Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |       
Autore: Andy Black    29/09/2013    7 recensioni
Il giovane Zack, dopo un lungo viaggio per la regione, si ritrova davanti alla sfida più grande: la sfida alla Lega Pokémon.
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Pokémon Courage'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Veglia


Zack aprì gli occhi, incollati di mastice e sonno, mentre il cellulare faceva un rumore assurdo per quell’ora. La luce dello schermo non gli permetteva di avere un’ottima visuale del nome che stesse chiamando, ma chiunque fosse stato, alle 4 e 47 del mattino non riusciva ad immaginarsi nulla.
“Pr... nt...”
“Zack!” la voce interlocutrice era colma d’ansia.
“Chi... è...?”
“Zack, sono mamma”
Quello fece un lamento simile al cigolio di una porta, e sospirò. “Che...” senza nemmeno finire la frase.
“Zack...” nell’ansia della voce della donna era trapelato un momento di ilarità, con un sorriso.
“Mamma... che c’è? È notte”
“Voglio sapere come va. Non ti fai sentire da due settimane”
“Come dovrebbe andare? Sto dormendo per terra, in una tenda e fuori si gela”
“Non dirmi queste cose...” la voce si faceva più piccola, mutandosi in un lamento.
“Scherzo, mamma... sono in un centro Pokémon”
Quella fece un sospiro profondo, cacciando tutta l’ansia che aveva dentro. “Non farmi più questi scherzi, maledetto... come stai?”
“Sto bene. Ho sonno”
“So che hai sonno. Ma sto vivendo con il pensiero da tempo immemorabile. Sono più di dieci anni che sei lontano, e non ti vedo da cinque anni. Quando pensi di tornare a casa?”
“Mamma, tornerò sicuramente per le feste dell’anno prossimo”
“Pasqua?”
“Natale”
“Tra praticamente un anno e più di due mesi!” si irritò quella.
“Mamma, io non sto facendo il pettina bambole. Domani sfiderò i Superquattro di Adamanta. E se li sconfiggerò combatterò contro il campione”
Sentì la madre sorridere. “Sono fiera di te”
“Mi manchi, mà”
“Anche tu, Zack. Come sta Growlithe?”
“Bene, stasera gli ho spazzolato il pelo”
“Lo hai fatto...”
“...sì, l’ho fatto seguendo il verso del pelo, non contropelo”
“Bravo, come ti ho insegnato io”
“Lo so. A casa come va?”
“Ho affittato la tua stanza ad un paio di studenti che vengono da Unima. Ho aperto una sorta di Bed & Breakfast”
“E gli affari come vanno?”
“Molto bene. Siamo anche nella lista dei migliori B&B di Kanto”
“Non mi potevo aspettare altro”
“Qua la vita va avanti lentamente senza di te”
“Me lo dici ogni volta che ci sentiamo”
“Torna da me”
Il tono della voce era languido.
“Mamma... io... io verrò a trovarti, ma ho ancora tanto da fare qui. Voglio prima realizzare i miei sogni”
“Ah... certo, mi pare giusto... l’altro giorno è passato Green”
“Davvero?”
“Sì, voleva sapere di te”
“E che gli hai detto?”
“Che ti avrei chiamato. Dovresti fargliela una telefonata”
“Hai ragione. Ultimamente però è tutto un po’ troppo frenetico”
“Che ti sta capitando?”
“Già ti ho detto tutto... i Superquattro, e le sfide”
“E se ti raggiungessi ad Adamanta per le feste di Pasqua?”
“Mi farebbe piacere. Ad Aranciopoli dovrebbe esserci una compagnia navale che segue questo percorso. Certo, sono parecchi giorni di navigazione, però almeno vieni un po’ qui”
“Hai una casa?”
“No, sono stato gentilmente ospitato da una professoressa dell’università di Edesea”
“Sei stato ad Edesea?”
“Sì”
“E che persona è?”
“Si chiama Alma. È una bellissima donna, che vive da sola”
“Quanti anni ha?”
“Una trentina, o giù di lì”
“Non è che per caso...”
“No mamma, anzi sarebbe davvero bello” sorrise il ragazzo. “No, lei è legata ad un uomo”
“E vive da sola?”
“È una lunga storia che ti spiegherò quando mi verrai a trovare”
“Domani manderò qualcuno a prendere il biglietto”
“Se incontri Green digli di telefonarmi”
“Chiamalo tu! Con tutte le ricerche che sta conducendo non mi pare il caso di domandargli una cosa del genere!”
“Ricerche?”
“Sì, ultimamente sta aiutando Margi ed il Professor Oak”
“Che ne sai?”
“Ogni tanto scambio qualche chiacchiera con Misty”
“Buon per te... come sta?”
“Soffre”
“Ancora per la situazione...?”
“Sì, Red. Quel ragazzo ha fatto scalpore... davvero”
“Beh, tutto sommato solo Misty e Yellow si sono mostrate un po’ più interessate a lui”
“Oh, perché tu non sai quello che è successo, giustamente!”
“No, mamma, non ho intenzione di sparlare di Red a quest’ora”
La donna sorrise, e guardò l’orologio, dipingendosi in volto un bellissimo sorriso. “C’entra Blue, ho detto tutto”
“E Green non ha detto niente?!”
“Ora vuoi parlarne?”
“No...  lasciami stare” sorrise.
“Non lo farò mai. Ti amo, sono tua madre e non finirò mai di farlo”
“La cosa è reciproca”
“Domani metterò a cucinare un po’ di manicaretti e te li invierò ad Edesea...”
“Grazie, mamma. Alma apprezzerà sicuramente”
“Fai mangiare qualcosa anche a lei”
Zack sorrise.
“Ok, mamma. Va bene”
“Ok... allora finisco di romperti le scatole. Torna a dormire e domani straccia tutti”
“Spero di riuscirci”
“Ciao, tesoro”
“Ciao mà”
“Chiamami”
“Lo farò”
E poi la linea cadde. Il telefono si illuminò per poco, inondando di luce la tenda in cui stava dormendo, al freddo e sui sassi del Monte Trave, proprio fuori la Via Vittoria.
Aveva mentito a sua madre, non era in un centro Pokémon, ma lo aveva fatto a fin di bene.
Se la immaginava ora, più serena e tranquilla, a rigirarsi nel letto, stringendo il cuscino di suo padre.
Un pensiero al grande uomo che avrebbe voluto diventare, e che ora era lassù. Inutile pensarci oltremodo, non voleva rintristirsi. Tuttavia sperava che la forza di quelle persone potessero infondergli fiducia nei propri mezzi.
Avere dei genitori accanto è meraviglioso, per certi versi. Si, naturalmente molte cose non vanno a vantaggio dei figli, c’è meno libertà, e bisogna sottostare a condizioni che per evidenti motivi di rispetto e di età non creano loro, ma ci sono altri, tantissimi lati positivi.
Figlio di sua madre, di suo padre, del loro amore.
Figlio di un desiderio, era cresciuto ed aveva fatto come figlio un desiderio: l’indomani avrebbe voluto battere chiunque avesse incontrato davanti la sua strada.
Con il pensiero che andava lontano, oltre le onde, tanti chilometri più in là, proprio accanto al cuscino di suo padre.

 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Andy Black