Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Wanda_Cara_Katnip    29/09/2013    2 recensioni
Cara è fatta così, un cuore indomito, selvaggio, ma anche freddo come il ghiaccio. Ma ora qualcosa sta cambiando, conoscere nuove persone, Jon, Arya, e forse anche un nuovo amore, potrebbero sciogliere il gelo della sua anima. Ma in guerra non c'è spazio per l'amore..
Genere: Avventura, Erotico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bran Stark, Jaqen H'ghar, Jon Snow, Nuovo personaggio, Osha
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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LUNA DI SANGUE 

Cara lo incuriosiva, non si erano rivolti spesso la parola, anzi, più che altro erano monosillabi quelli che la Mord Sith gli rivolgeva.. Non riusciva mai a capire quello che le passasse nella mente, mai un' emozione su quel viso perfetto, nessuna reazione improvvisa, nè stupore, nè paura, nè felicità, come faceva una persona ad essere così impassibile? Fatto sta che per lui quella donna rimaneva un grosso punto interrogativo.
Quando il Lord comandante le aveva ordinato di fare ricognizione, lei aveva acconsentito senza fare una minima protesta, cosa c'era di strano, vi chiederete? Beh quella era una notte particolare, si erano allontanati molto dalla barriera, avvicinati pericolosamente alle terre dei Bruti, ma la cosa più terribile era la luna.. Quella notte la luna era rossa, una luna di sangue, le antiche leggende raccontavano  che in notti come quelle i padroni dei territori oltre la barriera non erano i Bruti, ma qualcosa di molto peggio. Quelle erano le notti in qui gli ESTRANEI uscivano dalle loro buche di terra sudicia e andavano in cerca di anime, di vite da rubare.. Cavalcavano i loro cavalli con la pelle che si staccava a pezzi dai colli muscolosi,con i possenti zoccoli facevano rimbombare il terreno fin nelle viscere della terra come un' orda di tamburi che infuriavano nella notte. Scrutavano l'oscurità con occhi di un azzurro innaturale, occhi che non appartenevano a nessun essere umano.. Quelle erano notti che persino i più coraggiosi tra i ranger non osavano sorvegliare.. Jon la vide allacciare le sue agiel al fianco, stringere gli stivali e partire verso il buio della notte illuminata solo da quella inquietante luce rossastra.. Non poteva farla andare da sola, avrebbe tenuto fede al giuramente dei guardiani della notte, l'avrebbe seguita e protetta, anche se non sembrava affatto bisognosa di protezione..
Raggiungerla fu più difficile di quanto aveva immaginato, Cara era partita solo pochi minuti prima di lui ma lo aveva già distanziao notevolmente. Poi la vide, in piedi su un grosso masso che scrutava l'oscurità, si fermò per osservarla meglio, quella luce innaturale la faceva sembrare uno spettro, una creatura delle fiabe, ma fiabe di paura! Sentì un fruscio e si girò per vedere cosa fosse, quando si voltò per ammirare di nuovo quella fantastica creatura, lei era spaita, poi tutto accadde velocemente. In un attimo si trovò per terra attraversato da un'ondata di dolore insopportabile, un bruciore che partiva dalla schiena e si diramava giù per le gambe, stava andando a fuoco! Poi velocemente come era arrivato, il dolore finì, sostituito da una presa ferrea sulle spalle, questa faceva quasi più male! 
-Che diavolo ci fai tu qua? Per poco non ti facevo fuori!
 Jon tossì di dolore ma riuscì a svincolarsi dalla presa e a rimettersi in piedi -Il Lord Comandante mi ha ordinato di venire ad aiutarti.- Mentì lui.
Cara non sembrò per nulla convinta da quella spiegazione, ma non fece domande e tornò sulla roccia, chiudendosi nel suo solito cocciuto silenzio.
-E così tu saresti una Mord Sith? Che strano, sei la prima che vedo.-
-Già, e sarò anche l'ultima, credimi!-
-Perchè? Cosa intendi con questo?-
-Perchè ormai le Mord Shit non esistono più, dopo avermi cacciata via dalla nostra casata sono partite, sempre in cerca di nuove avventure, sempre in cerca di un nuovo signore degno dei loro servigi.-
-Stai dicendo che le tue stesse sorelle ti hanno abbandonata? Perchè?-
-Secondo loro il mio signore non era abbastanza meritevole della mia protezione, non ti serve sapere altro per il momento.. Perchè tutte queste domande? Il nostro compito è quello di fare la guardia, non di diventare amichette del cuore!-
Cosa mai aveva visto di così speciale in quella donna? Ma che dice donna?! Quella "cosa" non era una persona, parlava senza una sfumatura di sentimento nella voce, gli aveva appena detto che era stata abbandonata da quelle che credeva le sue compagne senza un minimo di rimpianto! Passarono il resto della notte nel silenzio assoluto fino al mattino seguente. Tornarono all'accampamento e furono di nuovo pronti a camminare, ancora passo dopo passo, miglia dopo miglia.
La Mord Sith anticipava sempre di qualche metro il gruppo di Corvi, solo Spettro trovava piacevole la sua compagnia tanto da stare sempre al suo fiaco.. Jon ogni tanto buttava un occhio verso quella figura rigida, che non sembrava patire neanche il freddo pungente della montagna.
Gli si avvicinò il Lord Comandante incuriosito da quelle continue occhiate..
-Ciò che è selvatico non potrà mai essere addomesticato, liberatene fin che sei in tempo ragazzo! -
-Lord Comandante, Spettro è con me fin da quando ero un giovane scudiero, non lo definirei proprio "selvatico"-
-Non stavo parlando del metalupo, la Mord Sith, è la prima volta che ne vedi una, non è vero?-
-In realtà sì..-
-Immaginavo, loro non sono fatte per i sentimenti, per i legami affettivi, non sanno neanche che cosa siano. Combattere e uccidere, questo e tutto ciò che è stato insegnato loro.  Non cambierebbe, per nessuno! Mettitelo in testa e affretta il passo ragazzo.-
Quello che Jon aveva definto amore si rivelò per essere in realtà un grosso errore di valutazione da parte del giovane, sicuramente provava qualcosa di forte per Cara, un attaccamento quasi morboso che non riusciva a spiegarsi.. Forse era quella nuvola di mistero che avvolgeva il passato della ragazza ad incuriosirlo. Perso nelle sue considerazioni, Jon si allontanò di parecchio dall'accampamento, quando riaffiorò dai suoi pensieri ormai la macchia nera dei Corvi non si distingueva più, ma non sarebbe tornato indietro, almeno non per il momento, aveva ancora molto a cui pensare. Gli mancavano i suoi fratelli: Rob che lo aveva sempre aiutato e reso abile con la spada, Sansa sempre impegnata con i suoi lussuosi vestiti ma che era sempre molto gentile con lui, il piccolo Bran con cui amava giocare. Ma più di tutti sentiva la mancanza di Arya, la sorella minore, quella ragazzina era agguerrita, a lei non importavano le bambole o i vestiti, lei voleva imparare a padroneggiare la spada, a tirare con l'arco, ad andare a caccia; Jon le aveva già insegnato tutto ciò che sapeva, ma a lei non bastava, voleva diventare una guerriera e imparare tutto sull'arte della guerra!
 Decise che per quel giorno avrebbe smesso con i pensieri tristi e cominciò ad allenarsi un po' con gli affondi, quando una macchia di grigio richiamò la sua attenzione. Subito dopo ne vide un'altra con la coda dell'occhio e poi un'altra, si muovevano veloci attorno a lui e poi tutto d'un tratto si fermarono e finalmente riuscì a capire, riuscì a dare una forma a ciò che stava vedendo: Bruti. Un gruppo di Bruti lo aveva trovato e ora era in trappola, prima di riuscire a gridare aiuto venne colpito alla testa e tutto il mondo, tutto ciò che era intorno a lui, coperto dalla bianca neve, divenne improvvisamente nero.
  
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