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Sono seduta al mio banco ad aspettare l’arrivo del prof. Sono in anticipo (stranamente) perché sono rimasta sveglia tutta la notte a ripensare al bacio di Gale e a come avrei dovuto comportarmi oggi con lui. Ad un certo punto entrano Elisa e Gilda tutte affannate, una si siede nel banco di fianco al mio e l’altra in quello davanti. Gilda, un po’ dispiaciuta dal fatto che è stata Elisa a raccontarle tutto e non io, mi chiede: «Allora?»
«Abbiamo chiacchierato, mangiato una torta di mele bevendo un the e… noi…» il solo ripensare al nostro bacio mi porta una sensazione indescrivibile.
«Vi siete baciati!» urla Elisa attirando l’attenzione di tutta la classe.
«Elisa! Non urlare!» cerco di calmarla io, ma ormai è tutto inutile, è partita per la tangente e non si fermerà finché non lo sapranno tutti!
«Come bacia?» mi chiede lei maliziosa ignorando il mio tentativo di chiudere la conversazione.
«Non è che abbia un gran bagaglio di esperienze a mia disposizione per dargli un voto!»
«Ma… insomma, con la lingua?» continua Gilda lasciando Elisa a sorridere al vuoto.
«Cosa?! No! Ma sei matta?!» rispondo io nell’imbarazzo più totale.
Elisa scoppia a ridere.
«Posso farti una domanda?» le chiedo ad un tratto.
«Certo!» risponde lei cordiale.
«Come dovrò comportarmi ora con lui?» chiedo titubante.
«Vedi prima come si comporta lui e capirai come farlo anche tu! Comunque dovrete parlarne prima o poi!» mi risponde lasciandomi con ancora più domande in testa. E se lui mi ha baciato così, perché gli andava?

All’una esco da scuola un po’ di fretta. Alla terza ora avevo avuto compito di biologia e la prof ci aveva fatto continuare anche durante la ricreazione. Così non avevo potuto vedere Gale. Non voglio che pensi che lo sto evitando!
Appena arrivo all’angolo della strada che faccio abitualmente per andare a casa lo vedo, appoggiato al muretto. Appena i suoi occhi si posano su di me un sorriso si espande sul suo volto. Inizia ad avvicinarsi ma si ferma a pochi metri da me (cosa che un po’ mi solleva e un po’ mi ferisce).
«Ciao» mi dice un po’ imbarazzato. Adoro quando le sue guance si tingono di rosso, lo fa sembrare umano, non l’angelo di cui porta l’aspetto.
«Ciao» sussurro io.
«Posso offrirti un passaggio?» mi chiede lui.
«Grazie» così dicendo ci dirigiamo verso la macchina ma a meno di un metro da essa lui mi prende la mano e fa in modo che io mi volti e vada a sbattere sul suo petto, come la prima volta che ci eravamo incontrati.
«Mi sei mancata!» sussurra vicino al mio orecchio.
«Anche tu» dico io nascondendomi nel suo petto per non far vedere il colore sulle mie guance.
Mi alza il viso prendendo tra le dita il mio mento e mi dà un lungo bacio sulle labbra. Il sapore di fragola della sua bocca torna a sopraffarmi. Restiamo così per un po’, con gli occhi chiusi, ad ascoltare il ritmo dei nostri cuori.
Alla fine ci stacchiamo e saliamo in auto. La sua mano si poggia sulle mie che tengo saldamente strette in grembo. Guarda le nostre mani intrecciate prima di posare i suoi occhi azzurro cielo sul mio viso.
«Ti andrebbe di andare a prendere un gelato più tardi?» mi chiede ad un tratto.
«Volentieri!» rispondo cercando di trattenere la felicità che mi sta invadendo.
In quel momento arriviamo davanti a casa mia. Ci diamo appuntamento per le quattro, verrà lui a prendermi.
Prima di scendere dalla macchina raccolgo tutto il mio coraggio e mi sporgo verso di lui per regalargli un bacio. Questa volta il bacio, all’inizio casto, inizia a diventare più passionale. Le nostre labbra si dischiudono e le nostre lingue si incontrano. La sua mano sinistra comincia ad accarezzare la mia guancia mentre la mia mano destra si infila nei suoi capelli mossi. Ma non riesco a lasciarmi andare del tutto. Continuo a pensare a quante altre ragazze ha baciato e a quanto dovevo sembrargli incapace io…
Quando il bacio termina lui mi sorride e mi dà un bacetto a fior di labbra.
«Ci vediamo dopo, bimba!» sussurra.
Scendo dalla macchina e mi dirigo verso casa pronta a chiudermi in camera e a continuare a darmi dei pizzicotti per svegliarmi da questo meraviglioso sogno.

Io e Gale siamo seduti su una panchina del parco mentre mangiamo un gelato. Appoggio timidamente la testa sulla sua spalla e aspetto titubante che lui si scansi ma, al contrario, avvolge un braccio attorno alle mie spalle. Mi sento così felice!
«Gale?» chiedo ad un tratto.
«Mm?»
«A scuola… sì… insomma… come dobbiamo comportarci?»
«Tu che ne pensi?» mi chiede.
Mi sta dando la possibilità di scegliere. Ma io non sono ancora pronta per tutto quello che accadrebbe se a scuola sapessero di noi. Così rispondo: «Credo se per un po’ non lo sbandieriamo in giro… Non che non mi piaccia stare con te ma… Non credo di essere pronta per essere messa in un vetrino sotto al microscopio…»
«Per me va bene! Mi basta passare il tempo con te!» dice guardandomi con quei bellissimi occhi.
E, detto quello, mi bacia.


«Allora? Come va tra te e Mr. Muscolo?» mi chiede Sara.
«Benissimo! Lui è così bello, e intelligente, e romantico, e…»
«OK, OK, OK! Mi hai già detto tre volte la sua lista di caratteristiche per cui è adorabile! Non credo che vorrò sentire mai più le parole bello e intelligente!» mi blocca lei spazientita.
«Scusa!» rispondo io un po’ imbarazzata.
Sono passate tre settimane dal nostro accordo di non dirlo a nessuno ma almeno a Sara, Elisa e Gilda era d’obbligo. Proprio ieri lui mi ha confessato che lo ha raccontato al suo migliore amico e che gli ha fatto promettere di non parlarne in giro.
«Il prossimo week-end vieni a Lignano?» mi chiede Sara di cui mi sono completamente dimenticata impegnata a pensare a Gale!
«Non so…» rispondo io. Mi sono abituata in così poco tempo alla compagnia di Gale che il solo pensiero di non vederlo per un week-end intero mi fa sentire male. Sono una drogata!
«Perché non porti anche il fusto? Così lo conosciamo tutti di persona!»
Presentare il mio quasi-ragazzo (dopotutto non avevamo ancora sistemato del tutto la faccenda) ai miei amici più cari mi spaventa a morte. Un loro giudizio negativo mi instillerebbe dei dubbi sui miei sentimenti per lui e come al solito manderei tutto a puttane!
«Dovevamo andare ad una festa insieme ma poi ha avuto un problema col suo capo e questo week-end deve lavorare!» rispondo delusa. In effetti è la verità. Aveva proposto di andare a Gardaland la domenica ma poi aveva dovuto disdire il tutto.
«E allora che problema c’è?! Tanto non saresti stata comunque con lui!» Sara ha ragione, ma loro sanno di me e Gale quindi mi faranno delle domande su qualsiasi argomento riguardante il povero ragazzo…
«Ti prego! Non farmici andare da sola!» prega lei tutt’a un tratto triste.
«Va bene, ci vediamo lì!» mi ha fatto pena. Chissà come starà male ad essere l’unica non fidanzata… penso ingenuamente.
«Sì!» urla al telefono ritrovando il suo solito buonumore.
Mi ha fregata!



 

SPAZIO AUTRICE

Sto passando notti intere sveglia per andare avanti con questa storia! Sono così contenta che a qualcuno piaccia che penso costantemente a come farla continuare!
Ringrazio per aver letto fin qui, ma voglio ringraziare soprattutto chi ha messo la storia tra le preferite (Rise712), chi l’ha messa tra le ricordate (Myrtus) e chi l’ha messa tra le seguite (Mrs_Moony, pazza_azza, Haroldsbakery, apocalips, TwilightDenise, Diesis_Girl e Rihanna_Love)! Vi prego, recensite! Mi sarebbe molto di aiuto!
Spero che il capitolo vi piaccia!
Grazie
Eva