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Autore: Andy14    01/10/2013    2 recensioni
Crossover GleeHP
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La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts avrebbe riaperto i battenti presto, desiderosa di accogliere per un altro anno studenti vecchi e nuovi. [...] Kurt si sistemò indietro sulla sedia, bevendo un altro sorso di burro birra. La porta del locale si aprì di nuovo, ed un gruppetto di ragazzi entrò schiamazzando. Kurt si lamentò, riconoscendone i volti. Blaine Hobbit Anderson, Rachel Saccente Berry, Noha Sperminatore Puckerman e David Testa Vuota Karofsky. [...] Kurt abbracciò il cuscino, maledicendo sé stesso per le lacrime che gli rigavano le guance senza che lui potesse evitarlo. Si maledì, e fece lo stesso con Finn fino ad arrivare a Godric Gryffindor, che probabilmente si stava dando una grattatina superstiziosa, giusto in caso.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Dave Karofsky, Finn Hudson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gryffindor Heart, Slytherin Tongue'
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Titolo: Gryffindor Heart, Slytherin Tongue.
Capitoli: 19/25 (possibili modifiche)
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Dave karofsky, Finn Hudson, Un Pò Tutti.
Genere: Generale, Romantico
Raiting: Arancione 
Avvertimenti: OOC, Slash, Crossover.
Parole: 1912
Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma di proprietà di R.Murphy e della FOX.

Note Iniziali: Scusate per il ritardo >.< grazie alla splendida AcidQuinn che mi ha betato il capitolo <3 Per chiunque volesse contattarmi ecco qui la pagina FacebookTwitter Ask

XIX


-L'ho sempre detto che eri una fifona.- Leena sbuffò sonoramente rigirandosi il rotolino di pergamena scura fra le mani. Quella mattina vi aveva scritto sopra con cura il suo nome, ed aveva aspettato che l'inchiostro fosse perfettamente asciutto prima di ripiegare il foglietto. Si era ripromessa di buttarlo subito nelle fiamme azzurrine appena scesa nella Sala Grande della scuola ospitante, senza stare troppo a pensarci sopra. E invece quella notte la ragazza ci aveva pensato tanto. Si era rigirata per tutta la notte fra le lenzuola pulite, legando i capelli scuri solo quando le sembrò che la stessero soffocando. -Vuoi forse rimanere l'unica a non mettere il tuo nome?- Leena sbuffò di nuovo, voltandosi scocciata verso la sua amica.

-Non ho paura, Safyia. Perché non lo metti prima tu visto che hai tanta fretta?- la ragazza accanto a lei scrollò le spalle, facendo un passo avanti. Sì spostò le lunghe trecce sulle spalle e si alzò in punta di piedi, buttando la sua pergamena fra le fiamme del Calice di Fuoco. Il fuoco si ritirò per un attimo, inghiottendo la carta, e poi tornò normale come poco prima. Gli occupanti della Sala che avevano assistito all'evento applaudirono incoraggianti quella che poteva essere una concorrente del Torneo. Safyia fece nuovamente un passo indietro e guardò l'amica con le sopracciglia alzate.

-Visto? Non ci voleva poi così tanto. Ora tocca a te.- disse, e spinse leggermente Leena in avanti. La ragazza fece un paio di piccoli passi avanti a causa della spinta e sospirò. Guardò le fiamme azzurre come se quelle potessero finirle addosso, e si alzò in punta di piedi come aveva visto fare alla sua compagna. Prese un altro grande respiro e chiuse gli occhi, facendo cadere il foglio oltre il bordo del Calice. Tenne gli occhi chiusi tutto il tempo, finché non sentì il leggero applauso degli altri ragazzi. Aprì gli occhi e fece un piccolo sorriso, facendosi poi portare via da Safyia. Mentre uscivano dal cerchio segnato dalla Linea dell'Età, un furbo trucco inglese per non far partecipare gli studenti minorenni, vide Iesa e Asif, entrambi suoi compagni di scuola, correre sorridenti verso il Calice con i loro foglietti in mano.


-Permesso, largo!- gridò Asif mentre correva, rischiando di travolgere una biondina della scuola americana. -Scusami!- le disse distrattamente mentre continuava a correre, l'amico che rideva al suo fianco. Avevano deciso all'ultimo momento di inserire i loro nomi, più come una sfida fra loro che per la vittoria effettiva.

-Frena, o i polmoni mi usciranno dal naso!- esclamò Iesa, fermandosi poco prima della Linea dell'Età, piegandosi in avanti e appoggiandosi alle ginocchia per riprendere fiato. Si passò poi una mano fra i corti capelli neri, liberando per quel poco che poteva la fronte madida di sudore.

-Beh... non sarebbe un gran che come spettacolo, risparmiaci.- disse l'altro, ansimando. Quando entrambi ripresero la facoltà di respirare correttamente si avvicinarono al Calice e buttarono dentro i foglietti. Il fuoco si ritrasse come per le compagne, tornando normale poco dopo. I ragazzi esultarono, sentendo gli altri applaudire. Uscirono dalla Linea, avviandosi di nuovo verso le scale. -Aspetta, voglio fare una cosa.- disse di nuovo Asif, avvicinandosi alla ragazza che aveva travolto poco prima, ora seduta con un gruppetto di persone su delle panche. -Mi dispiace per prima.- cominciò, quando le fu abbastanza vicino. -Non volevo, spero tu non ti sia fatta niente.- La ragazza rimase un attimo sorpresa, prima di scuotere la testa.

-No, sto bene. Grazie.- disse, ricambiando timidamente il sorriso del ragazzo quando questo si congedò poco dopo.


-Beh è stato gentile.- mormorò Patrick, seduto accanto a lei a gambe incrociate. Nellie annuì, voltandosi nuovamente verso di lui.

-Sì è vero. Non pensavo si fosse nemmeno accorto che ero io quella a cui era andato addosso... Beh, almeno c'è qualcuno di educato qui.- disse l'ultima parte un po più a bassa voce, facendo ridacchiare Patrick e Leon, e sbuffare Sabrina seduti accanto e dietro di lei.

-Ti ho già chiesto scusa per stamattina, per quanto vuoi rinfacciarmelo?- chiese l'altra ragazza, facendo ricadere un po i lunghi capelli castani, mentre si piegava leggermente in avanti.

-Quando il mio sedere smetterà di farmi male per la caduta a causa della tua roba lasciata in giro per la stanza!-

-Che ne dite di smetterla di litigare e andare a mettere i nomi la dentro? Mi sento quasi in colpa a non averlo ancora messo.- disse Leon, alzandosi in piedi e stiracchiandosi. Sabrina annuì e si alzò, grata che il compagno di scuola avesse cambiato argomento così repentinamente. Sicuramente era più importante discutere del Calice di Fuoco che del suo disordine cronico, no?

-Io non sono poi così tanto sicuro...- disse Patrick, mordendosi l'interno della guancia, mentre anche Nellie si alzava.

-Non fare la ragazzina dai! Quante probabilità ci sono che scelgano noi fra più di seicento studenti? E' più che altro come un dovere patriottico, vedila così.- gli disse la bionda, porgendogli poi la mano per aiutarlo ad alzarsi. Il ragazzo sospirò e si tirò su in piedi, seguendo gli amici controvoglia. I quattro attraversarono anche loro la Linea, e buttarono i fogli preparati la sera prima, quando avevano deciso che avrebbero partecipato. Il procedimento fu lo stesso di tutti gli altri, e alla fine tornarono alle panche con il leggero applauso in sottofondo.


***


-Se muoio è tutta colpa tua.- Kurt roteò gli occhi sbuffando e si girò, lasciando la mano del suo ragazzo che stringeva fino a quel momento.

-Smythe, nessuno ti ha chiesto di venire con noi! Se non vuoi mettere il tuo nome li dentro non ce lo mettere, ma smettila di asfissiarmi!-

-Ehi calmati principessa! Che c'è l'aria americana ti inacidisce?- Kurt fece per rispondere di nuovo, ma il tocco delicato di Blaine sul suo braccio gli fece cambiare idea. Chiuse un attimo gli occhi e quando li riaprì incontrò quelli di Dave, che lo guardava dispiaciuto. Il castano scosse la testa e si voltò di nuovo, riprendendo a camminare verso la sala principale.

-Ma che problema hai?- sussurrò Dave a Sebastian, credendo di non essere sentito da altri che da lui. L'altro scrollò le spalle in risposta, mentre raggiungevano la sala. C'erano poche persone, dato che la colazione era finita da un pezzo e era ora di andare in classe. Anche se con professori differenti a quelli abituali, tutti gli ospiti dovevano proseguire i loro studi; soprattutto visto che quello era l'anno dei MAGO.

-Facciamo in fretta, non voglio fare tardi a lezione. Divento odioso quando sono in ritardo.- commentò Sebastian, prendendo un pezzo di pergamena dai pantaloni della divisa. Kurt lo guardò sarcastico.

-Ma non mi dire...- commentò, ma la discussione venne stroncata sul nascere.

-Li mettiamo tutti insieme?- chiese Blaine, guardando gli altri. Sebastian annuii semplicemente, facendo un passo avanti e Kurt lo imitò, quindi il Gryffindor tirò fuori dalla tasca il tuo cartoccio di carta e quello di Kurt e glielo porse. Lo Slytherin lo prese con un sorrise e superò la Linea dell'Età senza indugi. Blaine lo imitò, e così Sebastian che, quando non vide Dave seguirlo, si voltò a guardarlo confuso.

-Hai cambiato idea?- chiese, inclinando il viso da un lato. Dave negò con la testa infilando le mani nelle tasche.

-Compio diciassette anni fra due mesi.- disse come spiegazione, scrollando anche le spalle. Sebastian gli fece un piccolo sorriso e annuii, mettendo il nome nel calice insieme agli altri due.


***


Quinn si asciugò gli occhi, sopprimendo un singhiozzo allo stesso tempo. Blaine le circondò le spalle con un braccio, mentre gli altri campioni sedevano insieme a loro in quella stanza anonima.

-Sai...- mormorò la bionda, tirando su con il naso. -Penso di aver ucciso parecchie persone in un'altra vita.- disse, e Blaine la guardò confuso. - In due anni la mia vita sta crollando. Sono rimasta incinta di un idiota impomatato e ora potrei finire male a causa di uno stupido torneo a cui nemmeno volevo partecipare. Le uniche cose positive sono Sam e Lily, ma se va male...- non riuscì a finire a causa di un altro singhiozzo, più forte degli altri. Blaine la strinse a se, sospirando dispiaciuto.

-Senti... mi dispiace tanto per tutto quello che ti è successo, davvero. Ma ora non devi buttarti giù. Non ti aiuterà con le prove. Devi stare concentrata e dobbiamo collaborare, siamo una squadra. E arriveremo fino alla fine, insieme. Okay?- disse guardandola, facendole un bel sorriso. Quinn lo guardò un po' e ricambiò il sorriso.

-Hai ragione... grazie Blaine.- il moro sorrise ancora, passandole il suo fazzoletto per asciugarsi gli occhi, mentre i professori e la preside Corcoran entravano nella stanza.

***


-Kurt sto bene.- mormorò Blaine fra uno sbadiglio e l'altro, buttandosi a peso morto sul suo letto. Gli studenti erano appena stati congedati, ma lui e Kurt avevano deciso di andarsene a letto perché uno era troppo stanco e l'altro cercava di non dare di matto.

-Lo so che stai bene. Ora stai bene. Ma domani? O fra una settimana dopo la prima prova? Non sai cosa...-

-No ehi, ehi ti prego. Non dirlo. Andrà tutto bene e non mi succederà niente.- disse il moro, facendogli segno di avvicinarsi. Kurt si sedette sul letto accanto a lui, mordendosi un labbro. -E quando finirà questo torneo potrai sgridarmi perché non mi impegno negli esami.- il castano ridacchiò, accarezzando i ricci dell'altro.

-Va bene scusa, sono entrato nel panico. È che... ho paura. La gente muore in questo torneo e non voglio perderti...- Blaine lo guardò, mettendosi poi a sedere e baciando il suo ragazzo.

-Non succederà. Te lo prometto, Kurt. A giugno io sarò ancora qui con te, il diploma in mano.- disse serio mentre gli accarezzava il viso e l'altro annuii.

-Okay... ma ora dormi, sarai stanchissimo. Io resto qui seduto finché non ti addormenti.- il Gryffindor si sdraiò di nuovo e chiuse gli occhi.

-Buonanotte Kurt...- sussurrò, prima di addormentarsi come un bambino. Kurt sorrise intenerito, guardando quel viso così rilassato, mentre il suo era rigato dai segni della preoccupazione che prendeva possesso di lui.


God on high
Hear my prayer
In my need
You have always been there
He is young
He's afraid
Let him rest


Sembrava così piccolo con i ricci tutti arruffati e gli occhi chiusi. Così tranquillo, anche quando cercava di rassicurare lui, quel fidanzato che doveva appoggiarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene. E invece Kurt sentiva un grosso peso nel petto, grosso quanto una pietra spigolosa.


Bring him home
Bring him home
Bring him home

Bring him peace
Bring him joy
He is young
He is only a boy

Cosa avrebbe fatto se lo avesse lasciato? Se fosse finita male? Gli occhi gli si riempirono di lacrime senza riuscire a trattenersi. Non poteva andarsene. Non poteva e basta. Da un po' di tempo pensava a quello che sarebbe stato il suo futuro dopo Hogwarts. E non riusciva a vedere uno senza Blaine accanto a lui. Semplicemente non poteva vederne uno.


You can take
You can give
Let him be
Let him live


Si asciugò le lacrime con la mano e si sdraiò accanto a Blaine, accoccolandosi contro di lui mentre tirava su con il naso. Il Gryffindor si mosse nel sonno, stringendo l'altro a sé inconsciamente. Kurt sorrise e chiuse gli occhi, mentre un'altra lacrima solitaria gli rigava la guancia. In quel momento decise che gli sarebbe sempre stato accanto, qualsiasi cosa fosse successa. Sarebbe stato il fidanzato perfetto e lo avrebbe appoggiato. Proprio come dovrebbe essere.


Bring him home...


   
 
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