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Autore: Prinzesschen    29/03/2008    2 recensioni
Quando amare è complicato e perdonare lo è ancora di più, l'unica strada da seguire è quella indicata dal cuore, libero dalla razionalità che a volte pone barriere apparentemente insormontabili...Ed è proprio questo che la protagonista di questa storia dovrà imparare...ad amare e perdonare...vi prego siate clementi è la mia prima ff!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 Ciao!! Rieccomi con il nuovo capitolo!! Intanto vorrei ringraziare tantissimo la mia amica Sarakey che è stata la mia prima lettrice (perchè prima di pubblicare ho chiesto un suo giudizio), e anche Sarah92 per aver recensito positivamente!!! Mi fa un piacere immenso sentire che ti piace la storia, perchè prima di pubblicarla avevo una paura matta che non sarebbe piaciuta a nessuno!! Un bacio a entrambe e anche a coloro che pur non avendo recensito, stanno seguendo la mia storia!!E adesso....buona lettura!

CAPITOLO III

 

Driiiiiiiiin                                                                

“ARRIVOOOOOO” urlò Giulia dalla finestra di casa per avvisare l’amica che stava scendendo.

Volò giù per le scale e la raggiunse.

“Se magari la prossima volta eviti di urlare e di farti sentire in tutto il vicinato mi fai un favore!” la rimproverò seria l’amica per poi però scoppiare a ridere vedendo la faccia buffa dell’amica che al sentire quel rimprovero aveva aperto la bocca guardandola sconvolta e stizzita.

“Si ridi ridi! Mi tratti male!” disse fingendosi offesa ma tornando a ridere e chiacchierare dopo meno di 10 secondi.

“Come va con i 4 ragazzi più famosi del mondo?” le chiese Veronica.

“Sono come dei bambini, soprattutto i gemelli!”

“heheh”

“Bill poi è cuccioloso! E’ il mio cucciolo!”

“Ti piace mi sa tanto!”

“Sai che non lo so? Forse si! Ma tanto per lui sono come una sorella!”

“Ne sei sicura?”

“Si si…purtroppo per me si!”

“Non pensarci! Dai facciamo un po’ di shopping consolatorio!”

Giulia non se lo fece ripetere due volte e insieme si “tuffarono” in uno dei negozi più “in” della città.

Ne uscirono che era quasi ora di pranzo, cariche di buste.

Dato che i gemelli, Gustav e Georg non sarebbero tornati per pranzo e che i genitori di Veronica erano fuori città, andarono a casa sua a mangiare un boccone.

Mangiarono e chiacchierarono allegramente e alle 3 Giulia decise che era ora di tornare a casa.

Si incamminò, ancora pensando alla conversazione con l’amica su Bill….le piaceva davvero? Si…

A lui piaceva lei? Questo non lo sapeva ma sperava fortemente che fosse così!

Intanto era arrivata a casa e con suo grande stupore i ragazzi erano già li.

“Voi che ci fate qui? Non dovevate tornare più tardi?”

“Non sei contenta di vederci?” chiese sarcastico Tom fingendosi offeso.

“Certo che lo sono scemo! Sono solo sorpresa!”

“Beh io volevo passare il pomeriggio con te a dire la verità!” confessò Bill.

“Wow!!!!! Che cosa docce!” esclamò con la vocina da bimba e con gli occhi che sbarluccicavano (parola inventata da me e la mia amica Giulia (quella vera però)) per la felicità.

“Sisi! Allora dove ti va di andare?”

“Allora che ne dici se mi cambio e mi metto una delle cose che ho comprato stamattina e andiamo a fare una passeggiata con tanto di gelato?” chiese supplichevole.

“Ok vai a cambiarti! Ma muoviti!”

“Alla perfezione non si deve mettere fretta! E comunque voglio fare anche una bella doccia!”

“Mi arrendo! D’accordo!”

“Bravo il mio Billuccio!” e detto questo scomparve per almeno un’ora, ma quando tornò era divina.

“Wooooow”pensò Bill guardandola ammirato.

“Bellezza ci conosciamo?? Sai la mia stanza è di là, potrei mostrartela!” esclamò ironicamente Tom con praticamente la bava alla bocca.

“Pervertito!” fu la risposta che lei riuscì a dare dopo essersi ripresa da un attacco di ridarella.

Era davvero bella: aveva stirato i capelli che sembravano ancora più lunghi di quanto già non fossero, gli occhi azzurri erano truccati in una maniera che metteva ancora più in risalto la loro profondità e la loro espressività.

Indossava una mini molto molto mini bianca che metteva in risalto le curve accennate, ed una canottiera turchese aderentissima con il sangallo bianco che incorniciava l’ampia scollatura dalla quale si intravedeva al punto giusto senza essere volgare un reggiseno bianco di pizzo.

“ S-s-sei bellissima!” disse Bill e se fosse stato un cartone animato adesso gli avrebbero tirato su la mascella con la manovella.

“Grazie” rispose lei arrossendo violentemente.

“Ehm…allora possiamo andare?”chiese per smuovere l’atmosfera tesa che si era creata.

“Sisi certo!”assentì lei riprendendosi. “Via!”

Così dicendo salutarono gli altri e uscirono.

 

“Allora….come sono andate le prove oggi?”

“Bine….abbiamo registrato un’altra canzone…sai che ne sto scrivendo una nuova?”

“Davvero??Wow e di che parla?”

“Beh diciamo che è dedicata a una persona speciale…”

“Una ragazza?”

“Già…”

Giulia si incupì improvvisamente e per un po’ non parlò.

“Che ti prende?” le chiese Bill vedendola strana.

“No niente niente tranquillo….Sai che sono sempre con la testa fra le nuvole!”

“Allora lo prendiamo o no questo gelato?”

“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”

E si sedettero ad un tavolino di un bar davvero carino.

“Che gusto lo vuoi il gelato?” le chiese premuroso il moro.

“Cioccolato fondente!” esclamò entusiasta lei.

“E’ proprio tenera! Alle volte sembra una bimba!” pensò Bill

“Vado dentro a prenderli allora!”

E poco dopo tornò con in mane due coppe di vetro stracolme di gelato.

“Mmmmmmmmmmh che bontà!” esclamò illuminandosi Giulia dopo un primo assaggio; e gustandolo con calma se lo calò tutto!

Lo stesso fece Bill e non appena finirono entrambi si guardarono e scoppiarono a ridere.

“Bill hai del gelato sulla punta del naso!” lo avvertì la ragazza per poi prendere un tovagliolo e delicatamente pulirlo come fosse un bambino.

“Tu invece sei sporca qui” e lentamente le sfiorò un angolo della bocca e come nel più classico dei classici, i loro sguardi si incrociarono e piano piano i loro volti si avvicinarono l’uno all’altro per poi unirsi in un tenero e casto bacio.

Quando si staccarono e si resero conto di quello che avevano appena fatto si guardarono imbarazzati, lei arrossì e lui le sorrise dolcemente.

Con gli occhi si dissero che non ne avrebbero parlato, almeno per il momento, e l’imbarazzo si dileguò.

“Che ne dici se facciamo un’altra passeggiata e poi andiamo a mangiare la pizza e poi ancora in discoteca?” propose tutto d’un fiato Bill sperando in una risposta affermativa.

“D’accordo!”

Si alzarono e ripresero a passeggiare, più silenziosi, ma anche più consapevoli del fatto che non li legava un rapporto fraterno bensì qualcosa di più…beh…diciamo pericoloso!



Che ve ne pare??? Mi raccomando recensite e fatemi sentire cosa ne pensate..
  
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