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Autore: sammy91    30/09/2013    3 recensioni
"Heather apri gli occhi! So che la tua vita è stata difficile e so che non ci siamo mai realmente conosciute ma io sono qui da giorni, mesi ormai e credo di conoscerti meglio di qualsiasi altra persona là fuori! Apri gli occhi e fammi rivedere il tuo bellissimo sorriso che ho potuto vedere una volta soltanto. E' stata però la volta in cui ho capito che la mia vita non sarebbe stata più la stessa..."
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Heather Morris, Naya Rivera
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Capitolo 1- From the beginning

Era una bella mattinata e Heather aveva deciso di approffitarne uscendo a fare una passeggiata in centro. Era il suo giorno libero, lavorava come segretaria in uno studio di commercialisti. Non era proprio ciò che aveva desiderato di fare ma dopo la morte di suo padre aveva perso la sua grande passione per il ballo e decise di cominciare gli studi prendendo poi il diploma in ragioneria. I suoi giorni passavano in fretta, usciva di casa alle 7 del mattino per poi tornare alle 7 di sera, non aveva tanto tempo libero ma quando lo trovava, lo dedicava ai suoi amici o meglio alla sua migliore amica.

Lei ed Ashley si conoscevano dai tempi del liceo e non c'erano dei segreti fra di loro. Ashley era come una sorella per Heather o meglio come un angelo custode visto che era sempre lì al suo fianco. Non l'aveva mai abbandonata, sia quando la bionda dovette affrontare la morte di suo padre sia quando si era innamorata per la prima volta, anche se quel amore si scoprì in seguito di essere solo un enorme sbaglio. Per Ashley invece, Heather rappresentava una sicurezza e un cuore d'oro. Era un'amica che tutti vorrebbero avere, quella che ti sostiene anche se non è d'accordo con le tue scelte, quella che pensa prima agli altri e poi a se stessa, quella che ti tira fuori dai guai, quella che ti legge nel pensiero. Quella che riesce a farti sorridere anche nel momento in cui tutte le tue sicurezze sembrano essersi trasformate in polvere.

Quel sabato mattina mentre Heather passeggiava per le strade affollate della città, il suo sguardo fu catturato da una certa ragazza dai capelli corvini che correva tra la folla senza accorgersene di aver perso il suo cellulare. 

-"Ma perchè la gente ha sempre così tanta fretta? Le persone dovrebbero imparare a fermarsi ogni tanto e provare a guardare o meglio osservare ciò che di solito li sfugge"- pensò tra sè la bionda. 

Il verbo osservare era uno dei suoi preferiti, proviene dalla parola latina "observare" che significa custodire. Avete presente quando andate in un posto nuovo e vedete un bel paesaggio? Di solito le persone, la prima cosa che fanno è quella di tirare fuori dalla tasca il cellulare o la macchina fotografica e scattano le foto a raffica. Heather odiava questo comportamento, lei preferiva fermarsi a guardare, ad osservare e a custodire quei fotogrammi che la sua mente scattava. Non è che non le piacesse la fotografia anzì, era uno dei suoi hobby. Aveva però una vecchia fotocamera, quella a rullini che la obbligava di scegliere bene il soggetto da fotografare e a cogliere l'essenziale visto che in un rullino c'era un numero limitato di fotografie. 

Si avvicinò al telefono che la mora aveva perso, lo raccolse e decise di inseguirla per restituirle l'oggetto in questione. In quel momento si rese conto che la ragazza era talmente persa tra i suoi pensieri che stava attraversando la strada, ignorando del tutto il semaforo rosso e che non molto distante da lei stava arrivando una macchina ad una velocità elevata. Heather fece uno scatto in avanti e con tutta la forza che aveva nelle braccia spinse via la mora che cadde sul marciapiede evitando così l'impatto con la vettura.

La ragazza, non appena fu in grado di alzarsi, si voltò indietro e vide una grande folla di persone attorno ad un corpo. Si precipitò subito lì e vide una bellissima ragazza bionda per terra. Si chinò su di lei e cercò di parlarle:

-"Hey, mi senti? Come ti chiami? Io sono Naya! Ti prego dì qualcosa! Ti prego!!" La mora non era mai stata così spaventata in vita sua come in quel preciso istante, tremava e si sentiva in colpa. Insomma questa ragazza sconosciuta, sdraiata per terra davanti a lei, le aveva appena salvato la vita e probabilmente ora stava combattendo per sopravvivere.

-"Naya.."- fu l'unica cosa che Heather riuscì a pronunciare sorridendo alla mora prima di perdere nuovamente i sensi...
Una parola, uno sguardo e un sorriso. Alla mora non servì altro per rendersi contro che la sua vita non sarebbe stata più la stessa.

L'amore, le relazioni, i sentimenti non si fondano sulla logica o sulla ragione. Ecco perché non mi piace parlare di amori impossibili ma di amori improbabili. Perché l'improbabile per definizione è probabile. Ciò che quasi sicuramente non accadrà, accade...e quando c'è una possibilità, una mezza possibilità su un millione che tutto ciò possa davvero accadere...allora vale la pena provarci.


ANGOLO AUTRICE
Eccomi qui. So che il capitolo non è lunghissimo ma considerando il fatto che ho davvero tante idee che mi frullano per la testa, preferisco farli più corti per non perdermi poi durante la stesura. E' possibile che troviate degli errori, spero solo che non siano tanto gravi da farvi perdere l'interesse nel continuare a la leggere questa storia. Un sincero ringraziamento a chi ha preferito, seguito e commentato l'inizio di quest'avventura. Grazie davvero di cuore e a presto.
-Sam.
  
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