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Autore: Miky Jane Malfoy    28/03/2008    12 recensioni
Due ragazzi diversi. Con due modi di pensare completamente opposti, legati solo dall'antipatia che nutrono uno verso l'altra. In una parola, lontani. E poi, c'è l'amore. L'amore, improvviso, inaspettato, e nello stesso tempo, atteso. L'amore, con le sue regole, bellissime, e sempre diverse da come le avevi immaginate. E allora, improvvisamente, quei due mondi non sono più così lontani uno dall'altro... perchè in fin dei conti, nel gioco della vita, non importa chi sei, o chi credi di essere. Ciò che conta, è quello che hai dentro al cuore. Eccomi di nuovo!Sono tornata, con un'altra ff su Draco/Hermione! Aspetto tante recensioni, mi raccomando! Bacioni, Miky.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...SCUSATE!!!
Ecco, mi sembrava doveroso innanzitutto iniziare così! Mi dispiace un sacco, ragazze, di aggiornare solo ora dopo SECOLI!!!Sono talmente in ritardo che ormai sono quasi in anticipo, però ho la giustificazione: il mio computer si è rotto. Una mattina mi alzo, faccio per accenderlo e... PUFF!!! Morto, senza vita, completamente inutilizzabile. E così ho dovuto aspettare di prenderne un altro, che mi arrivasse, eccetera, eccetera, eccetera, e non ho avuto la possibilità di aggiornare da un altro computer. MI DISPIACE TANTOOOOOOOO!!! T_T vi prego perdonatemi!!! Poi, quando mi è arrivato quello nuovo, ho cercato di scrivere e aggiornare il più in fretta possibile!
Spero che con questo terzo capitolo, anche se ancora siamo all'inizio e quindi non succedono grandi cose, riuscirò a farmi perdonare!!!
Ci "vediamo" giù!

"... e questo è tutto, dobbiamo solo decidere quando fare il sopralluogo" Terminai il mio discorso mettendo in bocca una foglia di lattuga.
"Ginny questa roba è disgustosa, mi farai diventare una capra" si lamentò Ron.
"preferisci diventare un elefante, Ronald? fai pure!" rispose la sorella, che si era messa in testa di far ritrovare la linea a tutti gli abitanti del 12 di Grimmauld Place.
"sorellina, almeno un pò d'olio e di sale si può avere?"
"Fred assolutamente no! il sale asciuga i liquidi, e l'olio fa ingrassare, volete diventare tutta ciccia e brufoli? per l'amor del cielo"
Fred, George e Ron si scambiarono un'occhiata rassegnata, mentre io, Harry, Luna e Neville ce la ridavamo sotto i baffi.
"tornando a discorsi seri..."
"Harry il mio stomaco è un discorso serio!!! mia sorella sta attentando alla mia vita!!!" Sbuffò Ron.
"d'accordo, allora passiamo a discorsi più seri, così è ok?" trattenni una risata "quando facciamo il sopralluogo? e soprattutto chi ci va?"
"io direi di andare tutti a vedere il posto. Ma di non andare tutti il giorno del matrimonio. Non ce ne sarà bisogno, Harry. Pensaci un attimo... se tu fossi un male intenzionato, attaccheresti in un posto pieno di gente, sicuramente controllato, durante un ricevimento importante?"
"certe volte mi fai paura, Herm... ragioni troppo come una maleintenzionata"
"oh, e lo sarò sicuramente maleintenzionata se rivedrò quella specie di babbuino biondo"
"è andata così male?"
"al confronto l'insalata di Ginny è un amore"
Scoppiarono tutti a ridere, e Ron guardò con un pò più di apprezzamento l'erbetta verde nel suo piatto della cena, di solito colmo di schifezze.
"io non credo di poterci essere quel giorno" dichiarò Neville.
"come mai?"
"è il compleanno della nonna... e lo sapete com'è... non posso non andare"
In effetti, Neville aveva poca possibilità di muoversi, quando c'era di mezzo la nonna.
"bene, Neville non preoccuparti."
"ehm, anche io ho dei problemi veramente..." Luna prese parola "quel giorno è l'anniversario della fondazione del Cavillo, e con papà pensavamo di andare a cena fuori con tutti i dipendenti"
"Ron, Ginny, Herm, andremo noi 4 allora"
"Ecco, e chi ti dice che io non ho dei problemi per quel giorno?!" Ero decisa a non rivedere mai più quella serpe.
Harry mi sorrise. "Mi hai viziato dicendomi che quando avrei avuto bisogno ci saresti stata, e quindi so che ci sarai"
Incastrata, di nuovo. Maledetta me e le mie promesse del cavolo.

"Gentile Sig. Malfoy,
La sig.na Hermione Granger mi ha riferito la vostra conversazione di ieri, e mi ha annunciato anche che vorrebbe essere informato sulla data del giorno in cui faremo il sopralluogo nei luoghi in cui si terrà il matrimonio. Le mando questa lettera quindi, per informare Lei e i suoi collaboratori che ci troveremo davanti alla chiesa dove si celebrerà il rito oggi 17 agosto alle ore 15,30.
Cordiali Saluti.
Harry James Potter"

Ero stato svegliato dal picchiettare alla finestra di una civetta bianca e avevo pregato che fosse qualcosa di MOLTO importante per tirarmi giù dalle lenzuola alle 10.00 del mattino, quando ero rincasato alle 6:00. E cos'era invece? una lettera di Potter e dei suoi amichetti. Imprecando, tornai sotto le coperte. Alle 15 e 30 davanti alla chiesa, quindi.
Non mi ero neanche rimesso comodo che quell orribile gufo mi picchiettò sulla spalla. "ma si può sapere che vuoi ancora?!"
"di solito i gufi aspettano una risposta, Draco"
Mi voltai verso la porta, già sapendo chi avrei trovato li in piedi. "maledetto me e il giorno che ti ho dato le chiavi di casa mia, Blaise"
"siamo di buon'umore! è sempre bello quando gli amici ti accolgono affettuosamente"
"il giorno in cui non avrai un buon umore tu, Blaise, mi preoccuperò, perchè vorrà dire che si avvicinerà una catastrofe"
Feci ridere il mio amico, che cacciò le chiavi sul mobile e si sedette sulla scrivania. "allora? come mai ancora a letto?"
"sono tornato tardi... sono stato da quella di ieri sera, hai presente?"
"no, ho perso il conto ieri sera... più o meno flirtavi con tutta la sala"
Ghignai e mi costrinsi a tirarmi su. "comunque dobbiamo essere davanti alla chiesa alle 15:30. Oh a proposito, il gufo"

"Gentile Sig. Potter,
Ho ricevuto la Sua lettera della quale La ringrazio. La sig,na Hermione Granger l'ha informata bene, e sarò sicuramente presente questo pomeriggio, alle 15 e 30.
Cordiali Saluti.
Draco Lucius Malfoy"

Ecco fatto. Spedii la civetta fuori dalla stanza.
"Potresti anche farmi la colazione, Blaise"
"potresti anche ricordarti il nome della ragazza di ieri sera, Dra" Sorrise ironico. Gli lanciai un occhiataccia, mi infilai in bagno e poi nella doccia. Mentre l'acqua mi scorreva addosso, cercavo di ricordare almeno l iniziale del nome della bellissima ragazza con cui avevo passato la notte. Nada, Nothing, niente, vuoto totale. Ora che ci pensavo, non ricordavo nemmeno il viso. Mi scappò un ghigno.
Venti minuti dopo, emersi dal bagno, pulito, profumato e bello come sempre.
"oh santo Merlino, ce l hai fatta! Cominciavo a pensare ci fosse una camera dei segreti nel tuo bagno. Muoviti, và, che Pansy e Daph ci aspettano per colazione"
La prima buona notizia della giornata.

Alle tre e venti eravamo già li davanti, e lo vedevo che erano tutti impazienti di vedere come fosse diventato Malfoy, il nemico di Hogwarts. E non era servito a niente dire che NON era diventato: era sempre lui. Mah, non ci credeva nessuno.
"Ginny, facciamo il giro della chiesa intanto?"
"Va bene Herm"
Cominciai a dare un'occhiata all'ampiezza, ai cancelli intorno, alle mura, al giardino.
"credi che verranno?"
Mi voltai verso la mia amica. "Ginny? stiamo parlando di Malfoy e Zabini! che te frega?"
"ma sono curiosa!"
"ma non è cambiato niente!sono sempre loro! Sembrate tutti dei ragazzini al primo appuntamento" scoppiai a ridere, era più forte di me. Il pensiero dei miei amici di sempre in ansia prima di un incontro con un gruppo di serpi era esilarante. Completammo il giro, e avevamo appena girato l'angolo quando vedemmo un gruppo di quattro persone avvicinarsi. Mi ci volle meno di un quarto di secondo per capire di chi si trattasse. Accellerai il passo e raggiunsi Harry, Ron, Neville e Luna, seguita da Ginny.
"puntuali come un orologio svizzero..." sussurrò Ron, poco prima che le quattro figure fossero davanti a noi, investite dalla luce del sole.
Pansy Parkinson, più alta di come la ricordavo, con un vestito nero e le scarpe col tacco, i capelli sempre con quel caschetto sbarazzino che la caratterizzava a scuola e gli occhiali da sole;
Daphne Greengass, un vestito bianco, striminzito come quello di Pansy, scarpe col tacco anche lei, i capelli biondi lunghi fino alla vita e gli occhi azzurri sorridenti, sembrava quasi più socievole di quanto lo era a scuola;
Blaise Zabini, con il suo sorriso stampato sul volto, gli occhi blu profondi, non troppo diverso da come l'avevo visto nell'ufficio di Malfoy, con un paio di jeans scuri e una canottiera nera;
E poi, Draco Malfoy, i capelli biondi con lo stesso look del giorno prima, gli occhi di ghiaccio e il ghigno odioso sulle labbra, una polo nera e un paio di jeans chiari;
"Oh-oh, della serie a volte ritornano!" Fu Blaise a parlare per primo, e a spezzare quel silenzio in cui tutti squadravano tutti. "chi si rivede"
Mi tese la mano e io la strinsi, con un sorriso. Chissà perchè dal giorno prima mi stava simpatico. Poi salutai anche le due ragazze e mi voltai verso Malfoy, mentre gli altri si stringevano le mani titubanti.
"Malfoy"
"Granger... a me non stringi la mano?"
"quando ti leverai quell'odioso ghigno made-in-Malfoy dalla faccia, allora può darsi che ti stringerò la mano" risposi, con lo stesso ghigno ironico suo.
Il nostro piccolo battibecco, però, aveva avuto il potere di sciogliere un pò l'atmosfera, perchè tutti sembravano più rilassati, come se avessero avuto bisogno della conferma che nulla era cambiato.
"bene, cominciamo?" chiese Harry, avviandosi verso la chiesa. Mentre camminavamo, mi si affiancò Ginny.
"e meno male che non erano cambiati!" mi sussurrò in un orecchio.
Ma non potei rispondere perchè varcammo la soglia e ci zittimmo.

Eravamo arrivati ed era calato un silenzio teatrale, come se nessuno sapesse da che parte cominciare, come salutare, cosa dire. Ci squadravamo tutti, dall'alto in basso, per capire cosa di noi era cambiato. Tutti erano diversi da come li ricordavo, anche se nessuno mi aveva saputo stupire come mi aveva stupito la Granger il giorno prima.
Harry Potter era sempre lui, con i suoi occhiali e i suoi capelli in disordine, solo che era più alto, circa come me, e sembrava molto più sicuro di se stesso. Sia lui che Weasley e Paciock erano vestiti all'incirca come me e Blaise: camicia o maglia a maniche corte, e jeans;
Ronald Weasley, anche lui più alto, ma sempre lui, con i suoi capelli rossi e le lentiggini. Mi chiesi per un attimo se lui e la Granger stessero ancora insieme;
Neville Paciock, era quello meno cambiato di tutti. Imbarazzato, impacciato, anche nel salutare, era solo un pò più magro e un pò più ben vestito;
Luna Lovegood, i capelli biondi lunghi quasi quanto quelli di Daphne, tirati indietro da una specie di cerchietto con delle rane sopra, gli occhi azzurri fuori dalle orbite, una camicia tutta pizzi e ghirigori, una collana in tinta con il cerchietto e dei pantaloncini di jeans. Praticamente, era cambiata solo in statura;
Ginevra Weasley, anche lei sempre con i suoi capelli rossi e le lentiggini, ma più alta, come la Granger, con un vestito floreale che metteva in risalto il suo corpo da donna, sicuramente migliorato da quando stavamo a Hogwarts, e le infradito con una cavigliera rossa quanto i capelli;
E poi, Hermione Granger, ancora diversa da come l'avevo vista il giorno prima, con una magliettina nera che si legava dietro, una gonna di jeans lunga fino a metà coscia e le scarpe da ginnastica con i calzini bianchi risvoltati, da liceale. Della secchiona di Hogwarts rimaneva solo il carattere, fatto che avevo intuito il giorno prima e di cui avevo avuto la conferma.
Ovviamente, era stato Blaise a riuscire a rompere il ghiaccio, e a farci smettere di fissarci come se fossimo una nuova specie di Draghi che hanno la libertà di circolare per Londra.
Entrammo nella chiesa, e la Granger e Potter sembravano gli unici che davvero si occupavano di controllare il posto. In particolare la mezzosangue correva da una parte all'altra prendendo appunti, scrivendo, meditando, chiedendo ogni tanto conferma allo sfregiato. Lenticchia controllava ogni tanto posti in cui già era passata la Granger lanciandoci qualche occhiata malevola, la Piattola invece fissava me e Blaise come se non ci avesse mai visto. Paciock e la Lovegood erano a controllare qualcosa fuori.
Dopo mezzora comunque, avevano finito e ci avviavamo verso la sala in cui si sarebbe tenuto il ricevimento.
"allora, Potter, tutto apposto?" chiese Blaise, tanto per dire qualcosa immagino.
"si, non ci sono posti particolarmente pericolosi, e comunque da determinati punti si ha una visuale perfetta dell'intera chiesa, quindi non avremo problemi nel controllo"
"cosa scriveva la Granger di tanto interessante e con tanta foga?" domandai.
"faceva incantesimi di controllo, segnava le distanze da una parte all'altra della chiesa, tracciava le visuali che si hanno da tutte le porticine all'interno"
Stessa cosa successe poco dopo nella sala del ricevimento, solo che era molto più grande e la storia fu molto più lunga. A un certo punto io, Daphne, Blaise e Pan uscimmo a fumarci una sigaretta.
"che palle! non farei mai sto tipo di lavoro!" commentò Daphne.
"nemmeno io. Però lo fanno bene, loro."
"direi che ci possiamo fidare. Vero Dra?"
"il loro lavoro lo sanno fare"
Restammo zitti per un pò. "ehi, non è adorabile Paciock?" commentò improvvisamente Daphne, con gli occhioni languidi con cui solo il giorno prima mi aveva parlato di quell'altro ragazzo, Jeremy.
"ma scusa, Paciock? e Jeremy?"
"oh lui... beh lui mi ha stufata"
"ma non dovevi uscirci a cena stasera?"
"oh no, non ci andrò. Sono andata a trovarlo ieri pomeriggio, e non mi piace più"
Pansy scoppiò a ridere, e anche io e Blaise le andammo dietro. Era incredibile. Ne avevo conosciute di persone volubili nella mia vita, ma mai quanto era volubile Daphne.
"e quindi ora ti piace Paciock?" chiese Pansy, ancora tra le risate.
"si, è adorabile!" rispose lei semplicemente con un sorriso. "mi fate un favore? stasera organizziamo una cena con tutti loro? così lo vedrò fuori dall'ambito lavorativo!"
"stai scherzando?" chiesi, alzando le sopracciglia.
"beh, non ha avuto una cattiva idea. In fondo dai, i tempi di Hogwarts sono passati, quelli della guerra anche, e siamo tutti più grandi, al diavolo le inamicizie! proviamo a conoscerli" asserì Blaise.
"mmh, io sono d'accordo con Blaise. Proviamoci, no?"
Si voltarono tutti e tre verso di me. "verrò a questa cena, ma se pensate che io e lenticchia diventeremo migliori amici vi state sbagliando di grosso".
Daphne emise un gridolino e mi abbracciò e gli altri due risero, prima di incamminarsi di nuovo in sala.

Finimmo il sopralluogo e guardai soddisfatta i miei appunti. Avevo scritto tutto quello che c'era da sapere, ne ero assolutamente certa. Come ero assolutamente certa che non ci sarebbe stato bisogno di tutte quelle protezioni, ma questo non c'entrava con il mio lavoro.
"Bene, abbiamo finito!" annunciò Harry, prendendo sottobraccio Ginny e avviandosi fuori dalla sala.
Li seguimmo, e Malfoy si fermò a chiudere la porta a chiave.
Quando riprendemmo a camminare, mi ritrovai ad essere di fianco a lui.
"allora Granger... spero che tu abbia fatto il tuo dovere senza aver tralasciato nulla"
"la tua preoccupazione per la tua cliente è commovente, Malfoy"
"hai la lingua molto più sciolta di ieri..." il suo tono era quasi malizioso, e per qualche inspiegabile ragione mi sentii arrossire leggermente.
"ieri ero solo più educata, ma visto che si tratta di te, mi rendo conto che non ce n'è bisogno"
"ti preferisco così... con la risposta pronta. Cosa fai stasera?" mi fermai di botto un secondo poi tornai a camminare voltandomi verso di lui con un sopracciglio alzato.
"prego?"
"ti ho chiesto cosa fai stasera... sei occupata?"
"Malfoy, dimmi una cosa, ti sei rincoglionito? vuoi uscire con me stasera?"
avevo fatto un errore madornale a chiederlo, e me ne resi conto poco dopo. Prima che lui avesse il tempo di rispondermi, infatti, Daphne Greengass fece fermare tutti davanti a una gelateria.
"prendiamo un gelato? così vi chiedo una cosa!" sorrise in modo strano a Neville, che arrossì. Arrivò un cameriere che ci fece prendere posto e prese le ordinazioni, e poi Daphne prese parola di nuovo.
"Stavamo pensando, con i miei amici, che stasera potremmo fare una cena tutti insieme! insomma, per conoscerci meglio, visto che a scuola non abbiamo mai avuto... ehm, l'occasione, ecco. E forse anche la voglia, di conoscerci per davvero"
Arrossii, e mi voltai verso Malfoy che rideva di gusto con Blaise.
"ti eri illusa, Granger? mi dispiace... ti porterò fuori io da solo una sera di queste, ok? non rimanerci male..." e scoppiò di nuovo a ridere.
"non mi ero illusa, mi ero spaventata, Malfoy. Avevo pensato che fossi impazzito"
"da come hai fatto subito domanda, sembrava che non aspettassi altro..."
Mi mancava la risposta, e mi voltai verso Daphne, ringraziando il cielo che aveva ripreso discorso. "allora? che ne dite?"
"beh... perchè no?" cominciò Ginny timidamente.
"si può fare..." continuò Harry.
"si perchè no" aggiunse Luna, e Neville annuì.
Ron si voltò a guardarmi, e fece un piccolo cenno d'assenso. "d'accordo" concessi, con un sospiro.
Bella serata, che mi aspettava. Una cena con persone che non avevo mai sopportato, che non vedevo da secoli, che erano stati un incubo a scuola, e soprattutto una cena con un idiota convinto che io volessi uscire sola con lui.


MY SPACE!
Rieccomi ragazze! allora, che dite, perdonata di questo mostruoso ritardo??? E vi devo chiedere di essere ancora più pazienti con me, perchè vista l'ora tarda non riesco a rispondere alle vostre recensioni! Lo so, sono cattiva, non mi merito niente, ma vi prego, cercate di perdonarmi e di lasciarmi una recensione piccola piccola, ok???^_^
Bacioni, Miky.

  
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