Delle leggere mani mi accarezzano il viso, delineando ogni mio segno con curiosità, come a voler scoprire del nuovo in questo volto che guarda tutti i giorni.

Mi lascio coccolare facendo finta di dormire.

La mia sveglia ancora non è suonata per indicare l’inizio di una nuova giornata quindi posso prendermi il privilegio di questo benessere.

“Mamma ‘vveglia”.

La sua sottile vocina mi arriva dritta alle orecchie ma anche di primo mattino non riesce ad essere un fastidio per me.

Apro gli occhi guardando come ogni giorno le nostre foto sulle pareti, voltandomi poi verso la mia sveglia umana.

La trovo lì accanto a me, in ginocchio sul materasso, bella come il sole, ma del sole non ha niente.

Capelli neri e ricci le contornano il viso paffuto, qualche ciocca le ricade sulle lunghe ciglia scure che enfatizzano le grandi pupille color caramello.

La piccola mano stretta alla mia mi fa sembrare ancora più pallida di quando io sia, data la sua tonalità di pelle molto più calda.

“Buongiorno Amber” le dico facendole aprire sul volto un grande sorriso, uno dei più belli che io abbia mai visto.

Mi si avvicina e mi bacia la guancia stringendomi forte a se.

Noto che è già pronta, con addosso un jeans e una camicetta di un verde chiaro.

Mi guarda mentre la osservo senza però mollare la presa dell’abbraccio.

“Papà è ‘tato bavo a vestimmi vero?!” domanda curiosa come sempre.

Sorrido immaginando la scena della lotta per non farle indossare il vestitino in pizzo bianco che tanto adora e che ogni mattina tira fuor dall’armadio per indossarlo.

“Sisi bravissimo” le sorrido.

“Grazie”.

A rispondermi non è mia figlia, ma mio marito che fa il suo ingresso in camera, anche lui già pronto.

Lo osservo.

Quasi 8 anni che lo conosco ma la sua bellezza non muta mai.

Sempre perfetto con i suoi capelli nero corvino ai quali tiene ancora tanto e il suo essere splendido anche con addosso un semplice pantalone nero e una felpa.

Amber sentendo il padre si catapulta giù dal materasso correndo tra le sue braccia.

Ha un affetto morboso verso di lui, guai a chi glielo tocca.

Si avvicinano così al letto mentre io mi tiro su a sedere, non sono ancora pronta a combattere il freddo mattutino di Londra.

Mia figlia subito si posiziona giusto al centro del letto seduta come una bambola, con le gambe tese e leggermente divaricate, mentre mio marito si distende lentamente sporgendosi verso di me.

Mi bacia, come ogni mattina ed è sempre il miglior modo di iniziare la giornata.

Quando è in tour ne sento la mancanza, come di qualsiasi cosa faccio con lui ma per fortuna c’è Amber a compensare l’affetto.

“Buongiorno anche a te Zayn” gli soffio sulle labbra quelle parole.

Si posiziona accanto a me passando un braccio sulle spalle.

Nostra figlia vedendo questa scena, essendo gelosa proprio come me, si intrufola subito tra noi, senza però separarci.

“Shine la puoi accompagnare tu a scuola per favore? Io devo andare presto in studio stamattina” mi chiede Zayn accarezzandomi i capelli e guardando orgoglioso la nostra piccola bambina.

“Ancora il disco? Avevi detto che era finito!” gli faccio notare alterando un po’ il tono.

“Si è finito ma devono aggiungere dei ponti ed è meglio che lo facciamo stamattina così poi ho tutta la giornata libera” mi spiega.

“E mi potti al parco allora papà?” domanda Amber che ha seguito attenta tutto il discorso.

“Certo, dove vuoi tu luce dei miei occhi” le risponde baciandola poi sui capelli.

“Comunque è ovvio che posso accompagnarla” rispondo alla domanda iniziale di Zayn.

Lui mi tira a se dolcemente posizionando una mano sulla mia mascella e mi bacia di nuovo.

“Allora ci vediamo dopo, donne della mia vita!”Annuncia facendosi per alzare ma Amber lo tira per la maglia desiderando anche lei un bacio dal padre, che subito la accontenta.

“Non fai colazione?” Chiedo mentre si alza dal letto.

“Ho stranamente preparato già tutto” mi dice sorridendo malizioso.

Sa che mi lamento sempre della sua nullafacenza in casa e quindi quando ci sono questi avvenimenti mi meraviglia sempre.

“Oh ma allora mi devo prepararmi per una giornata di pioggia…” lo prendo in giro alludendo che il raro evento potrà cambiare il meteo londinese.

“Scema…” parla per poi coprirsi la bocca guardando Amber che come un registratore avrà sicuramente già assimilato quell’aggettivo.

“Mamma non è scema!!!” mi difende infatti, minacciando stranamente il padre guardandolo in malo modo.

Zayn ride ed esce dalla camera.

Dopo qualche attimo lo vedo tornare indietro.

“Ah Shine…”

“Dimmi”

“Ti amo!”

“Ti amo anche io Zayn”.

Mi lascia così, con quel sorriso da ebete che non cambia mai.

Gli anni sono passati ma l’effetto che ha su di me è sempre lo stesso.

La stretta allo stomaco e la felicità a mille ogni qual volta fa una cosa del genere, proprio come i primi tempi che stavamo insieme.

Mi alzo dal letto continuando a sorridere, prendo in braccio Amber e la porto con me al piano di sotto per fare colazione.

La metto a sedere sulla penisola e mi verso del latte in una tazza, guardando tutto quello che ha preparato Zayn.

“Mamma io ho già mangiato” mi informa la piccola.

“Oh bene, stranamente stamattina devo fare poco” dico più a me stessa che a lei.

Dopo aver mangiato sento il mio cellulare squillare.

Sul display lampeggia il nome della mia “sorellina”.

“Buongiorno Nora” la saluto energica rispondendo alla telefonata.

“Io non so come fai ad essere così allegra di primo mattino, avendo una figlia di due anni più piccola della mia” constata facendomi ridere.

“Buongiorno anche a te Sha’ ” continua poi.

“Ho semplicemente un marito quasi perfetto che questa mattina ha deciso di semplificarmi la vita” le dico.

“Beata te, cara mia. Il mio, da quando ci siamo sposati, sembra essere andato in letargo.”

“Ma dai, lasciami stare Niall che fa sempre tanto per voi”

“Infatti scherzavo” ridacchia “comunque ti ho chiamato per…”

“Per chiedermi se accompagniamo le bambine a scuola insieme” la interrompo concludendo la frase da lei iniziata.

“Bravissima la mia rossa” si congratula.

“Ti passo a prendere tra 15 minuti” la avviso.

“D’accordo a tra poco” mi risponde per poi chiudere la telefonata.

Faccio scendere Amber dal tavolo e lei prontamente mi segue di nuovo in camera mia, assistendo poi alla mia preparazione.

Una volta arrivate davanti casa di Niall faccio uno squillo a Nora per farla uscire.

Qualche attimo dopo è già fuori, splendida come sempre con la mano intrecciata a quella della piccola Shine.

Apre lo sportello di dietro posizionando la figlia nel sediolino destinato a lei.

Ormai nelle nostre macchine ci sono due sedili, uno più piccolo per Amber e uno per Shine.

“Ciao zia” mi saluta la mia nipotina acquisita.

Nora poi entra in macchina lasciandomi un bacio sulla guancia per salutarmi.

Questa scena si ripete puntualmente quando i nostri mariti sono fuori città oppure a lavoro.

Accompagnate le bambine a scuola, ci ritroviamo sole con poco meno di un’ora libera.

“Mi accompagni a fare colazione?” mi chiede Nora.

Annuisco parcheggiando poi la macchina nel primo posto libero.

Entriamo in un bar lì vicino e ci sediamo ad un tavolino vicino alla vetrata.

Chiacchieriamo del più e del meno.

Passiamo tutta la giornata a stretto contatto e quindi sappiamo già tutto di noi, non ci resta che parlare del film visto la sera prima o di qualche strano avvenimento che è accaduto in casa.

“Il mio primo appuntamento è alle 10” mi dice contenta.

“Beata te, io ne ho uno alle 9e30. Dovrei fare come te, dire sempre che quell’orario è già occupato e invece prendermelo per riordinarmi le idee” ammetto.

Lei ride soddisfatta della sua furbizia.

Sono ormai tre anni che abbiamo aperto il nostro studio insieme, tanto per non fare niente divise.

Siamo ormai delle donne in carriera.

Non potremmo desiderare altro e le nostre famiglie sono felicissime di ciò che siamo diventate: abbiamo due mariti perfetti che anche facendo una vita frenetica non ci fanno mancare niente, due bambine che più splendide non si poteva desiderare ed in più abbiamo la nostra amicizia; siamo pronte a supportarci e sopportarci in ogni istante, soprattutto nei peggiori.

Spesso devo fermarmi da tutta questa frenesia e costatare che la mia vita è reale, che non è un film.

La mia vita è perfetta, come un sogno!

Angolo Autrice:

EHYAAAA

No non ci credo nemmeno io che ho scritto questa OS sinceramente xD
Mi è venuta così spontanea, ieri sera mentre mi mettevo a letto ho immaginato la scena iniziale e ho deciso di imprimerla su carta sorpresa del fiume di parole che poi ho continuato a scrivere.
Ho deciso di lasciare “Somebody to love” così com’è, senza un continuo, perché è perfetta com’è ma mi è venuta la “voglia” di scrivere di loro, Zayn&Shine.
Come riesco ad essere contenta mentre descrivo le loro scene non sono riuscita ad esserlo per nessun’altra storia.
Li adoro e li adorerò sempre.
Questa OS l’ho voluta usare come un resoconto della situazione dopo 4 anni dal matrimonio di Zayn&Shine.
Beh inutile che continuo, ho già scritto tutto lì <3
Vado ad affogare nei miei sentimenti xD
Fatemi sapere cosa ne pensate e se volete passate per la mia nuova storia:
“ Behind blue eyes ”:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2156669&i=1

Much Love!!!

Holkay xx