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Autore: nick_green    29/09/2013    3 recensioni
-Dal capitolo 7-
Certo il buio era stato d'aiuto, perchè aveva permesso loro di fare ciò che entrambi desideravano senza alcun imbarazzo o la paura che potesse essere respinto dall'altro. Erano stati semplicemente due sconosciuti che avevano dato sfogo ad un istinto.
Due che sebbene sapessero chi fosse l'altro, decisero di non fiatare, di non farsi riconoscere; lui non aveva detto il suo nome e lei se ne era andata lasciandolo lì da solo, come ad evitare che quella cosa andasse oltre e che avrebbe potuto far scappare un qualche suono riconoscibile da uno dei due all'altro.
Ma entrambi sapevano la verità ed entrambi erano grati all'altro della concessione avuta.
Avevano bisogno l'uno dell'altro, ma ancora non erano pronti ad ammetterlo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kiss me hard before you go.
{Summer Sadness –Lana Del Rey}



Quella settimana cominciava bene per Jen.
Mike, il suo ex aiutante, l’aveva avvisata la sera prima che sarebbe tornato volentieri a lavorare da lei e Sophie, visto che era riuscito finalmente a far capire a suo padre che lavorare nel suo ufficio non faceva per lui, e inoltre avrebbe portato con sé un suo amico che poi Jen avrebbe valutato. Se fosse stato all’altezza, lo avrebbe assunto come secondo aiutante.
Non poteva sperare di meglio, vista la terribile e stancante settimana che aveva trascorso. Certo, Liam si era reso molto disponibile, ma infondo non era esperto in quelle cose e di certo non sarebbe rimasto lì a lungo e lei aveva davvero bisogno di una mano.
Così quella mattina appena Mike entrò nel retro del locale, corse verso Jen e cingendola in un caloroso abbraccio, la sollevò da terra.
-Grazie mille Jen, non ti ringrazierò mai abbastanza per questa seconda possibilità- le disse rimettendola giù
-Buon giorno anche a te Mike- ridacchiò -Sono davvero felice che tu sia tornato. E lo so che non dipendeva da te l’essertene andato, tranquillo. Sono anche felice che con tuo padre sia tutto risolto ora. Puoi fare quello che ti piace e che hai sempre voluto fare!- rise di rimando
-Un momento, ma dov’è la vecchia e acida Jen che ho lasciato? Sophie, cosa ne hai fatto di quell’essere antipatico! Ora dice che è addirittura felice. Scherzi?!- sconcertato si rivolse alla riccia al suo fianco
-Non sono stata io Mike, ma un certo ragazzo di nome Liam che questa settimana ha preso il tuo posto al suo fianco qui, in questa stanza- ammiccò lei. Mike strabuzzò gli occhi, per la sorpresa di aver sentito quelle parole riguardo Jen.
-Ma che inventi Sophie?! Smettila! Non è affatto vero!- rispose quella nervosa - Mike la verità è che avevo urgente bisogno di una mano in più qui, quindi il mio essere felice per te è relativo, visto che è per convenienza ecco- si giustificò, cercando di tornare in sé.
Qualcuno più in là tossicchiò e i tre in questione si voltarono in quella direzione
-Oh, giusto. – era Mike che cominciò a parlare ora –lui è Ashton, il mio amico “apprendista”, diciamo.- indicò il ragazzo che si diresse pian piano verso le ragazze
-Ash, piacere. – allungò la mano verso Jen e si presentò, mentre un meraviglioso sorriso perfetto comparì sul suo viso, mostrando ai lati della bocca due meravigliose fossette e delle piccole rughe di espressione comparirono ai lati dei suoi occhi. Era inevitabile constatare che fosse un bel ragazzo, e la stessa Jen si fermò a pensarlo
-Io sono Jen- era come incantata da quel ragazzo. C’era qualcosa in lui che l’aveva colpita, sebbene non capisse bene cosa di preciso.

- E io Sophie..- s’intromise quest’ultima notando l’espressione dell’amica. Ma cosa stava combinando? Era a Liam che doveva pensare, non questo ragazzino che era piombato così all’improvviso, si ritrovò a pensare tra sé.
-Oh bhe.. Allora, che ne dite di cominciare ora? Ash tu sei in prova per una settimana, poi riparleremo se potrai restare o meno, ok?- la Jen autoritaria entrò nuovamente in gioco.
-Perfetto, direi. Da dove comincio?- chiese rendendosi subito disponibile.
Cominciava bene, era questo lo spirito giusto, pensò la ragazza. Si sistemarono ai posti come aveva dettato loro Jen, mentre Sophie raggiungeva la sua postazione nella stanza accanto. Non trascorse molto tempo che comparve sulla porta un Liam più trafelato del solito, che cominciò subito scusandosi con Jen per il ritardo.
Nel vederlo arrivare, lei non potè non trattenere un sorriso nei suoi riguardi. Jen sorrideva ancora, quella settimana cominciava proprio bene!
-Ciao, Payne- tossicchiò cercando di darsi un contegno
Lui intanto notò gli altri due ragazzi presenti in quella stanza
-Ciao, piacere io sono Mike- si presentò quest’ultimo rompendo il ghiaccio
-Piacere, Liam- stringendo la mano
- e io Ashton.. Ash per gli amici – si presentò anche il secondo
-Bhe, loro sono i miei nuovi aiutanti. Come vedi non c’è bisogno che tu continui a passare altro tempo qui, perciò.. sei libero di andare, credo ti sia sdebitato abbastanza.- spiegò a questo punto Jen
E Liam si sentì mancare la terra da sotto i piedi. Perché l’aveva fatto? Perché lo stava cacciando? Perché non voleva averlo più tra i piedi? E soprattutto, perché tutto questo dopo la giornata precedente? Per non parlare del bacio che si erano dati.. ma lui non poteva di certo sapere che lei lo aveva riconosciuto.
E proprio mentre la sua mente ripercorreva tutte quelle possibilità, si decise a parlare
- Capisco. Bhe mi dispiace non essere stato molto d’aiuto allora. So che sono abbastanza una frana in cucina e che desideravi liberarti di me, ma potevi avvisarmi prima, no?- sbottò irritato, aumentando man mano che parlava il tono di voce ma appena se ne rese conto, tornò in sé, si scusò e senza aggiungere altro, voltò le spalle e uscì dalla porta.

Qualcosa in quel momento era scattato in Jen. Non sapeva bene cosa ma era un qualcosa molto simile alla rabbia, così scattò e raggiunse Liam
-Ehi!- gli urlò contro facendolo girare
Lui aveva un’espressione mista tra l’essere mortificato per il tono usato poco prima e il dispiacere per essere stato rimpiazzato.
-Davvero Jen, non volevo alzare la voce, scusa-
-Me ne frego delle tue scuse Payne, me ne frego se ti senti ferito o altro solo perché non ti ho avvisato in tempo. Me ne frego di tutto, ma non osare mai e dico mai voltarmi le spalle, chiaro!?- sbraitò avvicinandosi minacciosa a lui.
-Ehi andiamo, sappiamo entrambi che prima o poi questa messa in scena sarebbe finita.. ti saresti stufato ed ecco qui, ora ti ho fornito un valido motivo per andartene.- occhi negli occhi. Castano nell’azzurro. Rabbia nella rabbia. Dolore nel dolore.
- Smettila, ok?- inveì nuovamente a quel punto Liam contro la ragazza - Jen devi smetterla di pensare che chiunque ti sia accanto voglia abbandonarti prima o poi, perché non è così! Non so cosa c’è nel tuo passato che possa averti portata ad essere il personaggio che ti sei costruita per combattere il mondo, e mi dispiace se qualcuno ti abbia ferita o abbandonata, ok?! Non sai quanto ciò mi ferisca.. – e portando una mano all’altezza del cuore, strinse il tessuto della t-shirt proprio in quel punto stringendo contemporaneamente anche gli occhi, come una smorfia di dolore. Infondo era questo che lui provava per lei, dolore. Dolore perché non riusciva a comprendere il suo passato, dolore perché non riusciva ad andare in fondo alla situazione, dolore perché ormai aveva attraversato la linea che lo separava dal punto di non ritorno. Sentiva di provare qualcosa per Jen e ora era riuscito ad ammetterlo a sé stesso. Sì, decisamente stava sulla strada del non ritorno e ciò poteva essere solo un male; doveva ascoltare Louis sin dal principio. Rischiava troppo e nonostante ciò, ci aveva voluto provare e ora doveva accettare le conseguenze.
-.. io non ti lascerei mai sola, Jen. Non andrei da nessuna parte senza di te, solo che tu non riesci a capirlo..- sussurrò forse più a sé stesso che a lei.
E poi accadde. In quel momento lei non aveva bisogno di ascoltare altro e non seppe nemmeno lei come, tutta la rabbia che provava da anni, tutte le mura che aveva alzato, tutte le sue insicurezze, si trasformarono in coraggio e intraprendenza. Erano bastate quelle ultime semplici parole per farla crollare. Si fidava, era questo che importava.
Ora era lì, aveva raggiunto l’altezza di Liam con uno slancio e aveva fatto combaciare le labbra a quelle di lui e subito fu invasa da quella sensazione di casa, benessere, felicità che solo due giorni prima aveva imparato a conoscere. Non c’erano dubbi che Liam avesse uno strano potere su di lei. Un attimo prima era il motivo della sua rabbia e quello dopo il suo calmante. Era la sua rabbia e la sua felicità. Come un talismano dell’umore, insomma, solo che nel suo caso era il talismano che cambiava gli stati d’animo della ragazza, e non il contrario.
Quel bacio così inaspettato quanto bramato da entrambi, fu dolce ma al tempo stesso pieno di passione. Lei in quel modo stava esprimendo la sua gratitudine per come riusciva a sentirsi in sua presenza e lui ricambiava con l’intento di farle capire che non doveva essergli grato di nulla e che era quello il posto perfetto per lui, quello dove ora sentiva di stare. Certo, due tipi come quei ragazzi erano troppo particolari per affrontare un discorso serio che comprendesse la voce “sentimenti”, così loro agivano e basta. Prima si sbraitavano contro e poi eccoli lì che si scambiavano un bacio dolce e così pieno di significato, in pieno giorno. Non dovevano più nascondersi adesso.. certo loro sì ma i loro sentimenti lo sarebbero stati ancora per molto.

E finalmente quando decisero di riprendere fiato, le loro fronti a contatto, le mani di Liam carezzavano le guance di lei mentre questa si teneva stretta ai fianchi di lui ancora in piedi sulle punte per raggiungerlo, fu Liam che parlò per primo.
- E questo per cos’era? – chiese perdendosi ancora una volta in quegli occhi che tanto amava guardare e capire. Ora infatti notò che si erano accessi in uno scintillio che prima non aveva mai visto. Sembrava davvero felice con lui e Liam stentava a crederci.
- hai detto che non mi lascerai, e io sento di potermi fidare di te. Tutto qui. – spiegò, completamente rossa in viso. Erano anni che non si sentiva così bene e forse Liam poteva essere davvero quello giusto.
Liam credette che il suo cuore sarebbe scoppiato da un momento all’altro per quelle parole.
-E ora, che si fa?- chiese Jen dopo una manciata di minuti mentre erano esattamente nella stessa posizione, mentre ancora si perdevano l’uno negli occhi dell’altra e si scambiavano sorrisi felici e imbarazzati.
-Proporrei di restare così per tutta la.. vi- cioè, giornata!- si corresse quasi subito. Di certo non voleva che lei fraintendesse e lei non sembrò farci poi così tanto caso, infatti si limitò a sorridergli
-Ho del lavoro da fare sai..- gli fece notare lei rompendo quell’atmosfera che si era creata, facendo scoppiare Liam in una risata che subito contagiò anche lei.
-Allora dovrei andare dato che in teoria sono stato licenziato- osservò
-Sì dovresti- constatò lei
-Ma mi farò vivo presto, non ti libererai così facilmente di me, promesso-
E quella era la promessa più bella che avevano mai fatto a Jen in vita sua. Sarebbe tornato, ci sarebbe stato per lei, glie l’aveva promesso.
-Allora ci vediamo.- gli lasciò un lieve bacio sul naso e sorridente, tornò a lavoro.

-Si può essere più felice di così, Sophie?! No, non riesco a crederci, giuro! Mi sento così diversa.. prima di conoscere Liam non avrei mai perso tempo con i ragazzi, non avrei mai avuto il coraggio di avvicinarmi e soprattutto, non mi sarei mai fidata così tanto come sento di fidarmi di lui. Non so spiegartelo, ma è tutto così bello ora!- spiegò all’amica che intanto non smetteva di sorridere di rimando
- Jen credimi, sono talmente felice per te! Te l’ho sempre detto infondo, e credo che Liam sia la cosa più bella che ti sia capitata da quando..-
-Si ho capito cosa intendi, non continuare ti prego, non mi va di pensarci e rovinarmi l’umore. Sai.. quando questa mattina ho aperto gli occhi ho subito avuto la sensazione che questa sarebbe stata un’ottima giornata e così è stato. Ma ora basta, torno di là a vedere cosa combinano i ragazzi- e allegra baciò la guancia di Sophie e raggiunse gli altri.

-E così quel tipo, Liam.. è il tuo ragazzo?- chiese ad un tratto Ash mentre preparava una torta da esporre poi in vetrina.
-Cosa? No, no.. assolutamente- spiegò Jen guardandolo stranita.
Perché mai le aveva rivolto quella domanda?
-Ero uscito per chiederti una cosa e ho visto che vi stavate baciando.- rispose alla sua domanda silenziosa, senza alzare lo sguardo verso di lei -E’ un bravo ragazzo, almeno? Cioè da quello che ho potuto notare lo è. Ma stà attenta ai tipi come lui, spesso non sono quello che vogliono far credere di essere- la mise in guardia, continuando poi il suo lavoro
-Tu chi ti credi di essere! Mio padre? O forse mio fratello?!- tuonò lei - non ho bisogno dei tuoi consigli!- e chiuse lì il discorso. Infondo lui che ne poteva sapere della vera natura che la gente tentava di nascondere agli altri? Lei invece lo sapeva perfettamente.

Certo era solo il primo giorno che conosceva Ash, ma quel suo modo di fare così indagatore non le piaceva per nulla!


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Ciao a tutti! :)
Piaciuto il capitolo? Per me è forse uno dei più belli scritti fino ad ora *.*
Per chi voleva un bacio "alla luce del sole", eccovi accontentate :D

Allora chiarisco due cosine..Mike, l'aiutante di Jen, ritorna accompanato da questo amico, Ash, che come molte avranno capito,
è lo stesso Ashton Irwin dei 5SOS, che amo tanto!
Non impressionatevi però, non è come sembra! Lui non ci prova con Jen, poi capirete perchè :)

Ringrazio come sempre chi mi lascia quelle meravigliose recesioni.. mi fate sempre più felice, sappiatelo <3
Spero di aggiornare presto, ma non prometto nulla dato che la scuola non mi da tregua T.T
Bacini! :*

questa gif ahahahha :3


 
  
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