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Autore: TheNowhereGirlOfYesterday    29/09/2013    0 recensioni
"[...] Ma sapeva che, ormai, era troppo tardi, era fuori tempo; tornò alla realtà, prese una foto dei Silver Beetles, la strinse a lei e si buttò sul letto chiudendo gli occhi.
La sua mente iniziò a viaggiare, come sempre, desiderando di trovarsi nel passato, desiderando l’impossibile.
Ma proprio quando sembrava aver superato ogni limite della realtà, della possibilità.. una, due, tre gocce le bagnarono il viso.
Erano troppe per contarle."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Across The Universe

Capitolo #2


Sally si alzò di scatto, si guardò attorno e capì ch’era al Walton; guardò il suo orologio ma era bloccato.
Panico.
Per quale ragione il suo orologio era bloccato?
Che si fosse bloccato a causa della pioggia? O magari le pile erano scariche! ..ma, infondo, che importa!? Adesso c’erano cose più importanti a cui pensare! Come, ad esempio, capire come fosse arrivata lì.
Era troppo spaventata e confusa per formulare pensieri che avessero un senso..ma, forse, tutto ciò non ce l’aveva nemmeno un senso! E, Sally, credeva che tutte le cose avevano un senso.. o almeno quelle che faceva lei. Mentre, se gli altri facevano qualcosa senza un senso.. be’, semplice! Si rifiutava di trovarne uno.
Ma, in quel momento, la sua mente le stava giocando brutti scherzi.. come quelle domande.
Mind Games.
Un modo per proteggersi dalla realtà. Ma, alla fine.. era davvero la realtà?
 
Continuò a guardarsi attorno spaventata, spaesata.. eppure era a Liverpool, la sua città, come faceva a sentirsi così persa? Forse perché non aveva la benché minima idea di cosa le fosse accaduto in quel breve arco di tempo in cui aveva chiuso gli occhi.
Quel senso di smarrimento ebbe fine non appena scorse due Teddy Boy che correvano nella sua direzione.
Ma, un attimo.. Teddy Boy nel 2013? Strano.. e non poco!
Era stupita.
Il suo stupore si tramutò in un senso di attrazione verso quei due ragazzi: erano così dannatamente simili a Paul McCartney e John Lennon.
Lei, senza pensarci su, urlò:- Exscuse me! Exscuse me lads!-
Le passarono davanti, il ragazzo simile a Paul si girò di scatto, fu possibile udire un “ ’Ey, kidda’!” e la ragazza riconobbe la voce del suo idolo.
Anche l’altro si girò, probabilmente attirato dalle parole del compagno, ed entrambi s’avvicinarono a Sally, ignorando la pioggia scrosciante.
Quello dai capelli tendenti al ramato la guardò con occhi sbarrati, completamente rapito:- Ma buon pomeriggio Miss! Cosa ci fa qui, sotto la pioggia, al Walton, una bella donzella come lei?-
-John, finiscila. È evidentemente impaurita da qualcosa.. io sono Paul, James Paul McCartney.- disse il ragazzo dai capelli scuri, sorridendole rassicurante.
-Quello sciupa femmine di McCartney, per intenderci!- rise John per poi tornare più serio non appena l’altro gli diede una gomitata. –Anyroad, John Winston Lennon al suo servizio, madmoiselle.-
-Huh, huh! Ma sentitelo, ha imparato il francese!- Rise Paul.
-Non è che l’ho imparato, Paul, lo sapevo già! Insomma, non c’è cosa che il qui presente Lennon non sappia fare!- disse vantandosi, senza distogliere lo sguardo da Sally: più la guardava, più si rendeva conto di non averla mai vista da nessuna parte. Eppure, quei lineamenti, quegli occhi.. quel viso gli sembrava dannatamente tanto familiare.
 
Sally era senza parole: come faceva a vederli? Sentiva il loro profumo, il profumo della pioggia!
Un sogno? Be’, molto realistico.. tanto da far paura.
 
Con un filo di voce la ragazza disse l’unica cosa che, alla sua mente, sembrava sensata:-Io.. io sono Sally McCartney.. Cooper McCartney. Sally Cooper McCartey..- disse titubante e balbettando appena.. la balbuzie tornò a farsi sentire. “L’avevo superata!” pensò.
Nonostante avesse superato questo problema nell’infanzia, esso tornava a farsi sentire in casi che comportavano parecchia agitazione..e questo era uno di quelli.
Era sempre più confusa e spaventata, ma non per via dei ragazzi e dei loro comportamenti, anzi! Erano fantastici, esattamente com’erano nel suo immaginario.
Anzi..forse era anche colpa loro: cosa ci facevano due giovani quali McCartney e Lennon erano nel tardo 1950, nel 2013?
Aveva fatto bene a dire il suo vero nome? “Ma sì!” pensò “D’altronde.. Sembrano avere buone intenzioni.”
 
Paul le si avvicinò, assottigliando gli occhi: era estremamente bello, bello più del sole, da eguagliare alla musica. Non avrebbe mai creduto che una persona potesse essere tanto bella, perfetta, delicata: i capelli scuri e bagnati coprivano la fronte del ragazzo, le gocce di pioggia che bagnavano il suo viso mettevano in risalto i suoi occhi nocciola con sfumature verdi, leggermente inclinati verso il basso. La sua bocca.. oh, quella bocca rosea, un po’ carnosa.. perfetta ma sprecata per un ragazzo, no? E poi c’era quel naso perfetto, perfettamente dritto ma che sembrava all’insù.
Sì, era sul serio perfetto, soave. Lo era più di quanto sembrasse in foto.
Lui sorrise dolcemente, in modo da far assottigliare le labbra, mostrando i suoi denti bianchi, di cui l’incisivo sinistro un po’ accavallato sul destro il quale era lievemente rotto:- Un’altra McCartney.. Ma è fantastico! Non avere paura, non ti faremo nulla. Vieni, dai!- sorrise togliendosi la giacca, per poi posarla delicatamente sulla testa della ragazza ( per ripararla dalla pioggia), e le porse la mano: grande, sottile, delicata: la rassicurava.
Sally prese la mano del ragazzo come se non volesse mai più lasciarla, come se cercasse conforto; evidentemente, Paul lo comprese subito e tentò di rassicurarla con un tono dolce, sembrava quasi sussurrare:- Suvvia,  anche se può non sembrare un bravo ragazzo, John lo è..fidati di me.-
Il ragazzo in questione intervenne sorridendo e Sally potè scorgere facilmente un velo di dolcezza in quel sorriso:- Mah, sì. Prendiamo l’autobus, no?-
-Yeah! Come ‘ead!- esclamò Paul guardando prima John, poi Paul.
-Bene.. Hurry up, so!- detto ciò, iniziò a camminare a passo svelto verso la fermata più vicina.
Paul  e Sally continuavano a tenersi per mano e John, mordendosi freneticamente il labbro, ogni tanto si girava e lanciava occhiatacce a Paul.
Saliti sull’autobus era la stessa storia: John li guardava.. Sally e Paul, Paul e Sally, Sally e Paul.. come se stesse guardando una partita di ping pong.
Sembrava molto geloso, ma perché? Perché mai avrebbe dovuto esserlo? Che ragione aveva?
Ad un tratto, proprio quando John schiuse le labbra per proferire parola, ciò gli fu impossibile poiché la ragazza voltò lo sguardo a lui: la rabbia scomparve.
John sorrise.
Sally non aveva mai pensato a John come il ragazzo “perfetto”.. insomma, per intendersi, non pensava a lui come pensava a Paul.. ma, in quel momento, si rese conto di quanto fosse bello.
Vederlo di persona faceva un altro effetto.
Il quel sorriso vide quelle labbra sottili, assottigliarsi ancor di più per dar spazio ad una dentatura perfetta; gli occhi nocciola, leggermente a mandorla, si assottigliarono, dando l’impressione di diventare più piccoli e vispi di quanto già non fossero.
John si passò una mano tra i capelli, ormai quasi asciutti, e li sistemò rapidamente, rivolgendole ancora una volta un sorriso.
Forse aveva sbagliato a sottovalutarlo, aveva sbagliato ad usare un solo modello universale per la perfezione.
Essa è soggettiva, è risaputo.
Essa è imperfetta, anche questo è risaputo, ma spesso è dimenticato.
E, come recita Noel Gallagher:
“Dreaming perfection has to be imperfect, I know that sounds foolish but it’s true.”
 
 
 
Note dell’autrice: Sì, compagni, sono tornata.
CHEERS!
Sono ancora viva e mi scuso per non aver aggiornato presto (come avevo promesso).
Anyroad.. perché non ho aggiornato? Devo dirlo? Ma sì.
Faccio un piccolo riassunto? No, è tardi.. e domani ho scuola.
COMUNQUE.. Cosa ne pensate di questo capitolo? Sapete che ci tengo molto a sapere la vostra opinione, vero? Sì, lo sapete.
Bene, spero recensiate, vi ringrazio in anticipo! E ne approfitto per ingraziare i miei lettori, coloro che hanno aperto questa storia, leggendola fino qui, recensori & co.
GRAZIE. Davvero grazie tante!
Spero tanto di non avervi delusi.. al prossimo aggiornamento! (studio permettendo, conto di pubblicare presto.)
xxx
-TheNowhereGirlOfYesterday
   
 
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