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Autore: DawnRose    29/09/2013    3 recensioni
Quando una lettera riporta alla luce le ombre del passato le Pretty Cure saranno costrette loro malgrado a tornare ancora una volta a combattere il male.
Tra nuovi personaggi e vecchie conoscenze, tra nemici agguerriti e vita di tutti i giorni, riusciranno le leggendarie guerriere a salvare il mondo... per l'ennesima volta?
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Coco/Kokoda Koji, Nozomi Yumehara/Cure Dream, Nuovo personaggio, Rin Natsuki/Cure Rouge, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3: ARRIVA ALMOND

 

Alle mie amiche adorate

Come si dice qui a Parigi

Tout le monde est magnifique! 

Vi vorrei qui con me in Francia,

Mi mancate tantissimo

Urara



-Che bella deve essere Parigi-
Komachi ridacchiò di fronte alla buffa espressione di Nozomi la quale, stravaccata su un divano della Natts Hous, reggeva una cartolina sulla quale erano raffigurati la Tour Eiffel, il Museo del Louvre e l'Arco di Trionfo.
-Mi sarebbe piaciuto avere un appartamento a Parigi- commentò Karen -ma poi i miei hanno preferito acquistare una country house in Toscana-
-E ti lamenti?- replicò Rin -io non sono andata più in là della tua villa al mare?-
La ragazza dai capelli blu si stupì: sembrava che la sua amica avesse detto un'assurdità.
-Ma cosa dici? Se è dietro l'angolo?-
-Tu cinque ore di macchina le chiameresti "dietro l'angolo?"-
-E allora ventiquattro ore di volo cosa sarebbero?-
-Ragazze!- disse Nozomi e Komachi, ridendo, si unì all'amica. Certe cose, in fondo, non sarebbero cambiate mai: Rin e Karen potevano anche essere diventate amiche intime, ma quando iniziavano una discussione non c'era verso di farle smettere.
Calò un silenzio quasi imbarazzante che, come al solito, fu rotto da Nozomi.
-Mi manca Urara- disse, rattristandosi per un momento.
-Vedrai che tornerà presto- Komachi la consolò. Nozomi era solita esternare i suoi sentimenti: tutto il mondo sapeva quando era triste e felice. Era semplice leggerle dentro, di solito aveva stampate in faccia le sue emozioni. Al contrario la ragazza dai capelli verdi era molto più introversa, ma questo non significava che fosse un blocco di ghiaccio. Anche lei soffriva per la lontananza di Urara. -Ha detto che quel lavoro durerà solo qualche mese, e si trova a Parigi già da un po'-
-E poi anche Kurumi è via da un po'- aggiunse Karen. "Non è colpa di Kurumi" pensò Komachi. Nattsu le aveva detto che la ragazza era impegnatissima nel regno di Palmier ad aiutarlo, visto che Coco, oltre ad occuparsi degli affari esteri del regno, aveva anche ripreso l'anno scolastico. Nonostante tutto, però, la ragazza ci teneva molto a diplomarsi e cercava, per quanto era possibile, di frequentare assiduamente la scuola.
-Chi è via da un po'?- replicò una voce femminile dall'ingresso. Il tono, energico, spiritoso, a tratti anche un po' irritante era inequivocabile: Kurumi era tornata!
-Siamo tornati- aggiunse una voce maschile.
-Nattsu!- trillò di colpo Nozomi. Komachi si bloccò di colpo.
"Fa che non sia arrossita, ti prego..." si disse. Nonostante Nattsu trascorresse la maggior parte del tempo nel Regno di Palmier non si era ancora dimenticato di lei, e questo la rendeva felice come poche altre. Tuttavia, al contrario di Nozomi, che sembrava sempre sentire l'irrefrenabile bisogno di mostrare al mondo la sua felicità, Komachi si accontentava di tenere le sue emozioni per sé.
-È tutto ok?- le domandò Karen, che aveva intuito tutto. Se ne era conto dal bagliore nei suoi occhi color oltremare e dal leggero sorriso che increspava le sue labbra.
-Tranquilla- la rassicurò.
I due arrivarono nel salottino qualche istante dopo, reggendo sacchetti e sportine colmi di ogni delizia. -Bisogna festeggiare!- esordì Kurumi, puntando subito al tavolo basso del salotto, dove lasciò le sporte. Poi, volteggiando sulle punte dei piedi, si diresse verso la credenza, prese due ciotole e le mise sul tavolino, riempendole con una valanga di dolcetti al riso e bignè alla crema.
-È un piacere vederti Kuru...-
Komachi sorrise vedendo la ragazza dai capelli viola colpire al volo la mano di Nozomi, già pronta ad afferrare un dolcetto. -La prima porzione spetta ai principi Coco e Nuts!- ribadì con decisione.
-Ma cosa?- sbuffò Nozomi. Le due iniziarono a battibeccare, causando l'ilarità generale delle ragazze.
"È proprio vero: certe cose non cambieranno mai..."
-Perché sei così divertita?- gli domandò una voce alle sue spalle.
-Nattsu!-
Gli angoli della bocca del ragazzo si sollevarono leggermente: si poteva definire quell'espressione un sorriso?
-Il tempo passa, noi cambiamo, eppure c'è qualcosa dentro di noi che resta immutato e sempre lo resterà, insensibile allo scorrere delle stagione. Guardale- indicò Nozomi e Kurumi, impegnate a disputarsi un dolcetto alla crema -non fanno così dal primo istante in cui sono conosciute?-
-Hai ragione-
-Come vanno le cose nel Regno di Palmier?-
-Tutto bene. Ormai la ricostruzione è terminata e l'economia è tornata in moto. Non ce l'avremmo mai fatta senza l'aiuto di tutti voi...-
-Abbiamo fatto solo ciò che era giusto-
-Forse. Ma ciò non toglie significato al vostro gesto- di fronte all'espressione commossa della ragazza si affrettò ad aggiungere: -E tu invece? Hai iniziato l'università? Come ti trovi?-
-È un ambiente fantastico, decisamente stimolante. Il corso è molto interessante, e sto ricevendo molti stimoli. Presto inizierò a stendere il mio nuovo romanzo!- lo disse con ritrovata sicurezza, tanto che dentro di sé, si ritrovò a ripetere "presto inizierò a stendere il mio nuovo romanzo!"
-Sono felice per te. Solo la pratica, insieme con l'esperienza, permette ad uno scrittore di migliorare-
-È uno dei tuoi saggi consigli?-
Nattsu accennò un mezzo sorriso.



-Buongiorno ragazze!-
-Ciao Shiro- Nozomi lo salutò con slancio, seguita dalle altre ragazze. Da quando Eternal era stato sconfitto il giovane era sempre rimasto con loro, nonostante non avesse certo esaurito la sua vena di sarcasmo.
-Ma cosa vedo qui?- esclamò il postino stupito, indicando le ciotole colme di golosità, e si buttò sui dolcetti lanciando la sua borsa su una poltrona.
-Ahi, mond!- si udì dalla sacca, rovesciatasi su un cuscino.
-Come si permette! La qualità dei servizi postali non è più quella di una volta...- strillò un'altra voce decisamente agitata. -State bene, cao?-
-Le mie ossa non sono più buone come una volta. Ragazzo! Fai più attenzione la prossima volta, ormai sono un vecchietto, mond!-
Nozomi guardò sconcertata la borsa di Syrup.
Si muoveva.
All'improvviso uscì una zampa, poi un'altra: in men che non si dica comparve quello che sembrava un orsacchiotto di peluche dalla pelliccia arricciata. Si guardò in giro, scambiando occhiate stupite con ciascuno dei presenti nella sala, poi si voltò verso la borsa.
-Cacao!- tuonò qualcuno da là dentro -Smetti di guardarti in giro con quell'espressione da rimbambito e aiutami ad uscire.-
-Ma io non ho un'espressione da rimbambito...-
-E io sono ancora qua dentro. Tirami fuori da qui, mond, prima che perda la pazienza!-
-Certo, cao!- replicò l'orsacchiotto, per poi dare la zampa ad una specie di scoiattolo che era impegnato a cercare, senza successo, di uscire dalla sacca di Syrup. Quello, dopo essersi dimenato per alcuni secondi, riuscì finalmente ad uscire dalla borsa nella quale era rimasto impigliato.
Nozomi rimase colpita dal colorito grigiastro della sua pelliccia: doveva trattarsi di un individuo molto vecchio che apparteneva, come era evidente, al regno di Palmier. Sentì Kokoda irrigidirsi accanto a lei. Lo fissò: era visibilmente teso. Anche Nattsu e Milk le sembrarono più rigidi del solito, con la schiena dritta e il capo abbassato. Intanto la strana coppia non si perdeva in convenevoli, nonostante si trovasse di fronte ai sovrani del loro paese: né un inchino, né una presentazione ufficiale.
"Qualcuno mi può dire che cosa sta succedendo?"
-Kokoda...- gli sussurrò, quando si accorse che il ragazzo aveva chinato il capo. Si stava... inchinando?
Fu l'orsacchiotto, che il vecchio aveva chiamato Cacao, a rispondere alla sua domanda:
-Inchinatevi tutti!- urlò.
-Perché dovremmo?- ribatté Rin.
Quello non perse la calma, al contrario si limitò a fissarla come se stesse guardando un bambino. Poi estrasse una trombetta e, pomposamente , proclamò:
-Avete di fronte a voi Sua Altezza Reale, Vostra Eccellenza, Sua Signoria...-
-Taglia dunque, mond!- lo scoiattolo grigio con fatica passò sul tavolo basso, agguantò un dolcetto e lo ingurgitò. Kurumi non disse una parola. Anche lei, notò Nozomi, continuava a tenere lo sguardo basso.
Dopo aver finito di masticare, lo scoiattolo, borbottando qualcosa come "non si parla a bocca piena", si mise esattamente di fronte a lei e la fissò intensamente. "Ha gli occhi verdi" pensò la giovane, colpita dalla profondità dello sguardo del vecchio. Doveva essere addirittura più anziano di Re Montblanc...
Nozomi si sentì a disagio.
-Mi chiamo Almond- si presentò senza troppi fronzoli -e sono stato Re di Palmier fino alla mia abdicazione-
"Cosa?"
Nozomi alzò lo sguardo da Almond alle altre ragazze: erano tutte molto sorprese, proprio come lei. Shiro borbottò -Ecco dove lo avevo sentito- ma nessuno gli prestò attenzione.
-Tu sei il leader delle leggendarie guerriere Pretty Cure, che hanno salvato il mio paese per ben due volte, vero?- si inchinò di fronte a lei, causando l'irritazione di Cacao. -Non starlo a sentire- le sussurrò piano -è molto efficiente ed è una brava persona dopotutto, ma a volte tende ad esagerare con le formalità. Lascialo perdere, non vale la pena- poi, dopo aver osservato tutte e cinque le Pretty Cure e non aver degnato di striscio Milky Rose aggiunse -vi prego, ascoltate la preghiera di questo vecchio. Dovete aiutarmi, ne va della mia vita... e del mio Regno-
-Cosa dobbiamo fare?-
Almond estrasse la lettera. 




Mamma mia. Ritardo inperdonabile. Sorry sorry... Diciamo che ho avuto da fare. Come tutti del resto, ma quando letteralmente mi sfracellavo sul divano l'ultima cosa che volevo fare era mettermi a scrivere... Ehehe. Imperdonabile. 

Ma adesso siamo di nuovo qua... E ora si sa chi è Almond. 

Che altro nasconderà quella palla di pelo? Che c'è scritto nella lettera? 

Al prossimo appuntamento ;)

Dawn

  
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