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Autore: Prinzesschen    30/03/2008    1 recensioni
Quando amare è complicato e perdonare lo è ancora di più, l'unica strada da seguire è quella indicata dal cuore, libero dalla razionalità che a volte pone barriere apparentemente insormontabili...Ed è proprio questo che la protagonista di questa storia dovrà imparare...ad amare e perdonare...vi prego siate clementi è la mia prima ff!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 4

Ciao a tutti!!! Ecco il nuovo capitolo spero che vi piaccia e che mi lascerete delle recensioni per farmi sapere se vi piace o se vi ho delusi....prima di lasciarvi al nuovo capitolo vorrei ringraziare Becky e Windsturm per aver recensito...grazie grazie grazie grazie e ve lo direi altre mille volte se ci fosse spazio a sufficienza, perchè come ho già detto all'inizio del capitolo scorso, temevo che la storia non sarebbe piaciuta e sentire le vostre opinioni positive mi rende davvero felice! Adesso....buona lettura!

IV CAPITOLO

 

Sparito l’imbarazzo tornarono a ridere e scherzare come se niente fosse accaduto e loro fossero quelli di sempre.

Andarono a mangiare la pizza e quando ebbero finito rimasero un altro po’ seduti al loro tavolo a chiacchierare.

- Senti, so che ti sembrerà strano che io te lo chieda ora dopo così tanto tempo…ma la sera in cui arrivammo, chi era quel ragazzo?

-Chi Cristian? No nessuno…solo il ragazzo con cui uscivo e che era all’incirca 2 mesi che mi prometteva che avrebbe lasciato la sua ragazza, ma poi non lo faceva mai…erano solo parole…ed io ero stanca delle parole…stanca di amare qualcuno che non mi amava come io amavo lui…e così quella sera lo ho lasciato…e come avrete sentito lui era convinto che stessimo solo giocando…che fossi li per il suo intrattenimento...non capiva quanto mi aveva ferita…-spiegò lei incupendosi.

-Che stronzo!- esclamò Bill istintivamente assumendo una espressione arrabbiata.

Lei non potè evitare di sorridere, vedendo la spontanea reazione del ragazzo…ci teneva davvero a lei…ripensò al bacio che si erano scambiati quel pomeriggio e arrossì.

Bill vedendola arrossire intuì a cosa doveva aver pensato e capì che doveva prendere il discorso.

-Senti per quanto riguarda oggi pomeriggio…-cominciò, ma lei lo bloccò immediatamente.

-Ehm, tranquillo lo so…ti sei solo lasciato trasportare e non ha importanza, giusto?

Non seppe cosa rispondere: per lei era stato davvero solo questo? Pensava davvero che lui l’avesse baciata solo perché trascinato dagli eventi?

-Ehm..vado a pagare e andiamo, ok?- cambiò discorso lui.

Lei annuì lievemente e lui si alzò.

"Cavolo cavolo cavolo! Lo sapevo che per lui non ha avuto importanza!! Se no avrebbe risposto! E pensare che per me è stato così bello…importante!" pensò la ragazza, ma nel frattempo il moro era tornato e Giulia si impose di non pensarci.

Lì vicino c’era una discoteca e insieme si avviarono.

Una volta entrati le luci cominciarono a danzare al ritmo della musica house che rimbombava dappertutto.

I movimenti divennero lenti e scattosi, o almeno questa fu l’impressione che ebbero a causa delle luci.

-VIENI CON ME ANDIAMO A CERCARE UN POSTO DOVE SEDERCI- le urlò per sovrastare la musica.

La prese per mano e lei sentì un brivido percorrerla tutta interamente partendo dal punto in cui lui la stringeva. Si sedettero su un divanetto libero e appartato.

-Aaaaah! Finalmente possiamo parlare normalmente senza urlare come degli sfasati!-esclamò lui.

-Già!!!! Sembravamo due pazzi!- riuscì a dire lei prima di scoppiare irrimediabilmente a ridere. Ordinarono dei cockteil, i primi di una lunga serie che li seguì.

-Sei stata silenziosa per tutto il tragitto per venire qui…che ti succede?- le chiese dolcemente il moro.

-Io…prima speravo che…no niente…lascia perdere!-

Lui le si avvicinò provocandole una strana soggezione e dolcemente la baciò sulle labbra…un bacio con il quale cercò di esprimere i sentimenti che fino a quel momento aveva nascosto…un bacio…una promessa…

Lei ricambiò, sentendo quanto quel bacio fosse tormentato…aspettato…ed eloquente. Lei aveva le guance rosse, ma stavolta non per l’imbarazzo, ma per i cockteil che aveva mandato giù.

Quando si staccarono lei gli sorrise come mai aveva fatto prima…e prendendolo per mano lo trascinò in pista.

Qui cominciarono a ballare una sensuale danza stretti l’uno all’altra e lui avvicinò la bocca a quella di lei e ricominciarono a baciarsi senza smettere di ballare…piano lui scese con le labbra sul collo, con desiderio.

-Stanotte vuoi stare con me?-le sussurrò all’orecchio e ricevendo in risposta un bacio pieno di passione.

La prese per mano ed uscirono. Fermarono un taxi che li riportò a casa.

Durante tutto il tragitto, seduti l’uno accanto all’altro, si erano scambiati furtivi ma eloquenti sguardi e, una volta entrati in casa, ricominciarono a baciarsi, fino ad arrivare davanti alla stanza di lei.

Con lo sguardo le chiese se era sicura di quello che stava facendo ma lei aprì la porta e insieme entrarono richiudendosela alle spalle.

Subito si ritrovarono sul letto, lei gli tolse la maglietta e lui la aiutò a liberarsi della canottiera, senza smettere di baciarsi.

-Ne sei sicura?Dimmelo ora perché tra esattamente 2 secondi potrei non essere più padrone di me stesso!

-Si sono sicurissima Bibi!

“Cazzo cazzo! E’ ubriaca! E’ la cugina di Gustav! Vivo con lei! Non posso scoparmela come una qualunque! Ma io sono davvero innamorato di lei!” pensò Bill, ma le azioni…le circostanze…ebbero la meglio su qualsiasi ragionamento razionale.




  
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