I fili della Realtà
Infondo, doveva solo rimanere immobile.
Immobile, in quella realtà brutale e priva di fili logici.
Non se lo spiegava, Kakashi.
Come quel concetto, per quanto astratto e infinito, potesse sfiorare e insinuarsi nelle anime delle persone, senza chiedere il permesso.
Non capiva, ma continuava a sentire il pianto di Sakura e le urla di Naruto.
Sasuke se n'era andato.
E i suoi compagni lo reclamavano.
Quasi come la luna reclama le stelle.
Sakura e Naruto erano cresciuti.
E Kakashi stava invecchiando.
Sasuke era tornato.
La guerra era finita e su Konoha sorgeva un'Alba traboccante di speranza.
Quella vita, cominciava ad avere un senso.
La realtà, cominciava ad averlo.
I fili iniziarono ad attorcigliarsi tra di loro, senza legarsi davvero.
L'infinito si accorciava e l'astratto stava dando posto al concreto.
Un alito di vento, in piena estate.
Reale.
Kakashi sorrideva.
La bambina aveva i capelli dello stesso colore della madre mentre gli occhi erano di Sasuke.
Ossidiana liquida.
Sakura sbuffava divertita, tenendo per mano sua figlia.
Naruto continuava a fare pernacchie e buffe smorfie.
La piccola rideva senza sosta.
I fili si erano annodati tra di loro, formando una resistente catena.
La catena d'acciaio che avrebbe legato quelle tre vite, per sempre.
Elastica e senza fine.
La realtà che Kakashi sognava di vedere, un giorno.
Quel giorno era arrivato.
Ma per lui, sarebbe rimasto eterno.
Non era più con loro.