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Autore: Re i    28/03/2008    3 recensioni
Band in guerra, in lavoro e in campo personale. Cosa può uscire da un' infuso di echinacea, urli e due gemelle isteriche devote al sacro rock&roll? Come prendere una trama apparentemente banale e farla divenire un capolavoro delirante ed equivoco. XD
Con la partecipazione speciale di Avenged Sevenfold, Rammstein, Nevada Tan e tanti altri *____*
Genere: Demenziale, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Avenged Sevenfold, Tokio Hotel
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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blabla

Scream your love for♥♥

 Echinacea

Amoricini della ziaa!!!*grabba tutti virtualmente*
Le AlcoolSisters sono tornate *__* il vostro più grande incubo è qui BWAHAHAHAHAH
Premetto che pubblicherò questa ff dal mio account solo per un motivo: l'idea di base è partita da me.
La ff era nata per essere scritta interamente dalla mia mente psicopatica ma dal momento che parlava di me e della mia metà (lucilla_bella), e che la cosa incominciava ad appassionarci, abbiamo deciso di scriverla insieme *OO* ed il risultato..beh..a nostro parere è fottutamente STUPENDO!!
Ancora una volta!!A voi l'ultima sentenza!
Quello che a parer nostro rende speciale questa fiction, è che è stata scritta più per celebrale il rapporto tra le due Gemy del destino che per sfogare eventuali fantasie represse sui Tokio Hotel, e, comunque vada, sarà un capolavoro *_____* (Testuali parole della gemy XD)
Re i è chiaramente insita nel ruolo di Nina, mentre la Gemy è indissolubilmente la Fee, come se ci fosse bisogno di dirlo XD
I caratteri sono molto vicini (o gli stessi?) agli orginali, incluse le "passioni" per gli omini inseriti *MWEHEHEHEH*
Tutto il mondo che abbiamo creato intorno alle vicende di Nina&Fee, è stato interamente partorito dall'unione di due menti non proprio pacate in un momento di forte crisi emotiva (e si vede, si?).
I nomi delle band (Vile B. escluso..rubatecelo e vi scerbottaniamo addosso), i pezzi di intervista, i vari programmi televisivi ed eventi mediatici esistono veramente e noi siamo due sborone che volevano dare una specie di realismo a questa ff surreale...
Enjoy it
Luv


 



Chapter one

Se mi gratto in pubblico è poco fashion?

 
Nina

Io lo sapevo.
Lo sapevo che non avremmo mai dovuto accettare questa fottuta intervista in questo buco del cavolo.
Tutto per una stupida promozione..

Lancio uno sguardo veloce dietro le quinte e vedo Gard e Hansi amoreggiare addosso al muro.
Cristo Hansi.. levagli quella mano dal cavallo dei pantaloni.. che giuro sul Dio Metallo che vengo lì e mi butto nel mezzo.
Sbuffo incavolata quando la tizia del trucco mi viene addosso e comincia a blaterare qualcosa su un possibile “ammorbidimento delle forme del mio visino”
Posso mandarla a cagare?
Ahhhh odio dover mantenere un semi decoro pubblico, mi stò trattenendo esclusivamente per evitare che il phard color biscotto-alla crema-inglese mi finisca in bocca
Che detto tra noi schifo non mi farebbe.. dal nome sembra una cosa appetitosa oh!
La stangona occhialuta continua a sorridermi e ad allisciarmi con frasi del tipo “Ma hai degli occhi stupeeendiii..dovremmo passarci un filo di marrone qui qua e diquà nell’angolo”oppure “Dolcezza ma cosa hai fatto a questo splendore di capelli?” infine “Non hai mai pensato di fare qualche giro di lampada?Sei così pallida..”


Ok.Nina calmati.
Lo sappiamo che queste bambole gonfiabili te le mangi a colazione ma:
1. L’intervista DEVE andare bene
2. Hai promesso al manager che sarai un esempio di virtù
3. Sei impossibilitata nel darle una capocciata, perché ti stà finendo di truccare con il biscotto alla crema inzuppato nel cappuccino
Calmati e pensa.. pensa..

Mi volto a scatto mentre sento delle risate soffocate
-ADRIAN IO TI IMMERGO VIVO NELL’ ACIDO!!!!- lancio un urlo che fa sbottare a ridere il batterista più gnocco del creato, mentre questi si passa una mano tra i lunghi capelli corvino e mi prende in braccio, liquidando la truccatrice con una scusa gentile
-Principessa cosa la turba?mi dica..-
No io dico.. MI STA’ PRENDENDO PER IL CULO?
Gli scocco un’ occhiata degna di un felino incazzato che ha saltato il pranzo e mi viene in mente che io il pranzo l’ho saltato davvero
Blasfemia.

-FEE!!!!!- mollo un altro urlo che stavolta fa saltare la truccatrice, facendole cadere la trousse grande come la mia sacca di kick-boxing
La mia metà, la donna della mia vita, ma soprattutto la mia Caccola si volta in tutta la sua bellezza, facendo frusciare dolcemente i suoi lungi capelli setosi, per poi fiondarmisi addosso
-Piattola cosa c’è?Hai sonno?Vuoi la pappa?O devi fare la popò?-
Sorriso storto.Sopracciglio alzato.Voce calma.
Suppongo che il mio sguardo di ghiaccio non abbia nessuna presa sulla mia gemella, perché questa comincia a tirarmi le guance, ripetendo qualcosa come “amorino mio” con una vocina stupida

Ora la sfondo.
-Ragazze siete pronte?- chiede un tecnico del suono con un sorriso falso come una borsa di Gucci a 10 euro.
Mi avvicino zampettando all’ omino con le cuffie -facendo cadere la gemy addosso ad Adrian che mi molla un vaffanculo che registro qualche secondo più tardi- e gli prendo le mani, con gli occhi lucidi
-TU UOMO!TU MI SALVERAI DA QUESTA TRAGEDIA!SARAI IL MIO EROE DELLA GIORNATA!!!- ho la voce rotta e il viso del mio Daily Hero si deforma dal terrore
-Ma ce..certo si..farò quel che posso..-
Faccio un bel respiro e mi mordo il labbro.
Non devo piangere.Devo stare tranquilla oppure questo cosino non mi aiuterà mai


-NECESSITO DI CAFFEINA!ORA!QUI!SUBITO!-


Due ore prima

-PORCO DI QUEL MONDOOOOOOOO!!!-
mi giro nel letto, premendomi il cuscino sopra la testa.
Mi dispiace, IO NON CI SONO PER NESSUNO.
E se quella checca di Hansi pensa di attirare la mia attenzione con un attacco alla Chiesa sopra i 20 decibel..bhe..si sbaglia di grosso!

-NINA!!!-
Mi tiro su il piumone, fino a coprirmi la testa verde acido
SBOM
SBOM SBOM
SBOM SBOM SBOM

Il pavimento trema, annunciandomi l’arrivo imminente del nostro mago del sintetizzatore, che con una grazia degna della Principessa Sissi, inserisce la copia della chiave della mia stanza (sono previdenti questi omini) e sbatte la porta contro il muro, aprendola

La quiete prima della tempesta

-NINA SANTO..SANTO..- non gli esce nemmeno una bestemmia degna di nome tanto è sconvolto
Per tutta risposta mi rannicchio su me stessa, ignorandolo
-NINA CAZZO TI DEVI ALZARE!!!!-
Il gentleman scaraventa le coperte a terra e mi prende per un braccio.
Due secondi e lo fisso naso a naso

-FIGOOOOO RECORD MONDIALE DI ALZATA IN PIEDI!!- batto le mani saltellando
-HANSIINOOOO ENTREREMO NEL GUINNESSSS!!!-
Mi passa per il cervello un trenino con tanto di bodyguard che si spegne il secondo dopo sotto lo sguardo omicida del mio bel biondo platino

-Amore mio..- sospira -PERCHE’ SEI IN MUTANDE A TESCHI VIOLA INVECE DI ESSERE VESTITA COME UNA ROCKETTARA PIENA DI METALLO FINO ALLE ORECCHIE?- sbrocca tutto di botto
Lo guardo con un punto interrogativo sulla fronte
Cosa dovremmo fare di grazia?
Siamo arrivati con bagagli e armamenti a Berlino da circa..quanto..3 ore?
Ieri io e Fee ci siamo ubriacate fino a vomitare l’anima e già affrontare il viaggio in pullman per me è stata un’ istigazione all’ omicidio.
Senza contare che il mio corpo -svuotato di ogni traccia di teina, caffeina e nicotina- reclama un riposo superiore alle 9 ore di coma
Mi attorcino una ciocca castana intorno all’ indice laccato di nero e mi metto un dito sotto al mento, con aria meditabonda..
-Hansi..-
-Si?- mi scruta attento
-Non dirmi che..-
-Si?..- mi incalza alterato
-Non dirmi che..- oddio..ODDIO..dimmi che non sono così cretina -l’ intervista era..cioè..è OGGI?-
Lo guardo supplicante, aspettandomi una battuta per poi rifondarmi nelle coperte con la chioma bionda qui di fronte
-Nina.. MA SEI FUMATA?COSA CAVOLO TI SEI FATTA IERI CON QUELL’ ALTRA TOSSICOMANE DI TUA SORELLA EH?-
Mi trascina per un polso fino al cesso, mi butta in mano una minigonna a scacchi verdi e neri ed una canotta nera con una scritta bianca che urla al mondo FUCK ME
-Ti voglio pronta tra 10 minuti..stavolta Karl ci ammazza davvero-
Mi stampa una bacio in fronte, prima di lanciarmi la borsa -e non esagero- del trucco, dileguandosi lesto

Merda. MERDA.
FEE LO SAPEVA!

FEE LO SAPEVA E MI HA ISTIGATO ALL’ ALCOOL PER RIDURMI IN QUESTO STATO!

-COSAAAA SEI MORTAAAA- urlo alla porta che mi stà dinanzi

No, non sono pazza..
Non ancora per lo meno..semplicemente io e la Cosa abbiamo le camere comunicanti e decido -in un impeto di buonsenso- di non sfondare il visino della mia gemellina a craniate, cominciando a stendermi in faccia un velo sottile di fondotinta.
Dio.Sono una gnocca delirante su due gambe


-Ragazze in posizione-
Guardo Fee con odio..è tutta colpa sua se sono così scazzata alle due del pomeriggio
La mora al mio fianco mi schiocca un bacino sulla guancia, pizzicandomi il braccio
-Forza carotina..singolo+promozione=soldi- le brillano gli occhi..è andata
Mi sfugge una risata mentre il mio nano del cuore -che fedele alla sua promessa, mi portò una damigiana di caffè- ci fa cenno di tenerci pronte, nel momento in cui in sottofondo echeggia un
-Tre, due, uno..-
-Buonpomeriggio a tutti i telespettatori sintonizzati su Viva Live..-
Roteo gli occhi sospirando rumorosamente
-Sono sempre io, Gülcan, la vostra showoman preferita..ed oggi, come annunciato settimane fa, siamo onorati di ospitare..- suspanse..

Ma di che..
-Nientepopòdimenoche..LE GEMELLE RIDEL!!!DIRETTAMENTE DAI VILE B.!!!!-
Un urlo di assenso scuote lo studio, e, improvvisamente mi ricordo perché amo fare musica

Lancio uno sguardo pieno di adrenalina alla mia metà, che ricambia in pieno, alzando un pollice per poi prendermi per mano e procedere a passo sicuro verso quella sottospecie di rana con un megafono in gola.
Un sorriso mi si dipinge da guancia a guancia, facendomi dimenticare tutto..
La sveglia di Hansi, il sapore della tequila in gola, e persino l’oltraggio alla mia persona mosso dalla creaturina più bella del mondo..mia sorella..

Facciamo per sederci ma Tette Mosce ci interrompe con un urletto
-Aspettate..DITE CHEESEEE!- ci urla con la polaroid a 10 cm dal viso

Questa ce l’eravamo preparata..Beccatevela tutta..
Io e Fee ci mettiamo guancia a guancia, lei con una mano sulla mia tetta sinistra, io con una sulla sua chiappa destra..
Fianchi sbilanciati, sorrisetto malizioso e faccia da culo
-FUUUUCKKKKK!!!!- urliamo insieme mentre un flash ci colpisce, immortalando due ragazze uguali, due gocce d’acqua, divise in due corpi molto diversi

-Perfetto!!Sedetevi sedetevi avanti!!!-
Fee si butta con nonchalance sul divanetto bianco a C, mentre io mi siedo a gambe incrociate, incurante della mia mini-mini-mini-gonna di tulle, con un sorriso stampato in faccia

-BENVENUTE A VIVA LIVE RAGAZZE- sorriso tiratissimo
-Ciao bambini!!- risponde la Gemy, rivolta più al pubblico e alle telecamere.
-HALLOOOO- urlo battendo le mani come una bambina davanti ad una torta gigante mentre la mia gemella trattiene una risata a forza
-Il vostro primo singolo, “My Leftovers” stà avendo un successo pazzesco nelle classifiche tedesche ed inglesi, vi aspettavate di conquistare la top 10 in così poche settimane?-
-Certo!!siamo una band con i controcoglioni noi!!cosa c’è di sorprendente?- biascico seria
La vana imitazione di Cleopatra, di fianco a me, scoppia a ridere passandomi un braccio intorno al collo
-Si, infatti! Qualcuno dubitava sul fatto che ce l'avremmo fatta, per caso?- Velata minaccia.
Gülcan riprende lentamente colore dopo nostra uscita e continua a mitragliarci con domande inutili, che accettiamo stoicamente, dal momento che Adrian -oh uomo saggio ti prego dimmi che passerai all’ altra sponda e ci manderai i filmini delle tue notti di passione *__*- ci ha intimato (per non dire minacciato) che se non diamo un immagine “teen” ci taglia lo stipendio
Maledetto schiavista, amo il tuo culo!!

-Bene bene..volete presentarvi?-
-NO- sorrido io mentre sento Adrian che ci manda da dietro le quinte tutti gli accidenti possibili
-Sono meglio le domande a risposta veloce, mi sa..- sorride Fee cattiva come un cancro ai polmoni
-Ah..- traballa la biondona -Massì certo..vediamo..Nina- si rivolge a me tentennante

Credo di averle messo paura..MWEHEHEHE
-Quando hai deciso di tingerti i capelli di verde?-
Ma che cazzo di domanda è?
Ok..ok..Adrian lo faccio per il tuo culo sia chiaro
-Un giorno mi sono alzata e ho flashato una scena dell’ Esorcista versione integrale..che film..- sospiro -ah si!!!insomma hai presente la scena dove quella dolce donzella vomita verde?ecco da lì- sorrido convintissima mentre mezzo studio mi fissa a bocca aperta
-E..come mai metà dei tuoi capelli è ancora castana?- non sa più a cosa aggrapparsi
-Perché avevo finito la tinta- dico come fosse la cosa più naturale del mondo, sotto lo sguardo di Gülcan che ripassa a raggi la mia frangia e le lunghe ciocche che mi arrivano sotto il seno
-Bene..- si proprio.. hai davvero l’aria di una che stà bene cosa!!
Decide di saltare la domanda che pongono tutti sui 23 piercing di Fee e rivolge il suo cervellino ad un pensiero di altra natura.
-Parliamo di musica.. siete stati spesso paragonati come band ai ormai famosissimi Tokio Hotel.. vi irrita questo confronto oppure vi sentiti vicini essendo entrambe giovani band emergenti tedesche?-


E’ un attimo e fisso la presentatrice che mi siede di fronte..
-E' una specie di battuta?- esordisce Fee con una risatina cattiva mentre io mi limito a guardarla ad occhi sbarrati
-HAI DETTO TOKIO MERD?DAVANTI A NOI?MA CI TIENI ALLA TUA VITA?I TOKIO MER..??-


Gülcan guarda i tecnici spaurita, ed improvvisamente le luci si abbassano per dare posto ad una melodia che tutti, ormai, conosciamo fin troppo bene.
Monsoon invade lo studio e urli di ragazzine assatanate si levano verso i riflettori che colpiscono due forme indistinte.
Un esemplare di sesso indefinito, alto come un lampione e con un peso pari ad un sacchetto di arachidi ed un nanerottolo, ignaro su ogni possibile significato di parrucchiere, che letteralmente annega nei suoi vestiti oversize.

-I Tokio Hotel!!!- urla Gülcan istericamente

ODDIO..

Fisso Fee che è smarrita quanto me
La definizione scientificamente usata in psichiatria avanzata è suppergiù: PANICO

 
***

Fee

 
Merda.

Io e la mia Piattola abbiamo la stessa, identica espressione terrorizzata in volto.

Seguiamo sbigottite lo scopettone dai capelli neri scendere regalmente, si, regalmente, le scale, con il naso all’insù come le vere principesse e negli occhi un espressione di sdegno.

Alcuni passi più avanti, l’uomo vestito di sacco si volta verso il pubblico ululante e, sfoggiando un sorriso compiaciuto e soddisfatto, li apostrofa con un “Siete d’accordo anche voi?”

 
E comincia l’Apocalisse

Ragazzine che urlano, gente che sviene, alcune piangono, altre raggiungono l’orgasmo, ma tutte, e dico tutte gridano come scimmie in calore, mentre sento che i miei timpani non si riprenderanno mai più.

Addio carriera musicale, e grazie Tokio Hotel

Finalmente, decide che in bagno di folla gli è bastato, strizza l’occhio alla moltitudine di galline e raggiunge la sorella, no aspetta, è un maschio (?)... il fratello, vicino a Gülcan, che è palesemente in preda all’angoscia.

 

“Mettetevi in posaaaa....” La/il cantante allunga il braccio stendendolo verso l’obbiettivo, mentre quell’altro si posiziona a tre quarti e sorride ammiccante. Un flash li avvolge, mentre sento che, per me, è vicino il momento di soffocarmi dalle risate.

Scambio un occhiata complice con la mia Piattola, osservando contenta la sua indecisione. Non sa se ridere o piangere, probabilmente.

“Sedetevi ragazzi!” Gracchia la donna con il nome da uomo turco, indicando il divanetto opposto a quello che stiamo occupando noi.

 
Ecco qui, ora che li abbiamo proprio davanti è ancora peggio. Comincio a sghignazzare quando Nina lancia a tutti e due uno sguardo assassino, e mi faccio più vicino a lei, passandole il braccio attorno al collo. Se le sto distante per più di mezzo minuto, comincia la crisi d’astinenza.

 
“Le due coppie di gemelli più famose della Germania sedute proprio QUI, accanto a me!” Trilla la presentatrice mentre appoggia la polaroid dei Tonio Hotel (la band più famosa del fantabosco! Mi suggerisce il mio cervello ) accanto alla nostra. “Ci credereste ragazzi? Vorreste essere al posto mio, eh?”
“Madonna!” Se ne viene fuori Nina, mentre Adrian , da dietro le quinte, le fa segno di tacere.


Ridacchio e lancio un’occhiata alla Regina Degli Scopettoni Da Bagno, alias Capelli Alla Mocio Vileda alias Bill Kaulitz.

Troppo davvvvvk.

 
Una Gothic Lolita senza tette.

Il suo diretto consanguineo ha almeno la decenza di non assumere pose altezzosamente indignate, rimanendo invece quasi disteso nel divanetto di velluto, appoggiandosi completamente allo schienale, quasi fosse a casa sua.

E, soprattutto, non penso gliene freghi poi più di tanto cosa io e la mia metà mancante pensiamo di loro in generale.

 
“Dicevamo...” Riprende imperterrita Gülcan, cercando di salvare baracca e burattini. “Oggi abbiamo voluto organizzare una puntata un po’ speciale... Un intervista incrociata ai frontmen delle due band di maggior successo sul mercato, Tokio Hotel....” e giù gridolino isterici “... e Vile B.!”

Dal retro dello studio, un potente “GRAANDIII!!” si alza. Scoppio freneticamente a ridere, mentre con la coda dell’occhio vedo Adrian cominciare a rincorrere Gard, il nostro chitarrista giustamente rinominato “Mastro Macellaio”, colui che ha lanciato il grido disumano.

“VAI GAAAARD!” Urla di rimando la mia Piattola, alzando le braccia la cielo esaltatissima.

 
“COSI’ SI FAA!!!” Le faccio eco io, mentre la mia voce esce un po’ strozzata a causa delle continue risate. Aaah, ma nessuno me l’aveva detto che era così divertente!!!

Cantante e chitarrista seguono la scena per un attimo, per poi tornare a prestare attenzione a Gülcan, che si schiarisce la voce “Tifoseria accanita, eh?” Cerca di sdrammatizzare “ In esclusiva per voi, oggi faremo un intervista incrociata, per sapere un po’ di più su cosa queste coppie di gemelli...” lancia a tutte e quattro un sorriso amorevole “... pensano!”

 
Gli scopini da cesso pensano? Oddio...


“Cominciamo subito!” Raggiante, si dedica alla nostra misera controparte maschile “Tom, Bill... Qual è per voi il vero stile Rock’n’Roll?”

 
Ma pensa di stare parlando con i The Cure? E’ questa una domanda da fare a i Tokio Merd? Al massimo può venire fuori il costo delle extencion o le nuove marche di piastre...


“Gustav una volta ha detto ‘lavarsi i denti ogni due settimane’, ma è disgustoso!” Attacca subito cosa, Bill, che in due secondi dimentica l’oltraggio e si lancia nell’intervista a testa bassa, felice di dar aria alla bocca.

Il rastone, ancora comodamente svaccato sul divano, strappa letteralmente il microfono di mano al fratello. “In realtà noi non conduciamo una vita di quel genere. Lo stile rock and roll include festival ed altre cose di questo genere. Noi facciamo rock solo ai concerti e sul palco!” Lancia uno sguardo al cielo e si passa la lingua sul piercing al lato del labbro.

 

Ora, io e Nina siamo uguali sotto molti aspetti. Ma lei, in linea di massima, è molto più orgogliosa e coerente di me. Da quando “Durch Den Monsun” ha cominciato a rompere le palle, quasi 5 anni fa, abbiamo preso i Tokio Merda come esempio di quello che non saremo mai diventate. Commerciali e con stuoli di ragazzine in fase pre puberale che a quattordici anni vaneggiano di ‘musica rock’ e ‘concerti pazzeschi’.
Suonano usando tre, massimo quattro accordi, le canzoni hanno melodie troppo ripetitive, la voce è monotona, i testi banali.

Ma purtroppo, io nell’animo sono un maschio, e quindi non ragiono affatto con la testa, quanto con un qualcosina più in basso. Puoi essere l’incarnazione del mio peggiore incubo, se sei figo mi piaci. Punto e Stop.

 
Lancio per ciò una lunga occhiata lasciva all’uomo-sacco di fronte a me, ricevendo una dolorosa gomitata tra le costole da Nina, che come al solito capisce quello che penso meglio di me.

Che palleeeeeeeee!!

 
“Bene!” Gracida cosetta, perdendosi probabilmente l’unico vero scoop del giorno, ossia io che faccio pensieri immorali su Tom-Kaulitz-Von-Tokio-Hotel. “Voi ragazze? Che ci dite?”

 
Scocciatissima per i miei pensieri sessuali, Nina mi precede “A grandi linee lo stile di vita che conduciamo ora...” Sibila con un sorrisetto fittizio, guardando in cagnesco l’oggetto delle mie macchinazioni carnali, che in quel momento è occupato a fissare il culo di Gülcan e non ci caga nemmeno di striscio.

“Fai quello che vuoi con chi vuoi” Insinuo poi io, guardando la mia anima gemella dritta negli occhi, giusto per farla innervosire un po’, ricordandole il fatto che, Merda o non Merda, una ripassatina al Gemello Con Il Capello gliela darei anche. E così, gli scoop persi da Viva Live si fanno due.

 
Difatti la sveglissima conduttrice non ha capito un gran cazzo “Ad esempio?” Chiede.

 
Nina non scolla gli occhi dai miei, e si porta il microfono alle labbra “Vai Caccola, ti passo la domanda!”

Decido però che rivelare in diretta tv che sono una maniaca ninfomane senza un briciolo di logicità rientrerebbe in quella che Adrian ci ha proibito (“Vi lascio senza soldi in mezzo all’autostrada, bastarde, se non vi mettete un tappo in bocca!”) e mi aggrappo alla prima cosa che mi passa per la testa. “Esempio classico? Entri in un club, adocchi uno, gli urli ‘ehi tu, vuoi raggiungere il nirvana nel divanetto là all’angolo?’ e procedi!”

Scoppiamo a ridere tutte e due, rimuovendo completamente la piccola sfida di prima, di fronte alle cazzate che vengono fuori a fiumi dalle nostre bocche.

Tre quarti di quello che diciamo in intervista è pura follia, cose dette solo per il gusto di provocare e per la noia che il sentirsi ripetere sempre le stesse cose provoca. Ne risulta un immagine di due zoccolone  tossicomani, ma ci va bene così. Non ci frega proprio.

 
Io ho la mia Piattola, la mia band, la mia musica e i miei soldini a palate che stanno facendo finalmente lievitare il mio conto Svizzero.  Oh, una vita nel lussooooo...

 
“Ehm... benissimo! Ecco, avete paura quando le vostre fans impazziscono?” Balbetta rivolta di nuovo ai cosetti.

 
“Oddio...” Comincia con sguardo un po’ preoccupato il gemello semi-checca “A volte.. quando le ragazze impazziscono non so proprio cosa fare!”

 
Al mio fianco, Nina cambia posizione, portando una gamba sotto il sedere, lanciando poi uno sguardo disperato alla telecamera, un esempio perfetto di ‘ma chi caga sto deficiente?!?’. Il cameraman passa l’inquadratura a me, che sorridente mi stringo nelle spalle.

“Noi no, affatto!” Interviene poi la mia Piattolina “Anzi.. li incitiamo ad andare fuori di testa.. adoriamo il casino!” Batte la mani contenta, come una bambina di fronte a una mega torta di compleanno.

 
“Appunto” Aggiungo “Tra noi e loro, quelle più contente di vederli siamo noi, comunque. Loro comprano i nostri album, quindi noi campiamo sulle loro spalle!” Mimo il segno di Vittoria con le dita e sorrido smagliante al pubblico. Grazie, siete voi che alimentate il mio conto corrente, grazie di cuore...

 
Tom-Kaulitz-Von-Tokio-Hotel ci guarda divertito per la prima volta dall’inizio dell’intervista. “Comunque ci sono molti trucchi per calmarle un po’...” Dice poi rivolto a Gülcan.

 
“Oh si! Parliamo loro abbastanza normalmente. Questo le tranquillizza, perchè vedono che anche io sono umano!”

Non avevo dubbi, sua Maestà…

 

“Però...” Si intromette Sacco-Man “Però se tocchi loro la mano le cose vanno peggio!” Lancia di nuovo nell’etere il suo ghigno storto, mentre, automaticamente, mi arriva un’altra gomitata da Nina.

 
Cazzo adesso mi picchia anche prima che pensi le cose!

La guardo malissimo aggrottando le sopracciglia.

“Oh siiii, io mi alzo la maglietta per vedere cosa fanno!!” Mi ignora la bastarda. Accenna il gesto mentre io, scocciata, le fermo la mano.

 
Esibizionista...” Sibilo coprendo il microfono.

 
Pervertita” Risponde allo stesso modo.

 
Adrian intanto, si copre gli occhi disperato. L’operazione “conquista Teen” sta miseramente fallendo.

 
“Eeeeee oraaaa....” Sobbalzo quando Gülcan alza di tre armoniche il tono della voce “Cominciamo con le domande un po’ più pungenti!!”

Finalmente.

 
“Qual è il vostro peccato più grande?” Chiede sbarrando gli occhi, fingendo curiosità.

 
La Regina Del Mocio Vileda fa per aprire bocca ma lesto il fratello si impossessa del microfono “Una volta ho preso le chiavi della macchina del mio patrigno insieme ai miei amici...Purtroppo il primo albero era mio! Il nostro patrigno pensa ancora oggi ke qualcuno ha tirato una botta alla sua macchina!”

Mi scappa un sorrisetto, che per sfiga quel bastardo intercetta.

 
Stizzito, Bill si riprende il sacro microfono “Io e miei amici siamo entrati in un bar, ovviamente nessuno aveva dei soldi... abbiamo allora fatto una gara di resistenza. Abbiamo mangiato e bevuta un sacco di cose, alla fine sono rimasto solo io! E’ arrivato lo scontrino, ma io sono scappato dalla porta del bagno... uuuh che paura che avevo allora!”

 
Senza un fiato, Nina si colpisce la fronte disgustata. Accanto a lei, sghignazzo svagata, continuando a spiare il Rastone.

“Io ho dato fuoco alla macchina dell’ex di Fee…” Dichiara la Piattola, grattandosi il mento pensosa. “Che botto!”

 
“Ah, quel coglione teneva più alla sua macchina che alla sua vita, l’ha distrutto!”

 
Gülcan deglutisce a vuoto ma continua “Siete tutti da single...” Il pubblico esulta “Ma non sentite la mancanza di una relazione?” Domanda strizzandoci l’occhio.

 
“Non abbiamo proprio tempo per le vere storie d'amore.. La musica e sempre al primo posto e la mia ragazza dovrà capirlo...” Risponde il Kaulitz più virile, mentre l’altro annuisce grave.

“IO HO FEE!” Strilla Nina, e mi si appiccica addosso, strozzandomi. “Vero amore?”

 

Cerco di staccarmela di dosso per non morire soffocata, rantolando un “Si tesoro...”. Finalmente allenta la prese e torno a respirare normalmente.

Il pubblico ride, e io ne approfitto per massaggiarmi il collo, quando noto la pseudo aria maliziosa di Gülcan. Oddio e adesso cos’ha?!?

 
“E ora... una domanda veramente piccante...” Ammicca e muove i fianchi, lanciando una lunga occhiata complice verso le telecamere. “Non avete paura che un vostro patner riveli come siete a letto?”

 
EEEEEH?

 
La platea rumoreggia eccitata, mentre io e Nina ci scambiamo un occhiata più che eloquente. Sto per rispondere quando una voce mi interrompe.

“Non ho niente da nascondere! Sono bravo a letto, e in quei casi sono un ragazzo normale, non Tom dei Tokio Hotel!”

 
“AAAAAAAAAAAAAAH”

 
“UUUUUUUUUH”

 
“TOM ICH LIEBE DICHHHHHHHHHH”

 
“TOM ICH WILL DICH SOFORTTTTTTT!”

 
“FICK MICH DURCH DEN MONSUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUN TOOOOOOOOOOOOOOOOOM”

 
Oddioooo!! Mi tappo le orecchie divertita mentre il tasso ormonale nello studio si alza vertiginosamente, raggiungendo livelli insostenibili. Lo giuro, sento addirittura l’odore degli ormoni. Li vedo, quasi.

L’ermafrodito corvino batte con impazienza sulla spalla del fratello, seccato dalle continue provocazioni a sfondo sessuale. Quest’ultimo però, continua imperterrito a sorridere sghembo, mordendo ogni tanto inconsapevolmente (ma neanche tanto) il piercing.

 
Ma stavolta neanche lo noto. E che cazzo dovevo rispondere iooooooo!!!!

Per la seconda volta mi porto il microfono alle labbra, prima che un fulmine verde acido per la seconda volta, mi interrompa fregandomelo di mano. E che cazzo again.

 
“Ma io li pagherei!” Se ne viene fuori Nina, con un sorriso smagliante. “Così la smetterebbero di credere che quella che è più brava sia Fee!” Mi indica e incrocia le braccia la petto, incassando la testa tra le spalle, mettendo il broncio che vedo da ormai 18 anni.

 
Sbotto a ridere e riesco, finalmente, a impossessarmi del microfono. Lancio un occhiata calcolatamente sarcastica a pubblico, telecamere, Showoman rincoglionita e Gemello Con Il Cappello e sillabo con tranquillità “Ti piacerebbe, eh?”

 
Tette flaccide ci intorta con altre domande spastiche, alle quali rispondo sempre più scazzata e sempre meno brillantemente, finendo per far perdere il poco controllo di sé a Nina, mentre i due cosettini, altrettanto annoiati, continuano a rigirarsi sul divanetto come fosse un letto di spine.

 
Tutti e quattro accogliamo con immane e sommo piacere la pubblicità. Mi vengono addirittura le lacrime agli occhi...

Faccio per voltarmi verso la mia Piattola quando il sentore di un aurea maligna ci va voltare entrambe allo stesso momento.

 
OPSSSSS!!

 
Adrian si dirige vero di noi incazzato come una iena in menopausa, sul volto dipinta una smorfia tiratissima e inumana. E qui cìè veramente da preoccuparsi.

 
Adrian, il nostro batterista, colui che riesce a mantenere il sangue freddo anche in mezzo a una rapina in banca.
Adrian, il nostro semi-manager, che ci guida e ci sorveglia dall’alto.
Adrian, il nostro bel maschione, con la sua proverbiale flemma, il suo fare da leader nato, il suo carisma mai esagerato.
Adrian, il culetto sodo più bello della Deutschland, che non si altera MAI. O quasi.

 
Senza darci neanche il tempo di parlare ci prende tutte e due per un braccio e ci trascina dietro le quinte, sotto gli sguardi curiosi di tecnici e cameraman.

 
“Adrian vedi, non è colpa nostraaaaa” Piagnucola Nina appena ci fa fermare.

 
“Adrian è colpa suaaa!” Le faccio eco io, indicando con un dito Gülcan che, nel tentativo di riprendersi dalla peggiore intervista della storia di Viva Live, si sta bevendo mezzo litro di camomilla a piombo.

“Ci fa domande cretineee!”

 
“Ci fa gli occhi dolciiii!”

 
“Non ci avevano detto che c’erano i Tokio Merda Adriaaaaaaaaaaaaan!!”

 
“Appuntoo! E’ colpa loro prenditela con lorooooo!”

 
“Sono dei maledettiiiiiiiii” Strilla infine Nina battendo i piedi a terra.

 
“Non ci fare male, eh?” Cerco di aggiungere io con sguardo indifeso. “Siamo le tue frontman, sai?”


Con uno sguardo ci gela entrambe. “Siete delle dementi.”

 

 
--

 
Sbuffo e mi rannicchio ancora di più nel mio angolino. Dall’altro lato, nella mia stessa identica posizione, Nina fa lo stesso. Tra di noi ci sono due metri e mezzo di divano dell’Imperial Suite dell’hotel Luxury di Berlino. 

Il mega schermo al plasma trasmette il finale della seconda parte della nostra intervista a Viva Live, che ci stiamo guardando per la trentesima volta.

 
Siamo in castigo.

 
No dico, siamo in castigo!

 

 
Adrian e il nostro manager ci hanno praticamente rinchiuso in camera e ci stanno costringendo a guardare a ripetizione quella stupida intervista. Come se non bastasse, per enfatizzare l’impressione di essere tornate alle elementari, ci hanno dato un quaderno e una matita.

Dobbiamo appuntare tutti i nostri errori comportamentali.

 
Il bloc notes giace sul pavimento, mentre sento che sto per impazzire.

“Dovevi per forza far giurare a Bill sulla sua piastra di non essere bisex?” Sputo alla fine io, acida.

 
Nina mi guarda con gli occhi sbarrati “Dovevi per forza fissare il pacco al tizio vestito dalla Caritas per un’ora e mezza?!”

“TU!” Urlo nervosa “Tu ti sei messa a dire che il tuo hobby è guardare filmini gay amatoriali!”

 
“TU!” Grida di rimando “Sei tu che hai detto che in un isola deserta ti porteresti tonnellate di preservativi alla frutta!!”

 
“Sei un’esagitata!”

 
“Maniaca!”

 
“Alcolizzata!”

 
“Tossicomane!”

 
“Mi hai guardata male per metà dell’intervista!”

 
“Perché per metà dell’intervista tu stavi fissando con la bava quel cazzo di rastone!”

 
“E allora?”

 
“E allora sei una ninfomane!”

 
“Stronza!”

 
“Vacca”

 
“Bastarda!”

 
“Cogliona!”

 
Nina scatta in piedi e mi lancia dietro la matita. “TIEEEEEE” Grida, completamente paonazza.

Di colpo mi alzo anche io, ritirando l’oggetto contro. “LE VUOI PRENDERE?!”

 

 
Crolliamo tutte e due a sedere, squadrandoci con astio. Stupida, stupida, stupida di una metà genetica.

 
“E comunque...” Sibilo io prima di voltarmi dall’altra parte “Bill Kaulitz non è frocio. Ti stava fissando le tette”




Fine Capitolo

Alle porte dell’ Inferno, ho trovato te”..
Io all’ entrata dei Cancelli ho trovato me stessa.
Grazie Caccola.
Grazie e basta

  
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