amici. Lei si chiama Lina e lui Matt.
Noto subito le somiglianze fra Mike e Matt e fra me e Lina. Non solo i nomi sono abbastanza simili, ma anche il modo di parlare e le vicende. Be’, tranne forse che entrambi hanno superpoteri e che alla fine riescono a salvare la loro città chiamata Stratwood dalla distruzione totale.
Torno subito alla prima pagina e trovo, in lettere piccole ed eleganti su una pagina completamente bianca, una scritta. Alla mia migliore amica che mi sostiene e mi ispira.
Mi salgono le lacrime agli occhi e le braccia mi prudono per la voglia che ho di abbracciare Mike. Ed è quello che faccio.
Inizio a piangere e a singhiozzargli sulla felpa, mentre lui mi accarezza i capelli e sorride. E so che sorride, perché è come un sesto senso.
-Shh, Liz, non fare così dai.- mormora lui, cullandomi.
-E’ solo che sono così fiera di te Mike. Ho sempre saputo che avresti fatto carriera e che avresti avverato i tuoi sogni. Sono felice per te e non riesco a smettere di piangere.-
-Bè, anche io ho fiducia in te. Lo sai che ti appoggio sempre.-
-Non posso credere che tu abbia davvero pubblicato quel fumetto e che la storia parli di noi due. E poi tutti quei dettagli…è un colpo basso Mike. Volevi farmi commuovere, e cavolo se ci sei riuscito!- mi stacco da lui e asciugo le lacrime con la manica del pigiama.
-Ovvio. Il mio diabolico piano aveva come unico obbiettivo il tuo pianto. E tutto quello che ho fatto è solo ed esclusivamente per quello. Andare a New York per farti piangere. Scrivere un fumetto per farti piangere. Drogarsi di caffè amaro e donut scadute per farti piangere. Mi sembra così ovvio.-
Ridacchio e asciugo altre lacrime. –Be’, hai fatto progressi. Da baby rapinatore di bambole a giovane uomo in carriera la strada è lunga.-
-Sta zitta!- Mike scoppia a ridere e mi stringe fra le braccia mentre io continuo a singhiozzare.   

Più tardi usciamo per fare la spesa. Ho ancora gli occhi gonfi e l’ultima cosa che mi va di fare è andare al supermercato il sabato pomeriggio, ma ho promesso a Mike che avrei cucinato io per festeggiare(e poi perché non posso permettermi un ristorante, data la scarsa quantità di soldi che mia madre mi dà ogni settimana) quindi prendo i soldi che mi ha lasciato la mamma per la spesa e salgo sul pick-up di Mike.
-Non sono sicuro di voler mangiare qualcosa cucinato da te.- mormora Mike mentre spinge il carrello per il negozio. La mamma non mi ha lasciato la lista della spesa, quindi prendo ciò che penso che serva e lascio stare il resto.
-Stai zitto tu. Non dovresti nemmeno parlare. L’ultima volta che hai toccato una padella hai rischiato di far esplodere casa tua, e volevi fare solo un uovo strapazzato.-
Mike fa spallucce, palesemente divertito da ciò che gli ho detto. –Alla fine era buono, in ogni caso.-
-Disse quello che mangia insalata di capelli alla mensa della scuola..-
Lui alza gli occhi al cielo, ridacchiando –Eh va bene, per questa volta hai vinto.-
-Io vinco sempre- mormoro ironica, mentre mi alzo in punta di piedi per prendere tavolette di cioccolata dal ripiano più alto.
Alla fine Mike si affianca a me, e senza nessuno sforzo allunga una mano afferra qualche tavoletta.
-Sei troppo alto per i miei gusti, dovrò sostituirti con un puffo. Mi fai sembrare bassa.- butto tutto nel carrello e faccio scorrere le sguardo sul resto del corridoio. C’è una quantità spaventosa di cioccolato e altro cibo spazzatura, e non sono convinta che ciò mi dispiaccia. Amo il cibo spazzatura.
-Ma tu sei bassa.- Mike spinge il carrello fino a quando non ci ritroviamo nel corridoio della frutta e della verdura. Lui, che è sempre stato vegetariano convinto, inizia a mettere l’insalata e altre cose nei sacchetti e a pesarli sulla bilancia. Io lo guardo divertita, ridacchiando sotto ai baffi. Potrà essere cambiato il suo aspetto, ma in momenti come questo si nota ancora il suo essere tonto.
-LIz?- mormora qualcuno alle mie spalle. Mi giro, cadendo dalle nuvole e mi ritrovo davanti a Pattie che mi sorride –Mi sembravi tu, solo che non ne ero sicura. Ti sei alzata un po’ dall’ultima volta.-
-Salve signora..- inizio a dire.
-Oh, lo sai che puoi chiamarmi Pattie.- mi interrompe subito. –Allora, come va? A scuola tutto bene?-
-Sì, assolutamente, anche se preferirei evitare educazione fisica, ma non posso lamentarmi.- Essendo abbastanza vicini al reparto surgelati, ho la pelle d’oca a causa del freddo nonostante la giacchetta che indosso. –E lei?-
-Nemmeno io posso lamentarmi.- risponde mentre si guarda attorno. Fa un cenno di saluto ad una donna a pochi passi da noi, e mi rivolge di nuovo la parola –senti, so che sono inopportuna e so anche che se mi sentisse mio figlio ora mi fulminerebbe con lo sguardo, ma mi dispiace molto per quello che è successo fra di voi. Non sapevo nulla di Charlotte, e se l’avessi saputo prima probabilmente non sarebbe accaduto nulla di tutto questo. E poi volevo farti sapere che anche a Justin dispiac…-
Questa volta sono io ad interromperla –Sì, lo so, abbiamo parlato e si è scusato.-
Pattie fa subito una faccia sorpresa. Forse non se l’aspettava, ma sembra anche piuttosto compiaciuta. Sapevo che non aveva restituito del tutto l’auto a Justin e sono convinta che questa sera stessa probabilmente gli toglierà completamente la punizione. –Avete parlato?-
-Sì, si è scusato e poi qualche giorno fa siamo andati anche al cinema…In gruppo.- mi affretto a precisare.
-Mi aveva detto che sarebbe andato a studiare da un amico…- nonostante tutto non sembrava arrabbiata. Anzi.
-Oh, mi fa piacere che avete chiarito- mormora sorridendo. –Ora comunque devo andare. In bocca al lupo con la scuola.-
-Arrivederci signora.-
Mike mi raggiunge dopo che Pattie se n’è andata.
-Era la madre di Justin?-
-Esatto.-
-E’ solo un’impressione mia o sembra che voglia che tu torni da lui?-
-Sta’ zitto!- ridacchio dandogli una botta in testa.
Comunque no, non è solo una sua impressione.



La prima cosa che devo dire è: scusatemi. E' passato più di un mese dall'ultimo aggiornamento, e vorrei poter dire che è stata tutta colpa delle vacanze se non ho postato prima in in realtà è solo colpa della mia mente contorta che aveva esaurito le idee. Quindi scusate, da parte del mio cervello.
Il capitolo è stato finito solo ieri sera e come al solito mi manca la voglia di controllare eventuali errori, quindi sappiate che se ne vedete uno è solo un errore di battitura.
Io ho trascorso un'estate molto bella. Sono stata in crociera la settimana del mio compleanno, ho fatto il giro del mediterraneo occidentale. In pratica ho trascorso  il compleanno a Barcellona. Sappiate che sono stata anche a Marsiglia e posso confermare che le spiagge francesi sono davvero belle.E poi ho conosciuto un sacco di gente simpatica durante il resto dell'estate.
Non so più che dire. Quindi buona lettura, scusate ancora e buon anno scolastico c:

ps: non so chi di voi conosce shadowhunters (chi ha LETTO i libri, dettaglio particolare dato che sono una macchina da spoiler) ma ci tengo a dirvi che sto pensando e ho già iniziato a scrivere una ff, e che la posterò quando finisco questa di Justin. Quindi bho, vedete di leggerla(?)
  
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